Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: AvalonGirl    01/05/2009    6 recensioni
*STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA*
Nessuna persona con un briciolo di materia grigia si metteva a sfidare Scorpius Malfoy con tanta leggerezza.
Specialmente se accanto a Scorpius c’era lei.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Altro personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
uuuuuuuu

 

 

 

 

 

 

 

Cari mamma e papà,

il viaggio è stato fantastico, Hogwarts è ancora più bella di come me la immaginavo e ancora più magica di come “Storia di Hogwarts” la descrive.

Salire sulle barche per attraversare il lago non mi sembrava una buona idea ma una volta sopra di esse vedendo il maestoso castello non ho avuto il tempo neanche per farmi venire il mal di mare!

Mentre aspettavamo nell’ingresso della scuola Pix ha incominciato a lanciare palloncini, solo che invece dell’acqua era inchiostro! Fortunatamente ne io ne Al eravamo sulla sua traiettoria.

Se vi state chiedendo perché questo fiume di parole la spiegazione è semplice: sono una Slytherin. Spero che papà stia bene anche dopo aver letto queste righe. Vi prego di non arrabbiarvi perché non so neanche io come sia potuto succedere; un attimo prima mi viene messo il cappello in testa (credo proprio che quel vecchio cappellaccio stia impazzendo) e un attimo dopo ero seduta a Slytherin, con Albus che mi guardava con la mascella quasi a terra.  Albus è stato smistato a Ravenclaw. Non credo ci sia rimasto male.

Ritornando a me…in questo momento sto nel mio dormitorio, nei sotterranei e non avete idea del freddo che c’è qua giù! Le mie compagne di stanza sembrano abbastanza amichevoli anche se sono tutte (come potrebbe essere il contrario?) stupite della mia entrata a Slytherin…infondo sono di origini babbane, no? Mi dispiace se vi ho deluso, sappiate che dispiace anche a me non essere entrata a Gryffindor…in realtà mi sarei accontentata anche di Hufflepuff; tutto mi sarei aspettata tranne di sentir gridare al cappello: Slytherin!

Sono molto stanca, quindi ora vado a dormire nel mio nuovo letto con le tende e il piumone verde.

 

Vi voglio bene,

Rose Weasley.

 

P.S Salutatemi Hugo e tutti gli altri!

 

 

 

 

Rose posò la penna e rilesse la lettera; poteva andare abbastanza bene, considerò. L’avrebbe spedita domani mattina.

Si asciugò le lacrime che le scorrevano sul visto con la manica del pigiama azzurro. Aveva cercato di non trascrivere i suoi sentimenti nella lettera, pensava che se si dimostrava appena un po’ felice sarebbe stato più facile per i suoi digerire la cosa.

Chiusa tra le tendine del suo nuovo letto, Rose poté sentire chiaramente i commenti e le affermazioni non proprio gentili che le sue nuove compagne di camerata le rivolgevano.

Tutto.

Tutti si era spettata ma non quello.

Lei a Slytherin.

Lei, che era mezzosangue.

Pensò alla sera prima, quando fantasticava sulla Casa dove sarebbe stata smistata; aveva largamente considerato Ravenclaw e anche per Gryffindor aveva puntato qualche possibilità; avrebbe accettato anche andare a Hufflepuff, infondo si era sempre considerata più tosto banale…specialmente confrontata con sua madre, intelligente e famosa.

Ma mai, mai, si sarebbe aspettata Slytherin.

A sentire ciò che quella ragazzina coi capelli neri e lisci diceva, non era l’unica rimasta abbondantemente stupita.

Voleva essere una Gryffindor.

Lo aveva desiderato con tutto il cuore; ma non per se stessa, lei lo sapeva benissimo.

Voleva essere all’altezza della sua famiglia, dei suoi genitori, entrambi onorati eroi di guerra.

Era una Weasley, e che cavolo!

Essere Gryffindor era una precognitiva genetica di tutti i Weasley! Perché lei, proprio lei, doveva uscire fuori razza?

Erano queste le domande con cui si addormentò quella sera.

“La prima sera di sette lunghi anni di inferno” pensò.

 

Rose stava impalata davanti al gufo che aveva scelto per spedire la lettera.

Non sapeva che fare.

Si era svegliata presto, molo preso, quella mattina. Le sue “compagne” dormivano ancora tutte profondamente. Era uscita silenziosamente dalla stanza, era scesa per le scale a chiocciola e altrettanto silenziosamente aveva attraversato la Sala Comune di Slytherin.

La sua Sala Comune.

Si era chiesta se, un giorno, l’avrebbe mai veramente sentita sua.

Ne dubitava.

Non era neanche andata in Sala Grande per fare colazione. Assolutamente non aveva fame.

Era filata diritta verso la guferia.

Ora, però, rimpianse di non aver portato Albus con lei. Almeno avrebbe potuto avere qualcuno a supportarla; cosa di cui aveva fortemente bisogno in quel momento.

Una volta legato il foglio alla zampetta che l’animale protendeva scocciato verso di lei non si poteva tornava più indietro, i suoi genitori lo avrebbero saputo. E suo padre sarebbe morto, con tutte le probabilità.

Poteva evitare di dirglielo?

Dubitava anche di questo.

Sospirò di nuovo, l’ultimo di una lunga serie di lunghi sospiri che l’avevano accompagnata per tutta la mattinata.

“Forza Rose! Non sei mai stata una codarda –bugia-! Puoi farcela –si come no-!”

E proprio mentre stava per legare la lettera alla zampetta arrivò la svolta che si sarebbe dimostrata decisiva per la sua vita ad Hogwarts, quel due settembre.

Quale?

Scorpius Hyperion Malfoy, sguardo di ghiaccio, capelli biondissimi e pessimo carattere, entrò nella guferia.

Aveva anche lui una lettera stretta tra le mani.

Ma lui non avrebbe avuto nessun problema nello spedirla.

Probabilmente era stato sicuro di entrare a Slytherin dal giorno della sua nascita, considerò Rose.

Malfoy entrò nella guferia circolare senza degnarla di uno sguardo, legò la lettera ad un bellissimo gufo con le penne grigie e lo osservò prendere il volo.

In quel momento si accorse di lei.

Aveva uno strano sguardo, troppo serio per un ragazzino di undici anni, con un espressione corrucciata troppo simile a quella di Draco Malfoy, che Rose aveva visto in foto su qualche giornale.

-Hai qualche problema, Weasley?- le domandò apatico.

Rose sbatté un paio di volte le palpebre.

Si stava davvero rivolgendo a lei?

-No…no..io non ho nessun…ehm…problema…- la voce le si era pericolosamente assottigliata nel pronunciare l’ultima parola.

Ovvio che aveva un problema, era finita a Slytherin!

Scorpius alzò un sopracciglio.

Rose lo osservò mentre stava per lasciare la guferia.

“Ora o mai più!” pensò.

-Malfoy!- lo chiamò; il suddetto si girò nuovamente verso di lei, l’espressione un po’ stupita.

-Potresti…ehm…potresti…ecco…spedire questa lettera per me?- gli chiese, le parole le erano uscite tutte di un fiato.

In risposta il ragazzino arcuò ancora di più il sopracciglio biondo.

-Per quale motivo dovrei, dato che puoi farlo benissimamente anche tu, Weasley?-

-Perché…- iniziò -…perché non ne ho il coraggio.- sussurrò a sguardo basso, sicura di essere più rossa dello stemma del Gryffindor e con l’orgoglio accartocciato.

Teneva ancora gli occhi puntati a terra quando si senti bruscamente strappare la lettera dalle mani.

Spalancò leggermente la bocca, sorpresa, mentre osservava Scorpius Hyperion Malfoy legare la lettera al gufo.

Davvero le aveva appena fatto un favore?

Malfoy, da parte sua, stava di nuovo percorrendo la strada verso l’uscita della guferia, quando improvvisamente si girò verso di lei, ancora in credula.

-Allora?- le chiese –Non vieni in sala Grande?-.

Rose annuì con la testa e lo seguì verso il castello.

 

 

 

 

6 anni dopo.

 

 

 

Tentava di farsi strada fra il cumolo di persone eccitate radunate a cerchio intorno a qualcosa, o meglio, a qualcuno.

Possibile che anche ad Hogsmeade dovessero accadere cose del genere?

-Sono Caposcuola…fatemi passare!- urlò più volte, ma niente…non la vedevano nemmeno.

Rose si portò con una mano i capelli all’indietro e iniziò nuovamente a spingere per passare.

Impresa non facile.

-Fatemi passare!- in risposta ricevette uno spintone e si ritrovò per terra, a carponi.

Forse camminando per terra sarebbe potuta passare, considerò.

Così iniziò a gattonare tra le gambe delle persone, maledicendolo cento e più volte.

L’avrebbe sentita questa volta, eccome se l’avrebbe sentita!

Sempre gattonando riuscì a vedere uno sbocco e si avviò verso questo.

Il problema ora era alzarsi; tentò più volte, ma ogni volta il gruppo di persone urlanti la ributtava per terra. Si aggrappò ad una persona a caso e finalmente riuscì a riammettersi in posizione eretta.

Ora era in prima fila.

Poteva vedere i due ragazzi, uno biondissimo e l’altro moro, fronteggiarsi, le bacchette puntate l’uno verso l’altro.

-Qualche problema, Malfoy? Cosa aspetti? Hai paura forse? Non fai tanto lo sbruffone, ora! Hai paura d’essere scoperto dai professori? O hai più paura della Caposcuola che ti trascini sempre dietro?-

Rose sbatté le palpebre.

Scorpius non rispose, preferì squadrare Thomas Geoffer, lo stronzo che aveva parlato, con lo sguardo più freddo e privo di espressione che aveva.

-Allora?- continuò quello.

Il biondo ghignò, dalla sua bacchetta uscì un forte getto d’acqua che colpi Geoffer in pieno petto.

Il ragazzo cadde all’indietro, fracido.

Incantesimo non-verbale, considerò.

Scorpius era un vero asso  con gli incantesimi di questo genere.

Geoffer si alzò.

-Impediamenta!-

-Protego!- non era stato difficile per Scorpius evitare l’incantesimo, ma Rose decise che era ora di intervenire.

Sempre spingendo per passare, riuscì a sbucare dall’ammasso di persone nello spazio che si era formato intorno ai duellanti.

Scorpius la guardò un attimo, scocciato.

-Eccola che arriva!- le si rivolse Geoffer –Sai cosa significa farsi i cazzi propri, Weasley?Abbiamo una questione da risolvere io e la Serpe.-

Rose considerò che Thomas Geoffer era un vero coglione, se prima lo sospettava ora ne aveva la conferma.

Un coglione molto, molto stupido precisamente.

Nessuna persona con un briciolo di materia grigia si metteva a sfidare Scorpius Malfoy con tanta leggerezza.

Specialmente se accanto a Scorpius c’era lei.

Lo ignorò completamente.

-Cosa cavolo stai facendo?- chiese verso il biondo.

Scorpius la fissava ancora scocciato, -Non so…secondo te cosa credi che stia facendo?-

-Weasley togliti dai piedi!- continuava Geoffer.

-Tu stai zitto! Ti conviene andartene subito…anche voi,- si rivolse alle persone che ancora stavano assistendo, molte si erano defilate quando l’avevano vista apparire sulla scena –andatevene, MUOVETEVI!-

-Rosalie, non ti immischiare.- le sussurrò Scorpius, -Ne ho i cazzi pieni di quel coglione…-

-COSA STA SUCCEDENDO QUI?- urlò d’improvviso una voce da lontano riconoscibile come quella della professoressa Mcgranitt.

Fu il panico.

La folla iniziò a disperdersi in fretta.

-Cazzo…- sussurrò Scorpius, afferrò Rose per una mano e iniziò a correre, trascinandosela dietro.

Non si fermarono per un po’, fin quando non si trovarono all’limitare della foresta proibita, accanto alla Stamberga Strillante.

Rose boccheggiò un paio di volte, nel tentativo di prendere fiato.

Scorpius, il bastardo, se la rideva di gran gusto.

-Brutto…stron…stronzo, coglione…idiota, troll…cosa pensavi di…fare?- gli chiese, digrignando i denti.

-Grazie Rosalie, molto gentile…come al solito.- le rispose, accendendosi una sigaretta.

Rose gliela strappò di bocca e gliela buttò nella neve.

Scorpius alzò un sopracciglio, solo lei poteva permettersi di fare una casa simile senza conseguenze.

-Ne ho…abbastanza di coprirti, Scorp! Non puoi stare almeno un paio di settimane senza essere coinvolto in una rissa?-

-Non era una rissa…- la corresse, accendendosi un'altra sigaretta.

-Hai capito cosa intendo…e non fumare!- la neo-accesa sigaretta si ritrovò nella neve.

-Geoffer è un coglione!-si giustificò con un alzata di spalle.

-Grazie…questo lo sapevo anche io! Ma non mi sembra valga la pena essere sbattuto in punizione per un coglione, no?-

-Certo che ne vale la pena!-

Una tempia le pulsò pericolosamente.

-Dimmi una sola buona ragione sul perché non dovrei prenderti a schiaffi qui, ora!.-

-E poi dici a me che sono violento…ci conviene tornare al castello, la vecchia potrebbe essere ancora in giro.-

-La prima cosa sensata che dici in vita tua, idiota.- e lo seguì.

 

 

 

 

 

 

Slave gente!

Alloooora…questa è la mia prima Rose/Scorpius (una coppia che mi piace molto, ma su cui purtroppo non si trovano molte ff), quindi vi prego di essere clementi!

Non ho idea della svolta che prenderà questa fanfic perché lo scritta di getto, senza pensarci…vabbè, vedremo!

Mi raccomando, di pregoooooo di recensire, per vedere se ne vale la pena^^

 

Un bacione e alla prossima…

 

 

 

 

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: AvalonGirl