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Autore: Red S i n n e r    04/05/2009    5 recensioni
Ranma la guardò sconvolto. Aveva preparato un discorso ,definito e preciso in ogni suo dettaglio e l’aveva ripetuto con la stessa solerzia con cui uno, studente diligente, ripete a mente la lezione ma , a quanto pare, i discorsi con Akane non avevano alcuna utilità; era proprio un maschiaccio la sua Akane pensò, e sul suo volto comparì un tiepido sorriso.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Ryoga Hibiki, Ukyo Kuonji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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This Is Life.






Il pomeriggio era inoltrato e due silenziose figure sedevano sulla panchina di un parco sonnacchioso.
Un po’ per imbarazzo un po’ per orgoglio nessuno dei due parlava, la ragazza dai corti capelli blu neri fissava insistentemente i colori sempre più caldi susseguirsi nel cielo, privo di nuvole, cercando di ignorare l’onnipresente presenza, del ragazzo al suo fianco.
Il suddetto ragazzo ,da parte sua, faceva del suo meglio per ignorare la ragazza ma ,alle volte, una forza indipendente dalla sua volontà lo faceva voltare verso di lei.
Era così bella con quell’aria da bambina imbronciata mentre fissava ,con scarso interesse, il mutevole cielo di quel tranquillo pomeriggio.
Akane intanto si chiedeva senza una risposta coerente per quale assurda ragione aveva incontrato Ranma in quel piccolo parco…
Certo la cosa non le dispiaceva affatto ma il silenzio tra loro era pesante più di un macigno.
Sbuffò contrariata da quell’assurda situazione e corrugando le sopracciglia fece per alzarsi.
“Dove stai andando?”
La voce pacata di Ranma la fece voltare stupita “Vado a casa” rispose automaticamente e ,voltandosi, azzardò un passo ma, la mano di Ranma, le afferrò delicatamente il braccio fermandola.
Akane si girò scocciata pronta a fulminarlo ma rimase interdetta dal suo dolce sorriso e dalla meravigliosa intensità dei suoi occhi blu-grigi.
“Perché non rimani a farmi compagnia?” le disse in un sussurro “Non ho ancora voglia di tornare a casa”
Akane annuì stranamente docile e tornò a sedersi sulla stessa panchina di poco prima sotto lo sguardo di Ranma.
Il silenzio tornò a far loro compagnia ed Akane nuovamente infastidita decise di infrangerlo
“Devi dirmi qualcosa? Perché si sta facendo tardi e non vorrei che tutti si preoccupassero…”
“Sì io … ecco io avrei una cosa da dirti ma …”
Akane lo guardò imbarazzata. Dove voleva andare a finire quello strampalato discorso?
Impaziente di avere una risposta lo sollecitò a continuare “Ma?”
Ranma sospirò e la guardò negli occhi imbarazzato “ma non so se riuscirò a dirtelo…”
Akane distolse lo sguardo imbarazzata arrossendo di colpo. Forse Ranma voleva…
“Akane” Ranma deglutì imbarazzato e ,con uno sforzo sovrumano, si costrinse a guardarla negli occhi “Tu sei d’accordo al nostro fidanzamento forzato? Bè io no, non più almeno…ecco io…”
Akane si alzò infuriata guardandolo gelida negli occhi “Ah è questo che vuoi? Vuoi lasciarmi? E’ per questo che mi hai fermata? Per interrompere il fidanzamento?” Ranma la guardò basito e cercò di fermarla ma lei continuò imperterrita “Bene! Sai che ti dico? Sono felice che tu abbia preso questa decisione! Addio Ranma!”
Fece per voltarsi e correre via ma si trovò Ranma praticamente di fronte “ Ma sei scema o cosa?”le urlò in faccia “E’ mai possibile che tu non mi faccia mai finire una frase?? Sempre pronta ad equivocare vero?”
Akane lo interrupe ancora più furiosa “Io non sto equivocando proprio un bel niente!” replicò lei “Sei proprio tu che ha detto che non vuole più un fidanzamento forzato, o sbaglio?” la voce le si incrinò ma l’orgoglio le impedì di piangere
Ranma la guardò sconvolto. Aveva preparato un discorso ,definito e preciso in ogni suo dettaglio e l’aveva ripetuto con la stessa solerzia con cui uno, studente diligente, ripete a mente la lezione ma , a quanto pare, i discorsi con Akane non avevano alcuna utilità; era proprio un maschiaccio la sua Akane pensò, e sul suo volto comparì un tiepido sorriso.
Ovviamente Akane fraintese quel sorriso e gli urlò in faccia tutta la sua rabbia. Era stanca di farsi prendere in giro e stanca di lui, quindi le urlò lei, era un bene che non fossero più vincolati da un fittizio fidanzamento.
Ranma scosse la testa sconsolato, No con lei i bei discorsi non servivano a nulla.
Tappandosi le orecchie per non diventare sordo a causa delle urla e degli insulti della sua dolce fidanzata urlò a sua volta. “Volevo dirti che ti amo e che sono stanco di essere legato a te da un fidanzamento deciso dai nostri genitori! Voglio che il fidanzamento sia solo una nostra decisione! Ma tu equivochi sempre e non mi hai fatti finire!”
Quando si rese conto di ciò che aveva appena detto o , per meglio dire, urlato Ranma arrossì tanto da confondersi con l’altalena bordeaux alle sue spalle.
Da parte sua Akane aveva sentito tutto e , ovviamente, aveva smesso di urlare, diventando anche lei di una candida tonalità bordeaux.
Aprì e chiuse la bocca più volte prima di riuscire ad articolare una frase di senso compiuto “ Che cosa hai detto?” biascicò con non poche difficoltà
Ranma la guardò con la coda degli occhi ,urtato, e con le mani ancora a coprirsi le orecchie borbottò “Ora non farmelo ripetere…”
Akane lo guardò sbattendo le palpebre con le guancie deliziosamente arrossate e poi improvvisamente scoppiò a ridere.
Rise forte tenendosi la pancia con le mani, rise talmente forte che cominciarono ad uscirle le lacrime dagli occhi.
Ranma la guardò offeso con la coda dell’occhio arrossendo ancor di più
“ Cosa c’è di tanto divertente?” sbottò poi

“Non me lo chiederesti mai se potessi vederti!” riuscì ad articolare Akane ancora in preda al riso.
Ranma infatti si copriva ancora le orecchie con le mani e sembrava pronto a difendersi da un qualsiasi tipo di attacco poi ,il viso di un rosso acceso, incrementava ancor di più l’iralità del momento.
Ranma sbuffò contrito e ,intaccato nell’orgoglio, incrociò le braccia cominciando a sbattere nervosamente un piede a terra in attesa che la sua fidanzata finisse gentilmente di ridere.
Akane smise finalmente di ridere ed asciugandosi le ultime lacrime lo fissò seria, Ranma ancora le teneva il broncio guardando da tutt’altra parte ma in spasmodica attesa della sua risposta.
Ora imbarazzata, Akane, si avvicinò piano a lui e appoggiò le sue piccole mani sulle spalle larghe e forti di lui che sussultò ,sorpreso, perdendosi poi nel caldo nocciola sfaccettato d’oro dei suoi occhi.
“Ranma” Iniziò lei imbarazzata “anche per è la stessa cosa… voglio che il fidanzamento sia una decisione nostra” pronunciò quella nuova parola quasi a fatica ma poi gli regalò uno dei suoi sorrisi più belli.
Ed anche Ranma inconsapevolmente sorrise stringendola a sé in un caldo abbraccio.
Erano così presi da quell’abbraccio mozzafiato e dalle loro emozioni che nemmeno sentirono un debole tonfo.

Ukyo cadde a terra quasi senza vita. Si era ritrovata lì per caso e ,appena li aveva visti, si era nascosta dietro un albero ed aveva gioito quando anche lei aveva creduto che Ranma volesse rompere il fidanzamento con Akane, ma come lei ,Ukyo, si era ricreduta.
Aveva capito le intenzioni di Ranma forse da subito ma si era rifiutata di accettarle Era un errore ,si disse tra sé , Ranma non poteva preferire Akane a lei.
Ma erano tutte bugie le sue, tutte stupide illusioni Ranma aveva scelto, e non aveva scelto lei.
“Ti amo”
Il sussurro dolce e caldo di Ranma le infilzò definitivamente il cuore, No, non poteva andare peggio di così
“Ti amo anch’io”
Il sussurro emozionato di Akane arrivò alle sue orecchie con un chiarezza e una nitidezza spaventosi inferendo ancora di più su quel cuore ormai agonizzante.
In un lampo d’insensata ferocia prese le sue fidate e inseparabili palette pronta a lanciarle contro il suo incubo ricorrente sperando, internamente ,di svegliarsi in fretta.
“Cos’hai intenzione di fare Ukyo?”
La ragazza sobbalzò ,spaventata, voltandosi per vedere Ryoga che, con il suo inseparabile ombrello rosso, la guardava minaccioso.
“Che ci fai qui?” boccheggiò infine guardandolo mentre si sedeva poco distante da lei
“Quello che ci fai tu…” pronunciò amaramente il ragazzo “Osservo i miei incubi diventare realtà”
Ukyo lo guardò stralunata e poi si voltò nuovamente indietro attenta a non farsi scorgere e vide Ranma e Akane ancora teneramente abbracciati che ridevano felici.
“Non doveva andare a finire così Ryoga” pronunciò a stento, mentre le lacrime minacciavano di sopraffarla, “Non è giusto…”
“La vita raramente è giusta Ukyo” le rivelò il ragazzo con un mesto sorriso e una punta di cinico divertimento.
La ragazza si voltò a guardarlo furiosa “Ti arrendi così? Non combatti per la tua Akane?” lo sbeffeggiò
“Akane non è mai stata mia” pronunciò a fatica Ryoga “Ed in fondo , io, l’ho sempre saputo.”continuò con una smorfia “Akane è di Ranma e non c’è niente che io e te potremmo fare per cambiare le cose. Questa è la realtà dei fatti, che ti piaccia o no”
Ukyo , colpita e affondata da quella terribile verità, pianse silenziosamente.
Ryoga la guardò intristito e, con un movimento veloce, rovistò nel suo enorme zaino alla ricerca di un fazzoletto sorridendo mestamente ogni volta che vedeva un souvenir comprato per Akane.
Avvicinandosi a Ukyo le porse il fazzoletto che la ragazza accettò con un mezzo sorriso.
“Cosa dobbiamo fare Ryoga?” domandò la ragazza dopo che si fu ripresa
“Nulla” le rispose semplicemente lui “Dobbiamo solo imparare a convivere con la realtà dei fatti e ricordarci che, insieme, quei due sono felici. Dobbiamo essere soddisfatti della loro felicità. Non importa per merito di chi Akane sorrida.”continuò poi con voce tremante ”L’importante è che sia felice e se la sua felicità è con Ranma… Io sono felice per lei” concluse a bassa voce
Ukyo sorrise tristemente “Hai ragione” bisbigliò amaramente “infin dei conti so, che Ranma, non sarebbe stato felice con me, come lo è con Akane”
Ryoga annuì sovrappensiero e ,alzandosi, si mise lo zaino sulle spalle posizionando poi l’ombrello sopra l’enorme bagaglio.
“Te ne vai?”gli domandò presa alla sprovvista.
“Non ho altra scelta…” mormorò con gli occhi bassi “ma tornerò” aggiunse con un sorriso “Devo sincerarmi che Ranma tratti bene Akane altrimenti dovrà vedersela con me!”
Ukyo sorrise divertita.
“E tu Ucchan? Tu te ne andrai?”
La ragazza scosse il capo con fermezza “Ho il mio locale ,qui, e poi … chi proteggerà quei due dagli attacchi di Shampoo e Kodachi appena la notizia giungerà alle loro orecchie?”
Anche Ryoga si esibì in un sorriso divertito.
“Troveremo anche noi il nostro lieto fine Ryoga?”
“Penso di sì Ucchan…il segreto sta nel non demordere.” Il ragazzo sospirò per poi aggiungere “Questa è la vita…”
“Già questa è la vita…” concordò Ukyo sospirando a sua volta “Bè buon viaggio Ryoga spero di rivederti presto da queste parti.
E in bocca al lupo per il tuo lieto fine!” aggiunse sorridendo

“Anche a te Ucchan” poi ,con un ultimo cenno della mano, ed un ultimo sorriso, sparì, nella luce del tramonto.
Ukyo distolse lo sguardo. Sì, avrebbe cercato il suo lieto fine.
Girandosi appena osservò Ranma e Akane dirigersi verso casa ridendo scherzando e prendendosi in giro ,anche, ma sempre ed indissolubilmente mano nella mano.
Quei due il lieto fine l’avevano già trovato. Ora toccava a lei.
Già…così è la vita

Fin.



*



Red's Word: Bè, che dire? Questa mia piccola Shot, descrive una quanto mai ipotetica dichiarazione fra i due personaggi anime/manga più innamorati e più infantili che io conosca. XD
L'ho scritta un pò di tempo fa, quindi l'effetto finale non è ottimo.
Ho voluto aggiungere le parentesi Ukyo/Ryoga perchè mi sembrava doveroso parlare anche degli innamorati dall'altra parte della barricata.
Spero sia piaciuta. *O*

Red.
   
 
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