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Autore: Fedecchan    16/09/2016    1 recensioni
Non aveva più nessuno per cui rimanere in quel mondo orribile, quindi era scappata.
Volò più in alto che mai, vedeva degli elicotteri inseguirla ma erano talmente lontani che sembravano moscerini, allora desiderò di fuggire e di svanire nel nulla... decise di chiudere le ali e di lasciarsi cadere.
E così si ritrovò lì.
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chara, Flowey, Nuovo personaggio, Papyrus, Sans
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo, Violenza
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La scalinata proseguiva da molto, sembrava non finire più. Durante la discesa Consolas e Calibri continuavano a fare a gara per chi potesse restare dietro a Latha, la quale, imbarazzata, spiegava le ali in modo da non vederli litigare come dei bambini per un giocattolo.

-Eccoci arrivati.- Disse Estrangelo fermandosi.

Davanti al gruppo c'era un'enorme porta decorata con rune indecifrabili e disegni antichi, la quale, appena il prete l'aprì, rilasciò una quantità di luce assurda, come se fossero arrivati in superficie.

-Scusate... dentro c'è un po' di luce...-

-Solo un po'?- Chiese David in modo sarcastico, preso dallo stupore.

-Lascerò perdere il tuo commento, entriamo.- Disse il prete appoggiando una mano sulla fronte.

Appena entrati i loro occhi dei giovani si meravigliarono a causa della bellezza di quel posto. Era una grande sala rivestita di marmo bianco levigato e i muri erano decorati con disegni d'oro e argento con piccole pietre preziose incastonate in essi. Sul soffitto della struttura c'erano dei lampadari di cristallo che emettevano una luce fortissima, creando un'atmosfera simile ad una giornata di sole a cielo limpido.

I ragazzi iniziarono a girare per tutta la sala per ammirarne la bellezza da tutti i lati e una decina di minuti dopo il prete li chiamò davanti ad un altare di marmo al centro della grossa struttura; al di sopra di esso c'era un pilastro scolpito in cui erano rappresentati angeli che suonavano dei corni.

-Che cosa sarebbe questo...?- Chiese Arial con un tono tra la meraviglia e il timore.

-Ora lo vedrai... Adesso... Latha, David, venite qui davanti.-

Il prete, dopo che i due fratelli si prostrarono di fronte al grande monumento, pronunciò alcune parole in una lingua che nessuno dei giovani conosceva e a quel punto dall'altare iniziò ad uscire una luce. Un suono di corni iniziò a rieccheggiare in tutta la sala e Latha vide che gli angeli scolpiti nel pilastro si stavano muovendo girando intorno ad esso.

-Cosa sta succedendo...?- Chiese Latha indietreggiando intimorita.

Dal centro dell'altare una pietra si illuminò di un bagliore intenso e d'un tratto tutto si zittì.

-Latha... non dovresti avere paura, sono qui per te!- Le sussurrò una voce mentre del vento le girava intorno.

A quel punto dietro di lei si materializzò una forma, una creatura dalle grandi ali bianche con un lungo mantello dello stesso colore picchiettò con la mano sulla spalla della ragazza.

-Ehi, Latha!- Disse appena quest'ultima si girò, con un grande sorriso stampato sulle labbra.

-Ci conosciamo?- Chiese lei.

-Beh... era ovvio che non mi conoscessi... come ho fatto a non pensarci... Ehm... in qualunque caso... Io sono Gulim, l'angelo delle predizioni. Sono rimasto sigillato in questo altare attraverso una pietra che è stata incastonata nel marmo, in attesa che arrivasse il momento della svolta, ovvero quando i due gemelli fossero cresciuti e pronti per affrontare il loro destino.-

-Destino...?- Chiesero i fratelli in contemporanea.

-Non siete nati per caso... la timeline diceva che prima o poi sarebbero arrivati i due gemelli che avrebbero rivoluzionato il mondo. Io sono qui per proteggervi e portare a compimento la vostra missione. Nessuno mi può vedere oltre a voi due, nemmeno Consolas... sono destinato a stare solo con voi due, consideratemi come un amico di vecchia data di famiglia.- Disse lui facendo un occhiolino. Latha sentiva che si poteva fidare di lui, mentre David era più sospettoso.

-Se quello che dici è vero... allora significa che tutti in questa sala pensano che stiamo parlando al nulla, giusto?-

-Ah, perché non lo stavate facendo?- Disse all'improvviso Arial.

-Oh...-

-Ragazzi, Latha e David sono in contatto con l'angelo Gulim, noi non possiamo vederlo.- Spiegò il prete.

-Sarò al vostro cospetto fino alla fine del vostro progetto, poi tornerò all'interno della pietra.- Concluse la creatura inchinandosi davanti ai due.

-N-Non c'è bisogno di inchinarsi! Siamo... amici di vecchia data... giusto...?- Disse Latha imbarazzata, nessuno si era mai inchinato in segno di rispetto, come se fosse una persona importante.

-Ma allora... a quanto dici... noi dovremo fare qualcosa di importante?- Chiese David.

-Esattamente... la profezia dice che attraverso i legami che creerete potrete riportare il mondo al governo del vero re, Asriel Dreemurr.-

-Asriel... Dreemurr...?- Disse David indietreggiando con gli occhi sbarrati, terrorizzato.

-Asriel Dreemurr? Non era il figlio di Asgore? Il bambino che morì dopo aver assorbito l'anima del fratellastro umano?-

Consolas, che stava ascoltando la conversazione tra i fratelli e la creatura invisibile, sobbalzò al sentire il nome del principe morto molti anni prima.

-Cosa vi ha detto?- Chiese con tono serio e preoccupato.

-Diteglielo, deve sapere...- Disse Gulim.

-Ci ha detto che il principe Asriel verrà riportato in vita e salirà al trono...-

-La profezia si sta avverando veramente allora...- Sentenziò Consolas a bassa voce. Il ragazzo aveva cambiato espressione, da preoccupata a pensierosa.

-Gulim, ci potresti dire questa “profezia”?- Chiese in seguito David, quasi spazientito dal fatto che non la conoscesse.

-Certamente...

Un giorno le razze torneranno unite.

Quando i gemelli seguiranno il loro destino

E quando il giorno della morte arriverà

i principi si riuniranno,

l'anima dell'antico erede verrà restituita

e l'ultimo umano cadrà.

Quando tutti questi tasselli verranno messi al loro posto e il puzzle sarà completo, allora finalmente questa timeline sarà completa.- Disse Gulim.

-Che cos'è una “timeline”?- Chiese ignara Latha.

-È il destino che ci tocca affrontare attraverso le scelte che facciamo, secondo ciò che sta accadendo ora, stiamo seguendo la timeline della profezia.- Le rispose Consolas.

-Chi possiede l'anima di Asriel?- Chiese d'un tratto David, spostando l'attenzione su di sé.

-Eh?!- Esclamò Consolas.

-Da quanto dice la profezia: “...l'anima dell'antico erede verrà restituita...”, quindi si può dedurre che ora lui non la possiede ma che gli sia stata tolta o rubata... dove si troverà adesso quest'anima? Finché non verrà trovata, non troveremo Asriel, non è così?-

-Esattamente... Purtroppo nessuno sa dove si trovi...- Rispose Consolas sempre più pensieroso, ma questa volta con una nota malinconica nelle sue parole.

-Comunque sia... ora dovrete richiamare tutti, dobbiamo andare, il momento della grande battaglia si avvicina e Latha non è ancora pronta per combattere. David, tu dovrai insegnarle a padroneggiare le fiamme eterne, in modo che potrà attaccare e difendersi da sola e in più dovrete imparare ad utilizzare almeno un'arma, nel caso che ciò non accadesse rischiereste di venir uccisi dal re.-

-Il re ci vuole attaccare?!- Esclamarono i gemelli.

-Cosa?!- Dissero in coro Calibri e Consolas, fissandosi per qualche istante, persi.

-Esattamente, sta preparando una guerra contro di voi, perché Chara e Flowey lo stanno inducendo a fare ciò. State attenti a Chara, è lui il vero nemico, colui che manovra tutto questo... e io sarò colui che lo sigillerà per sempre...-.

   
 
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