Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: _MartyK_    11/09/2016    2 recensioni
Min Yoongi è stanco della sua vita monotona e frenetica e una notte, assieme a tutti i Bangtan Boys, fugge dal dormitorio scorrazzando per le vie di Seoul, imbrattando muri con la vernice e procurando danni ad alcune auto parcheggiate. Per scampare al carcere, è costretto a fare un mese di 'volontariato'.
Isabel lavora come cuoca in un ristorante molto vicino al fallimento. Come si incroceranno le loro vite?
Dal capitolo 1:
- Sei in arresto per atti di vandalismo- lo prese per il polso e lo sbattè contro l'auto della polizia, allacciandogli le manette.
- Che?!- Jungkook era così sbalordito che non si trattenne dall'esclamare qualcosa di insensato, come era solito fare.
- Ma noi siamo Idol! Non possiamo permetterci di fare carcere!- a lui si unì Hoseok, il labbro inferiore che tremolava.
[...]
- Min Yoongi, ho un messaggino per te!-
Il ragazzo era tranquillo, con le braccia conserte e un sorriso strafottente a dipingere la sua sfacciataggine. Sicuramente si sarebbe complimentato con lui per aver infondato fiducia nei cuori dei poliziotti... in qualche modo.
- Lavorerai come garzone in un ristorante per un mese intero-
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La sera della festa era giunta e Isabel si trovava in camera sua di fronte all'armadio, indecisa su cosa indossare.
Alla fine aveva acconsentito, non stava in compagnia di amici da un sacco di tempo. Anche se avere i Bangtan Boys come amici non era una cosa da niente.
A pensarci bene non seppe nemmeno perchè li considerava già 'amici', insomma, non è che li conoscesse poi così tanto (a parte i nomi e i volti).
Fissava con disgusto ogni abito presente in quel minuscolo armadio. Doveva fare shopping, aveva vestiti orrendi e no, non biasimava Myung Jae quando le diceva che aveva gusti di merda.
Optò per un leggins nero, una magliettina leggera blu notte e le solite converse. Yoongi le aveva detto poco e niente a riguardo, di sicuro non si sarebbero mossi da casa o gli scandali sarebbero diventati l'argomento principale del giorno dopo.

D'un tratto sentì suonare il campanello e quasi si allarmò. Controllò l'orologio: le 22:18.
Si dette una guardata veloce allo specchio e poi andò ad aprire, ritrovandosi sette bei ragazzi imbacuccati con tanto di pizza e bibite di ogni genere.
Salutarono in coro ed entrarono. In quel momento si ricordò di cosa disse alla testa azzurra riguardo all'opinione altrui e dovette ammettere che si era contraddetta in un modo pazzesco. Chi avrebbe sentito i vicini con tutto quel frastuono?!

- Isabel, non ti ho ancora presentato i ragazzi- esordì Yoongi con un enorme e sincero sorriso stampato in faccia.
Prese per il braccio uno di loro e lo fece avvicinare alla ragazza.

- Lui è Jungkook, il più piccolo-
Il ragazzo in questione tirò un sorriso imbarazzato e s'inchinò. Isabel ricambiò il sorriso.

- Jimin, piacere di conoscerti!- s'intrufolò un altro nella conversazione. Il sorriso era malizioso e lo sguardo vispo, di chi ne sapeva una più del diavolo.
Questa volta fu Isabel ad imbarazzarsi. Yoongi fece una smorfia e lo spinse via.

- Sì abbiamo capito, ciao-

Poco a poco si presentarono tutti e si levarono via giubbotti, cappelli e mascherine.

- Ma quanta roba avete portato?- domandò la ragazza. Namjoon si voltò verso di lei.

- Oh tantissima, abbiamo intenzione di fare la festa più bella del mondo- sorrise.
Hoseok mise in testa un cappellino a punta, di quelli che si vendono per i compleanni, e suonò una trombetta.

- Auguri a Yoongi che sta sopravvivendo alla sfiga per due settimane e passa!- esclamò Taehyung, saltando addosso alla schiena del compagno.
Jin gli tirò uno scappellotto in testa.

- Isabel, ovviamente l'ha detto senza offesa. Sappiamo che si trova bene con te-
La ragazza si grattò la nuca e abbassò lo sguardo.

- Non mi sono offesa- borbottò.

- Lui è fatto così, dice le cose senza pensarci e per questo potrebbe risultare maleducato- precisò il più grande. Isabel abbozzò un sorriso cordiale.

- Diamo inizio alla festa!- urlò Jungkook saltellando sul divano come fosse una molla.
I ragazzi si unirono a lui, Jimin prese lo stereo e lo collegò alle casse, sparando la musica a tutto volume.
Jin, Namjoon e Hoseok allestirono la tavola per il pranzo riempiendola di alcolici e simili. Nascosero le pizze da qualche parte, le avrebbero mangiate più tardi.

Yoongi vide che Isabel si stava intrattenendo con Taehyung e sentì una strana sensazione allo stomaco, quasi una morsa di dolore.
Sinceramente non era il tipo che si divertiva alle feste e in più era astemio, quindi non poteva nemmeno affogare i suoi piagnistei nell'alcool.
Guardare la ragazza che parlava e rideva con Tae gli fece salire quella cosa chiamata gelosia.
Serrò la mascella e strinse le mani in pugni, fino a sbiancare le nocche.
Un secondo dopo si ritrovò a pensare che stava esagerando, infondo erano solo amici.
Nulla di più.
Il colmo arrivò quando il moro la prese per il braccio e la fece volteggiare. Vederli sorridere complici gli dava fastidio e non poco, così si avvicinò ai due di soppiatto.

- Ehilà!- sbottò all'improvviso, facendo prendere un mezzo colpo a Taehyung. La testa azzurra circondò le loro spalle con le braccia e sorrise furbo.

- Come andiamo? Di che si parla?- incominciò a chiedere. Isabel si leccò nervosa il labbro inferiore.

- Bene e uhm... niente, Tae mi stava raccontando alcuni episodi divertenti in sala da ballo- disse e rise. Yoongi tirò un sorriso falso e roteò gli occhi al cielo.

''Ancora deve conoscerlo e già gli da nomignoli'' pensò, scuotendo prontamente la testa come a voler scacciare quel pensiero.
Nel frattempo Namjoon e Jin passarono tra i ragazzi con dei cocktail in mano.

- Hey voi, volete assaggiare?- domandò il leader. Yoongi a malincuore scosse la testa, mentre Taehyung e Isabel accettarono.

- Che c'è dentro?- chiese lei. Jin scrollò le spalle.

- Abbiamo mischiato bibite a caso- ridacchiò. La ragazza assottigliò gli occhi.

- Cos'è, un complotto contro di me? Volete farmi annegare nell'alcool?- chiese sarcastica.
Si portò il bicchiere vicino al viso e annusò il contenuto, dall'odore sembrava buono. Bevve tutto d'un sorso e strizzò gli occhi.

- Pizzica in gola- biascicò alla ricerca di un po' d'acqua. Yoongi e Tae l'osservarono ridacchiando tra loro. Fu il moro a parlare per prima.

- Allora hyung, com'è che mandi a puttane le mie conquiste?- domandò con una pacca sulla spalla dell'altro. Quello dal canto suo sgranò gli occhi, visibilmente sorpreso.

- Ci stavi provando con lei!- esclamò puntandogli l'indice accusatorio sul naso. Taehyung levò la mano dell'amico dalla sua visuale e rise di gusto.

- Sei geloso- disse e tirò un sorriso malizioso, degno di Park Jimin. Cos'era successo al puro ed innocente Kim Taehyung?

- No, non è vero- Yoongi scosse con enfasi la testa e scrollò le spalle. Il moro annuì.

- Oh sì che è vero. Tranquillo hyung, lo racconterò a tutti non appena la festa finirà- lo avvisò e s'intrufolò nel gruppo con Jungkook, Jimin, Namjoon e Hoseok.
A nulla servirono i richiami della testa azzurra. Era fottuto, gli altri lo avrebbero preso per il culo a vita.
O meglio, fino a quando la cotta per Isabel non si sarebbe trasformata in qualcosa di più serio. Al solo pensiero arrossì e si passò una mano sul viso.



Dopo una buona mezz'ora passata a ballare come zombie rincitrulliti appresso alla musica spacca timpani, Jungkook propose di giocare ad un gioco nuovo.
Ormai era il re della festa. I ragazzi si misero a cerchio attorno a delle bottiglie di soju e aspettarono Jin con le pizze, la fame si stava facendo sentire.

- Di che si tratta?- domandò Hoseok tutto curioso. Il maknae si sfregò le mani e tirò un sorriso diagonale.
Menomale che era il golden maknae, il tizio più coccoloso del gruppo. Sì, certo.

- A turno diciamo cose strane, esperienze di vita che qualcuno potrebbe aver fatto, ad esempio 'baciato qualcuno dello stesso sesso' e chi ha fatto la cosa nominata deve bere un intero bicchiere di soju- spiegò.

- E per quanto andrà avanti questa tortura?- fece scettico Yoongi.

- Semplice, fino a quando non vomitiamo- scrollò le spalle e scoppiò a ridere. La testa azzurra sorrise soddisfatto.

- Io non gioco, sono astemio- e lo disse vantandosi. Fece per alzarsi, ma Isabel lo prese per il braccio e lo costrinse a sedersi accanto a lei.

- Fermo dove sei, tu giochi e basta- affermò con sguardo duro.
Yoongi dischiuse la bocca, facendo per dire qualcosa, ma si bloccò subito. Contraddire Isabel equivaleva a farlo con un muro in cemento armato.
Il gioco iniziò. Jin, dato che era il più grande, cominciò per prima. Si mise un dito sul mento, con fare pensieroso.

- Uhm... ballare strusciandosi contro un palo- disse.

- Chiedilo a Psy- borbottò Namjoon, scatenando le risate dei presenti.
Jimin abbassò lo sguardo e prese timidamente un bicchiere di soju. I ragazzi sgranarono gli occhi.

- Davvero?- domandò Jin. Il moro annuì.

- Yah, ero ubriaco fradicio e un tizio mi ha detto che assomigliavo ad un trans- piagnucolò tristemente.
Bevve tutto d'un sorso e lanciò un'occhiata gelida al più grande.

- Tocca a te!- esordì Jungkook. Jimin si guardò attorno e morse a sangue il suo labbro inferiore.

- Fare sesso nel camerino di un negozio d'abbigliamento- disse con aria di sfida.

- Jungkook, sei il più piccolo, come ti vengono in mente certi giochi?!- fece sorpreso Taehyung.
Namjoon alzò il braccio in segno di resa e prese un bicchiere.

- Bere fino a piangere- disse scrollando le spalle.
Hoseok sbuffò e si scolò del soju strizzando gli occhi per il disgusto.

- Fate schifo, stronzi!- borbottò imbronciato.

- Baciare in bocca il proprio migliore amico-
Jungkook e Taehyung si guardarono imbarazzati, il loro turno era arrivato.

- Sentite, è successo ai tempi del training e avevo perso una scommessa- si affrettò a precisare Tae. Isabel ridacchiò.

- Non è vero, mi avevi detto che volevi vedere se eri gay o no!- esclamò scioccato il maknae. I compagni scoppiarono a ridere.

- Okay e non lo sono- rispose il moro come se fosse ovvio. Jungkook ridacchiò ironico.

- Mi ha detto che bacio bene, ma dettagli-

- Scherzi a parte, Yoongi ti piace qualcuno?- domandò Taehyung mostrando il suo sorrisetto quadrato.

- Non si devono fare le domande- constatò l'altro.

- E invece sì- s'intromise Jungkook. La testa azzurra sbuffò nervoso.

- No- affermò deciso.

- Ne sei sicuro?- chiese il maknae, lo sguardo indagatore che fissava insistentemente i suoi occhi come a volergli spogliare l'anima. Yoongi annuì.

- Non è vero!- esclamò Jimin.

- Ci ha detto che è molto amico di una ragazza- aggiunse Namjoon.

- E ha detto che è bella- fece Hoseok.
Più parlavano, più Isabel sentiva di essere al centro dell'attenzione, o forse era solo una sua impressione.
Cioè, erano amici, ma lei non si poteva definire una bella ragazza. Scartò l'opzione.

- Questa ragazza è tra di noi?- chiese Jin maliziosamente.
Isabel sgranò gli occhi e puntò lo sguardo sulle sue gambe incrociate. Con la coda dell'occhio fissava Yoongi e si accorse che era teso.
Parecchio teso.

- Yoongi, non devi mentire- lo ammonì Taehyung. Il ragazzo sospirò e chiuse gli occhi, non voleva vedere la sua reazione, non ne aveva bisogno.

- Sì- biascicò nella speranza che non lo avesse sentito nessuno. Ma il karma era contro di lui e così non fu.

Si elevò lo stesso boato di urla e schiamazzi della chiamata Skype e venne accolto da affettuose quanto dolorose pacche alla schiena e abbracci piuttosto ambigui.
Alzò lo sguardo e tra le spalle dei ragazzi intravide il volto scioccato di Isabel. Si morse il labbro inferiore e sospirò, aveva rovinato tutto.
Anzi, i suoi amici avevano rovinato tutto.
Gli toccava un solo bicchiere di soju, ma ne bevve parecchi. All'inizio due o tre, poi perse addirittura il conto, e con lui si unì anche Isabel.
La testa girava e lo stomaco bruciava da morire, gli hyung si stavano lamentando, segno che avrebbero vomitato pure le palle degli occhi di lì a poco.
D'un tratto vide tutto nero, con puntini viola. Perse la cognizione del tempo e dello spazio e si accasciò a terra privo di sensi.
L'ultima cosa che sentì fu il suo corpo che sbatteva contro qualcosa di morbido.






* * *






Erano le nove del mattino, i raggi solari entravano dalla finestra e minacciavano di accecare i poveri occhi stanchi di Isabel.
Sbattè un paio di volte le palpebre e mise a fuoco lo scempio che aveva davanti.
Le bottiglie di alcool erano riverse a terra, il pavimento era sporco di sugo al pomodoro e i cartoni della pizza erano sparsi a caso per tutto il perimetro del salotto.
Accanto a lei giacevano i BTS nella versione post-sbornia, e non erano un granchè.
Fece per alzarsi ma qualcosa, o meglio, qualcuno glielo impediva. Abbassò lo sguardo e si accorse che Yoongi giaceva inerme su di lei, la testa poggiata sul suo petto. Sgranò gli occhi e arrossì all'inverosimile, una mano era poggiata sul suo braccio e la gamba destra si trovava fra le sue.
Sentì come se le mancasse l'aria, non era un buon segno.
Provò a levarselo di dosso senza svegliarlo, ma ottenne l'effetto contrario.
La testa azzurra si svegliò di soprassalto e alzò il capo, ritrovandosi a due millimetri di distanza dal viso di Isabel.
Nonostante fosse ancora assonnato, si rese conto della situazione e deglutì rumorosamente.
Isabel fissava insistentemente i suoi occhi e le sue labbra, indecisa sul da farsi.
Il viso di Yoongi si fece sempre più vicino al suo, aveva capito le sue intenzioni e si preparò, perchè d'altronde anche lei aveva una mezza cotta per lui.
Chiuse gli occhi, pronta a ricevere quel bacio tanto agognato, quando il ragazzo cambiò direzione e crollò con la testa a terra.
Si schiacciò una mano in fronte al solo pensiero di lui che la baciava e se lo levò di dosso bruscamente. Era un po' delusa, sì.

- Aspetta ti aiuto- bofonchiò con la voce impastata dal sonno.

- Non fa niente, faccio da sola. A limite sveglia quei nani- disse l'altra prendendo l'occorrente per pulire il porcile.
Yoongi obbedì e svegliò i suoi compagni.
Insieme aiutarono Isabel a pulire casa e quando ebbero finito, ringraziarono e se ne andarono: Namjoon era tremendamente preoccupato per non aver risposto a trenta chiamate da parte del manager.
Alla fine rimasero solo lei e Yoongi. Da soli. L'ennesima volta.

- Sono sfinita- borbottò la ragazza, buttandosi a peso morto sul divano. La testa azzurra stette all'impiedi davanti a lei, vagando altrove con lo sguardo.
Non aveva il coraggio di guardarla in faccia. Esitò un attimo prima di rompere il ghiaccio.

- Ricordi qualcosa di ieri sera?- le chiese. Isabel si sentì presa in contropiede e sussultò.
Eccome se ricordava, eccome. Aveva provato ad ubriacarsi apposta per dimenticare quella scena e non ottenne i risultati sperati.
Anzi, la prima cosa che pensò appena sveglia fu Yoongi che si dichiarava apertamente.

- Non lo so- rispose vaga. Così vaga che la risposta non aveva alcun senso.
Il ragazzo l'affiancò e si torturò le mani. Isabel gli prese la mano destra e gliela strinse, voltando il viso dall'altro lato.
Fanculo tutto, voleva baciarlo e non sapeva come farglielo capire.

- Isabel- la chiamò l'altro. Il tono di voce era diverso, più... caldo.
Deglutì, fece per parlare, ma venne bloccata da qualcosa di morbido che si scontrava con le sue labbra.
Chiuse gli occhi, Yoongi le sfiorò delicatamente la guancia e le morse il labbro superiore, sorridendo sulla sua pelle.

- Mi piaci- sussurrò una volta staccatosi dal viso dell'altra. La mora gli rivolse uno sguardo interrogativo e sorrise. Non rispose.
Lo prese per il colletto della maglietta e ricambiò il bacio, affondando una mano tra i suoi capelli e tirandoglieli piano. Il ragazzo inclinò il viso e incontrò la lingua dell'altra, approfondendo il contatto. Si staccarono solo quando furono a corto di aria nei polmoni.
Sorrisero come due deficienti alla prima cotta.

- Ti va di uscire con me? Ne parliamo- borbottò lui imbarazzato. Isabel ci pensò un po' su.

- Facciamo domani pomeriggio, usciamo prima dal ristorante- aggiunse lui, come a voler convincerla.

- Okay-
Yoongi se ne uscì con un 'fantastico' e abbandonò la casa, lasciandogli un tenero bacio sulla guancia.
Il rumore della porta che si chiuse rimbombò come un eco per tutta la casa. Isabel era ancora stordita.
Fra tutti i ragazzi del mondo proprio lui, il rapper dei Bangtan Boys.
Non ci avrebbe dormito la notte. Decisamente.


***
annyeong!!! Marty is back (seh, come no) io boh... non so che dire. Solo graaaazie a tutte le persone che hanno inserito la storia tra le preferite/ricordate, jungkookie16 e guardianfallenangel che recensiscono sempre e tutti i lettori silenziosi. Grazie, grazie mille T.T come promesso, c'è un accenno di VKook... probabilmente farò una shot riguardo a Tae che voleva sapere se era gay o no ahahah XD oggi scriverò il capitolo conlusivo, così non mi resterà altro che pubblicarla ;) baciii _MartyK_ <3
   
 
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