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Autore: SabrinaPennacchio    01/05/2009    2 recensioni
Un oscuro segreto coinvolgerà il passato di Ryo e Masaya, scombussolando le loro vite.
Nuovi e vecchi amori li accompagneranno... e forse anche qualche ritorno alieno inaspettato e non desiderato.
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aoyama Masaya/Mark Aoyama, Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Ryo Shirogane/Ryan, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo
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5° - Gli orecchini -





«Vorrei che li tenessi tu» Masaya porse un cofanetto di stoffa blu ad Ichigo «è tutto ciò che ho della mia vera madre»
Erano seduti nel retro del Cafè Mew Mew, come avevano abitudine fare ormai da anni.
La ragazza aprì il cofanetto e dentro vi ci trovò un paio di orecchini di Swarovski a forma di cuore «Porteranno fortuna, vedrai» continuò lui, sorridendo dolcemente «al momento sembra che non possa fare altro, senza alcun potere per contrastare il nemico»
«Masaya...» ella era stupita per quell’improvviso regalo, ma ne era estremamente felice. Il suo amato una volta le aveva raccontato che i suoi veri genitori lo avevano abbandonato in un orfanotrofio con un solo dono in loro ricordo - il quale, ovviamente, era andato con lui anche dopo essere stato adottato dalla famiglia Aoyama -, ma lei non aveva mai saputo cosa esso fosse, né tantomeno era a conoscenza del motivo per il quale questi avessero abbandonato il loro bambino. Chissà se Masaya se lo chiedeva oppure no. Aveva avuto una vita così difficile: prima era stato abbandonato, poi adottato ed infine aveva scoperto di essere l'anima reincarnata di un mostro «Io…»
«Ichyyyyyy!!!» la voce in lontananza di Yuri, però, interruppe la magia di quel momento. Ma chi gliel'aveva mandata quella piaga?!
Momomiya trattenne il nervosismo e bofonchiò: «Io la ucciderò un giorno»
Aoyama scoppiò a ridere, scuotendo il capo «è un tipino... particolare» fece, cercando di non essere offensivo. Anche ad un tipo pacifista come lui, quella ragazza era capace di far saltare i nervi «ormai mi ci sto abituando, dai»
«Non mentire con me, amore. Non devi trattenerti» rise lei e lui la seguì a ruota. Si alzarono insieme dalla panchina sulla quale erano seduti e la rossa si schiarì la voce «Senti, Masaya…» iniziò, arrossendo appena.
Lo guardò nel profondo dei suoi occhi, sempre così dolci e che stranamente le ricordavano sempre di più lui, dal giorno che lo aveva incontrato non riusciva a non pensarci.
Scosse il capo ed inclinò leggermente la testa a sinistra «Che ne dici di venire a cena da me, stasera?»
«Stasera?!» ripetè lui, pensieroso.
«Sempre che per te non sia un problema, ovvio» ella arrossì ancora.
«No, per me non ci sono problemi» il moro le sfiorò il viso e sorrise ancora. In effetti un giorno di studio poteva anche saltarlo «Sai che starei con te il più possibile, piccola» scoppiò a ridere e continuò «è vero che tuo padre ormai è abituato alla mia presenza, ma…»
«Saremo soli!» esclamò lei d’un fiato, il volto ancor più in fiamme.
Masaya sorrise maliziosamente «Beh, allora questo cambia le cose…» avvicinò il suo volto a quello di lei per baciarla… ma nuovamente Yuri urlò
«Ichigo! Quel rompiballe di Ryo ha detto che devi rientrare! Tra poco apriamo!»
i due innamorati sospirarono rassegnati all’idea di non poter stare tranquilli quella mattina. La cugina della rossa, continuò:
«Devo venire io?!»
Ichigo strinse i pugni, furiosa «Devo andare» stava per voltarsi ed andarsene ma Masaya l’afferrò per il braccio, attirandola a sé e catturando le sue labbra rosse come le fragole in un bacio passionale.
Sorrise «Si. Ci vediamo stasera»

Ichigo Momomiya rientrò al Cafè. Avrebbe voluto uccidere Yuri ma in quel momento aveva cose più importanti a cui pensare.
L'afferrò, appena avuta a tiro, e la trascinò nel camerino con lei
«Ma io sono già pronta!» le disse Akai con fare stupito «Che c'è?!»
«Lo so!» la rossa prese la sua divisa dall’armadietto rosa ed iniziò a cambiarsi «Senti…» si schiarì la voce con fare imbarazzato «Ma stasera… c’è qualcuno a casa?»
«Perché questa domanda?» le chiese Yuri a sopracciglia inarcate, incrociando le braccia al petto per poi fare uno sguardo malizioso «Oh. Non mi dirai che tu e Masaya...»
«Ma che ti salta in mente?!» urlò la gatta, facendo uscire coda ed orecchie per l'imbarazzo eccessivo
«Se, se!» Akai sventolò una mano e scoppiò a ridere alla reazione della cugina: aveva forse fatto bingo?! «Comunque, no. Non c’è nessuno a casa: io stasera esco e gli zii portano Sasuke al parco giochi e poi a mangiare a quella schifezza del Mc»
«Bene!» esclamò la rossa, stranamente entusiasta. Si accorse della sua euforia evidente e tornò seria «Voglio dire: perché nemmeno io ci sarò e…»
«Si, si, ok, ho capito» Yuri si portò una mano alla bocca, trattenendo una risata
«Smettila!»

Momomiya terminò di prepararsi ed aprì il cofanetto di stoffa blu con dentro gli orecchini che le aveva regalato Masaya quella mattina e iniziò ad indossarli
«Che belli!» Yuri corse a guardarli, attendendo che Ichigo terminasse di prepararsi per il lavoro «Allora ciò che avevo sempre intuito è vero»
«Cosa?» le chiese la cugina stupita da quelle parole, concludendo finalmente di indossare la divisa
«Te li ha regalati Masaya, no?!» fece Akai con fare ovvio
«Si! E allora?» inarcò un sopracciglio l'altra.
la farfalla fece spallucce «Come ho sempre sospettato: Masaya è pieno di soldi! Non potrebbe mai fare un regalo simile altrimenti»
Ichigo si portò una mano alla fronte, esasperata. Non ce la faceva davvero più. E lei che si aspettava un'estate tranquilla.

Il locale era già pieno zeppo di clienti e Ryo, quando vide presentarsi le due cugine sul posto di lavoro, si avvicinò ad una in particolare «Finalmente ti sei degnata di venire» portò le braccia al petto «A causa di quell' Aoyama sei sempre in ritardo»
«Dato che la cosa non mi riguarda: io vado a lavorare» Yuri se la svignò, lasciando soli Shirogane e sua cugina
«Per una volta tanto! Masaya è super impegnato ultimamente» sbuffò la rossa, voltando lo sguardo altrove
«Non sono affari miei. Il signorino può essere impegnato quanto gli pare, ma tu nei giorni di lavoro devi essere qui e puntuale!»
«Ma quante storie improvvise fai!» Ichigo stava per raggiungere un tavolo con dei clienti ma nel voltarsi, i suoi capelli si portarono indietro, mostrano gli orecchini
«E quelli?» Ryo l’afferrò con uno sguardo meravigliato: come faceva lei ad averli?! «Come, cioè… quegli orecchini…»
«Me li ha regalati Masaya!» la rossa si liberò dalla presa del biondo, infastidita ancora di più «Ora scusa, ma devo lavorare»
Shirogane la guardò allontanarsi sempre più meravigliato. Quegli orecchini erano un esemplare unico, fatto appositamente per una sola donna. Perché, allora, ce li aveva Ichigo?! Si chiedeva. E come faceva Masaya ad averli, prima di lei?!
Forse si stava impressionando ma doveva saperne di più!

Con le sue doti da genio, quel pomeriggio, Ryo era entrato in casa Momomiya, grazie alle chiavi che aveva sottratto di nascosto a Yuri, quella mattina al Cafè Mew Mew.
Si diresse in camera di Ichigo, iniziando a frugare tra le varie cose della stanza.
Era convinto che, dopo il lavoro, Momomiya fosse rientrata a casa e avesse riposto i preziosi orecchini da qualche parte, perché tenerli per tutta la giornata poteva rovinarli, essendo così delicati.
O almeno sperava che lei fosse così intelligente da avere abbastanza cura di un simile oggetto, dopotutto anche la donna che li aveva indossati in precedenza ne aveva una simile cura e non li portava mai per una giornata intera.
Sorrise: ma infondo le due erano troppo differenti, però perché non tentare ugualmente di trovarli?!
Era in cerca dell’oggetto misterioso, quando ad un certo punto sentì la porta alle sue spalle aprirsi
«Cosa-diavolo-stai-facendo-qui?!?» urlò, sibilando, una Yuri sulla porta «Pervertito! Frugavi nei cassetti di una ragazza!»
«Ma- ma… non è come pensi..!» cercò di spiegare il biondo, cercando di cambiare discorso «Comunque: potrei farti la stessa domanda» ovviamente no, ma doveva trovare una scusa.
Akai socchiuse appena le palpebre, incrociando le braccia al petto «Per ora abito anch’io in questa casa, quindi la mia presenza è giustificata»
Shirogane deglutì «Ma tu non dovevi uscire?»
«E tu che ne sai?» la ragazza iniziò a massaggiarsi il mento, sospettosa «Ho perso le mie chiavi, oppure qualcuno me le ha sottratte di nascosto, per poi ritrovarsi in questa casa…» ne dedusse con un improvviso intelletto «Tu ne sai qualcosa, Ryo
questi deglutì a fatica «Io?!» voleva aggiungere qualcosa, ma una voce proveniente dall’ingresso li interruppe
«Vieni, entra pure Masaya. Non c’è nessuno»
Yuri si accorse che in quel momento Ryo si irrigidì, evidentemente preoccupato per ciò che sarebbe accaduto se Ichigo lo avesse trovato lì… o peggio ancora, per ciò che sarebbe accaduto tra i due innamorati.
Se erano venuti a casa, sapendo che sarebbero stati soli… un motivo c’era.
Le voci si stavano avvicinando, cosa fare?! Ormai era troppo tardi per uscire da quella stanza. La bruna prese in mano la situazione e trascinò il biondo con sé nell'armadio a muro.
La porta della stanza si aprì e vi entrarono dei Masaya ed Ichigo ridenti.
Il moro si sedette sul letto, mentre la rossa si aggirò per la stanza, intenta a togliersi i vari gioielli, tra cui gli orecchini che cercava Ryo Shirogane.
Maledetta, ce li aveva lei… pensò il biondo, sospirando leggermente.
Lui e Yuri, dall’armadio, assistevano alla scena tra le fessure della porta. Akai si dispose alle spalle dell’armadio e siccome lo spazio era poco, era costretta a restare contro il petto del biondo.
Erano entrambi imbarazzati e cercavano di non guardarsi.
Non si sentiva più nessuna conversazione tra Momomiya e Aoyama, solo improvvisi sospiri e qualcuno che ansimava.
La Mew farfalla si alzò sulle punte per sussurrare all’orecchio di Ryo «Beh, dev’essere molto traumatico, per te, sentire la persona che ami… beh, farsi le coccole con il suo ragazzo» nonostante stesse alle spalle dell’armadio, chiuse gli occhi «Non voglio vedereee»
«Lo dici a me?!?!» Shirogane sussurrò, piuttosto alterato. Ma chi diavolo me l'ha fatto fare, dico io!? Yuri sospirò e lui continuò «Ci sarà un modo per distarsi o scappare da questa situazione»
«Siamo in un armadio, in una stanza dove…» la bruna si bloccò un’istante «Ok, sappiamo cosa sta accadendo. Tu come pensi di distrarti?! Idiota!»
«Semplice…» lui si avvicinò a lei e senza un perché, la baciò.
Akai, stupita, si appoggiò sulla maniglia dell’armadio, col risultato di aprirla e di cadere quasi a terra, ma per evitare ciò, si aggrappò alla camicia di Ryo strappandogliela, il quale cadde poi su di lei in posizione equivoca.
Lo spettacolo che avevano davanti era proprio quello che avevano immaginato: Masaya era a torso nudo e col respiro leggermente affannato e Ichigo, invece, era sopra di lui, anch’essa senza maglietta e con le labbra rosse come le fragole e il respiro ansante.
All’inizio la sua espressione fu sorpresa: cosa ci facevano sua cugina e Ryo, tra l’altro mezzo nudo, nel suo armadio?! Poi si infuriò: come avevano osato spiarli ed interromperli, così?!
Si coprì il petto con la maglia, presa da terra, alzandosi dal corpo del moro.
Masaya sospirò, sedendosi sul letto. D'accordo: quello era davvero troppo!
Yuri coprì gli occhi azzurri del biondo «Non guardarla! Abbi rispetto per il suo ragazzo!»
«E perchè dovrei?!» alla risposta di Ryo, Masaya afferrò un cuscino dal letto con l’evidente intenzione di buttarglielo in faccia, tanto per non essere violento.
Ichigo però, lo bloccò. Aprì bocca, ma la cugina la bloccò «Prima di urlare il mio nome…» gettò Shirogane a terra «Fammi spiegare! Abbiamo interrotto qualcosa?! Si?! Ok! Allora noi andiamo!» prese la mano del ragazzo, alzandolo frettolosamente da terra e trascinandolo fuori dalla stanza con sé.
In quel momento, Momomoya urlò: «Yuriiiiiii!!!»

Akai, affannata per la corsa spaventata, condusse il ragazzo in camera sua.
Ryo si sistemò la camicia bianca, per poi dare un’occhiata veloce alla ragazza «Se volevi sesso da me, non c’era bisogno di strapparmi la camicia di dosso» sorrise malizioso e la bruna soffocò un’esclamazione furente
«Ma- ma… se mi hai baciata!» lo puntò con un dito accusatorio.
«Dovevo distrarmi!» si limitò a risponderle lui, noncurante e facendo spallucce.
Yuri lo fulminò con lo sguardo per poi mutare il suo volto in espressione neutra «Hai ragione: dovevi distrarti!» iniziò «L’amore della tua vita, di cui sei ossessionato, era in camera con un altro ragazzo e di certo non avevano intenzione di giocare a carte. Devi andare avanti Ryo Shirogane! Ci sono tanti pesci nel mare! Ad esempio, se non vuoi mettere muso fuori dal tuo territorio, ci sono: Zakuro, simile a te; Retasu, solo lei potrebbe sopportare uno rompi come te; non dico Pudding perché è una mocciosa e nemmeno Mint che è troppo cretina e snob. Anzi, no. Aspetta! Forse insieme, voi due, siete perfetti!» continuò a parlare a mitraglietta, arrabbiata per quella risposta da uomo superficiale. Lei odiava i tipi così! «Comunque, chiunque in questa città, tranne Ichigo che non sarà mai tua! Lei ama Masaya Aoyama, hai presente?! Alto, moro, carino e gentile.
Ecco! Lui! Quindi fine, the end, caput…» avrebbe continuato all’infinito con le sue parole ma il biondo la bloccò, attirandola a se con forza per poi baciarla nuovamente.
Quando si staccarono, erano entrambi senza parole e Ryo aveva uno strano sorrisino stampato sul volto. Yuri lo fissò palesemente turbata ma doveva fare di tutto per non darlo a vedere.
«Questo è… è… un altro modo per distrarti?!»
lui sogghignò «No. Questo era un modo per farti zittire»
«Inventatene un’altra, perché se quello è baciare…» portò le braccia al petto, cercando di calmare quello strano batticuore nel petto e quei nervi ben palesi «io sono bionda naturale»
«Che cosa?!» egli rise divertito dalle parole della ragazza «Io non saprei baciare?!» il sorriso si allungò «Vuoi forse dirmi che potresti insegnarmi tu?!»
la farfalla sospirò «Si. Ti faccio vedere io come si bacia…» lo afferrò per il colletto della camicia e lo attirò a sé, baciandolo appassionatamente.











Oo Angolino dell'Autrice oO








Ed eccoci qui con un altro cap ^_^ che ve ne pare? Eheh è un po' malizioso come capitolo ma oggi le nostre menti erano malate. Immaginateci; eravamo in camera mia a vedere i miei adesivi delle Mew Mew e Ale ha urlato “Che idea che ho ihihih” ed io “Maliziosa ihihih grande!”
Ahahahahah.
Comunque, ringraziamo tutti quelli che continuano a seguirci, commentando o leggendo solamente.
Grazie di cuore.
Ora mettiamo subito il cap 6 XD contenti?

MikuChan & Ale


   
 
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