Non doveva succedere.



Non a lui.





Mi portarono via dalla battaglia. Sentivo urlare il mio nome, ma non capivo di chi fosse la voce..Che stupido. Come facevo a non riconoscerla? Il mio adorato Bertholdt.

E' morto.

Lui urlava il mio nome ed io non l'ho salvato.

Nessuno l'ha fatto.





Mi misero a terra aspettando che mi ricomposi. Quei maledetti la pagheranno per avermi fatto questo.

Chiamai Bertholdt, ma non udì risposta.

Magari si stava riprendendo.



Mi tolsero la bandana che mi aveva messo agli occhi quella pazza si Hanji.

Mi guardai attorno.

Dov'era?

Dov'era il mio Bertholdt?

Perchè non era lì con me?



Mi guardai attorno, non vedendo nessuno. Che cosa stavano facendo tutti?

La battaglia non era ancora finita e mi avevano portato via? Mh.
 
Attesi che i miei arti si ricomposero, per poi alzarmi, cercando attorno a me.

Sentivo gli occhi bruciare.

Dov'era?!

Urlai con tutta la mia forza, sentendo poi dei passi venire verso di me.

Eccolo.

Mi girai verso il rumore, scorgendo una barba e dei capelli bianchi. Non era Bertholdt.

''Dov'è lui?'' Chiesi preoccupato.

Zeke mi guardò, sospirando e scuotendo la testa. ''Non ce l'ha fatta.''

Disse tristemente.

Come? Non poteva essere. Non lui.

Bertholdt? Davvero? No. Non ci volevo assolutamente credere.

Caddi in ginocchio, guardandomi le mani, con gli occhi spalancati.

'Bertholdt è morto.' Dissi tra me e me.

I ricordi iniziarono a passare per la mia testa.

Il primo bacio.

La prima notte.

Il primo ti amo.



Ed ora? Era finito tutto.

Così.



Non potrò più sentire la sua voce. Quella voce che mi calmava; che mi faceva innamorare sempre di più; quella voce che mi sussurrava 'ti amo'' mentre facevamo l'amore o no.

Cosa avrei fatto?

Un mondo senza Bertholdt sarebbe rimasto ormai vuoto.



Era lui che mi chiedeva aiuto. Era la sua voce quella che urlava il mio nome ore fa.

Io non l'ho salvato.

Io l'ho lasciato morire.

Io faccio schifo.

Iniziai a piangere come un disperato, poggiando la fronte a terra.

Il mio Bertholdt.
 
Un pensiero mi travolse la mente.





-Iniziammo a baciarci. Assaporavo le sue labbra ado ogni bacio..erano così morbide..

Lo spinsi con delicatezza sul letto e lo iniziai a spogliare mentre regalavo baci umidi alla sua pelle così liscia. Dio se l'amavo. Era lui la mia vita.

Iniziammo a fare l'amore, gustandoci sempre di più ad ogni spinta; morso; bacio; tocco.
 
Finito il nostro '''giochetto''', mi stesi affianco a lui, prendendo ad accarezzargli i capelli con dolcezza.

Lo guardavo e mi innamoravo sempre di più. Era la mia droga. Mi faceva stare bene.-
       





Già, mi faceva stare più che bene.

Non riuscivo anche a realizzare.
 
Perchè a lui?

Perchè era successo a lui e non a me?



Qualcuno mi toccò la spalla e mi girai di scatto, ritrovandomi di nuovo l'uomo a fissarmi.

''Dobbiamo tornare in missione, Reiner.''

Mi disse, freddamente.

Io annuì, riportando lo sguardo a terra.

Mi alzai e guardai verso le mura.

Dovevo vendicarlo. A tutti i costi.

A costo di uccidere chiunque mi si parasse davanti.



Hanno ucciso Bertholdt? Si sono osati di fare una cosa del genere?



Bene.



Toccava a loro. Non si sarebbero salvati questa volta.