“Ci siamo appena conosciuti eppure sento già la tua mancanza. La notizia della tua partenza è stata come una coltellata al cuore. Perché te ne sei andata? Ti ho ferita, vero? Perché mi fai questo effetto? Chi sei tu in realtà? Ho così tante domande da farti ma tu non sei più qui. Ed è da quel giorno che la mia solitudine ha avuto inizio…”
 
-Lucy se n’è andata.- la notizia mi sconvolse più di quanto potessi immaginare. Quella ragazza dai lunghi capelli biondi che proprio qualche giorno fa mi aveva atteso speranzosa fuori dall’infermeria non era più qui. Perché è andata via? E come se mi avesse letto il pensiero, fu Gray a rispondermi. -È colpa tua, dannato fiammifero come hai potuto dimenticarla?!- Il suo sguardo era carico di rabbia. Non sapevo cosa dire, aveva ragione, era tutta colpa mia. Fu Erza ad intervenire. –Basta Gray! Anche io sono arrabbiata con Natsu ma alla fine non ha colpe. Siamo stati noi che non abbiamo compreso il suo disagio, siamo stati noi che non siamo riusciti a fermarla.-

Girovagavo per le strade di Magnolia, non avevo una meta ben precisa. Happy volava accanto a me in silenzio. Era inutile, continuavo a pensarci, mi sforzavo ma niente, era tutto nero. Non avevo nessun ricordo di lei. Allora perché la sua assenza faceva così male? –Neh Natsu, lo sai che è proprio strano vederti pensare? Credevo che ormai il tuo cervello si fosse completamente carbonizzato.- Istintivamente mi fermai. Avevo camminato lungo il fiume che divide in due la città. Guardai l’ambiente circostante e mi soffermai sul primo piano di un’abitazione. Non ero mai stato in quella zona prima d’ora, eppure mi sembrava così familiare. –Happy, lei abitava qui vero?- Mi stupii io stesso delle mie parole, quella domanda era uscita così spontanea. –Aye.- Continuammo a fissare quell’appartamento in silenzio. Chissà se riuscirò mai a ricordarmi di te…

Una ragazza dai lunghi capelli color del grano correva davanti a me. –Su Natsu, prendimi se ci riesci!- Continuava a sfidarmi mentre mi riempiva il cuore con la sua risata cristallina. Per quanto mi sforzassi però, non riuscivo a raggiungerla. –Aspettami!- Glielo urlai con tutte le mie forze ma lei sembrava non sentirmi. Di colpo il cielo si tinse di rosso, il giardino in cui correvamo prese fuoco e lei fu divorata dalle fiamme. –No!!!- urlai, svegliandomi di colpo. Il braccio ancora teso in avanti nella speranza di poterla afferrare in tempo. Nella speranza di poterla salvare. Per fortuna era solo un incubo. –Natsu, stai bene? Prima sembravi davvero agitato.- -Sai Happy, credo di averla sognata.-

I giorni passarono, finalmente decidemmo di partire per una missione con Gray, Erza, Wendy e Lisanna. E proprio Lisanna ultimamente si era riavvicinata molto a me. Eppure sapevo che in tutto questo c’era qualcosa di sbagliato.

-Lisanna, posso parlarti un attimo?- disse Mira alla sorella. –Dimmi Mira-nee, è successo qualcosa?- Mira la fissava con uno sguardo preoccupato. –Lo sai che, nonostante tutto, Lucy è ancora nel suo cuore vero?- Lisanna chinò il capo e annuì. Lo sapeva, lo sapeva dannatamente bene che non avrebbe mai potuto sostituire l’amica. Però voleva tentare, voleva dichiararsi, in modo da poter dar pace al suo povero cuore. –Va tutto bene Mira-nee, lo so ma voglio che lui sappia quello che provo, così potrò dimenticarlo-.
 
La missione si rivelò semplicissima, dovevano solo recuperare alcuni vecchi oggetti in un casolare ormai abbandonato da anni. Si trattava di una piccola villetta consumata dal tempo, immersa nel verde della foresta. Prima di ritornare dal loro committente, Lisanna chiese a Natsu se poteva accompagnarla a fare un giro all’interno della casa. Nonostante l’abbandono, quella piccola casa conservava ancora il suo fascino. Le pareti erano bianche con qualche crepa che le attraversava, il pavimento in legno aveva ormai perso la sua lucentezza a causa dello strato di polvere che lo copriva. Le assi scricchiolavano ad ogni passo, interrompendo quel silenzio che, a poco a poco, opprimeva sempre più il cuore della ragazza. Accadde in un attimo. Sotto il suo passo leggero un’asse, ormai completamente consumata, cedette. –Lucy!- Il Dragon-slayer si fiondò in avanti per afferrare la mano della sua compagna, prima che fosse troppo tardi. Ma per lei il tempo si fermò in quell’istante. Lucy era ancora là, lei non avrebbe mai potuto prendere il suo posto, nemmeno volendolo. Lucy era anche sua amica e si odiava per quei sentimenti rivolti verso l’uomo che la sua amica amava. Si fermò dinnanzi a lui e, guardandolo negli occhi, diede sfogo ai suoi pensieri. –Natsu, tu mi sei sempre piaciuto! Ma so che nel tuo cuore c’è sempre stata e sempre ci sarà Lucy. Ma sai, tutto ciò non mi rende triste. Perché vedere un amore così forte, non capita tutti i giorni. Impegnati Natsu, cercala nel profondo del tuo cuore. Lei è là, che ti aspetta-. E si sentì più leggera. Finalmente aveva aperto il suo cuore, ora poteva lasciarlo andare.

Lisanna mi fissava con un sorriso. Istintivamente l’abbracciai. –Grazie- dissi solo, sapendo che lei aveva capito. Aveva ragione, non potevo arrendermi così. Volevo rivedere quel sorriso, non volevo più far piangere quella ragazza dai capelli color del grano. Non riuscivo a ricordare ma il mio cuore non smetteva di urlare il suo nome.

I mesi passarono e arrivò come di consueto il periodo del festival del raccolto. Il Master riunì tutti i membri della gilda per fare un annuncio importante. –Ragazzi, da quest’anno ricomincerà la parata di Fairy Tail!- e a quelle parole si sollevò un coro di urla e risate. Finalmente la parata più famosa di tutta Fiore sarebbe tornata.

-Chissà se Lu-chan verrà a vederci. Mi manca tantissimo- affermò sospirando la piccola Levy. –Sono successe così tante cose- -Anche Juvia vorrebbe rivedere Lucy- -Allora impegniamoci, dobbiamo dare il massimo, Lei sicuramente sarà là a guardarci. Non possiamo permetterci di fare brutta figura!- E così, Levy e Juvia si avviarono verso il cortile dove si sarebbero tenute le prove dei vari spettacoli. La loro tristezza si era tramutata in speranza.

Sopra il tetto della gilda, un ragazzo guardava il tramonto. “Tornerai vero? Chissà quanto sei cambiata dopo tutto questo tempo. I tuoi capelli saranno diventati sicuramente più lunghi. Mi avrai già dimenticato? Ti sono mancato vero? Aaaaaah sono un dannato egoista! Ma non ci posso fare nulla, tu mi manchi, mi manchi davvero. Ti troverò, anche in mezzo a milioni di persone io riuscirò sicuramente a trovarti. E questa volta non ti lascerò andare via…”
 
 
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Angolino di Layla-chan

E il sesto capitolo fu D: Oddio, l’ho iniziato a scrivere a Maggio! A causa degli esami però l’ho completamente abbandonato, scusate y.y Giorno 23 ho l’ultimo esame, dopodiché mi metterò subito a lavoro sull’ultimo capitolo. Non so quando lo pubblicherò. Essendo l’ultimo, credo ci metterò tanto, voglio che renda bene il finale che ho in mente.

Passando alla storia…questo capitolo ci riporta a Fairy Tail. Lisanna ha deciso di dar voce al suo cuore per poter andare avanti. Spero non l’abbiate odiata >.< Lei conosce i sentimenti dei suoi due amici, sa che non sarà mai ricambiata ma vuole comunque che il nostro Natsu sappia quanto per lei è importante. E decide di sostenerlo.

Beeeeene, Natsu e Lucy si incontreranno? E chi era quel ragazzo che fissava il tramonto? (si, lo so, domanda difficilissima x’D) Beh, grazie a chi ancora legge questa piccola storia nata dalla mente di una dilettante >.< Se vi va, lasciate una piccola recensione, accetto qualsiasi critica, dopotutto mi sono imbarcata in questa avventura per migliorare! A presto! Un bacione,

Layla-chan