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Autore: Guerildor    13/09/2016    1 recensioni
Sesto anno a Hogwarts.
Severus è al lavoro sul uso progetto più ambizioso. Il Sectumsempra. Un incantesimo in grado di distruggere il corpo umano. Un incantesimo che diverrà la firma del Principe Mezzosangue. Un incantesimo generato dall'odio e il rancore.
Quando l'amore non corrisposto diventa un'arma letale.
Genere: Angst, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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SECTUMSEMPRA

 
 
Sectumsempra!”.
Il cuscino immacolato di Severus rimbalzò contro la parete del dormitorio.
Con un moto di stizza il giovane mago scostò una ciocca di capelli dal viso e ripeté con più vigore: “SECTUMSEMPRA!”. Il cuscino fece una mezza piroetta prima di crollare immobile sul letto.
“SECTUMSEMPRA! SECTUMSEMPRA! SECTUMSEMPRA!”. Nulla.
Aveva lavorato a quell’incantesimo per mesi. Un incantesimo offensivo, potenzialmente letale, che aveva lo scopo di lacerare il corpo dell’avversario. Un incantesimo pericoloso, adatto ad essere la firma del Principe Mezzosangue. Un incantesimo complesso, che stava mettendo alla prova tutto il talento di Severus.
Furente, Severus lasciò il suo dormitorio per recarsi in biblioteca: sarebbe stato inutile continuare a esercitarsi sulla creazione di un incantesimo così complesso quando la sua testa riusciva a pensare solo a James Potter. I Grifondoro avevano appena stracciato i Serpeverde 150 a 0 con il boccino catturato dopo appena trentasette secondi di gioco.
Gli occhi di Severus, incollati sul viso di Lily, erano due fessure.
Occhi verdi e capelli rossi. L’immagine che accompagnava le sue notti.
Sciarpa rossa e oro, capelli mossi dal vento, naso all’insù e occhi incollati su James Potter.
Sia James che Severus avevano cercato lo sguardo della ragazza più straordinaria di Hogwarts alla cattura del boccino, ma furono quelli di James a incontrare quelli di Lily.
Un giro della morte sul suo manico di scopa e James fu di fronte a Lily. Liberò il boccino, ancora frastornato dalla cattura, di fronte a lei, che lo afferrò e lo lanciò il più lontano possibile.
James aveva guardato Lily confuso, ma Lily stava ridendo quando si affrettò verso la Sala Comune.
Se solo fosse riuscito a staccargli una mano… Qualche dito… Il Sectumsempra avrebbe rovinato per sempre la vita a quel dannato Potter, Severus ne era sicuro. Doveva solo lavorare sulla potenza dell’incantesimo.
Scrisse tre rotoli di pergamena sulla pericolosità del consumo eccessivo e sulla complessità della produzione di Felix Felicis in poco meno di mezz’ora. Nonostante la sua mente continuasse ad arrovellarsi sul modo migliore di potenziare il suo incantesimo, Severus rimaneva uno studente eccellente. Di gran lunga il più portato per le pozioni in tutta la scuola, aveva chiesto a Lumacorno la possibilità di preparare un paiolo di Felix Felicis, ma il professore era stato categorico.
“Assolutamente no, Severus, è una pozione troppo complessa. Pensa che prima di riuscire ad ottenere la perfetta miscela che vi ho mostrato durante la prima lezione io stesso ho fallito… Davanti a Silente per di più. Se lo vedi ridere probabilmente starà pensando ancora a quel fiasco… Che vergogna… Ad ogni modo, per domani, un rotolo di pergamena sulle controindicazioni dell’uso della Felix e quali sono i punti più difficile della sua preparazione. Ora va’ Severus, tra qualche ora inizia la partita”.
Un moto d’odio riempì il petto di Severus. Stupida palla di lardo. Avrebbe potuto creare la Felix Felicis anche senza l’aiuto di quel maledetto incapace di Lumacorno. L’avrebbe fatto. Avrebbe bevuto un sorso della pozione e avrebbe sfidato James a duello. L’avrebbe sconfitto e si sarebbe dichiarato a Lily. Aveva poco più di un anno di tempo prima della fine della Scuola, il tempo stringeva ma aveva già deciso di dedicare tutte le sue vacanze estive alla produzione della Felix.
Lasciò la biblioteca ormai vuota, ma mentre stava per scendere le scale che portavano ai sotterranei sentì la voce di James Potter.
“Perché hai lanciato via il boccino?” chiese la voce di James chiaramente risentita.
“Perché non me ne faccio nulla di una pallina volante, Potter” rispose Lily, con un tono di voce che poteva sembrare abbastanza neutro. Neutro alle orecchie di chi non era cresciuto con Lily Evans. Severus avrebbe riconosciuto ogni singola sfumatura nella voce della donna che amava, e sapeva che Lily si stava godendo quel momento. Riusciva ad avvertire i suoi sorrisi senza vederli. Sentiva che Lily si stava avvicinando a James come non aveva mai fatto in quei sei anni.
“Sei proprio un bel tipo, Evans” fu il commento di James.
I due Grifondoro svoltarono l’angolo e si trovarono faccia a faccia con Severus che teneva gli occhi puntati su Lily. La sua Lily.
“Mocciosus, salve! Sai che per un momento avevo pensato di darlo a te il boccino? Poi ho realizzato che non saresti capace di acchiapparlo nemmeno se te mettessero sul palmo della mano, quindi ho lasciato perdere”.
Severus quasi non sentì le parole di James, fissava con occhi furenti Lily che ricambiava lo sguardo con un misto di disgusto e pietà.

“Complimenti, Potter. Sei riuscito ad acchiappare una pallina. Credo che il tuo contributo verrà inserito nei libri di Storia della Magia”.
Lily rise. “Torniamo in sala comune, Potter, si sta facendo tardi. Immagino che i tuoi amichetti siano lì ad aspettarti insieme al cibo rubato agli elfi”.
“Non rubiamo proprio nulla, noi chiediamo, loro danno. Per esempio a Mocciosus basterebbe chiedere un flacone di shampoo, ma tant’è...”.
Avevano già voltato le spalle a Severus quando la bacchetta di quest’ultimo fendette l’aria al grido di Sectumsempra.
“PROTEGO”.
La voce di Silente tuonò nell’aria. L’incantesimo del Preside fu così potente che Severus ruzzolò giù per i gradini sbattendo contro il muro di pietra che portava ai sotterranei.
“Lily, James, tornate ai vostri dormitori”, disse Silente, gli occhi puntati su Severus che tentava invano di rialzarsi, ancora scosso dalla potenza dell’incantesimo scudo.
“Immediatamente” aggiunse, all’indirizzo di James che, bacchetta alla mano, teneva gli occhi incollati su Severus.
Nemmeno James Potter poteva ribellarsi a un ordine diretto del preside. Andò via insieme a Lily che prima di sparire gettò uno sguardo di puro disprezzo a Severus, che sembrava ancora instabile sulle gambe.
Gli occhi del ragazzo incontrarono quelli del Preside.
“Mi punisca, faccia pure. Mi stavo solo difendendo”. Severus cercava di simulare un tono di voce sicuro, dignitoso, ma le sue gambe tremavano ancora.
“Severus, oggi non ti espellerò da Hogwarts. Ma sappi che se sentirò anche solo menzionare nuovamente quel tuo disgustoso incantesimo verrai allontanato dalla mia scuola. Cinquanta punti in meno a Serpeverde. Sei uno studente brillante, non sprecare il tuo talento. Va’ a dormire”.
Severus provò a rispondere ma il preside gli aveva già voltato le spalle.
“Arti Oscure” mormorò al muro dei sotterranei che si spostò di lato mostrando la Sala comune deserta dei Serpeverde.
“SECTUMSEMPRA” urlò. Una delle lampade che illuminava la sala comune venne tagliata a metà. “Sectumsempra. Sectumsempra. SECTUMSEMPRA”.

Dopo aver riparato la sala comune corse a prendere la sua copia di Pozioni Avanzate e vi scarabocchiò sopra la parola “Sectumsempra”. Il Principe aveva finalmente completato la sua firma.

 

   
 
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