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Autore: WolfEyes    03/05/2009    3 recensioni
A Konoha si avvicina la notte di Halloween, ma i nostri ninja preferiti sono ormai stanchi di dover ascoltare ogni anno le solite storie dell'orrore, che ormai non spaventano più nessuno, e così Sakura, con l'aiuto di Ino e del maestro Kakashi, escogita qualcosa per trascorrere un Halloween diverso dal solito!
Ma andrà davvero tutto per il verso giusto?
Questa notte di terrore saprà portare anche qualcos'altro nei cuori dei nostri amici? Per scoprirlo, non vi resta che leggere!
[Nel genere non potevo non mettere anche "Horror", visto il contesto, ma effettivamente non credo vi farò troppa paura xD]
Buona lettura a tutti, e un grazie a tutti coloro che leggeranno e recensiranno!
NUOVA VERSIONE riveduta e corretta (dal 05/01/2015)
Genere: Comico, Horror, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Neji/TenTen, Shikamaru/Ino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Contesto generale/vago
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Salve a tutti

Chiamiamola… Premessa. Perché “rottura di bip pre-lettura” suona un po’ male…

Qualcuno, nelle recensioni, mi chiese di scrivere qualcosa di più allegro rispetto ad una delle mie prime fic… E che allegria, gente!-.-“ Se questo doveva essere un aspetto più allegro, si vede proprio che sono destinata a scrivere fic di un genere più triste e tragico, perché questa è rimasta praticamente incompiuta…

Mi era venuta in mente ben sapendo della reazione esagerata di Naruto alla parola “fantasma” e così ho tentato di cimentarmi in qualcosa di horror-comico.

Ad ogni modo, poiché sono pignola e poiché sto correggendo tutte le mie vecchie fic, naturalmente non potevo non imbattermi in questa “cosa”… Così, cari miei, anche se dubito che qualcuno possa ancora seguire questo obbrobrio, non posso lasciarlo incompleto. Così come la storia di Naruto ha avuto una fine, anche questa fic se lo “merita”.

 

Avendola iniziata e pensata quando la prima serie era giunta a termine e la seconda invece stava iniziando, direi che effettivamente la storia tiene forse più conto del carattere che i protagonisti avevano nella prima serie, pur essendo ambientata nello Shipuuden (capirete perché). Anche se, in realtà, il carattere è più o meno lo stesso. Ma è nella prima che ci imbattiamo in momenti di comicità, visti i molteplici filler che hanno messo per separare le due serie e rispettare i tempi di uscita del manga. La seconda serie diventa molto più seria ed è più raro vedere i personaggi lasciarsi un po’ andare. E sono proprio quei momenti di comicità che me l’hanno fatta venire in mente e a cui faccio più riferimento.

L’avviso che faccio è che, avendola iniziata credo quando l’anime dello Shippuuden era appena cominciato in Italia, e si parla di quando sì e no avevo quattordici anni, manterrò questo stile un po’ infantile. Inoltre, il fatto che dovesse avere un carattere comico, fa decadere le introspezioni cui sono solita. Diciamo che sì, correggerò e continuerò la fic, ma manterrò questo suo aspetto semplice e “quasi” comico (lo so, non è un genere che fa per me).

Le correzioni che faccio non ampliano o modificano il contenuto dei capitoli per quanto riguarda la trama (infatti mi atterrò alla stessa linea che avevo in mente quando iniziai la storia), ma si limitano semplicemente a migliorarne l’esposizione, perciò, se mai qualcuno tra di voi avesse già iniziato in passato a leggere la storia, può riprendere da dove aveva interrotto. O meglio, da dove io avevo interrotto…

Ok, credo di aver detto tutto, perciò…

Buona lettura!

 

...La Notte Di Halloween...

 

 

Capitolo 1-Il giorno precedente…

 

Era ormai autunno inoltrato, benché fortunatamente fossero stati giorni abbastanza soleggiati. Tuttavia, il terreno cosparso di foglie secche e le chiome dai colori caldi degli alberi erano un chiaro segno che l’estate fosse terminata.

Nonostante il freddo via via crescente che avvolgeva Konoha, anche la fine di ottobre pareva poter godere degli ultimi raggi di Sole.

« INOOO! »

Un grido spezzò il silenzio.

Una ragazza dai corti capelli rosa e gli occhi verde menta correva a perdifiato lungo una via del paese per raggiungere l’amica. Una fanciulla dai lunghi capelli biondi raccolti in una coda e gli occhi azzurro cielo si voltò appena sentì gridare il proprio nome da una voce famigliare.

« Ah, Sakura, sei tu! », esclamò la bionda, un po’ sorpresa, poi sorrise all’altra, che le si era fermata di fronte. Le gambe leggermente piegate e le mani sulle ginocchia, ansimante per la corsa. « Come mai tutta questa fretta? », domandò infine, spinta dalla curiosità.

« Ti stavo cercando… », le rispose una volta che il respiro si fu regolato.

« Perché? », domandò, sempre più interessata alla questione. « Ah, lasciami indovinare! Hai bisogno di qualche consiglio sulla moda, eh!? Era ora che tu venissi da me, sai? Anche se sei una kunoichi il tuo abbigliamento dev’essere un po’ più femminile! Io non andrei mai in giro conciata come te! », commentò, con un’espressione disgustata mentre squadrava la rosa dall’alto in basso.

« Perché tu di queste cose non capisci niente! E nemmeno io andrei mai in giro conciata come te, se è per questo! », rispose l’altra seccata, con tono acido. « Sfortunatamente per te, non sono venuta qui per il mio look, che sta bene così com’è, ma per dirti alcune cose… ».

« Cioè? », le domandò allora la bionda, decidendo di non dare peso a quelle che da parte di Sakura potevano definirsi offese.

« Hai un minuto per parlare? », le chiese, sperando che l’amica capisse che si trattava di qualcosa di importante.

« Sì, certo, non ti preoccupare », la tranquillizzò la Yamanaka. « Ho appena consegnato dei fiori, perciò ho un po’ di tempo libero prima di tornare in negozio », le spiegò, non potendo nascondere tuttavia un certo interesse.

« Sai, vero, che domani è il 31 Ottobre…? », le domandò la rosa.

« Certo che lo so, mica sono così cretina! », sbottò l’altra, in attesa di spiegazioni.

« Bene, allora sai anche che è Halloween… », proseguì.

La bionda si limitò ad ascoltarla, lanciandole però un’occhiataccia. “Sono pure deficiente, secondo te?”, pensò di chiederle, ma poi optò per tenere a freno la lingua. Non era il caso di offrirle una battuta su un piatto d’argento e nemmeno quello di perdere altro tempo.

« Ecco… Che si fa? Voglio dire, non possiamo mica raccontarci le storielle che ci raccontavano quando avevamo cinque anni, che poi ormai le sanno già anche i muri e nemmeno si spaventano! E non mi sembra nemmeno il caso di passare tutta la serata a narrare storie che sono passate da generazioni! », spiegò, gesticolando.

« Veramente le storie non sono mica sempre le stesse! », obiettò la Yamanaka. « E che altro vorresti fare, sentiamo!? », la incitò a continuare, ben sapendo, conoscendo l’amica, che ci fosse qualcos’altro sotto. Benché la sua espressione fosse poco convinta a riguardo, la bionda doveva ammettere a sé stessa di trovare il tutto molto interessante.

Un sorriso illuminò il volto di Sakura. Un sorrisetto quasi maligno…

« Ho già qualcosa in mente… », sussurrò la ragazza, con un tono di voce sinistro ed una strana risatina, mentre un’ombra pareva averle attraversato il volto.

« Oddio, Sakura! Tu mi spaventi… », esclamò l’amica, mentre un brivido le corse lungo la schiena.

« Taci e ascolta! », le ordinò.

Le due si avvicinarono e Sakura iniziò a sussurrare all’orecchio della bionda, che ascoltava interessata l’idea “geniale” che l’amica aveva avuto.

« Come idea non c’è male, devo ammetterlo… », disse la bionda, portandosi una mano al mento e riflettendoci sopra. « Pensavo fosse una bambinata… E invece! », esclamò, giunta alla conclusione che l’aveva costretta a ricredersi.

« Bambinata!? Ma per chi mi hai preso!? Io penso molto bene a ciò che dico! », si alterò l’Haruno, quasi sul punto di gridare.

« Si vede che la tua fronte spaziosa serve a qualcosa… », commentò l’altra, con una frecciatina che portava indubbiamente la sua firma.

“Ok, Sakura calmati, calmati o potresti ammazzare qualcuno, non vorrai mica passare dei guai del genere a quest’età!”, pensò la ragazza, prendendo dei grossi e profondi respiri. « Ok, lasciamo perdere i nostri conflitti, che ne dici!? Ho bisogno del tuo aiuto per organizzare la festa, da sola non ce la farò mai! », disse infine, riuscendo a darsi una calmata.

« Va bene, ci sto! », esclamò Ino, accettando di buon grado di far parte di un progetto che indubbiamente le avrebbe rallegrato un po’ l’indomani. « Sono proprio contenta di poterti aiutare, sai!? », esclamò raggiante, sfoderando uno dei suoi sorrisi.

Tuttavia, le due erano così impegnate a parlare di come organizzare la festa che non si accorsero di una presenza alle loro spalle… Una presenza indesiderata.

« EHI RAGAZZE!!! CIAO SAKURA! », gridò una voce radiosa, aggiungendosi alle loro, che al contrario erano appena sussurrate.

« AAAAAAH! », le due gridarono spaventate con quanto fiato avevano in gola, colte di sorpresa da quella voce famigliare.

« AAAAAAH! », l’altro gridò di rimando, spaventato dal grido di Sakura e Ino.

« IDIOTA! Si può sapere per quale dannatissimo motivo stai urlando come un deficiente!? », chiese Sakura, arrabbiata.

« M-Ma… Mi avete fatto paura! », cercò di difendersi il biondino.

« NOI? Ma se sei tu che ci sei arrivato alle spalle, imbranato! », gridò Ino, aggredendolo, come aveva fatto anche Sakura.

« N-Non era mia intenzione, scusatemi! », disse l’Uzumaki, alzando le braccia in come a volersi difendere. Naruto poteva essere stupido, tremendamente stupido, ma se c’era una cosa che sapeva bene era che, se ci teneva alla pelle, non avrebbe mai dovuto far arrabbiare quelle due arpie. Quando si trovavano insieme. Mentre lui era solo. « Ma… che stavate facendo? » domandò poi, con tono gentile e cambiando discorso, come se servisse a calmarle.

« Contiamo le formiche… », disse Ino, sarcastica, incrociando le braccia al petto.

« Ah, davvero!? », Naruto chinò la testa e guardò a terra. « Però… Io non ne vedo! », ammise.

La bionda rimase a dir poco di sasso dalla risposta. “Oddio, non pensavo se la bevesse sul serio!”

« E’ perché tu sei troppo stupido per vederle, scemo d’una testa quadra che non sei altro! E ora, se non ti dispiace, visto che tanto non vedi le formiche, lasciaci in pace a contarle! », esclamò Sakura, irritata dalla presenza dell’amico e sperando che dare corda alla battuta della Yamanaka servisse da scusa per allontanarlo. Prese a spingerlo per allontanarlo, ma i suoi tentativi erano del tutto vani, perché il ragazzo tornava sempre indietro. « Non ho tempo da perdere con te, io! », sbraitò poi, adirata.

« Ma dai, Sakura, perché sei così crudele!? », Naruto fece gli occhioni da cucciolo di foca, che però non la convinsero per niente.

« Vatti a mangiare il tuo “magnifico ramen” da Teuchi! », gridò, ancora intenta a spingerlo via.

« Ma ci sono già stato… », disse il ragazzo, assumendo un’aria pensierosa, mentre Sakura non riusciva a spostarlo neppure di un millimetro.

« Allora vai a prendere il bis! »

« Già preso… »

« Il tris! », tentò ancora la rosa, esasperata.

« Ma ho già preso pure quello… », ammise.

“Ma quanto cavolo mangi!? E dove ti finisce, poi, che sei uno stecco!?”, pensò l’Haruno con una certa invidia. Invidia che accrebbe la rabbia e l’irritazione. « HAI BISOGNO CHE TI TIRI UN PUGNO PER FARTI SPARIRE DALLA MIA VISTA O PENSI DI RIUSCIRCI CON LE TUE GAMBE!? », gridò, priva di pazienza, mostrando il pugno stretto avvolto da un sottile velo di chakra azzurrino e uno scintillio minaccioso nello sguardo.

« AAAH! », gridò l’Uzumaki, terrorizzato.

« TI DO CINQUE SECONDI! CINQUE… », gridò la ragazza, iniziando il conto alla rovescia.

« Nooo! Ti prego, aspetta! » implorò spaventato il giovane, ma fu inutile.

« QUATTRO… »

« OK, OK, OK, ME NE VADO IMMEDIATAMENTE! », gridò il malcapitato.

« TRE… »

A Naruto parve di sentire il sangue gelare nelle vene. « Io non sono mai stato qui, io non vi conosco, io non esisto! », gridato questo, se ne andò a gambe levate, lontano dalla potenziale causa della sua morte.

Un secondo dopo, la rosa si voltò verso l’amica, sfoderando un sorriso enorme, come se nulla fosse successo. ancora una volta, la povera Ino rimase di sasso. Non si sarebbe mai aspettata una reazione simile da parte della mica, un attimo prima pronta a ridurre in briciole il mondo e adesso con un sorriso innocente stampato sul volto. Finì con la bocca spalancata, senza parole, rischiando di slogarsi la mandibola.

« Bene, stavamo dicendo? », riprese Sakura, raggiante.

« Ehm… », balbettò la bionda, senza realmente connettere i pensieri alla situazione attuale, ancora sconvolta.

« Ah, già, i preparativi…! Potremmo farci aiutare dal maestro Kakashi, tu che ne dici? », esclamò la rosa.

« Ma… », Ino si riprese. « Perché non ti fai aiutare da Naruto? »

« No… », la zittì l’altra.

« Ma sa utilizzare molto bene la tecnica della Moltiplicazione del corpo… », continuò la Yamanaka.

« No… », ribatté invece l’amica.

« Potrebbe fare in 5 minuti il lavoro di un’ora! Anzi, di un pomeriggio! », esclamò.

« Curiosità, Ino… Cosa non ti è chiaro della semplice parola “NO”? »

« Ma almeno dimmi perché! »

« Perché io ho intenzione di… beh, diciamo che tutto quello che faremo domani sera avrà anche un altro scopo, ok? Domani ti spiegherò meglio », disse la rosa, cercando di non fornirle troppi dettagli.

« Perché tutti questi misteri!? Comunque, quando prepariamo tutto l’occorrente? »

« Direi che oggi possiamo andare a vedere come impostare la cosa e domani ci mettiamo all’opera »

« E il maestro Kakashi a che serve? », chiese la bionda, scettica, alzando un sopracciglio.

« Ma come, Ino? Chi ci aiuterà a piazzare qualche “trabocchetto spaventoso” se non lui? Se lo facessimo noi non ci sarebbe gusto! », spiegò, sfoderando un sorriso che avrebbe dovuto convincerla.

« Già, è vero… Però… Non dimenticare che questi “trabocchetti” verranno sicuramente scoperti! Hinata e Neji hanno il Byakugan, Kiba ha un fiuto eccezionale e sentirà l’odore di Kakashi, Shikamaru è troppo intelligente per farsi prendere di sorpresa… E poi siamo tutti ninja, trovare queste “trappole”, o come vuoi chiamarle, sarà come trovare nemici, perciò sarà difficile che ci spaventino! », spiegò, tutt’altro che convinta, appunto.

« Ma Kakashi è furbo! », disse orgogliosa. « E poi secondo te io non ho pensato a questa eventualità!? Infatti è proprio per questo motivo che domani nessuno di noi dovrà comportarsi come farebbe un ninja! Non dovrà portare con se armi o utilizzare qualsiasi tipo di tecniche, specialmente se richiedono l’impiego del chakra! Che te ne pare? » domandò, fiera dell’idea, con gli occhi che brillavano.

« Oddio, ma tu alla notte dormi o pensi a piani machiavellici? », commentò Ino, sconcertata. « No, tu non dormi abbastanza, guarda che pelle! », notò poi.

« INO! », la richiamò l’amica, imbronciandosi.

« Ok, ok… Complimenti, è una buona idea… Però dico solo che sarà difficile non comportarsi da ciò che siamo »

« Sì, lo so, però dovremo fare questo sforzo, ne va della riuscita della serata! », spiegò, con il fuoco le ardeva negli occhi.

« Sakura, stai esagerando… », cercò di farle capire la bionda.

« Non sto esagerando! Quando ti liberi dal lavoro? »

« Penso fra circa un’ora… Ma… Oddio com’è tardi! Scusa, devo scappare, a dopo! »

« A dopo, buon lavoro! Sai già dove andare! », le gridò la rosa, prima che l’amica fosse troppo lontana.

Ino corse via in tutta fretta, ma con cenno del braccio fece intendere all’amica di aver capito.

Dove si sarebbero incontrate?

Al campo di allenamento abbandonato da anni…

Vi state chiedendo perché è abbandonato?

Semplice, perché è infestato dai fantasmi! Esiste forse un luogo migliore per trascorrere la notte di Halloween!?

 

 

Angolo dell’autrice

No, dai, serio?

Cioè io vi ho davvero tediati con questo orrore?

E non mi avete ancora uccisa? O_O Omg

… Ma che fatica ricorreggersi tutto -_-“

Sì, me la sono cercata, ma è colpa della pignoleria… La continuo solo perché mi sono imposta di finirla. A tutti i costi.

Ad ogni modo, complimenti per chi è arrivato fino a qui. Non so se esiste o meno un campo abbandonato, né tantomeno se a Konoha si festeggi Halloween (ne dubito), ma in questo caso, questa “festa” la introduco io…

Va bene, va bene, la smetto…

 

WolfEyes

 

  
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