Ci sono. Stò per buttarmi. 
Dò un'occhiata al suolo e per la prima volta mi pare di soffrire di vertigini. 
Il pensiero della terra lontana mi dà il voltastomaco…
E per poco non vomito.
Respiro profondamente, pensando che stò per mettere fine a tutto ciò.
Ci sono.
Mi lego la corda al collo e la stringo… 
Osservo ancora una volta la terra umida. 
Anche questa volta non vomito per un pelo.
Deglutisco.
Prima di farlo un sussurro esce dalle mie labbra coperte.
-Padre… Obito… Rin… sto per arrivare.- 
-FERMO!!!- 
Una voce familiare mi ferma, ma non gli dò retta, è mi butto.
Sto per soffocare, costretto ad impiccarmi per mettere fine alle mie sofferenze…
Ma Lui mi ferma, sollevandomi da sotto, facendomi respirare a pieno polmoni aria pura. 
Tossisco.
-Kakashi… non provarci mai più. Mi hai fatto preoccupare!-
-Minato-Sensei…-
Esalai dopo aver smesso di infiammarmi i polmoni tossendo.
-Solo alla morte non c'è rimedio, ricorda.-

Ed ancora mi porto a presso quelle sue parole, Sensei. 
Sono passati sedici anni dalla sua morte.
Ed ancora mi porto a presso quelle sue parole, Sensei.
Grazie.
Grazie a lei ho avuto un futuro.
Un futuro che, guarda caso, riguardava l'addestramento di suo figlio.
Sentirmi chiamare "Sensei" da lui, mi riempie d'orgoglio.
-KAKASHI-SENSEI!!! MI AIUTI! È LA VOLTA BUONA CHE SAKURA MI UCCIDEEE!!!- 
Scusi Sensei… vado a salvare la vita di suo figlio… di nuovo.


[234 parole.]


NOTE D'AUTORE: 
L'ho fatto... primissima drabble, ditemi se piace! Aspetto recensioni! Qui il nostro caso Kakashi tenta il suicidio... mamma mia!
Ciau! :3 Astrale20.