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Autore: LivyJonas    03/05/2009    2 recensioni
Era passato un bel po’ da quegli avvenimenti, e per un bel po’ s’intende un anno esatto. Sora, Riku e Kairi vivevano alle Isole del destino, proprio come due anni prima. Roxas viveva a Crepuscopoli, quella vera, pensava e ripensava al perchè era lì, perchè Sora avesse un cuore mentre lui no. Come faceva, allora, ad amare...? "Non è cambiato niente Sora"– disse "E’ cambiato fin troppo invece." "Ovvero?" "Siamo cambiati noi"
Genere: Generale, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8 – Confusione

 

 

Era un mondo nero. Cupo. Tutto era cupo, i loro cuori, le loro intenzioni, le loro vite. Tutto. Non si capivano bene i loro piani, niente si capiva, la loro esistenza era buia, come tutto in loro. Ecco cos’erano i Souless.

Kyoici, il ragazzo che aveva parlato a Sora, stava parlando con Tamaki, quello che si era mostrato a Roxas. La stanza in cui si trovavano era completamente nera, l’unica luce che si riusciva a vedere era quella della luna, ch’entrava dalla finestra.

- Spiegati.

- Cosa c’è da spiegare?

- Hai detto che sei andato a trovarlo,Tamaki…cosa gli hai detto?

- Ma niente…ho cercato di mettegli un po’ di “paura” dicendogli che lui e Sora ci servono…più o meno ho ripetuto lo stesso copione che tu hai detto a Sora, ma non gli ho detto chi è…Maïra mi ha detto che lo deve scoprire da solo…

- Ah, quella ragazza per una volta ha fatto la cosa giusta…Roxas lo deve capire da solo…o addio piano.

- Senti Kyoichi, ma mi spieghi come fa un ragazzino così piccolo ad avere un potere così grande?Mi sembra sprecato per un bambino come lui.

- Come loro…dimentichi che si completa con Sora…

- Già, intendevo dire anche lui…insomma…

- Non me lo chiedere perché non lo so…toh, guarda chi arriva.

Arrivò una ragazza dai capelli lunghi, biondo scuro, e dei grandi occhi castani. Era arrivata così, dal nulla, come se si fosse teletrasportata.

- Di che parlavate?

- Niente che interessi ad una come te.

- Mh, parlavate di Roxas, vero?

- Cavolo…odio il tuo potere…

- Non è colpa mia se sono empatica.

- Comunque hai indovinato Maïra…parlavamo di lui e Sora.

- Ok, ah, Tama, Haru vuole che sbrighiamo una missione.

- Uffi, proprio adesso che volevo riposarmi.

- Niente obbiezioni. Ah Kyo, vuole parlare con te. È nella sala oscura con Serai.

- Con me?Ma che vuole quel pazzo psicopatico?Ah…quanto lo odio.

- Non dovresti, sai?Dimentichi che lui è il capo.

- Non me lo ricordare…

- Ora vai. Andiamo Tamaki.

- Ciao Kyo, facci sapere, ok?

- Mh…si…

Tamaki e Maïra scomparvero nel nulla, mentre Kyoichi si diresse nella sala oscura. Quello in cui si trovavano non era un castello come quello dell’organizzazione tredici, era completamente diverso. Non bianco, ma nero. Nemmeno un tratto di luce. C’erano milioni di stanze. Entrò in quella dalla porta più grande, alla fine di un lungo corridoio.

- È permesso?

- Ah, Kyoichi, entra pure.

Camminò svelto, evidentemente non aspettava altro che sbrigarsi per andarsene. Di fronte a lui, seduto in un trono, stava un ragazzo sui ventisette anni, alto, dalla pelle né scura né chiara, i capelli neri e corti, gli occhi arancioni e semichiusi, in braccio a lui un ragazzino sui quindici anni, i capelli biondo cenere e gli occhi verdi, lo fissavano con un ghigno.

- Che c’è, Haru?

- Niente di che…tutto bene?

- Aspetta, mi hai fatto chiamare per sapere come sto?

- Non proprio, ma mi serve saperlo.

- Sto bene…

- Meglio, perché dovrai fare una cosa veramente importante questa notte.

- Ovvero?

- Hai ad esempio, Roxas, vero?

Al ragazzino biondo sopra Haru venne il malditesta al solo sentire il nome “Roxas”. Kyoichi lo notò.

- Serai, tutto ok?!

- A Serai ci penso io…tutto ok micetto?

- S-si…

- Bene, dunque, parlavamo di Roxas…

- Si…ma, scusa un attimo, Tamaki si occupa di Roxas, che c’entro io?

- Tamaki oggi si deve occupare di altro. Sora ci servirà più tardi. Il problema principale è Roxas in questo momento.

- E allora?

- Come allora?Aiutiamolo…

- Apetta, vuoi che io gli sveli…

- No, quello no, ma diamogli qualche indizio…

- Per esempio?

- Questo…

 

 

 

Roxas guardava fuori dalla finestra mentre Axel dormiva sul suo letto, si voltò un secondo verso di lui. Era bellissimo, come sempre, del resto. Ma non riusciva a concentrarsi nemmeno su Axel. Gli tornava in mente la visione di lui…e quell’armatura. Che cosa voleva dire?

- Ven… - continuò a dire – ma chi cavolo è?

- Roxy…

- Oh, scusa…ho pensato ad alta voce…non volevo svegliarti…

- Non preoccuparti, tanto non dormo se non ci sei tu accanto a me…

- Axel…

- mh?

- Niente…ripensavo alla visione di questo pomeriggio…

- Ah…ma Roxas, non pensarci, non crearti problemi inutili e goditi la vita…

- Godermi la vita?No, non è possibile.

- Perché no?Non essere negativo, piccolo.

- Guardo solo l’evidenza..

- Monello…adesso vieni qui e facciamoci un bel pisolino.

- Ok.

Si distese accanto ad Axel, che cominciò a fissarlo dolcemente, senza un motivo. Gli sorrise sensualmente, e Roxas non poté fare a meno di arrossire.

- Che…che c’è?

- Sei così carino…Roxy… - gli diede un bacio sulle labbra.

- Mh – Roxas, impacciato rispose al bacio. Sopra il tetto di casa loro, c’erano Kyoichi e Serai, il ragazzino biondo.

 

- Ma che scena patetica…

- Perché?Sono così kawaii!!!

- Che bambino che sei…

- Sei geloso!Perchè non sei fidanzato!

- Perché?Tu lo sei?

- Haru è il mio fidanzato!

- Sarà…ma non credo che stare col boss ti giovi tanto…sei troppo piccolo per impegnarti in una relazione come quella…e ricorda che i Souless non amano.

- Non è vero…è una sciocchezza…come è una sciocchezza dire che i Nobody non hanno un cuore…quei due si amano tantissimo, dai, è evidente.

- Haru ti usa..non lo capisci?Perchè sei un veggente, non glie ne frega niente di te.

- Zitto…

- Fa’ come vuoi.

- Infatti…

- Ma…quei due quando la finiscono di baciarsi?Mi danno il voltastomaco…

- Lo sai, Kyoichi…

- Che vuoi?!

- Non ho mai capito il vero motivo per cui ti comporti così…

- Che vuoi dire con “così”?

- Sei chiuso…parli…parli…ma non cerchi mai di essere gentile con la gente…io ti voglio bene, sei un mio amico, ma non so niente di te.

- E mai niente saprai…sai troppe cose…non ti basta leggere il futuro?

- Non è bello come può sembrare.

- Immagino…

- hey…i tuoi occhi…hanno un colore strano…

- Sono rossi, e allora?

- Inquietanti, direi…

- Meglio così…ah, hanno finito.

- Mh…?

- Adesso dobbiamo solo aspettare che Roxas si addormenti, così posso entrare nel suo sogno.

- Ma…dopo che glie lo mostri, cosa succederà?

- Non ne ho idea…

- Io ho chiesto, ad Haru, che legame c’è tra Ven, Roxas e Sora, non mi ha voluto dire niente…

- …Quel tipo è troppo misterioso…comunque io ho un’idea di che legame possa esserci tra loro.

- Ovvero?

- Non perdiamo tempo, Roxas si è addormentato.

Alzò una mano e si teletrasportò altrove, precisamente, nella mente di Roxas. Proprio così. Kyoichi era in grado di entrare nei sogni delle persone:

 

“Axel…”  “No piccino, non sono Axel”  “E allora chi sei?”  “Mh, un amico di Tamaki, ti ricordi di lui, vero?”  “COSA?!Allora sei un nemico!”  “Io non la vedrei in questo modo…però…c’è una cosa che comunque devo farti vedere”  “Cioè?!”  “Questo” – Kyoichi mostrò a Roxas (sempre nel sogno, s’intende) ciò che gli aveva fatto vedere prima il capo – “Cosa…?”  “Non lo riconosci?  “…Non capisco”   “Davvero non ricordi, Roxas?”.

Si svegliò affannato di soprassalto. Vide che Axel dormiva, accanto a lui.

“Sogni…ne faccio fin troppi…” – pensò – “Però…deve avere un significato…quello che ho visto”.

La mattina seguente Roxas si svegliò tra le braccia del fidanzato, accennò un sorriso e si alzò. Lasciò un biglietto ad Axel: Torno tra un po’, ho deciso di fare una passeggiata per schiarirmi le idee. Non cercarmi, tesoro. Puoi andare da quelli dell’organizzazione se vuoi, un bacio. Ti amo tantissimo. By il tuo “Roxy”.

Axel rimase allibito. Di solito Roxas non usciva quasi mai senza di lui. A quel punto decise, come consigliato dal ragazzino, di andare a trovare i suoi ex-compagni.

Sunset Place. Quel luogo gli ricordava Crepuscopoli. Solo che…gli sembrava ancora più noioso. Appena arrivato si diresse nell’appartamento degli altri, anche se si sentiva osservato. Si guardò intorno. Niente. Deserto. Proseguì il cammino. Dietro di lui c’erano solamente un ragazzo dai capelli arancioni e gli occhi gialli, un bel ragazzo tutto sommato, e accanto a lui una donna dai lunghi capelli biondi e dagli occhi castani, sapeva che erano loro quelli che lo seguivano, ma fece finta di niente per non sembrare sospettoso.

- È lui Mà?

- Zitto.

- Perché?!

- ZITTO!

 

“Patetici” – pensò Axel. Decise di non farci caso. Arrivò a casa dell’organizzazione, entrò senza nemmeno suonare il campanello.

- AXYYYYYY!!!!!!!!!!!!!!! – Demyx gli saltò addosso.

- Calmati…

- Che bello che sei venuto a trovarci!Ci mancavi!

- Ah…

- Qualcosa non va?

- In effetti…si…

- Dai!Confidati!

- Non prendertela Dem Dem, ma vorrei parlarne con tutti, non solo con te.

- SIIII!RIUNIONEEE!!FAMIGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

- Eh?

- Si sai, dato che viviamo insieme è come se lo fossimo.

- Forse nei tuoi sogni – sbottò Larxene – toh, guarda chi si vede, è un piacere rivederti Axel.

- Ciao Larxene, gli altri?

- Zexion e Marluxia sono in terrazzo, Saix invece sta leggendo un magazine.

- Bene. – si diresse in terrazzo. Zexion se ne stava appoggiato alla ringhiera mentre Marluxia guardava un po’ in giro.

- Axel…

- Ciao ragazzi…

- Mh, che è successo?Problemi col bimbo?

- Uno, non chiamare il mio Roxas così!Due…si…

- E noi che c’entriamo?

- Niente Zexion, però…è strano e gli sta succedendo qualcosa…

- Cioè?

- Ieri…siamo usciti con Sora e Riku…

- Bene, vi alleate coi nemici?

- Ma quali nemici!Non siamo più l’organizzazione tredici!E Roxas e Sora sono amici…comunque…Roxas ha avuto una specie di visione.

Zexion lo guardò interessato mentre Marluxia restò con un’espressione impassibile.

- Dice di aver visto lui che specchiandosi in uno specchio vedeva una specie di armatura.

- Una specie di armatura?E che c’è di strano?

- C’è che l’ha visto tutt’all’improvviso…non so…questa visione…gli ha fatto effetto, ecco.

- Mh…capisco…

- Davvero Zexion?

- Si, cioè, non capisco che cosa voglia dire ma so di che tipo di visione si tratta.

- E cosa posso fare per il mio Roxy?!

- Niente…non c’è niente che tu possa fare. Per ora lascia perdere…se avrà ripetutamente la stessa visione, cominciati a preoccupare. Se ne ha di diverse, sullo stesso argomento, vuol dire che qualcuno vuole fargli capire qualcosa.

- AHHH!!Basta Zexion!Non parliamo più di queste visioni!

- Si tratta del mio Roxy!Lo capisci?!

- Io capisco solo che mi dovete dare un accendino perché io l’ho in casa e mi secca rientrare.

- Tieni – Axel glie lo porse, Marluxia s’accese una sigaretta.

- Penso che l’abbia avuta una volta sola, quella visione. Però oggi è uscito… - continuò Axel – io quel ragazzo non lo capisco proprio…come pensa di schiarirsi le idee?Uscendo da solo per una cittadella come Crepuscopoli?

- Mm…io sono dell’idea che dovremmo trasferirci.

- Marluxia!Stiamo parlando di Roxas!Non di noi!

- Con “trasferirci” intendevo anche Axel e Roxas, Zexion…

- Cosa?Io e Roxas…trasferirci?

- Si, tanto, che noi cambieremo casa è sicuro, io in questa merda di posto non ci vivo…non c’è nemmeno il mare…e che schifo…almeno se ci dev’essere sole, mettete una spiaggia!

- Un posto con una spiaggia?Beh…per la situazione di Roxas non sarebbe male…stare al mare gli farebbe bene.

- A Crepuscopoli c’è il mare.

- Si ma…non è il luogo giusto.

- E dove andiamo?

- CI SONO!

- Si Marluxia?

- Nel mondo in cui vive il bimbo!

- Il bimbo…non è Roxy?

- No Roxy, l’altro bimbo.

- Intendi Sora?

- Si!Proprio lui!

- E perché lo chiami bimbo?

- Perché è piccolo!

- Mh…tu che ne pensi, Zexi?

- Forse…Marluxia ha ragione.

- Cioè?Dovremmo trasferirci alle Destiny’s Islands?

- Beh, provvisoriamente, magari.

- Mh…devo chiedere a Roxas, e anche a Sora. Anzi, lo chiamo subito.

- Chi?Sora o Roxas?

- Sora.

 

 Sora stava guardando fuori dalla finestra, pensieroso, non capiva nemmeno lui a che stesse pensando. Solo si sentiva la testa piena, piena di pensieri legati a tutto ciò che stava succedendo in quel periodo. Era stato con Riku da Cloud e Leon. Aveva scoperto che i nuovi nemici, dalla descrizione di Cloud, erano tremendi, ma la cosa che l’aveva colpito di più era l’aver saputo che lui e Leon si erano messi insieme. Roxas ed Axel stavano insieme. Lui era l’unico a non essere fidanzato. Kairi, Kairi era la ragazza che gli piaceva. Su questo non aveva mai avuto dubbi. Il suo sguardo dolce, la sua voce gentile ma decisa, il suo modo di fare sempre pronto a dare una mano…il suo tenero volergli bene. Ma…Kairi, nonostante molto spesso glie lo dimostrasse, di volergli bene nel modo in cui lui voleva essere voluto, non gli dava la ver’e propria sensazione di amare. Lui non l’amava. Ne era convinto, di amarla, eppure non era così. Sentiva come qualcosa nella sua testa che gli diceva: No, non è la persona giusta. Ma se non era Kairi, chi poteva essere?Tutti, tutti i suoi amici, tranne Riku e Kairi, si stavano mettendo insieme…temeva che proprio Riku, il suo migliore amico, si potesse mettere con Kairi. Del resto come dire di no a Riku?Era un ragazzo così bello, misterioso…Fascinoso. Non gli mancava proprio nulla. Aveva un fisico di quelli che fanno urlare le ragazze, ne aveva un bel po’ dietro, che gli facevano il filo, ma mai una volta alla quale avesse deciso di uscire con una di loro. Eppure un ragazzo come Riku non poteva stare solo, doveva per forza amare qualcuno. E se avesse amato proprio Kairi?Il timore era quello. Kairi, con Riku…non sapeva come avrebbe reagito se fosse potuto succedere…male, probabilmente…ma non per via di Kairi. Erano tutti pensieri nell’inconscio, però. Sora non sapeva neppure di stare pensando a loro. Il sovrappensiero fu interrotto dalla suoneria del suo cellulare.

- Pronto?

- Sora, sono Axel.

- Oh…sei tu…

- Scusa se non sono Riku!

- Riku!?Perchè hai detto Riku!?

- Lascia stare…tagliamo corto. Ti dispiace se io e Roxy ci trasferiamo nel tuo mondo?

- Dispiacermi?Mi farebbe piacere!Così Roxas potrebbe stare di più con me…e vedrebbe che la scuola è l’inferno che gli descrivo!

- E…se venissero anche gli altri dell’organizzazione?

- Aspetta…ieri hai detto che quelli vivi sono…

- Saix, io, Demyx, Zexion Marluxia e Larxene. Xigbar, Xaldin, Laxaeus, Luxord, Vexen e Xemnas…sinceramente non lo so se sono vivi. Non sono con gli altri cinque, però.

- Ho capito…ma Axel…a te sembrano diventati buoni?

- Ehm…buoni…non lo so…cattivi no, apparte Larxene che ti può sempre fare l’impressione di sadica. Non sono cattivi ma…nemmeno buoni, una via di mezzo.

- Veramente sono fin TROPPO buono – urlò Marluxia sul telefono di Axel.

- E va bene…però li devi tenere d’occhio tu.

- Contaci!Allora avverto Roxy e facciamo le valigie!

- Aspetta, ma avete abbastanza munny per permettervi un hotel?

- Ma si, non preoccuparti!

- Bene!Allora vi aspetto!

 

La notizia cambiò completamente l’umore di Sora. Non ci credeva, Roxas finalmente avrebbe passato più tempo con lui. Gli voleva troppo bene, in quel periodo specialmente lo sentiva vicino, più vicino, come amico, di quanto sentisse Riku. Ecco, in quel periodo tra Riku e Sora c’era una barriera che gl’impediva di comunicare come al solito. Sora non riusciva a confidarsi con Riku, anche perché le sue preoccupazioni riguardavano principalmente lui, oltre che Kairi e se stesso.

In quel momento, in cui era solo in casa, si distese un momento sul letto, finché non sentì suonare il campanello. Corse subito per vedere chi fosse. Guardò, era Kairi. Lei non lo veniva a trovare mai all’improvviso. Avvertiva sempre prima, e il più delle volte veniva con Riku. La sua espressione gli sembrò strana.

- Kai…ciao…

- Hey, che faccia, è successo qualcosa?

- Entra…

Kairi si accomodò come se ci fosse abituata a vivere in quella casa, poi lo guardò sorridendo.

- Io ti devo parlare Sora, però prima ho bisogno che tu mi dica cos’hai. È strano vedere quell’espressione sul tuo viso.

- Vuoi la verità?

- Certo.

- Kairi…io sono geloso…

- Geloso?Di chi?

- Di te…

- Di me?

- O di Riku…non lo so!Di voi due!

- Oh…di me e Riku…

- Già, perché vedi, lui è così bello, e tu sei così carina, per cui…se steste insieme sarebbe normale.

- È proprio questo quello di cui ti volevo parlare…

- Cioè?

- Tu…mi ami?

- Cosa?

- Ti piaccio?Pensi di essere innamorato di me?

- Ma cosa…perché me lo chiedi?! – Fece arrossendo.

- Perché vorrei saperlo…

- Non lo so…sinceramente in questo periodo non so più niente…

- Ah…

- Però, posso dirti che fino a poco tempo fa ero sicuro che tu mi piacessi, Kairi.

- Sul serio?

- Si.

- Wow…grazie…

- E tu?Dai, dimmi.

- Ecco…la questione è che…tu prima hai parlato di me e Riku…

- Si…

- Beh vedi, a me…lui piace molto.

- Ah…ti piace Riku quindi…

- Si…tantissimo…

- Ho capito – fece sorridendo – vi auguro tantiiiissima felicità.

- Davvero?

- Certo. Del resto ve lo meritate.

- Ma…io non gli piaccio…

- Ma che ne sai!Solo ad un’idiota non piaceresti!E Riku non lo è!Non preoccuparti, fatti avanti e

- No Sora…io lo so che non gli piaccio perché…me lo ha detto…

- Te l’ha DETTO?!

- Beh, non ha proprio detto che non gli piaccio, ma mi ha detto che è innamorato…

- Ah…e ti ha detto anche di chi?!Non che m’interessi…

- Non ce n’è stato bisogno, lo sapevo già.

- E chi è?!

- Non posso dirtelo, devi capirlo da solo.

- E dai Kairi!Siamo migliori amici noi due, a me puoi dirlo!

- Non questa volta Sora. Comunque volevo solo sapere se ti piacevo perché, non è solo Riku a piacermi.

- Uh?

- Mi piaci molto anche tu.

- EH??!?!??!!??!?!?

- Eh…già…

- COSA?!

- Mi piaci.

- Ehm… - cercò di ragionare un momento – quindi…io ti piaccio?

- Si Sora. Ma anche Riku mi piace, mi piacete entrambi.

- Però…Riku ha detto che ama una persona…*disgraziato, a me non lo ha detto!*

- Si, e non sono io.

- Ma lui ti ha proprio detto che non sei tu?

- No, ma lo so. Vedi…lui ama questa persona più o meno da quando si conoscono…e questa persona non se n’è ancora accorta.

- NON DIRMI CHE È SELPHIE!

- Ehm, non è Selphie.

- Tidus?

- No.

- Wakka?

- NO!

- È nella scuola?

- Si.

- Una delle sue ammiratrici?

- No, e adesso basta con questo gioco Sora. Lo scoprirai da solo.

- Uffi..

- Però, volevo farti un’altra domanda.

- Ehm…si?

- Tu non sei sicuro che ti piaccia io…perché ti piace un’altra persona?

- Io… - la guardò pensieroso – non lo so Kairi…

- Ti piace…Riku?

- Riku?!?!!?

Riku…ci pensava in quel momento…Riku?Gli piaceva Riku?Beh, era il suo migliore amico, gli voleva un bene dell’anima…non aveva mai pensato a lui come un ragazzo da amare. Beh, non ci sarebbe stato nulla di male, anche Roxas era innamorato di un maschio, del suo migliore amico. Anche Leon e Cloud erano due ragazzi. Poi ripensò al momento in cui si rese conto, al castello dell’oblio, di averlo finalmente ritrovato. Riku, il suo migliori amico, che aveva tanto cercato. Cominciò veramente a preoccuparsi. Forse era davvero innamorato di Riku.

- Non lo so…

- Quindi…potrebbe piacerti…

- Beh, che ne so Kairi!Non confondermi!Già in questo periodo sto uscendo fuori di me!

- Scusa, comunque Sora, io penso che tu debba solamente capire per chi senti in sentimento più grande, se per me o per Riku. Appena lo capirai fammelo sapere, e ricorda sempre che nel mio cuore ci sei tu, che mi piaci moltissimo.

- Ma ti piace anche lui…

- Beh, mi sembra più che normale. Lo hai visto bene?

Ci pensò. Il suo fisico, i suoi capelli argentati, gli occhi color acqua marina e quel suo modo di fare tenebroso ma maledettamente sexy. Kairi non aveva tutti i torti. Riku era perfetto. Voleva, doveva sapere di chi fosse innamorato, e di chi amasse lui stesso. Riku o Kairi?

- Comunque, riflettici. Ti saluto.

Uscì sorridendo come al solito. La mente di Sora vedeva due immagini sbiadite. Una era Riku e l’altra era Kairi. Non appena la ragazza lasciò la casa si buttò sul divano, triste, triste di non capire i suoi sentimenti.

“Per lo meno adesso verrà Roxas. Ne devo parlare con lui. Ho bisogno di qualche consiglio.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fine capitolo.

Ps: Questo è davvero l’ultimo se non recensite.

 

 

 

 

 

 

Ok, anche questo non è un granchè, però vi pleaso di recensire comunque, perché senò me non vive xD metto una immagine con le Keyblades più importanti, ovvero Porta fortuna, Catena Regale e Lontano ricordo, rispettivamente quelle ricordanti Kairi,Sora e Riku. L’immagine è stata colorata da me (si vede o.o è colorata malissimo!)e anche le scritte (sai che cosa XD) beh, non so perché ho deciso di mettera, mi è passato per la testa e basta XD

 

 

 

 

Bando alle ciance, rispondo alle uniche due recensioni del capitolo precedente:

 

Xemnas89: Non preoccuparti ^_^ il solo fatto che la segui mi fa già piacere, il punto sono le recensioni che in generale sono poche, credo che continuerò a scriverla, però le recensioni devono aumentare, senò mi scoraggio XD

 

KH4EVER:   Già, W AKUROKU e Sora *ç* sono veramente felice che ti interessi dei souless, in questo capitolo ho introdotto un po’ i più importanti, anche se oltre loro ce ne sono altri importanti XD beh, posso dire che comunque quello principale da come di può capire è Kyoichi, che è un tipo chiuso ma malizioso. Non ti posso ancora svelare tante cose ma avanti coi capitoli si saprà molto di più sul loro conto ^__^

 

  
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