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Autore: DoroTeaH    15/09/2016    7 recensioni
In un universo alternativo Oliver non è un eroe mascherato, Felicity non è
l'assistente diventata sua fidanzata.
Oliver e Felicity si sono conosciuti all'università e a distanza di cinque anni dal college sono sposati e vivono ad Orlando (Florida).
Amici di una vita di Julie e Joel, con cui hanno condiviso l'università, affronteranno la realtà che la vita gli ha sbattuto in faccia.
Cosa porta due persone ad andare avanti nonostante capiscano di commettere un errore? Ma soprattutto, qual è l'errore? Voler cercare a tutti i costi di tener in piedi qualcosa che è lacerato alla base o non cercare in nessun modo di aggiustarlo?
La colpa che attanaglia il cuore, la passione che lo libera.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Nuovo personaggio, Oliver Queen
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Rientrata a casa, Julie non riuscì a trattenersi. Doveva parlare con Oliver, doveva sentire la sua voce, farsi spiegare tante cose. Il mal di stomaco che sentiva era il sintomo lampante dell'ansia che la divorava dall'interno. Perché era arrivato il tempo delle ammissioni, il tempo di prendersi le proprie responsabilità, quello di stravolgere la propria vita e non solo.

Corse in camera per prendere il telefono dalla borsa e ci trovò un SMS di Felicity che le chiedeva di richiamarla appena possibile.
Alla vista del messaggio, Julie scoppiò a piangere.

Scusami, scusami, ti prego” sussurrò tra le lacrime, e così dicendo buttò il telefono sul letto e uscì dalla camera, ma fatti pochi passi il richiamo di Oliver fu troppo forte e non poté che assecondarlo. Si girò di scatto e ritornò a prendere l'apparecchio per chiamarlo.

Oliver rispose subito al telefono e con voce calma e rassicurante non aspettò neanche che lei parlasse:
Hey, tesoro.”
Colpe e frustrazioni non potevano nulla di fronte al potere della sua voce. Non servì altro per ricaricare Julie, che si schiarì la voce e gli chiese di raggiungerla.
Mezz'ora dopo Oliver era da lei. Non era tornato ad Orlando perché sapeva di dover dare un senso finalmente alla cosa.

Julie aprì la porta inspirando profondamente e lui immediatamente la abbracciò forte senza dirle niente, rispondendo con un gesto a tutti i dubbi che si erano impadroniti di lei. Le sue braccia forti la avvolgevano completamente e i loro cuori all'unisono cominciarono a battere più velocemente.
Poi Julie lo prese per mano e lo condusse fino al divano per poterci parlare.

Hai passato la notte con lei” affermò solamente e ascoltò ciò che lui aveva da dire.

Julie, Felicity aveva bisogno di me. Sai bene com'è, è sempre stata forte e risoluta, eppure quella sera le sue difese sono cadute completamente. Non avrebbe mai voluto mostrarsi così, ma è passato troppo poco tempo e soffre ancora. Ed è scoppiata, e mi ha chiesto di restare con lei.
Non potevo andare via Julie, non pretendere questo da me. Sai quanto nonostante tutto io le voglia bene. Sai quanto io sia in debito” rispose lui stringendole la gamba e guardandola fisso negli occhi.

Julie non poteva controbattere, non si sarebbe mai permessa, ma la paura si era impadronita di lei. Aveva passato mesi a scacciarlo dai suoi pensieri, ma improvvisamente l'idea di perderlo diventava insopportabile. E capì in un istante Felicity. Capì che anche lei non si sarebbe mai tirata indietro dall'aiutare Joel. Capì.
Eri geloso. Di lei. Con quel Ray” gli chiese scandendo poche parole.

Allora Oliver si protese verse di lei, le prese le mani e preoccupato che lei fraintendesse cercò di essere più sincero possibile:
Felicity è stata il mio primo amore. È stata la persona che mi ha insegnato cosa volesse dire essere amato e amare. Ho imparato con lei a condividere la mia vita. È stata il mio primo amore. È stata, Julie ” ripeté.

Però vederla con un altro uomo mi ha stranito. Mi ha sempre raccontato tutto eppure non avevo mai sentito nominarlo. E vedere la confidenza che avevano mi ha un po' infastidito, lo ammetto, perché ho pensato che quando lo ha conosciuto era ancora mia moglie. Ma una cosa più di tutte mi ha infastidito: pensare che tu fraintendessi” le disse dolce, sorridendole con gli occhi.
Perché sai, una sera di inizio estate, in un momento di quella che credevo tanta stanchezza, sei arrivata tu a sconvolgere il mio mondo. Non so come sia potuto succedere, me lo sono chiesto per tanto tempo, ma ho deciso di smettere di lottarci contro. Perché vinceva sempre il desiderio di te, inspiegabile e improvviso.”

La sua voce calda inebriava l'aria. Julie stava ascoltando parole che la incantavano, che la distraevano dal resto del mondo. Stava ascoltando i suoi stessi sentimenti, che erano stati colti d'improvviso dalla necessità di lui.

È stata la prima persona che io abbia mai amato” continuò Oliver dolce, “ma il primo amore non sempre dura in eterno. Si cresce, si cambia e quel sentimento, a volte, muta con noi. Avrà sempre un posto speciale nel mio cuore, come so per certo che Joel avrà il suo per te. E questo non lo potremo mai cambiare.”
Julie lo aveva ascoltato fino a sentirsi, per un momento, sopraffatta dal sentir parlare di Felicity, ma Oliver aveva ragione. E quando nominò Joel, capì in un istante di cosa parlasse.

I loro sposi avevano accompagnato le loro vite per tanto tempo, e il bene indiscusso non si sarebbe mai affievolito. Ma l'amore, quello, era passato.
Julie, cosa provi per me? Lo hai mai ammesso a te stessa?”

Julie scosse solo la testa e poi disse:
Avevo troppa paura di ammetterlo.”
Ma Oliver la implorò:

Ho bisogno di sentirtelo dire, ne ho bisogno.”
E lei, che non riusciva più a trattenere quel sentimento che aveva nascosto nel profondo di sé e che quasi le faceva scoppiare il cuore, si lasciò andare.

Ti amo, ecco cosa provo. Ti amo.”
Oliver chiuse per un istante gli occhi, come grato di quelle parole che non credeva avrebbe sentito mai, le sorrise irradiato dalla verità e la baciò. Di nuovo. Finalmente.

Entrambi avrebbero voluto fare l'amore, ma si trattennero, per aspettarsi una volta liberate le loro coscienze.


L'indomani non tardò ad arrivare e Julie aspettò agitata in ritorno del marito che entrò in casa parlando al telefono con Felicity:
Certo, glielo riferisco, ti faccio richiamare appena possibile” le rispose Joel senza passarle Julie al telefono, frettoloso di continuare il discorso iniziato al matrimonio di Sara.

Serio e spazientito, disse semplicemente “Eccomi”, come esortandola a parlare senza perdere altro tempo.
Sediamoci” sussurrò lei, affidandosi a tutte le sue forze per riuscire finalmente a dirgli la verità.
Joel chiuse gli occhi per un lungo istante, inspirò come per caricarsi e conscio di non andare incontro a niente di buono, acconsentì.

Si sedette sull'angolo del divano, poggiato sul bracciolo e con le gambe incrociate, come a mettersi comodo in attesa di uno spettacolo. Restò in silenzio, ma senza mai distogliere lo sguardo dagli occhi della moglie, aspettando che fosse lei a parlare.
Julie, che agitata si passava la mano sul viso, faticava a guardarlo e faticava a pronunciare le parole che lo avrebbero ferito; fino a quando, con voce tremante, iniziò:

Sono stata una codarda. E sono stata ingiusta.
Avrei dovuto dirti la verità da tanto tempo, ma non sopportavo l'idea di farti male.”

Arriva al dunque” intervenne secco Joel.
E allora Julie, senza più girarci intorno, decisa continuò:

Joel, ascoltami, non ho intenzione di indorare la pillola, ma voglio solo farti capire...”
Julie, arriva al dunque” ribadì però lui interrompendola.
E così non poté che fare:

Mi sono innamorata di un altro uomo” sputò secca e non aggiungendo altro in attesa di capire lo sguardo del marito.
Joel in un primo momento non disse niente, ma i suoi occhi delusi e feriti non potevano nascondere il suo stato d'animo.
Poi, come a cercare le parole tra mille pensieri confusi, le chiese da quanto la cosa andasse avanti.

Non è stato facile per me accettarlo, e non sto cercando nessuna giustificazione credimi, ma capire di provare dei sentimenti per un uomo che non fossi tu è stato difficile da metabolizzare” rispose lei arrancando parole che sapeva non sarebbero servite a niente.
Poi Joel si alzò di scatto come per andare a cercare qualcosa da colpire per sfogare la rabbia e rigirandosi da lei furioso di nuovo gridò:

Dimmi da quanto va avanti, basta cazzate. Da quanto mi prendi in giro?”
Julie non riuscì a trattenere le lacrime e con la testa china per la vergogna e i sensi di colpa, piano ammise:

Da poco più di un anno.”

Ma prima che potesse anche svelare chi l'altro uomo fosse, Joel abbozzò una risata nervosa, poi si girò verso il tavolo e con una manata buttò in terra il vaso con i fiori. Rendendosi subito conto del gesto, si portò le mani tra i capelli per ritrovare il contegno e girandosi distrutto dalla moglie, con la voce tremante, si lasciò andare:
Non lo meritavo, Julie, non lo meritavo. Ci sono sempre stato per te, ti ho dato tutto me stesso e sebbene non si possa comandare il cuore, meritavo la tua sincerità. Mi hai preso in giro, per tutto questo tempo.”

Julie affranta, ma colpevole si avvicinò a lui per cercare un contatto che venne ovviamente rifiutato e cercò di spiegargli che l'unico motivo per cui aveva aspettato tutto quel tempo era il non volerlo ferire, perché nonostante tutto teneva chiaramente tantissimo a lui. Poi sapendo di non poterlo più nascondere, piena di paura continuò:
È Oliver.”

Joel, incapace di comprendere l'ultima frase, la fissò sbigottito, poi la furia prese il sopravvento e con parole che raramente erano uscite dalla sua bocca urlò:
Che cazzo dici? Che cazzo dici?”

Julie si portò le mani alla bocca per trattenere il pianto e lui con gli occhi colmi di ira senza aggiungere una parola si girò di scatto, prese le chiavi della macchina e uscì sbattendo la porta.
Lei, che ci mise un attimo per capire cosa stesse succedendo, corse in camera per cercare le chiavi nella borsa e si affrettò a seguirlo.

La prima intenzione di Joel fu quella di correre da Felicity, che gli aveva appena detto di essersi fermata a casa dei genitori a Miami, per passare la settimana che il suo datore di lavoro le aveva gentilmente concesso per affrontare quel periodo difficile.

Durante il tragitto, Julie provò più volte a telefonare Oliver per avvisarlo di ciò che stava accadendo senza riuscire a parlarci, che nel frattempo aveva pensato, sapendo del confronto tra Joel e Julie, fosse arrivato anche per lui il momento di confidare alla moglie l'ultimo pezzo del puzzle.
Felicity, che in un primo momento si era rifiutata di parlarci, non poté che arrendersi all'insistenza dell'ancora marito, così i suoi genitori, infuriati con Oliver ma consci di non doversi intromettere, li lasciarono soli con una scusa.
Ma passati giusto un paio di minuti, senza aver avuto il tempo di iniziare il discorso, suonò il campanello di casa interrompendoli.

Felicity, non aprire ti prego, dobbiamo parlare” la supplicò Oliver, ma il suono si fece più insistente e lui stesso si diresse seccato verso la porta.
Aprendola, si trovò di fronte Joel, che andato lì in cerca di Felicity, ma trovandosi di fronte l'infedele amico, reagì tirandogli un pugno; gli arrivò dritto in faccia, facendolo barcollare per qualche istante, prima che avesse il tempo di comprendere.

Felicity gridò impaurita chiedendo a Joel il perché del suo gesto, mentre Oliver fermò un altro pugno dicendo:
Non me ne faccio tirare un altro, Joel, calmati.”
Calmati?” urlò interrogativo il marito tradito, ma in quel momento sopraggiunse Julie che si bloccò sulla porta, con lo sguardo scioccato di Felicity che in un attimo capì tutto.

Spalancò la bocca, inorridita, lo sguardo sconvolto che scivolava dal marito alla sua sedicente amica.

   
 
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