Anime & Manga > Death Note
Segui la storia  |       
Autore: Violet Tyrell    04/05/2009    1 recensioni
Dopo il caso Kira ,il giovane Near decide di crescere e diventare adulto.Ma non sarà facile come pensava,forse nemmeno possibile.Ed è vero che il grande L non era altri che suo padre?Riuscirà a uscire da quel labirinto che la vita gli metterà attorno?Riuscirà a muovere i primi,timidi,passi,nell'universo dell'amore?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, Near
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao a tutti i lettori.Dopo la tragedia nel precedente chappy,ora c'è l'attesa di sapere se Near riuscirà a farcela,oppure se la sua fine era quella,in un momento di grande eroismo perchè ha salvato una bambina *___* Vi sarà anche un intervento di un personaggio illustre perchè sembra che qualcosa sia trapelato.Buona lettura



Lidner,non appena ebbe la notizia,credette di morire.Erano già in aereo per il ritorno,e fu Rester a continuare la chiamata con Jevanni.Era incredulo anche lui,paralizzato dalla paura e dall'ansia per il suo giovane capo.Nonostante il piano impeccabile,erano comunque riusciti ad arrivare a lui.Giocando sul fatto che sapevano fosse affezionato alla piccola Josie,lo avevano preso.Rester si chiese se Near sapesse che alla fine sarebbe successo,aveva la sensazione di si,altrimenti non avrebbe affidato la bimba a Jevanni.Forse però non aveva previsto di trovarsi scoperto così.
All'ospedale c'erano tutti.Jevanni,che coordinava il tutto al posto del proprio giovane capo ferito,aveva assicurato una protezione fantastica a Near.Non c'era da farsi pensieri,se c'era qualcun'altro poteva anche provare ad attaccarlo.La sala operatoria era blindata e circondata da uomini altamente qualificati,fuori e dentro. Aizawa e Matsuda,anche loro sconvolti,ingannavano il tempo.Ma niente cambiava.
Dopo molte ore Sayu portò loro dei caffè e qualcosa da mangiare.Jevanni non toccò nulla,in parte si sentiva responsabile.Se non si fosse fatto sopraffarre..ma erano in 4,e poteva considerarsi fortunato se non l'avevano ammazzato.Solo una botta in testa,forte,ma non troppo.
"Dovete mangiare qualcosa,altrimenti starete male anche voi"
Lui alzò lo sguardo.La giovane Sayu gli aveva messo una mano sulla spalla,quasi a volerlo tranquillizzare ma lui scosse la testa
"Non ci riuscirei comunque."
"Su,solo un morso.Non sarebbe di aiuto a nessuno se svenisse qui per non aver mangiato niente."
La sua voce era gentile ma decisa,tanto che lui si lasciò convincere.
"Credi che ce la farà?"
Era una domanda brutale ma lei non seppe cosa dirgli.
"Speriamo di si.Anche se è sicuramente grave."
Lui annuì,e rimasero in silenzio.


Lidner e Rester si precipitarono dentro non appena arrivati.Erano sconvolti,non sembravano nemmeno stanchi.A lei bastò un occhiata a Jevanni per sapere che ancora nulla era certo.Crollò di schiantò su una sedia e fece quello che nessuno,a memoria d'uomo,le aveva mai visto fare:scoppiò in lacrime.
Istintivamente Jevanni la strinse a se,per consolarla,ma sapeva che era inutile.Lei cercò di dire qualcosa ma nessuna comprensibile.Anche Rester si era seduto,incapace di star fermo e tuttavia sapendo che non c'era nulla da fare.
Proprio in quel momento la porta della sala operatoria si aprì e uno stuolo di medici,attorniati da CIA e FBI,spinse fuori il lettino dove sopra c'era NEar.Ma agli occhi degli amici e colleghi era irriconoscibile,colpa di tutti quei fili e tubi.Jevanni scortò tuti fino alla stanza,e rimase a parlare col medico
"Allora?"
Jevanni aveva il terrore di quello che poteva sentire,eppure doveva.
"Sarò sincero,è un caso grave.Ma se passa la giornata,allora forse ce la farà."
Furono le parole gentili ma ancora non rassicuranti del medico.Jevanni lo ringraziò serio,per mettersi di guardia alla porta.Nessuno sarebbe passato da li.
"Lidner,è meglio che tu vada da Josie.Era terrorizzata prima,vederti le farà meglio ne sono sicura.Per emergenze ti chiamo,ma credo sia meglio se vai da lei."
Le consigliò Jevanni,e lei si fece anche accompagnare da Sayu che probabilmente avrebbe potuto far calmare meglio Josie.Ryuk si avvicinò a balzettoni a Jevanni
"Ehi ragazzo,mi sa che avete un problema.Hai visto i giornali del mattino?"
L'ultima cosa che a lui interessasse erano i giornali ma prese lo stesso il fascio dei quotidiani che aveva in mano e si sentì ancora peggio.Rester che aveva visto si avvicinò.Erano pieni di articoli dai titoli di questo tipo:

"Sparatoria a NEw York.Era davvero il famoso L?"

"Il detective L preso in trappola da degli esaltati salva la bambina della sua amante della CIA"

"Davvero il grande L è un piccoletto in fin di vita?"

"SI tratta di L o di un impostore?E chi sono i Discepoli di Kira?"

"Ospedale blindato:L sta morendo"

E via discorrendo.Jevanni e Rester erano disgustati.Qualcuno aveva fatto delle soffiate,ed era qualcuno che sapeva.
"Cazzo"
Fu la risposta di Jevanni mentre componeva il numero privato del presidente Obama.Normalmente solo Near aveva il diritto di usarlo,ma date le circostanze..


Non c'era stato nessun cambiamento nelle condizioni di Near,ma Ryuk comunque non si era allontanato dalla sedia in cui si era seduto a sbocconcellare la sua adorata mela.Guardava il ragazzo con una strana espressione,sembrava meditare.
"Eh Near,ti han proprio giocato un brutto tiro eh?Potrei avere pietà di te,e arrestare le tue sofferenze.Ma non mi va di farlo,voglio vedere come riesci a uscirne."
Sapeva che non poteva sentirlo,ma non gli importava affatto.Finì la sua mela con evidente piacere,poi restò a guardare i medici che entravano e praticavano alcuni accertamenti.Dopo poco uscirono.
"Cavoli,la faccenda è seria..ehi c'è il discorso del presidente.Non voglio proprio perdermelo,sono certo che sarà uno spasso."
CHissà cosa avrebbe detto.Prese il telecomando e accese la tv,era in diretta internazionale.Il presidente Obama era attorniato da guardie del corpo e da giornalisti.
"Oggi è un giorno triste per la nazione.Un giorno molto triste,un nostro amico e fedele cittadino della nostra patria è stato brutalmente colpito per aver voluto salvare una vita innocente."
Pausa,i giornalisti fremevano,lui aveva fatto quella pausa per far salire la tensione.
"Ma non è solo un nostro amico e cittadino,quello che ora rischia la morte per mano di alcuni criminali.E' colui che è responsabile della sicurezza di tutti noi."
Molte esclamazioni di sorpresa.Allora molti si affrettarono a chiedere se si,se era davvero il famoso L.CHe scoop sarebbe stato!Jevanni e gli altri erano in apprensione come tutti.
"No,non intendo dire questo.Ma intendo dire che il ragazzo di nome Near,in cui io ripongo la massima fiducia,dirige la sezione CIA e FBI da anni.E questo attentato alla sua vita è un attentato alla sicurezza della nazione,al popolo.I colpevoli devono pagare,tutti".
MA è un bambino,signor presidente,come potrebbe dirigere la sicurezza degli USA???
Queste erano frasi che si levavano di protesta.Obama alzò la mano,il brusio si spense.
"L'età non ha nessuna importanza,signori.Questo ragazzo ha assicurato la sicurezza negli USA da parecchi anni,aiutando gente come il misterioso L a fermare fanatici come Kira e tanti altri.Pertanto io chiedo rispetto per le sue condizioni,e pretendo che la stampa sia più discreta.D'ora in avanti,per questa vicenda,sarà il portavoce della Casa Bianca a fornire informazioni.Vi invito quindi ad essere pazienti e a pregare anche voi come me per la vita del nostro concittadino."
Concluse così Obama il suo discorso,salutato da lunghi applausi.
Rester spense la televisione e guardò Jevanni.
"DOvrebbe bastare,no?Non si può mettere a tacere un'ordinanza come quella del presidente.Presto la smetteranno di parlarne,o parleranno solo delle notizie che usciranno da loro."
"Si.Ci siamo riusciti.Ora dovremmo essere tranquilli."
Infatti nel giro di poche ore tutti i giornalisti se ne erano andati,a parte qualcuno in attesa dei bollettini ufficiali.
In quel momento entrarono Halle e sua figlia,visibilmente più rilassata anche se intimorita.Teneva tra le braccia un grande peluche a forma di panda
"Ciao ragazzi.Entro un momento,Josie non riesce a calmarsi.Se volete entrate,ho il permesso del primario."
Spiegò ma non ce ne fu bisogno,gli altri due rimasero fuori.
La bambina si avvicinò al ragazzo disteso sul letto.Era spaventata ma sembrava meno agitata di prima,forse vederlo gli aveva messo un pò più di tranquillità.
"Ciao,ti ho portato un panda perchè mi hai detto che non ne hai mai avuto uno e io ti dò il mio,così quando..quando ti svegli possiamo giocare insieme eh?"
La bambina aveva parlato coraggiosamente ma non ricevere risposta la gettò in uno sconforto tale che Halle,che piangeva silenziosamente,dovette farla uscire da li.Ryuk non visto aveva osservato tutto,senza dire niente.Adesso guardava solo il panda,incuriosito.
Una volta fuori fecero accompagnare Josie da un amica,e Halle restò seduta coi colleghi.Era ormai giunta la sera,quando arrivò il primario che diede finalmente la buona notizia.
Era fuori pericolo.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: Violet Tyrell