Ultimo capitolo di questa storia-non storia.
So che finisce un po’ nell’ aria ma era finita anche la
canzone, e poi credo che l’unica conclusione possibile dopo tanto dolore sia la
fiction che ho già pubblicato “Stream of
consciousness”.
Non c’è pietà
Tutta questa distruzione
io la sento dentro me. (Le piaghe – Il Principe d’Egitto)
All
this pain and devastation
How
it tortures me inside.
(The plagues – The Prince of
Egypt)
13 anni dopo
Saga era in ginocchio, prostrato davanti al Tempio dei
Gemelli; si era tolto il Cloth e offriva il torso
nudo al vento freddo della notte.
Togliersi la vita. Liberarsi da quel rimorso. No, doveva
fare ancora una cosa.
“Athena…”
Almeno a lei poteva chiedere scusa, ma quanti altri…
“Aoiros…
Shura…Death Mask…Aphrodite…Camus…
mi dispiace…mi dispiace…”
Li aveva uccisi lui, lui e la sua assurda ambizione, invece
di proteggerli come sempai* li aveva
condannati a morte.
Camus… costretto a combattere contro chi considerava un figlio.
Shura… disintegrato nello spazio.
Death Mask… umiliato da un
ragazzino cieco.
Aphrodite… la rosa più bella del tempio.
Aoiros… morto perché l’amore gli aveva impedito di colpire per
primo.
Aoiros avrebbe ucciso chiunque avesse minacciato Athena, ma
quando aveva visto chi si
nascondeva dietro la maschera del Sacerdote non era stato
capace di colpire, e questo gli
era costato la vita.
“Mio Dio, che cosa
ho fatto?”
Come in un sogno ricordò quello che suo fratello gli aveva
detto tanti anni prima.
“…commetterai
i peggiori crimini…
e quando te ne pentirai sarà troppo tardi…”
“Avevi ragione,
Kanon, tu avevi capito tutto dall’ inizio”
Passi rapidi su per la scalinata delle 12 Case. Saori Kido si fermò a guardarlo sorpresa.
:-Tu sei…?-:
:-Sì, Athena, io sono Saga… sono
l’uomo che ha cercato di ucciderla 13 anni fa-:
Gli era costato tanto dirlo. La ragazza si ritrasse un po’.
:-No, Athena… non ve ne andate… io… io vi aspettavo solo
per chiedervi scusa-:
Si prostrò ancora di più.
“…la
tua vera anima malvagia…”
:-Ora non avete più niente da temere da me-:
Rimase in silenzio ad aspettare. Lei lo osservò un attimo
indecisa, poi si avvicinò e gli appoggiò una
mano sulla spalla.
:-Saga, so che non eri completamente malvagio, quindi
accetto le tue scuse-:
:-Mi… mi perdonate?-:
“…sarà
troppo tardi per rimediare…”
Saori sorrise.
:-Sì, Saga, ti perdono-:
“…piangerai
e ti condannerai da solo…”
Lui annuì.
“…ci
saranno notti in cui il dolore ti farà desiderare di strapparti il cuore dal petto…”
:-Grazie, Athena, ora posso… ugh…-:
Il sangue gli colò tra le dita.
“…questa
è la mia maledizione, Saga…”
:-No! Perché l’hai fatto?!-:
:-Mi… mi dispiace, Athena…ho causato troppo dolore…-:
Uno zampillo rosso vivo sgorgava dall’aorta recisa e lui
iniziò a perdere conoscenza.
“…allora
ti ricorderai di me…”.
Vedeva appannato, Saori gli diceva qualcosa ma lui non la
sentiva mentre scivolava a terra.
“…ti
ricorderai il primo dei tuoi peccati…”
“Kanon, anche tu…”
Aveva freddo e tremava senza controllo.
“…TU
HAI TRADITO TUO FRATELLO!”
“Perdonami, Kanon!”
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Non so bene che dire su questo ultimo capitolo…
fate un po’ voi, a me pare troppo cruento, però è molto in stile Kurumada.
Kikka_hiwatari povero Saga, gliene ho dette di tutti i colori nel
capitolo prima!
In questo lo volevo rendere un po’ più simpatico ma l’ho
solo reso più deprimente, ora scommetto che mi odia…
A parte questo sono contenta che ti piaccia la fiction,
peccato che manca l’elemento romantico ma a parte il fatto che non riesco
proprio a scrivere quel genere anche se mi piace, avrei bisogno di tempo e
concentrazione che per ora proprio non ho… baci e
grazie di avermi seguita fino ad ora! KISS KISS
Iperione sai che ci avevo
pensato anche io a sistemare i pensieri? Grazie del consiglio!
*in Giappone i sempai sono i ragazzi più grandi che a scuola fanno da
guida ai più giovani.
Dato che Saga è
greco forse non c’entra molto ma ci stava bene.