Quella che state per leggere è la prima raccolta di poesie che nasce dal
Laboratorio Poetico del Forum Magie Sinister dove gli utenti del forum si sono cimentati nella creazione di brevi composizioni che hanno come protagonista Severus.
Lacrime d'inchiostro
Le Campanelle sono prigioniere.
Biancheggiano, splendono
insinuano membra sottili,
verdognole
tra i filamenti neri.
Così tu,
mia cara,
che alzi le gonne
e cammini in punta di piedi tra i rovi.
Io ti avrei reso libera
avrei sciolto i nodi
aprendoti le braccia
come sul rogo,
ma di una martirio dolce
stillante miele e bianchi petali
risa e sospiri
lacrime appiccicose tra le dita.
Il mio sguardo arde la terra
la tua pelle ne spegne il furore
come se la mano arida
carezzasse un declivio erboso
umido di rugiada e di mutua comprensione.
E se dalla dolcezza vorrai trarre il dolore,
Cara,
le mie spine strazieranno il tuo bianco velo
si aggrapperanno alla carne tenera del petto
senza lasciarti andare.
Senza costringerti a cambiare.
Poiché
sono io
Nero Angelo rovesciato
che ho riversato nelle tue giuste mani
il mio cuore capovolto.
Nota dell’autore
Severus/Lily (non ho vergogna, lo so...).
Allora, siccome mi
accusano sempre di essere ermetica, piccola spiegazione: Lui guarda i fiori.
Sono campanelle rampicanti, intrecciate a
un'inferriata. Gli ricordano la sua piccola strega, i suoi abiti virginali, e
vorrebbe liberarla (dai legami, dai pregiudizi), e nello stesso tempo legarla a
sé, per sempre.
Ida
Giuro, volevo scegliere una
strofa "preferita" fra le altre, ma dalla seconda in poi non sono più
riuscita a scegliere.
Sono commossa.
Quel "io ti avrei reso libera" detto da lui, così atrocemente
prigioniero di quell'amore perduto... è terribile!
E quel "martirio dolce"... mi vien da piangere, pensando al lungo
supplizio di tutti i suoi anni di solitudine!
Poi quel: "Il mio sguardo arde la terra
la tua
pelle ne spegne il furore"
mi fa venire i brividi che si gelano in quella
"mutua comprensione" che, purtroppo, non c'è mai stata, non da parte
di Lily ma, forse, neppure da parte di Severus: troppo amore, ardente, per
riuscire a comprendere... un errore...
A questo punto: "senza lasciarti andare.
Senza costringerti a cambiare."
è cominciato il mio crollo, senza più remissioni,
senza più possibilità di salvezza... e sono scivolata qua, le lacrime represse
nel solito nodo alla gola:
"Poiché sono io
Nero Angelo rovesciato
che ho riversato nelle tue giuste mani
il mio cuore capovolto."
Semplicemente stupenda: grazie Aliseia!
Ale
Siamo tutti un po' prigionieri, soprattutto di noi stessi.
Ma in questo caso c'è il desiderio, nobile
innegabilmente, di spezzare le catene di quello che forse era un amore antico e
sofferto che arrivava a camminare sui rovi.
Lo so, il tuo è un paragone floreale, ma io arrivo a distaccarmi da ciò che
scrivi per associare le immagini che mi vengono in mente senza la tua
nota-guida.
Sì Ali, sei abbastanza ermetica, ma l'ermetismo è intrigante
proprio perchè chiunque può provare a interpretarlo, mettendoci del suo
per riuscire a districare i nodi del mistero.
In un passato che non esiste più lui avrebbe potuto
prendere le sue ali rotte e insegnarle a volare di nuovo.
Ma questo non è più possibile.
Il martirio di quest'uomo non finirà, se non con la morte, lo sappiamo.
Perchè l'amore è una dolce miseria, che prima o poi
porta a soffrire.
In questo caso molto. Moltissimo.
Che meraviglia Ali, veramente, di una bellezza pungente, che in parte ferisce e
in parte ammalia.
Astry
Mi sento un po' un’infiltrata in
questo Topic, la poesia, per me resta sempre una materia oscura.
Invidio chi riesce ad esprimere così tanto usando
parole bellissime ed evocative. Ecco, soprattutto la poesia è fatta di
emozione, e nonostante sia "ermetica" la tua, non è necessaria la
spiegazione perché anche una come me riesca a provare
delle emozioni. Non mi ero accorta, infatti della tua
descrizione, ma mi ero comunque immaginata una scena. Un immagine
molto evocativa, forse diversa da quella che vedevi tu, ma che mi ha ugualmente
fatto rabbrividire.
Il bianco, la purezza del
fiore, contro il nero, il nero del pregiudizio, come
lo hai immaginato tu, per me era il nero dell'abisso che li separa. L'amore di
Severus è forte, ma lei è troppo fragile per quell'amore, cammina in punta di
piedi fra i rovi per non ferirsi, si allontana da lui per non ferirsi. E' un
amore impossibile, proprio perché troppo grande, come se si volesse stringere
fra le mani una farfalla. Come si può non lasciarla andare senza distruggere le
sue ali delicate? Come avrebbe potuto non cambiarla?
In questo gioco di opposti, non c'è incontro se non in un sogno impossibile. L'angelo nero capovolto e il delicato fiore. Necessariamente
l'uno sarà sacrificato perché l'altro possa spiegare i suoi petali,
arrampicandosi alla sua nera prigione, nascondendola dietro il suo candore,
fino a renderla bella agli occhi del mondo.