Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: Sayaka chan 94    12/09/2016    4 recensioni
Lucy, studentessa brillante ,ricca, ingenua e cocca di papà,un principe azzurro ed un matrimonio imminente.
Natsu,artigiano creativo,indipendente ,ingenuo,mani abili ed un enorme sorriso,una scelta cruciale da prendere.
Può l'inzio di una storia d'amore partire da un punto di arrivo?
Collaborazione con la bravissima e talentuosa NinaD.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Natsu, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ore 22:15
 
Natsu entrò nel locale in piena vita come al solito, nonostante la molta gente riuscì ad individuare subito il tavolo dove i suoi amici erano seduti
-Ehi Dragneel sempre il solito!- commentò Grey vedendolo arrivare
-Scusate, non trovavo la sciarpa- rispose Nastu aggiungendo una sedia al tondo tavolo di legno
-E non si esce mai senza sciarpa, giusto?- chiese retoricamente Lisanna riferendosi al morboso attaccamento del ragazzo nei confronti di quell'indumento
-Ormai lo sai- rispose Natsu sorridendo. Pochi minuti dopo una Cana in divisa si presentò al loro tavolo
-che vi porto?- chiese passando una mano sulla spalle di Lisanna con fare confidenziale
-per me una birra- disse Natsu
-anche a me!- seguì Liz
-per me qualsiasi cosa tanto forte da farmi dimenticare la giornata di oggi!- disse Grey stropicciandosi la faccia con una mano
-che è successo?- chiese Natsu corrugando la fronte
-ma niente, non riesco solo a ricordare perché cavolo ho deciso di studiare biologia! C'è una prof in facoltà, la Milkovich, quella mi odia! Dice sempre che sono "poco preciso"!- si sfogò il corvino accasciandosi sul tavolo
-tranquillo bello, ci penso io a te- disse Cana scrivendo qualcosa sul suo taccuino, con uno strano sorrisetto sulle labbra
-Torno subito- disse poi allontanandosi
-Aspetta ti aiuto a portare i drink!- disse Lisanna trottandole dietro.
Natsu guardò il suo orologio perdendosi poi con lo sguardo fra la gente intorno a lui, dopo tutti quegli anni poteva dire di conoscere ogni angolo e anfratto di quel locale come fosse casa sua, ma il fatto che potesse sempre distinguere gente nuova nella folla lo stupiva ogni volta piacevolmente
-Allora?- chiese Grey riprendendo la sua attenzione
-Allora cosa?- chiese Natsu tamburellando le mani sul tavolo
-Perché non volevi uscire sta sera?- chiese Grey voltandosi di tre quarti verso l'altro e poggiando un gomito sul tavolo
-Boh... Non avevo voglia- rispose vago il rosato
-Avanti non attacca, sputa il rospo- lo  incoraggiò Grey
-Ma niente davvero, ultimamente sono un po' preso dal lavoro credo- disse Natsu passandosi una mano sulla nuca
-però quando te lo ha chiesto Lisanna hai scelto di venire- commentò il corvino sorridendo malizioso
-Non ricominciare!- sbuffò Natsu
-Oh Natsu non ricominciare tu! Lo sappiamo tutti che lei ha una cotta per te, perché non ti butti?- sbottò Grey con impeto
-Perchè no! Te l'ho detto, noi non siamo così, io e lei siamo solo amici- disse il rosato con tono scocciato. Quella non era di certo la prima volta che si ritrovava a dire le stesse cose ai suoi amici, tutti così incoraggianti nei confronti di una storia d'amore fra lui e Lisanna, amica d'infanzia con cui aveva diviso ciuccio e culla e con cui era pronto a condividere molte altre cose, ma un letto o una storia d'amore non era assolutamente fra quelle cose. Lisanna e Cana tornarono al tavolo con le ordinazioni e poco dopo si aggiunsero finalmente anche Gajeel e Levy, coppia storica del gruppo. Una risata generale si impadronì del tavolo quando Levy ordinò un cocktail mentre Gajeel un succo di frutta alla mela verde
-Ma vi siete scambiati i ruoli voi due?- chiese Natsu trattenendo a stendo le risate
-Piantala, sta sera guido io- li informò il ragazzone, puntando poi gli occhi cremisi sulla sua minuta dolce metà che lo guardò con approvazione accarezzandogli una spalla.
 
Era ormai passata un'ora e il locale cominciò a svuotarsi ma non del tutto, Natsu si trovò un'altra volta a guardare l'orologio pensando che forse adesso poteva anche andare a casa e, salutando tutti, si avviò al bancone per pagare. Passeggiando con sguardo basso e perso nei suoi pensieri Natsu inchiodò i piedi sul posto solo dopo aver visto il riflesso di una ragazza sul grande specchio affisso alla parete dietro al bancone, come colpito da una folgore durante un sereno giorno d'estate. Improvvisamente l'intero locale parve scivolare nel bianco e nero per Natsu, l'unico brillante colore era lei, con quella luminosa pelle di latte, messa in risalto dal dolcevita nero e quella cascata d'oro infinita che aveva per capelli, ma che diavolo ci faceva una così lì? Natsu la guardò a lungo cercando di capire perché qualcosa sembrasse stonare, forse era quell'espressione triste e solitaria accompagnata però dalla postura orgogliosa, o forse il modo elegante che aveva di muoversi rendendo leggiadro anche il solitamente casereccio modo di bere una birra dalla bottiglia. Con il portafoglio in mano Natsu non si accorse nemmeno di star ormai camminando verso di lei
-un'altra birra per la signorina grazie- disse alzando due dita verso Gildarts
-come?- chiese la ragazza voltandosi di scatto
-dal viso sembrerebbe tu abbia qualcosa da dimenticare, no? E una sola birra non ti basterà- disse Natsu mostrandosi disinvolto e sedendosi accanto a lei al bancone
-cos'ha il mio viso?- chiese lei abbassando lo sguardo
-è tanto triste- rispose solo il ragazzo
-ed è un gran peccato- continuò poi guardandosi le dita, non era da lui dire cose simili
-Già, non dirlo a me- rispose la ragazza, poggiando la bottiglia vuota sul legno in un tonfo sonoro
-Serataccia?- chiese Natsu voltandosi verso di lei
-Delle peggiori- rispose la bionda abbozzando un sorriso malinconico
-io mi chiamo Natsu, te lo dico così almeno sai di non parlare con un completo sconosciuto- disse lui porgendo una mano. La ragazza sorrise stringendo con vigore la mano del ragazzo
-Lucy- si presentò "che bel nome" pensò lui, si addiceva in modo sorprendente all'angelico viso della ragazza.
Lucy accettò di buon grado la seconda birra, dicendosi mentalmente che quella sarebbe stata l'ultima e che poi sarebbe andata a letto
-Allora Natsu, anche tu hai bisogno di bere sta sera?- chiese prendendo un sorso. Quel ragazzo era sicuramente di bell'aspetto, occhi verdi e fisico prestante, per non parlare del sorriso da un milione di dollari in grado di fermare il tempo e forse anche un po' il cuore di Lucy, ma ciò che la spinse a parlargli fu la cocente voglia di sentire la sua voce ancora una volta, era così calda e rassicurante, una di quelle che ti avrebbero serenamente cullato anche durante le più buie tempeste.
-Non proprio, in realtà è un po' che non so nemmeno di cosa ho bisogno in generale- rispose il rosato, e quella confessione detta con leggerezza stupì entrambi notevolmente
-sai, fino a stamattina io pensavo di sapere di cosa aver bisogno, ma adesso non so nemmeno come mi sveglierò domani- disse quindi Lucy, non trovando per niente bizzarro rivelare qualcosa di sè ad un completo sconosciuto, beh non ad un completo sconosciuto, a Natsu. I due parlarono per qualche tempo, confessandosi cose che forse era anche grazie al l'alcool se stavano rivelando
-Non ci credo- disse Natsu guardando sbigottito Lucy
-beh io invece sto cominciando a crederci anche troppo, infondo non si è perso niente...- disse lei, abbassando la voce fino a rendere le ultime parole un flebile sussurro
-Stai scherzando? Quel coglione si è perso un treno e anche uno di quelli che passano una volta sola- sbottò Natsu, incapace di credere che ad una ragazza del genere fosse capitata davvero una cosa simile, ma quelle come lei non trovavano subito marito e vivevano felici e contente?
-se lo dici tu- rispose incurante Lucy
-Ehi Lu ma sei impazzita? Non ti conoscerò da tanto ma da quel che ho visto sei una ragazza simpatica, dolce e fottutamente splendida, fidati ci ha perso lui- si trovò a dire Natsu, ancora prima che le parole potessero passare per quell'angolo di mente che molto probabilmente avrebbe filtrato il discorso rendendolo più formale.
Da dove cavolo era uscito quel Lu?
E come gli era venuto di dire ad alta voce che lei fosse fottutamente splendida? Era tutto così strano eppure gli era uscito così spontaneo. Lucy allargò gli occhi di stupore e le sue guance si tinsero di un rosa naturale sentendo quelle parole
-dici sul serio?- chiese lei incredula
-dannatamente- rispose lui senza smettere di fissarla. Lucy non era il tipo da cadere come una pera cotta per il primo che le faceva un complimento e normalmente avrebbe arricciato il naso di fronte a un commento del genere, detto da una persona appena conosciuta poi, ma l'espressione di Natsu, il tono sincero e quegli occhi che parevano leggerla dentro e allo stesso tempo si lasciavano leggere in modo così chiaro da parer quasi ridicolo, avevano alleviato in lei un po' di quel dolore che l'aveva perseguitata tutto il giorno. I due restarono in silenzio per qualche secondo, guardandosi come avessero finalmente capito perché a volte alcune cose accadono per mano di una forza più grande di tutti noi
-Ehi Lucy?- chiese all'improvviso lui
-Si Natsu?- chiese di rimando lei
-mi accompagneresti a casa?- chiese in fine, sorridendo sempre di più quando vide il sorriso di Lucy farsi più ampio, lo aveva davvero chiesto? Aveva davvero proposto ad una ragazza di andare a casa con lui? Sì, ormai lo aveva detto e non se ne pentiva nemmeno, anzi, dentro di sè sperava ardentemente che dicesse di sì.
 
Molti potrebbero dire che il loro modo di concludere la serata fu dettato dalla forte attrazione sessuale e dall'idea che si accese nelle loro menti di aver preservato la loro innocenza troppo allungo, ma in quello scambio di attenzioni vi era talmente tanto di più. I vestiti di Lucy infatti non vennero strappati via grossolanamente in fretta e furia, ma sfilati dolcemente, in modo che Natsu potesse osservare e godere di ogni centimetro di pelle scoperta
-Dio, sei meravigliosa- borbottò portandole un ciocca bionda dietro l'orecchio. Lucy arrossì ancora ma incapace di abbassare lo sguardo da quello incandescente di lui, le mani grandi aderirono al suo corpo come fossero fatte apposta per toccarla e le labbra cercarono le sue con una familiarità e sapienza sorprendente. La face sentire così piccola e al sicuro, nonostante i loro corpi e le loro anime fossero ormai spoglie e vulnerabili, crudi e veri uno di fronte all'altra. Natsu non si risparmiò nemmeno un sospiro, una carezza o un bacio, trovando impossibile non dedicarle tutte le dolcezze di cui fosse capace, quel corpo levigato e divinamente formato pareva attirarsi addosso le sue mani e le sue labbra come un magnete, costringendolo a riempirla di piccoli e adoranti baci ovunque: la fronte, le guance, le spalle, il morbido seno e il ventre piatto, per poi proseguire sulle cosce e giù fino al dorso del piede.
E i suoi occhi, oh quegli occhi così grandi e scuri, donna fiera e fragile bambina, non faceva che guardarlo, dolce e implorante portandolo ogni secondo di più verso la più profonda ed eccelsa pazzia.
Lucy non seppe se l'intensità di quei momenti fu ampliata dalla contrapposizione con la sua brutta giornata e la malinconia o fosse tutto merito di quel ragazzo, che la riempiva e avvolgeva in modo così semplicemente delizioso e sublime, annichilendo ogni dolore iniziale con baci e dolci sussurri, rendendo qualsiasi gemito o invocazione insufficiente a sfogare completamente il suo piacere. Pareva volersi occupare solo di lei, come asservito ad ogni sua espressione di godimento, Natsu non faceva che impiegare anima e corpo affinché stesse bene, quasi ponendo il suo stesso piacere in secondo piano nonostante vederla così appagata fosse un gran gusto anche per lui. Rimasero avvinghiati l'uno a l'altra per un tempo che non parve mai abbastanza ai due, espirando gli affannato respiri sul collo dell'altro, persi e al sicuro in quel groviglio di braccia e gambe e inebriati dall'odore  di pelle e sudore che drogava i loro sensi così dolcemente, cullandoli fino al completo assopimento.
 
 
La luce del sole s'infiltrò fra le imposte semi abbassate illuminando fastidiosamente gli occhi di Lucy, che beata e sognante venne strappata brutalmente dal mondo di Morfeo, sorprendendosi poi piacevolmente di trovare Natsu dormiente accanto a lei. Nudo e scultoreo appena coperto dal sottile lenzuolo, l'aria fredda arrivò a pizzicare le braccia e il petto di Lucy che all'improvviso si chiese come aveva fatto a non avere i brividi per tutta la notte e rammentando poi che furono proprio le braccia di Natsu ad averla tenuta al calduccio per tutto il tempo. Lucy si adagiò un'ultima volta al suo fianco, crogiolandosi ancora un po' nei bei ricordi della notte precedente quando un intermittente e continuo vibrare catturò la sua attenzione. Scivolando in modo felino via dal letto e avvolgendo il corpo nudo con il primo maglione trovato, Lucy si accucciò sulla sua borsa abbandonata sul pavimento afferrando il telefono
-Cazzo- sibilò sgranando gli occhi. Il displey mostrava 9 chiamate perse di Bickslow e una serie infinita di messaggi allarmati, facendo scorrere freneticamente le dita sulla tastiera Lucy rispose ai messaggi dicendo che l'alcool l'aveva fatta crollare prima che potesse avvertirlo come promesso e, infilandosi nel bagno, mandò anche una nota vocale dove pronunciò le parole "scusa" e "sono viva" forse più volte di quante aveva pronunciato il nome di Natsu quella notte. Tornando nella camera da letto Lucy percorse il corridoio e poi il salotto notando l'unicità di ogni mobile al suo interno, erano tutti in legno, intagliato ad arte e dallo stile irlandese che rendeva tutto così caldo e familiare. Passeggiando a piedi nudi Lucy notò anche un angolo dove erano adagiati un ciocco di legno contornato di trucioli e un coltello affilato conficcato in esso. Si avvicinò tanto per poter capire che quella era una mezza scultura di un gatto ancora da completare
-allora sei un'artista- si disse fra sè e sè, osservando i particolari ben definiti del musetto e le zampette "sì infondo lo avevo capito che ci sapevi fare" pensò Lucy trattenendo una risatina, ricordando le ruvide ma sapienti mani di Natsu su di sè. Con passo felpato raggiunse di nuovo la camera da letto dove si rivestì e recuperò i suoi oggetti personali, fu tentata di lasciare un biglietto, dirgli qualcosa per fargli capire quanto magnifica fosse stata quella notte per lei. Ma di fronte al foglietto bianco qualsiasi parola sembrò stupida e priva di significato, così si limitò ad accarezzargli un ultima volta i capelli e baciargli una guancia prima di lasciare definitivamente quell'appartamento, del tutto inconsapevole che solo qualche mese dopo avrebbe varcato la sua soglia ancora una volta...
 
 
 
 
 
Angolo autrici :

ed eccoci al secondo capitolo di questa piccola avventura! ringraziamo sentitamente Hanae, Millymilianna e AlexiaLil per le recensioni dello scorso capitolo e ci scusiamo sentitamente se qualcun altro ha recensito ma non è stato nominato per il semplice fatto che ,come ben sapete, ultimamente il simpaticissimo efp ha deciso di fare capricci ( colpa del riassestamento del server) di conseguenza tali recensioni possono non essere giunte a destinazione,speriamo che con questo secondo aggiornamento non si ripetano cose simili .Ringrazio anche tutti quelli che hanno messo questa storia tra le seguite,preferite e ricordate o anche chi si limita a leggerci in silenzio :) 
un enorme abbraccio morandiano 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Sayaka chan 94