Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: _MartyK_    12/09/2016    2 recensioni
Min Yoongi è stanco della sua vita monotona e frenetica e una notte, assieme a tutti i Bangtan Boys, fugge dal dormitorio scorrazzando per le vie di Seoul, imbrattando muri con la vernice e procurando danni ad alcune auto parcheggiate. Per scampare al carcere, è costretto a fare un mese di 'volontariato'.
Isabel lavora come cuoca in un ristorante molto vicino al fallimento. Come si incroceranno le loro vite?
Dal capitolo 1:
- Sei in arresto per atti di vandalismo- lo prese per il polso e lo sbattè contro l'auto della polizia, allacciandogli le manette.
- Che?!- Jungkook era così sbalordito che non si trattenne dall'esclamare qualcosa di insensato, come era solito fare.
- Ma noi siamo Idol! Non possiamo permetterci di fare carcere!- a lui si unì Hoseok, il labbro inferiore che tremolava.
[...]
- Min Yoongi, ho un messaggino per te!-
Il ragazzo era tranquillo, con le braccia conserte e un sorriso strafottente a dipingere la sua sfacciataggine. Sicuramente si sarebbe complimentato con lui per aver infondato fiducia nei cuori dei poliziotti... in qualche modo.
- Lavorerai come garzone in un ristorante per un mese intero-
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La mattina seguente Isabel si svegliò per l'ennesima volta assonnata e con un paio di enormi occhiaie violacee, l'unica differenza è che stavolta era felice.
Già, felice di andare a lavorare, sorbirsi le moine inutili di Myung Jae e le battute squallide di Yoo Jin. Era semplicemente felice.
All'inizio sembrò dimenticarsi del motivo, poi il bel faccino tenero di Min Yoongi venne a far visita al suo cervello, e allora se ne ricordò.
Si alzò dal letto e si preparò, come di routine. Mise sciarpa e cappotto e si avviò verso il ristorante.
Stranamente era stata preceduta da tutti, il capo le sorrise sornione e c'erano alcuni clienti impegnati a sorseggiare del caffè.
Fiondatasi in cucina, si beccò le occhiate maliziose di Yoo Jin. Myung Jae, come al suo solito, stava tentando disperatamente di attirare l'attenzione del suo oppa Suga (nonostante avessero la stessa età, lei si ostinava a definirlo tale).

- Come stai?- le chiese il corvino con fare amichevole. Mai visto Kim Yoo Jin così spavaldo in vita sua.
La mora si voltò a guardarlo: aveva il gomito poggiato sul banco e uno sguardo che non prometteva nulla di buono.

- Yoo, che ti è preso stamani?- disse di rimando con uno sbuffo. Il ragazzo ridacchiò.

- Ho notato che Yoongi è di buon umore, per caso vi siete messi insieme?-
Isabel sgranò gli occhi e quasi si strozzò con la sua stessa saliva. Incominciò a ridere istericamente, come se avesse detto la cosa più divertente del mondo.

- Perchè, se un ragazzo è felice significa che sta con me? Ma da quando?- disse e rise. Un po' meno sguaiatamente del minuto prima, ma rise.
L'amico assottigliò gli occhi e si avvicinò al suo viso, osservando attentamente ogni minimo particolare. Dopo un paio di secondi si scostò da lei e scrollò le spalle, borbottando un 'okay' annoiato.
La conversazione finì lì e Isabel non sapeva che fare nel frattempo. I clienti sarebbero arrivati verso l'ora di pranzo quando invece erano soltanto le nove del mattino.
Vide la testa azzurra che si allontanava dalla cucina con Myung Jae aggrappata alla sua spalla e sospirò affranta.
Per quanto tempo sarebbe riuscita a sopportarla?
Ritornò ad annoiarsi, quando sentì delle urla provenire dal retro. Aggrottò le sopracciglia e andò a controllare la situazione.
Fece per uscire dalla cucina, ma venne preceduta dagli altri due.

- Perchè fai così? Avevi detto che ti stavo simpatica!- esclamò indignata la rossa, incrociando le braccia al petto.
Isabel deglutì a vuoto, davvero Yoongi le aveva detto quelle cose?

- Beh, non è vero- borbottò l'altro.

- Balle, stai mentendo! E ti stai comportando così solo perchè... perchè...-
Myung si bloccò con l'indice puntato a mezz'aria, la scena che si presentò davanti ai suoi occhi non se la sarebbe mai aspettata.
La testa azzurra aveva smesso di rispondere alle sue inutili domande già da un pezzo, trovò semplice spiegarle il motivo per cui non le dava più retta prendendo Isabel per i fianchi e lasciandole un dolce bacio a fior di labbra.
La ragazza venne presa alla sprovvista e sgranò gli occhi, poggiando una mano sul suo petto e cercando di spingerlo via, non è che le piacesse tanto fare la sdolcinata in pubblico.
Si staccò con un sorrisetto strafottente dipinto sul viso, per poi rivolgere lo sguardo alla rossa. Era sconvolta, nessuno poteva biasimarla.
Insomma, le cose che pensava erano talmente tante che non sapeva da dove iniziare:
1) chi l'avrebbe mai detto che Isabel si trovasse un ragazzo (e che ragazzo!)?
2) perchè tra tutte proprio lei?
3) a questo punto sarebbe stato meglio stalkerare qualcun'altro dei BTS, con Suga le speranze erano perse.
Balbettò mugolii incomprensibili all'orecchio umano, cercando di formulare frasi di senso compiuto, ma fallendo miseramente.
Yoo Jin, anche lui aveva assistito alla scena, se la stava ridendo sotto i baffi, beffardo.
Sbuffò nervosa e prese a camminare a passo svelto, tirando un gentilissimo spintone alla spalla di Yoongi e facendo una smorfia di disappunto ad Isabel.

- Siete davvero vomitevoli- disse. - Cosa succederà quando tutti lo sapranno?- continuò poi, in modo inquietante.
Ritornò a sedersi per smanettare sul cellulare, i due si guardarono interdetti.
Non ci avevano ancora pensato, cosa sarebbe successo poi?







* * *







Verso il pomeriggio Yoongi chiese al capo se poteva uscire prima dal ristorante, precisando che anche Isabel sarebbe venuta con lui.
L'uomo ci pensò un po' su, blaterando qualcosa riguardo alla mancanza di personale e su quanto fosse nullafacente Myung Jae.
Per fortuna Isabel era una che convinceva facilmente le persone e non ci mise molto a dire che quei due se la sarebbero sicuramente cavata da soli.
Ottenuto il consenso, i due piccioncini sgattaiolarono via dal locale e si diressero direttamente verso casa di lei.

- Non possiamo andare così, dobbiamo prima cambiarci- aveva detto. Una volta arrivati a casa, Yoongi si fiondò in bagno e Isabel si chiuse in camera.
Fu in quel momento che aveva una voglia matta di essere un ragazzo, loro non avevano problemi in fatto di moda, stavano bene con qualsiasi cosa.
Aprì le ante dell'armadio, ritrovandosi davanti a decine e decine di orrendi vestiti. Fece una smorfia e li ispezionò tutti, uno alla volta, scartandoli.
Il suo letto era diventato un mosaico di roba da buttare.
Alla fine ne scelse uno lilla con un cinturino color crema, abbinato ad un maglioncino del medesimo colore del cinturino. Indossò i collant trasparenti e mise le ballerine blu. Per quanto potesse essere nana, adorava le ballerine e le preferiva di gran lunga ai tacchi. Almeno non sarebbe inciampata.
Si avvicinò all'unico specchio della stanza e incominciò a truccarsi mettendo matita, mascara e lucidalabbra rosa.
Quando fu pronta, abbandonò la sua camera e invocò a gran voce il nome di Yoongi, non ottenendo alcuna risposta. Scrollò le spalle e aprì la porta d'ingresso, ritrovandoselo di fronte in jeans, maglietta e... mascherina. Quasi le venne un infarto per lo spavento. La testa azzurra ridacchiò.

- N-non è che mi spaventi, cioè, mica sei un fantasma. Però, ecco...- balbettò, diventando paonazza.

- Ti da fastidio se metto questa?- domandò lui, indicando la mascherina che gli copriva gran parte del viso.
Isabel lo guardò con la bocca dischiusa e poi scosse la testa, riprendendosi dallo stato di trance. Sorrise.

- Il mio cavaliere mascherato!- esclamò e lo prese a braccetto.


Si avviarono verso la strada senza dire nulla, ognuno immerso nei propri oscuri pensieri. Yoongi la fissò di sottecchi, leccandosi nervosamente il labbro inferiore e abbassando lo sguardo, indeciso se dire qualcosa o no.

- Sai, sei... bella vestita così- bofonchiò. Isabel si voltò a guardarlo sorpesa. Non si aspettava che fosse lui ad attaccare bottone.

- Davvero? Grazie, anche tu- sorrise. Continuarono a non dire nulla, la gente fissava Yoongi in modo strano, manco fosse un ricercato dall'FBI.
Si sentiva a disagio, aveva la costante paura di essere riconosciuto e beccarsi foto indesiderate. Ma, più che altro, aveva paura che fotografassero lei.
Non se lo sarebbe mai perdonato, e poi lavare i piatti e fare cose del genere da mattina a sera gli bastava come 'strigliata da parte del manager'.
D'un tratto i loro stomaci brontolarono, segno che la fame si stava facendo sentire.

- Che ne dici di andarci a prendere un gelato?- propose la mora. Il ragazzo annuì e insieme si diressero verso la prima gelateria che incontrarono durante il tragitto.
Lui prese un cono stracciatella, lei quello alla frutta. Fragola e melone.

- Non ho mai visto una ragazza scegliere un cono alla frutta al posto della crema o della cioccolata- disse lui ridendo.

- E scommetto che non hai mai visto una ragazza prendere fragola e melone- rispose a tono lei.
Yoongi annuì con enfasi e la indicò, come a dirle che lo aveva letto nel pensiero.
Passeggiarono lentamente, mangiando il gelato e guardandosi intorno curiosi. Sembrava che fosse la prima volta che mettevano piede a Seoul.
Isabel ingoiò l'ultimo boccone e fece per parlare.

- Aspetta, hai un po' di gelato qui- Yoongi indicò un angolo della bocca. La ragazza si sentì avvampare.

- Oddio non ho portato i fazzole...- non finì neanche di lamentarsi che le labbra della testa azzurra si incollarono alle sue.
Chiuse gli occhi e leccò il lembo di pelle sporco di dolce. Isabel ricambiò il bacio mordendo il labbro di lui e tirandolo verso di sè.
Gli lanciò un'occhiata maliziosa e sorrise sulla sua pelle.

- Dimenticavo di avere un ragazzo tuttofare- Yoongi si staccò e aggrottò le sopracciglia, curioso. Isabel lo aveva appena definito il suo ragazzo.
La sua mente stava facendo i salti di gioia con tanto di fuochi d'artificio, per inciso.

- Com'è che mi hai chiamato?- chiese con fare altezzoso. Isabel puntò lo sguardo sui suoi piedi, imbarazzata.

- Non farmelo ripetere- bofonchiò scocciata. Il ragazzo biascicò un flebile 'e dai' e cominciò a tirarle spinte leggere alle spalle, intimandole di continuare.
No, non era egocentrico o che, è solo che trovava Isabel estremamente zuccherosa quando si lasciava scappare cose che non avrebbe mai detto o amesso a mente lucida.

- E va bene hai vinto, ho detto che sei il mio ragazzo- incrociò le braccia al petto e roteò gli occhi al cielo. - Contento ora?- chiese poi.
Un minuto dopo il ragazzo cambiò argomento, iniziando a parlare della questione per la quale si erano dati appuntamento.

- Senti, riguardo a ieri...- esordì.

- Da quanto tempo ti piaccio?- chiese a bruciapelo l'altra. Yoongi si sentì preso in contropiede e arrossì, il sangue stava salendo troppo velocemente verso le gote.

- Da un po'. Probabilmente dall'inizio- borbottò a bassa voce. Si chiese se l'avesse sentito, ma da come lo guardava la risposta era positiva.
Isabel dal canto suo era tremendamente curiosa, voleva sapere ogni più piccolo particolare.
Forse stava esagerando, forse lo stava mettendo in imbarazzo, ma non ci poteva fare niente. Non si sentiva così bene con qualcuno da... non se lo ricordava. Evidentemente non era mai successo.

- Intendi da quando hai messo piede nella mia cucina?- sorrise, cercando di metterlo a proprio agio. Yoongi abbozzò un sorriso ingenuo e annuì.

- Tu invece?- voltò la domanda a lei.

- I-io cosa?-

- Da quanto tempo ti piaccio?-
La ragazza dischiuse la bocca, emettendo un gemito. A dire il vero non era in grado di specificare giorno, ore, minuti e via dicendo.
Semplicemente sentiva delle strane sensazioni all'addome quando stava con lui. E le si illuminava il viso ogni volta che sorrideva.
Di una cosa era certa: non era innamorata di Suga, lo era di Min Yoongi. E ci tenne a precisarlo.

- Non lo so. Però sappi che non mi sono invaghita del rapper figo dei BTS, ma del timido e dolce Yoongi- lo prese per il colletto della maglietta e lo avvicinò a sè, guardandolo dritto negli occhi. La testa azzurra osservò quelli della ragazza.
Due pozzi privi di fondo in cui perdersi poteva significare vivere o morire, amare o odiare.
Perchè Isabel era una continua contraddizione, un continuo cambio d'umore. Un giorno felice, l'altro arrabbiata, una volta spavalda, l'altra timida.
E nel suo caso, perdersi nei suoi occhi significava amare.

- Quasi quasi mi commuovo per il bel discorsetto di quattro secondi- sussurrò sarcastico a distanza ravvicinata. La ragazza ridacchiò e gli tirò una ciocca di capelli, facendo attenzione a non fargli male.

- Rimani il solito idiota superficiale- borbottò, fintamente irritata.

- Yah, superficiale a chi?! Parla quella che mi considerava un perfido narcisista- rispose a tono lui, con fare melodrammatico.

- E infatti lo sei- ammiccò lei.
Lasciò la mano del ragazzo e continuò a passeggiare per i fatti suoi, incurante del fatto che avrebbe dovuto aspettarlo. Yoongi rimase a bocca aperta, sorpreso.

- Aspetta!- urlò.

- Prendimi se ci riesci!-
Il ragazzo si scompigliò i capelli e si tirò su la mascherina, correndo e facendo gli slalom tra le persone.
Certo, si era beccato qualche 'vaffanculo' da parte dei malcapitati a cui tirava spintoni e gomitate, ma tutto sommato andò meglio del previsto.
Riuscì a beccare Isabel dopo una decina di minuti di corsa, peggio di quando dovevano registrare l'MV di Run.
Aveva il fiatone e si sentiva stanco, non faceva esercizio fisico da un po' e il suo corpo ne risentiva.

- Sei malefica- biascicò tra un respiro affannato e l'altro.

- Tu sei lento invece- gli fece notare lei. Non se n'erano nemmeno accorti, il sole era calato e la sera aveva preso il posto del giorno.
Si trovavano di fronte a giostre e bancarelle, probabilmente era festa cittadina, non se lo ricordavano.
Alcuni bambini correvano tutti sorridenti attorno ai propri genitori e mostravano orgogliosi i propri giocattoli. Isabel a quella vista sorrise impercettibilmente.

- A che pensi?- Yoongi le circondò i fianchi da dietro, poggiando il mento sulla sua spalla destra.

- Sono carini- disse e sospirò di felicità. La testa azzurra storse il naso, perplesso.

- Ci siamo appena messi insieme e tu pensi già a mettere su famiglia?-

Isabel si voltò infastidita verso il ragazzo e gli tirò un pizzicotto al fianco.

- Sì, sposiamoci adesso- borbottò sarcastica.

- Ovvio, finchè morte non ci separi- replicò l'altro.
La mora scosse la testa e lo prese per il braccio, raggiungendo la 'Ballerina', quella pseudo giostra che girava vorticosamente, facendo su e giù.
Le veniva la nausea solo a vederla dal vivo, ma voleva provarla.

- Andiamo?- chiese eccitata.

- Non credo sia il ca...-
Isabel fece i biglietti e in neanche due secondi si ritrovarono seduti su quella macchina legalmente assassina.

- Come ti senti?- fece lei.

- Ti sto odiando, ma credo tu abbia più fifa di me- sorrise beffardo.
Partì il conto alla rovescia e la giostra cominciò a muoversi, all'inizio lentamente, poi sempre più veloce.
Yoongi ebbe la fantastica idea di girare un video col suo cellulare, da mandare ai suoi hyung. Isabel gli fece segno di no, dicendo che stava per vomitare, ma lui non l'ascoltò e registrò.
La ragazza strizzò gli occhi e nascose il viso nella maglietta di lui che, tutto felice e contento, mostrava il panorama, faceva smorfie divertenti e salutava gli amici urlando a squarciagola annyeonghaseyo.


Finita la tortura, il ragazzo accompagnò Isabel a casa, dato che era sfinita.

- E' stato bello- ammise passandosi una mano sul viso. Yoongi annuì.

- Quindi ci rivedremo?- Isabel lo guardò come se avesse detto la cosa più stupida del mondo.

- Ovvio-

- Allora io vado- annunciò.
Sfiorò la guancia di lei e inclinò il viso, posando le sue labbra su quelle della ragazza, unendole in un dolce bacio finale.
Isabel lentamente portò una mano sul suo collo e glielo massaggiò, facendo cerchi concentrici col pollice.
Non si sarebbe mai stancata di quella testa di rapa. Della sua testa di rapa.






* * *






Il mattino non fu bello quanto la sera precedente. Appena arrivata a lavoro, Isabel si beccò gli sguardi infuocati di Myung Jae.
Della serie: 'tu te la spassi e io sto qui a farmi il culo'. Ma poco importa, bastava ignorarla.
Yoo Jin volle sapere tutti i dettagli dell'appuntamento, dal primo all'ultimo, peggio di una di quelle vecchie comari pettegole.
La situazione proseguì tranquillamente fino a quando Yoongi poggiò il suo cellulare sul tavolo, andando un attimo a riempire il secchio d'acqua.
Isabel era impegnata ai fornelli e la rossa ne approfittò per prendere l'aggeggio di nascosto da tutti. Solo Yoo Jin le intimò di metterlo a posto.
Mise la password (una volta lo aveva spiato) e controllò la galleria. Sorrise malvagia e scovò il video della giostra.

- Vediamo che succede se le fan scoprono che Suga non le ama più- borbottò a bassa voce, pubblicando il video su Facebook.
Nessuno aveva idea del casino che sarebbe nato di lì a poco...


***
annyeong! Sì lo so, sono una malefica di prima categoria, della serie: si sono appena messi insieme e tu li rovini così... YAAAAAAAH 3:) anyway succederà un bel casino, chissà....... vabbè vi lascio al capitolo, baci a tuttiiii _MartyK_ <3
   
 
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