La scalinata proseguiva da molto, sembrava non finire più. Durante la discesa Consolas e Calibri continuavano a fare a gara per chi potesse restare dietro a Latha, la quale, imbarazzata, spiegava le ali in modo da non vederli litigare come dei bambini per un giocattolo.
-Eccoci arrivati.- Disse Estrangelo fermandosi.
Davanti al gruppo c'era un'enorme porta decorata con rune indecifrabili e disegni antichi, la quale, appena il prete l'aprì, rilasciò una quantità di luce assurda, come se fossero arrivati in superficie.
-Scusate... dentro c'è un po' di luce...-
-Solo un po'?- Chiese David in modo sarcastico, preso dallo stupore.
-Lascerò perdere il tuo commento, entriamo.- Disse il prete appoggiando una mano sulla fronte.
Appena entrati i loro occhi dei giovani si meravigliarono a causa della bellezza di quel posto. Era una grande sala rivestita di marmo bianco levigato e i muri erano decorati con disegni d'oro e argento con piccole pietre preziose incastonate in essi. Sul soffitto della struttura c'erano dei lampadari di cristallo che emettevano una luce fortissima, creando un'atmosfera simile ad una giornata di sole a cielo limpido.
I ragazzi iniziarono a girare per tutta la sala per ammirarne la bellezza da tutti i lati e una decina di minuti dopo il prete li chiamò davanti ad un altare di marmo al centro della grossa struttura; al di sopra di esso c'era un pilastro scolpito in cui erano rappresentati angeli che suonavano dei corni.
-Che cosa sarebbe questo...?- Chiese Arial con un tono tra la meraviglia e il timore.
-Ora lo vedrai... Adesso... Latha, David, venite qui davanti.-
Il prete, dopo che i due fratelli si prostrarono di fronte al grande monumento, pronunciò alcune parole in una lingua che nessuno dei giovani conosceva e a quel punto dall'altare iniziò ad uscire una luce. Un suono di corni iniziò a rieccheggiare in tutta la sala e Latha vide che gli angeli scolpiti nel pilastro si stavano muovendo girando intorno ad esso.
-Cosa sta succedendo...?- Chiese Latha indietreggiando intimorita.
Dal centro dell'altare una pietra si illuminò di un bagliore intenso e d'un tratto tutto si zittì.
-Latha... non dovresti avere paura, sono qui per te!- Le sussurrò una voce mentre del vento le girava intorno.
A quel punto dietro di lei si materializzò una forma, una creatura dalle grandi ali bianche con un lungo mantello dello stesso colore picchiettò con la mano sulla spalla della ragazza.
-Ehi, Latha!- Disse appena quest'ultima si girò, con un grande sorriso stampato sulle labbra.
-Ci conosciamo?- Chiese lei.
-Beh... era ovvio che non mi conoscessi... come ho fatto a non pensarci... Ehm... in qualunque caso... Io sono Gulim, l'angelo delle predizioni. Sono rimasto sigillato in questo altare attraverso una pietra che è stata incastonata nel marmo, in attesa che arrivasse il momento della svolta, ovvero quando i due gemelli fossero cresciuti e pronti per affrontare il loro destino.-
-Destino...?- Chiesero i fratelli in contemporanea.
-Non siete nati per caso... la timeline diceva che prima o poi sarebbero arrivati i due gemelli che avrebbero rivoluzionato il mondo. Io sono qui per proteggervi e portare a compimento la vostra missione. Nessuno mi può vedere oltre a voi due, nemmeno Consolas... sono destinato a stare solo con voi due, consideratemi come un amico di vecchia data di famiglia.- Disse lui facendo un occhiolino. Latha sentiva che si poteva fidare di lui, mentre David era più sospettoso.
-Se quello che dici è vero... allora significa che tutti in questa sala pensano che stiamo parlando al nulla, giusto?-
-Ah, perché non lo stavate facendo?- Disse all'improvviso Arial.
-Oh...-
-Ragazzi, Latha e David sono in contatto con l'angelo Gulim, noi non possiamo vederlo.- Spiegò il prete.
-Sarò al vostro cospetto fino alla fine del vostro progetto, poi tornerò all'interno della pietra.- Concluse la creatura inchinandosi davanti ai due.
-N-Non c'è bisogno di inchinarsi! Siamo... amici di vecchia data... giusto...?- Disse Latha imbarazzata, nessuno si era mai inchinato in segno di rispetto, come se fosse una persona importante.
-Ma allora... a quanto dici... noi dovremo fare qualcosa di importante?- Chiese David.
-Esattamente... la profezia dice che attraverso i legami che creerete potrete riportare il mondo al governo del vero re, Asriel Dreemurr.-
-Asriel... Dreemurr...?- Disse David indietreggiando con gli occhi sbarrati, terrorizzato.
-Asriel Dreemurr? Non era il figlio di Asgore? Il bambino che morì dopo aver assorbito l'anima del fratellastro umano?-
Consolas, che stava ascoltando la conversazione tra i fratelli e la creatura invisibile, sobbalzò al sentire il nome del principe morto molti anni prima.
-Cosa vi ha detto?- Chiese con tono serio e preoccupato.
-Diteglielo, deve sapere...- Disse Gulim.
-Ci ha detto che il principe Asriel verrà riportato in vita e salirà al trono...-
-La profezia si sta avverando veramente allora...- Sentenziò Consolas a bassa voce. Il ragazzo aveva cambiato espressione, da preoccupata a pensierosa.
-Gulim, ci potresti dire questa “profezia”?- Chiese in seguito David, quasi spazientito dal fatto che non la conoscesse.
-Certamente...
Un giorno le razze torneranno unite.
Quando i gemelli seguiranno il loro destino
E quando il giorno della morte arriverà
i principi si riuniranno,
l'anima dell'antico erede verrà restituita
e l'ultimo umano cadrà.
Quando tutti questi tasselli verranno messi al loro posto e il puzzle sarà completo, allora finalmente questa timeline sarà completa.- Disse Gulim.
-Che cos'è una “timeline”?- Chiese ignara Latha.
-È il destino che ci tocca affrontare attraverso le scelte che facciamo, secondo ciò che sta accadendo ora, stiamo seguendo la timeline della profezia.- Le rispose Consolas.
-Chi possiede l'anima di Asriel?- Chiese d'un tratto David, spostando l'attenzione su di sé.
-Eh?!- Esclamò Consolas.
-Da quanto dice la profezia: “...l'anima dell'antico erede verrà restituita...”, quindi si può dedurre che ora lui non la possiede ma che gli sia stata tolta o rubata... dove si troverà adesso quest'anima? Finché non verrà trovata, non troveremo Asriel, non è così?-
-Esattamente... Purtroppo nessuno sa dove si trovi...- Rispose Consolas sempre più pensieroso, ma questa volta con una nota malinconica nelle sue parole.
-Comunque sia... ora dovrete richiamare tutti, dobbiamo andare, il momento della grande battaglia si avvicina e Latha non è ancora pronta per combattere. David, tu dovrai insegnarle a padroneggiare le fiamme eterne, in modo che potrà attaccare e difendersi da sola e in più dovrete imparare ad utilizzare almeno un'arma, nel caso che ciò non accadesse rischiereste di venir uccisi dal re.-
-Il re ci vuole attaccare?!- Esclamarono i gemelli.
-Cosa?!- Dissero in coro Calibri e Consolas, fissandosi per qualche istante, persi.
-Esattamente, sta preparando una guerra contro di voi, perché Chara e Flowey lo stanno inducendo a fare ciò. State attenti a Chara, è lui il vero nemico, colui che manovra tutto questo... e io sarò colui che lo sigillerà per sempre...-.