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Autore: purpleblow    16/09/2016    1 recensioni
Tra loro era così: succedeva sempre tutto all'improvviso, niente veniva programmato, esattamente come l'inizio della loro relazione e non c'era niente di più perfetto.
[Spin-off del "Centro sportivo Hikerashi" di Karyon]
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hisashi Mitsui, Kaede Rukawa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Slice of life
[spin-off tratto da "Centro sportivo Hikerashi" di Karyon]



 

Hisashi aveva sempre trovato particolarmente interessante il carattere di Rukawa; lui che se ne stava in disparte e sembrava disinteressarsi del mondo – del suo mondo –, ma quello era il vecchio Kaede dei tempi dello Shohoku – che, per inciso, a Mitsui piaceva – che col tempo aveva imparato ad aprirsi, cambiando a poco a poco.
Nemmeno l'incidente lo aveva fatto tornare ad essere quella matricola asociale e inespressiva che tutti loro ricordavano, nonostante comunque si fosse richiuso a riccio.
Mitsui sorrideva a quel pensiero, ritenendo di avere una piccola parte di merito; quella nuova e assurda relazione nata in circostanze altrettanto assurde gli aveva fatto bene e, probabilmente, gli aveva fatto acquisire la sicurezza necessaria per andare avanti: sobbarcarsi una grossa responsabilità prendendo le redini del Centro sportivo Hikerashi, andare dallo psicologo senza saltare nessuna seduta – seppure Kaede considerasse un'inutile perdita di tempo stare ore intere a guardare in silenzio lo strizzacervelli di turno –, riprendere a vivere...
E fantasticava ogni volta, Hisashi, proprio come in quel momento; se ne stava in silenzio, sdraiato sul letto con un gran sorriso a distendergli le labbra: si sentiva davvero in pace col mondo e per uno come lui non era poco.
Si risvegliò dal suo “coma” quando sentì una sensazione di fresco solleticargli il collo.
« Nh, pensavo fossi morto. » si sentì dire, quando alzando lo sguardo si ritrovò Kaede sopra di sé, umido di doccia, con i capelli che sgocciolavano dappertutto: era bello, lo era tremendamente e Mitsui lo percepì quel brivido percorrergli la spina dorsale.
« Ti piacerebbe, Volpe! » gli rispose con un ghigno lui, afferrandogli i fianchi con delicatezza, già cosapevole di ciò che stava per accadere.
Tra loro era così: succedeva sempre tutto all'improvviso, niente veniva programmato, esattamente come l'inizio della loro relazione e non c'era niente di più perfetto.
« Nh, sì, però dopo. » calcò volutamente su quell'ultima parola prima di lasciarsi baciare.
Hisashi lo fece voltare sulla schiena, invertendo le posizioni mentre si staccava dalla sua bocca e andava a solleticargli il collo con la lingua, sorridendo al piccolo gemito di approvazione che uscì dalle labbra di Kaede; ormai aveva imparato quali fossero i suoi punti deboli e scoprirne di nuovi era la sua personale sfida.
Adorava vederlo contorcersi sotto di sé e si perdeva nella sua espressione appagata che era solo per lui: la consapevolezza che nessun altro avrebbe scorto quei momenti in cui Rukawa si lasciava andare con tutto se stesso lo elettrizzava a tal punto che lo spingeva a dargli di più e così approfondiva il loro contatto, intensificando le carezze, rendendo i baci più passionali.
Entrambi erano gelosi di quei loro rari attimi di intimità ed era sempre molto difficile tornare alla realtà, spezzando quel vortice di emozioni, proprio come accadde in quel momento.
Rukawa respinse delicatamente il viso dell'altro, guardandolo negli occhi e ghignando non appena lo sentì sbuffare.
« Hisashi » disse, facendosi serio e lottando con tutto se stesso per non farsi distrarre dai capelli di Mitsui che gli solleticavano le spalle. « Fisioterapia. »
Il teppista scosse la testa. Guardandolo in cagnesco. « Posso andarci dom– »
« Non ci provare! » Kaede gli lanciò il cuscino sulla faccia, spostandosi con non poca fatica da sotto di lui mentre si dirigeva verso l'armadio in cerca dei vestiti, sotto lo sguardo accigliato dell'altro che intanto si era seduto e continuava a fissarlo.
« Ma quanto sei bravo tu a spezzare l'enfasi del momento, nessuno. » la volpe rise della sua espressione imbronciata e gli si avvicinò per mordergli il labbro inferiore, sussurrandogli un debole: « Stasera. » prima di sparire in bagno e chiudersi la porta alle spalle.
Dunque era stato categorico, il bastardo.
« Oh, ci puoi giurare! Ti farò pentire di averci interrotto. » gli urlò ridendo, mentre si apprestava ad andare dal dannato fisioterapista.

E Kaede, al di là della porta sorrideva: se c'era una cosa che aveva imparato ad amare erano le minacce di Hisashi Mitsui.



Note lunghine di una melanzana:
Premessa doverosissima e at the same time spazio pubblicità: questa piccola cosetta è uno spin-off della bellissima fanfiction "Centro sportivo Hikerashi" di Karyon che se non avete letto (e se non conoscete lei) volate immediatamente a leggerla perché non ve ne pentirete; al momento conta due parti e la terza sta pr arrivare + vari spin-offini carinissimi.
Perché scrivere uno spin-off? Perché uno: il Centro (♥) è una delle mie fic preferite sull'EFP e oltre e due: ho voluto omaggiare con un regalino la mia autrice preferita e ringraziarla per tuuutte le emozioni che mi dà ogni volta che la leggo (no, non solo il Centro e Slam Dunk in generale *fa ciao alle bellissime ZoSan*).
Perché scrivere MitRu? Signori miei, io mica li calcolavo 'sti due fino a che non son capitata fra le grinfie di Karyon ♥ ormai sono la mia OTP suprema, sappiatelo (sorry HanaRu, vivvubbì tanto ma il MitRu mi ha).
E nulla, presto posterò anche la terza oneshotflashboh della mia raccolta.
Bye♥

   
 
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