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Autore: marie52    09/09/2016    1 recensioni
Durante una missione solitaria, Zhalia viene rapita da delle misteriose figure.
Toccherà alla squadra Huntik, indagare sulla sua sparizione mentre ombre oscure sul passato di uno dei membri della squadra torneranno finalmente a galla.
Lo so vi ho scocciato con questa nuova versione della mia orribile fanfiction ma volevo cambiare molte cose che avevo approssimato nella mia storia.
I hope you enjoyed
marie52
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dante Vale, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 28: Telefonata e Arrivederci
Onderburg, Germania
Giorni dalla scomparsa: otto
 
- Che cosa?!-
Harrison non riusciva a credere a ciò che i cercatori gli avevano raccontato.
No, non ci riusciva.
Gli sembrava talmente improbabile, talmente assurdo.
Che Klause fosse Jorge Mulder non era che lo avesse sorpreso più di tanto, ma che quella donna, quella Myranna era Emily lo aveva lasciato senza fiato.
E poi vi erano cose che non riusciva a spiegarsi, come il fuoco che non si avvicinava alla bambine.
Che aveva quasi paura di loro.
Insomma, un elemento naturale non aveva vita propria, giusto?
La vita non era un film d’azione eppure quella storia era molto simile.
Ovviamente tutta questa storia non era stata raccontata in sudicio vicolo.
Dopo che erano ritornati nel presente, la squadra si era diretta verso un albergo molto famoso, Hotel Alexander, le cui camere erano già state prenotate  dal cercatore dai capelli rossi.
E quando erano arrivati, l’assegnazione delle camere non era stata semplice: Lok sarebbe voluto stare con Sophie mentre Harrison e Den avrebbero voluto dormire vicini ma Dante, che non voleva correre rischi, aveva deciso di sistemare Lok assieme ad Harrison e la nuova arrivata Gabriella, mentre Den e Sophie sarebbero andati a dormire nella stanza a due e per ultimo vi era proprio il cercatore che si era scelto per se una bella camera solitaria.
Non voleva correre rischi, come no aveva pensato Harrison una volta raggiunta la sua stanza.
Non che la compagnia non fosse piacevole, anzi.
Lok era un leader nato ma l’idea di dover condividere la stanza con Gaby lo metteva in agitazione.
E nemmeno lui sapeva il perché.
Lo squillo di un telefono interruppe il silenzio che si era creato.
Gabriella divenne simile ad una statua quando lo sentì.
Perché aveva chiamato?
Titubante sotto lo sguardo attento dei cercatori rispose.
- Pronto?-
- Mettimi in viva voce-
La ragazza sospirò obbedendo immediatamente a quell’ordine.
Sapeva che lo avrebbe scoperto ma non credeva così presto.
- Cercatori, buonasera. Immagino che avrete già capito chi io sia. Mi chiamo Amélié Floer. Il capo di Gabriella. Ho bisogno di parlare con voi urgentemente. Riguarda la vostra cercatrice scomparsa, Zhalia Moon-
***
Una donna dai capelli corvini, guardava il panorama circostante, sospirando.
Non si era mai resa conto quanto meraviglioso fosse il paesaggio di quella città.
L’aveva visitata tante volte ma non si era mai resa conto quanto fosse bella.
Non era potuta tornare a casa, a Venezia, perché secondo i suoi compagni di sventura sarebbe stato pericoloso.
Così si erano fermati nella città con più punti di fuga.
E, la vincitrice era stata ovviamente Roma.
Da quell’altezza riusciva a vedere tutta la città in tutte le sue sfumature: dai vecchietti che guardavano le belle ragazze passeggiare fino ai bambini che si divertivano assieme alle proprie mamme.
Una strana malinconia l’avvolse.
Non voleva lasciare quel luogo.
Eppure doveva.
Per il bene di coloro che amava.
Un piccolo dolore la riportò alla realtà, facendola sorridere.
La sua piccola creatura aveva iniziato da pochi giorni a farsi sentire.
A ricordarle il perché lo stava facendo.
Quegli uomini l’avrebbero cercata, l’avrebbero uccisa e, con lei, anche quel piccolo esserino che portava con se.
Un rumore la fece voltare di scatto verso due uomini che la guardavano.
I due uomini che l’avevano aiutata a scappare.
E a nascondersi
- Dobbiamo andare- disse uno di loro – se rimaniamo ancora qui potrebbero riconoscerci.-
La donna sospirò mentre incominciava a camminare lontano da quella visione.
E, mentre la città incominciava ad essere solo un minuscolo puntino, la sua mente ritornò a quella maledettissima notte, quando aveva commesso l’errore più stupido.
Quando aveva ottenuto un’ attimo di felicità sapendo che lo avrebbe dimenticato il mattino dopo.
Quando aveva concepito la sua piccola creatura.
Quando aveva donato un pezzo del suo cuore a quell’uomo.
E mentre le lacrime cadevano, sopra quella macchina in corsa, Zhalia Moon riuscì a pensare solo ad una piccola frase e al suo cuore che si frantumava in essa.
Addio, Dante.
Spero che un giorno potrai conoscere tua figlia
 
 
 
Angolo autrice:
eccovi un nuovo capitolo della mia fanfiction.
Quindi abbiamo scoperto, anche se non era una sorpresa, il padre della nascitura, perché da come avrete capito sarà una bambina, è il nostro amabile cercatore dai capelli rossi.
Inoltre sembra che Amélie abbia delle informazioni fondamentali per la sorte della cercatrice.
Ma per saperne di più dovrete leggere i prossimi capitoli.
Un bacio
marie52
  
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