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Autore: Edward Scissorhands    02/05/2009    3 recensioni
Cosa potrebbe succedere se Ginny, per ironia della sorte, si ritrovasse in una situazione non proprio "nella norma"?
Genere: Introspettivo, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Una pozione pericolosa


Era stata una brutta giornata per Ginny, assolutamente da dimenticare.


Continuava ad attirare sguardi che non avrebbe mai voluto avere addosso.


Non le sembrava che fossero in molti a guardarla con malizia, ma Harry sembrava pensarla diversamente.


Subito dopo la pausa pranzo, mentre Hermione e Ron erano andati ad oziare prima della lezione di “Cura delle Creature Magiche”, Potter aveva trattenuto la sua fidanzata nel corridoio.


Inizialmente era stato un po' impacciato, ma poi, con franchezza, aveva confessato a Ginny che il suo comportamento a volte lo turbava.


L'aveva accusata di essere troppo provocante con gli altri ragazzi, di giocare troppo con gli sguardi e di mettere un po' di malizia in tutto ciò che faceva.


D'altra parte la Wesley aveva negato questi comportamenti, lei sapeva bene che il suo cuore era solo di Harry ... Ma allo stesso tempo dentro di sé sembrava ritrovarsi in alcune cose dette dal suo fidanzato, e questo l'aveva fatta riflettere.


Non si era fatta una buona fama all'interno della scuola e, dopo aver sbollito la rabbia, capì che in fin dei conti fosse lecito che Potter avesse qualche dubbio... E poi anche la gelosia e la possessività sono manifestazioni della passione secondo lei.


Si fece coraggio e decise di salire nel dormitorio dei ragazzi per cercare un chiarimento con il suo amato e per far si che ogni cosa tornasse al suo posto.


Prima di avviarsi per le scale però si sentì chiamare da una voce calda a lei nota ... si voltò e vide Harry e Neville entrare nella sala di ritrovo.


Ginny sorrise ampiamente ai due e Neville subito si fece da parte lasciando nella sala la coppia dopo aver dato la buonanotte.


La rossa cominciò il suo discorso sperando di essere trasparente,


Harry, volevo solo dirti che ... per oggi insomma ...”,


ma prima che potesse concludere Potter le mise l'indice sulle labbra e le sorrise ammiccandola per poi darle un intenso bacio.


... Non devi spiegarmi niente...” rispose Harry prendendole la mano e portandola con sé.


Ben presto i due si ritrovarono fuori dalla torre dei Grifondoro, cominciava ad essere notte inoltrata e rischiavano seriamente di essere scoperti dai prefetti.


La Wesley aveva provato a far ragionare il suo ragazzo dicendogli che era rischioso, ma lui non aveva voluto sentire ragioni.


Eppure non riconosceva Harry, quel bravo ragazzo che l'aveva conquistata, sembrava ora aver voglia di trasgredire le regole.


Dopo qualche titubanza, si fece traspostare da quella sensazione di trasgressione che aleggiava nell'aria.


Provò a chiedere ad Harry dove la stesse portando, ma lui si limitò a rispondere che si trattava una sorpresa.


Ad un tratto i due si ritrovarono immobili nel bel mezzo di un lungo corridio, Ginny attese con un certo timore di essere scoperta, ma “come per magia” una porta comparve dal nulla.


La stanza delle necessità.


Potter invitò la sua fidanzata ad entrare e si chiuse la porta alle spalle cercando di fare il minor rumore possibile.


Una volta all'interno alla Wesley sembrò di ritrovarsi in uno dei suoi sogni ... così maledettamente perfetti ...


La stanza era piuttosto piccola, il profumo d'incenso e la sola luce di un fuoco ardente in un ampio camino, contribuivano a rendere l'atmosfera accogliente.


Ginny visibilmente imbarazzata si trovò in difficoltà nel gestire una situazione simile.


Stai tranquilla...” le sussurrò all'orecchio Harry dandole poi un caldo bacio sul collo.


La Wesley si sentì percorsa da un brivido, si staccò da Potter e si andò a sedere sul soffice letto.


Accanto al camino era posizionata una bottiglia di Champagne, ed Harry accorse a stapparla per poi offrirne un bicchiare alla sua ragazza.


Ginny scolò l'alcolico tutto d'un sorso sperando di lasciar andare i freni inibitori, aveva immaginato spesso la fatidica loro “prima volta”, ma mai si sarebbe aspettata qualcosa del genere.


Potter, vedendola in difficoltà, cominciò lentamente ad accarezzarle il corpo cercando di metterla a proprio agio.


La Wesley si chiese se fosse giusto ciò che stava facendo in quel momento ... ma l'istinto prevalse sulla razionalità e ben presto si fece trasportare dal suo fidanzato.


Ben presto si ritrovò stesa sopra il letto.


Harry la spogliava con foga riempendola di piacere, la sentiva gemere, e ben presto non potè più resistere.


Si tolse gli indumenti aiutato dalla sua ragazza e lentamente lasciò che Ginny si prendesse cura di lui.


Proprio la Wesley, mentre procurava piacere al suo fidanzato, pensò che la situazione fosse tutt'altro che romantica, tuttavia senza rammarico si lasciò possedere, senza indugiare.


Harry si muoveva con gran foga come volendo strappare dei gemiti alla sua fidanzata, di dolore misto a piacere.


Ginny chiese a Potter di rallentare più volte, ma con poca convinzione.


Ben presto si sentì un oggetto nelle mani del suo ragazzo, si sorprese di come quella situazione così spinta fino al limite potesse soddisfarla.


Voleva di più, ancora oltre, ed Harry sembrava chiederle esattamente lo stesso.


Una passione quasi animalesca non abbandonò i ragazzi, fin quando la stanchezza non prese il sopravvento ed entrambi si sentirono soddisfatti.


Il sonno fu particolarmente rilassato quella notte, entrambi sentivano di aver dato libero sfogo ai propri istinti primari.


I primi raggi di sole accarezzarono la pelle delicata di Ginny che lentamente aprì gli occhi sperando di ritrovare il suo amato Harry accanto a sé.


Tuttavia nel letto c'era soltanto lei, il cammino era scomparso e nella stanza era invece apparso un piccolo comodino con sopra appoggiata la colazione ma anche i libri e la divisa scolastica.


La giovane Wesley, vedendo l'orario, si sbrigò ed in fretta e furia fu pronta, non voleva farsi trovare fuori dal dormitorio o Ron ed Hermione si sarebbero insospettiti.


Si infilò il mantello come ultimo indumento ed in ricordo della sera prima lanciò un'ultima occhiata alla stanza abbozzando un sorriso.


Aveva già provato diverse esperienze sessuali, ma mai di questo genere, mai si era sentita tanto desiderata da qualcuno, né tanto meno in quel modo.


Harry sembrava sempre un po' distaccatto nei suoi confronti e solo in questa nottata Ginny aveva capito quanto in realtà lo attraesse.


Furtiva salì le scale di piano in piano fino a raggiungere l'ingresso per la sala di ritrovo dei Grifondoro.


Bisbigliata la parola d'ordine in fretta e furia, si lasciò cadere su una delle poltrone guardando la brace ardere ancora nel camino.


Rifflettendo su quanto accaduto la notte prima le sembrò di sentire il focoso e quasi violento tocco di Harry. Si morse il labbro inferiore riassaporando per un solo istante quel piacere immenso.


Fu di colpo riportata alla realtà dal bisbiglio proveniente dai dormitori, le sveglie erano suonate ed i ragazzi ben presto scesero nel salotto di ritrovo.


Hermione fu tra i primi a scendere e vedendo Ginny si avvicino sorridente,


Buongiorno! Come mai già sveglia? Non ti ho sentita rientrare stanotte...”.


La Wesley cercò in fretta e in furia una scusa plausibile, “Quando sono arrivata su già ti eri addormentata ... poi mi sono svegliata presto ... la discussione con Harry mi ha scombussolata ...”.


Sì ... me ne ha parlato Harry ... ma vedrai che le cose si aggiusteranno!” rispose Hermione dandole una pacca sulla spalla.


Qualche istante dopo nella sala scesero Harry & Ron.


Ginny si limitò ad un timido sorriso per non destare troppi sospetti.


Potter non ricambiò molto ampiamente continuando a parlare con il suo migliore amico.


I quattro si stavano dirigendo verso la Sala Grande,


Ginny scusa ... vorrei parlarti ...” esordì Harry in modo deciso.


Hermione e Ron si scambiarono uno sguardo eloquente e si allontanarono lasciando indietro i due.


Dimmi ...” rispose Ginny lasciandosi andare ad un sorriso più ampio e malizioso allo stesso tempo.


Volevo scusarmi con te per ieri ... insomma so che è stupido essere geloso ma .. quando vedo gli altri che ti guardano in quel modo io ...”.


Tutto sistemato no?” rispose la Wesley facendo l'occhiolino al suo ragazzo per poi schioccargli un veloce bacio sulla guancia.


Dovremmo farlo più spesso ...” aggiunse infine, “Questa cosa ... sì insomma mi ha fatto capire quanto ti interesso”.


Potter riprese, “Sì litigare ogni tanto fa bene alla coppia ... scusa se ieri non ti ho dato la buonanotte ma avevo bisogno di un po' di tempo per riflettere ed era solo per questo ...”.


Harry hai un vuoto di memoria?”, chiese Ginny titubante.


Che io ricordi da ieri pomeriggio non ci siamo più visti”, affermò Potter con franchezza.


Ginny non capì se Harry stava scherzando o cosa, “Amore, basta fare lo scemo!” lo ammonì scherzosamente ma altrettanto sfastidiata.


Amore non mi sembra di aver fatto nessuna battuta ...” rispose Harry non capendo la sua fidanzata.


La Wesley alquanto scossa si limitò ad aggiungere con voce tremante, “Fa niente ... ne parliamo dopo ... ora ci conviene raggiungere Ron ed Herm o non faremo in tempo nemmeno a fare colazione”.


Arrivata nella Sala Grande, Ginny naturalmente non aveva appetito avendo già fatto colazione nella stanza delle necessità. Perchè Harry stava fingendo di on sapere nulla su quanto fatto la serata prima? ... O non si era trattato di Harry. Scacciò l'ultimo pensiero dandosi della stupida, se ne sarebbe accorta.


Eppure l'aveva visto diverso, e dentro di lei il sospetto sembrava crescere.


Se non fosse stato Harry avrebbe voluto dire che ... l'aveva tradito.


Sospirò profondamente ... ma come qualcuno aveva potuto prendere le sembianze del suo ragazzo ...?


... Certo, la pozione polisucco ... ma non conosceva nessuno al di fuori di Hermione che sapesse crearla correttamente.


Di certo non si era trattato della fidanzata di suo fratello, una volta le aveva addirittura confessato di aver avuto un rapporto intimo con Ron, quindi era assolutamente da escludere.


Si guardò attorno spaventata e stranamente affascinata allo stesso tempo. Si sentiva in colpa per questo, potenzialmente poteva aver fatto sesso con ogni singolo individuo presente in sala.


Poi incrociò degli occhi ... occhi chiari ... con la stessa intensità di quelli di Harry la sera prima ... Draco Malfoy.


E se fosse stato Draco? ... No, non era possibile, era troppo stupido per saper preparare una pozione polisucco da solo ... e poi dove aveva trovato qualcosa di appartenente al suo ragazzo?


Tuttavia si sentì penetrata da quello sguardo così diretto e così pieno di carica emotiva.


De- Devo andare, torno tra poco” disse ad i suoi amici lasciando la colazione sul piatto.


Una volta fuori, a passo spedito corse verso la biblioteca, salendo le scale si ritrovò nell'ampia stanza.


Madame Pince, come sempre, si rilevò essere un severo segente, ma fortunatamente di prima mattina era piuttosto assonnata.


Ginny cercò di sfruttare a suo favore la stanchezza della bibliotecaria e, ancora con il fiatono, chiese “ Scusi ... ha per caso qualcosa sulla pozione polisucco?”.


La donna la fulminò con un'occhiataccia, “Chissà cosa deve farci una con la tua faccia con un libro del genere ... comunque l'unico testo non proibito agli alunni che ne parla è già stato preso. Si tratta della vecchia edizione di Rufus il Selvaggio”.


Ginny aveva già sentito parlare dello scrittore, si trattava di un uomo rozzo che aveva provato a tramutarsi in animale attraverso la pozione polisucco, ma non c'era mai riuscito.


Chi ha preso il testo?”


Che ti importa?”


E' importante. E-Ecco, mi serve per una ricerca con il professor Piton”.


Mai sentito dire che Severus assegna lavori del genere ai suoi alunni ... comunque il libro è stato preso in prestito da... Draco Malfoy ... ma stai attenta ragazzina a non farti strane idee con quel testo o lo dirò al tuo professore”, concluse Madame Pince.


Ginny sentì il mondo caderle addosso, la sensazione che aveva avuto si era rivelata vera, in cuor suo lo sapeva fin dal primo sguardo del Serpeverde.


Senza aggiungere altro scappò dalla biblioteca, corse a più non posso, chiudendosi nel bagno delle ragazze. Rimase lì a lungo, si mise le mani tra i capelli ... che cosa aveva combinato?!? Aveva percepito la differenza dall'Harry che lei conosceva ... perchè non si era fatta scrupolo prima di agire?


Ma non riusciva a piangere. No non ci riusciva, e ripensando a quella notte potè ancora percepire il piacere di sentirsi desiderata carnalmente da un ragazzo.


Forse il suo ragazzo stesso, nonostante la amasse oltre ogni cosa, non l'aveva mai fatta sentire così.


Tutto ad un tratto sentì qualcuno bussare alla porta, “Ginny, sei dentro?”.


La Wesley riconobbe la voce, era Lexie, sua compagna di classe, “Sì, eccomi scusa ...”


Ti ho cercata ovunque! Non ti senti bene?” chiese l'amica.


Ginny indugiò un istante, poi uscì dal bagno, “Sì, scusa, ho un gran mal di testa ... ma ora sto meglio ... andiamo a lezione”.


Durante l'intera ora di Incantesimi la giovane Grifondoro non fece altro che scervellarsi su quanto accaduto ... eppure non aveva tradito Potter di sua spontanea volontà, era stata ingannata.


Ma nel cuor suo sapeva che il tradimento non era stato fisico ma principalmente mentale. Non riusciva a dimenticare quei movimenti così sfrenati e quella sensazione sulla soglia del dolore.


Passarono diversi giorni, ma Ginny non riusciva a togliersi dalla mente quanto era successo. Con Harry era piuttosto fredda anche se cercava di non darlo a vedere, Malfoy invece voleva evitarlo ad ogni costo.


Si concentrava sullo studio per cercare di occupare la mente con le varie nozioni, ma ogni suo tentativo le sembrava essere vano.


Un tardo pomeriggio di qualche settimana dopo, Ginny stava rientrando nella sala di ritrovo dei Grifondoro dopo aver finito la relazione assegnata da Trasfigurazione.


Si ritrovò a camminare in quel corridoio ... quello spazio infinito dove Harry, o meglio Draco, l'aveva portata per poi avere accesso alla stanza delle necessità.


Provo a soffocare quel fuoco che le ardeva dentro ogni volta che ripensava a quella fatidica notte, ma quando le sembrò di riuscire a controllarsi vide Draco in lontananza.


Era con Tiger e Goyle, stavano paralando allegramente tra di loro su come avevano martorizzato le povere nuove reclute dei Tassorosso.


Ginny si guardò attorno ma non c'era possibilità di sviare in qualche vicolo di quel lungo corridoio.


Malfoy invece assunse uno sguardo sicuro, come se si aspettasse di trovarla da quelle parti.


La Wesley cercò di mantenere le distanza, ma il Serpeverde si avvicinava a lei in modo deciso, fino ad urtarla con una spallata facendole cadere a terra tutto il materiale scolastico.


Ginny ... dove hai lasciato i tuoi amici sfigatelli? Sbrigati a raggiungerli o farai tardi alle vostre riunioni!”


Tiger e Goyle risero alla battura del loro “Boss”.


Ginny non rispose né alzò lo sguardo, mentre Malfoy la osservava dall'alto come esercitasse ormai il controllo su di lei.

Ti raccolgo questo libro solo perchè mi fai infinitamente pena ...” le disse ridacchiando con i due suoi amici.


Il contatto con la mano di Draco scatenò in Ginny una violenta reazione, arrossì e quasi non riuscì a muoversi.


Ci vediamo in giro sfigatella ... e salutami Potterino mi raccomando!”.


I tre Serpeverde si allontanarono divertiti fino a scomparire dalla visuale della rossa.


La Wesley si sentì impotente davanti a Malfoy, le faceva rabbia.


Vide poi che c'era un bigliettino sopra il libro che le aveva restituito: “Ci vediamo stanotte, qua alla stessa ora dell'altra volta” firmato Draco Malfoy.


Ginny nascose subito il biglietto timorosa di essere vista, poi si avviò nella sala di ritrovo.


Era ancora scossa, ricambiava tiepidamente i gesti d'affetto di Harry, era lui che amava e ne era sicusa ... ma Malfoy sapeva farle risvegliare un istinto animalesco di cui lei non era nemmeno a conoscenza prima di allora.


Scesero tutti insieme per cena, nella Sala Grande dove regnava come sempre il solito baccano.


Guardandosi attorno Ginny si accorse che Draco la stava fissando.


Ancora una volta abbassò lo sguardo disgustata quasi da sé stessa, si promise che non si sarebbe presentata all'appuntamento.


Non riuscì a toccare cibo per cena, Harry accarezzandola con dolcezza le chiese se qualcosa non andava. La ragazza si limitò a sorridere rispondendo che era solo un po' stanca


La cena finì presto, e tutti gli allievi di Hogwarts furono scortati nei dormitori.


Ginny si infilò nel suo letto, cercando di addormentarsi per non pensare a nulla.


Cadde in uno stato di dormiveglia.


Draco la stava toccando ... la stava baciando ... la stava possedendo come aveva fatto quella sera di qualche settimana fa.


Si svegliò sudata ed agitata dal sonno.


Respirò a lungo in modo irregolare cercando di riprendere il controllo ... ma era inutile, lo voleva.


In fretta e furia indossò il mantello e si diresse fuori dal dormitorio dei Grifondoro, non aveva idea di che ora fosse ma non le importava.


Era l'istinto a guidarla, la voglia di sentirsi ancora desiderata in modo animalesco.


Corse evitando i prefetti, scese le scale freneticamente svegliando alcuni dei ritratti che la sgridavano.


Non le importava e ben presto raggiunse il corridoio.

L'ampio spazio era vuoto, era troppo tardi ... che sciocca era stata ... cosa stava facendo?


Tutto ad un tratto sentì delle mani calde stringerle la vita, “Sapevo che non saresti mancata ...” le sussurrò Draco.


Ginny si lasciò sfuggire un gemito, poi sentì le mani percorrerle tutto il corpo e raggiungere le zone più intime.


Non ci volle molto, ancora una volta comparve la stanza delle necessità.


Draco sentiva la Wesley reagire in modo violento alla sollecitazione delle zone erogene, capì che lei voleva nutrirsi di lui, voleva essere posseduta ancora una volta dalla passione ardente.


Malfoy si chiese cosa avrebbe detto Potter nel vedere la sua ragazza ridotta in schiavitù sessuale dal suo peggior nemico ... ghignò divertito cominciando a penetrare Ginny, ma questa volta con lentezza per farsi desiderare maggiormente.


Ancora una volta il letto soffice li stava aspettando.


I due continuarono ad incontrarsi ogni notte, la Grifondoro sembrava di non averne mai abbastanza, voleva essere trattata male dallo stesso Malfoy come il suo fidanzato non sapeva fare.


Un pomeriggio Draco riuscì ad incontrare Ginny senza i suoi amici e ne approfittò,


Stasera non posso venire ... domani c'è la partita di Quidditch e voglio stare bello sveglio per allora, devo godermi i Serpeverde che schiacciano i Grifondoro”.


Dietro di lui apparve Pansy Parkinson, “Andiamo ... ti riduci a parlare con una Wesley?!?”.


Hai ragione ... sparisci rossa”.


Ginny annuì silenziosamente allontanandosi, ma gelosa in qualche modo.


Alle sei i due si rincontrarono, tardo pomeriggio, come era successo già tempo fa. Questa volta però

fu Draco a cercare di evitare la Wesley, ma quest'ultima, volontariamente, urtò Malfoy facendogli cadere i libri a terra.


Guarda a dove metti i piedi!” disse stizzita Pansy.


Ginny si scusò schizzando via velocemente.


E' proprio strana ... più schizzata dei suoi fratelli!” disse la Parkinson con disgusto.


Draco notò un bigliettino poggiato sopra un suo libro, rapidamente se lo nascose in tasca per non destare sospetti.


Quando Pansy si allontanò per andare a spettegolare con le sue amiche, Malfoy prese il foglietto leggendone il contenuto: “Vieni stasera o racconto tutto a Pansy. Un bacio, Ginny”.

  
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