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Autore: AndreMCPro    18/09/2016    2 recensioni
"Quel mondo era fantastico! Avrebbe voluto restare lì per sempre!"
Chi avrebbe mai detto che il suo desiderio sarebbe stato esaudito?
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akihiko Kayaba, Kirito Kirigaya, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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This is not a game anymore
Cap.12 Quest di indagine

 
Aincrad, piano 29. Dheran, 23 agosto 2023
Un uomo dal volto coperto stava in piedi in un vicolo. L’impugnatura della sua spada si vedeva a malapena sotto la lunga cappa nera che arrivava fino alle caviglie, dove spuntavano due scarpe grigie scuro. Attendeva qualcuno, e sembrava anche molto impaziente.
Pochi minuti dopo giunse una donna, capelli biondi e occhi marroni. Si voltò per un momento, assicurandosi di non essere seguita.
«Ah, finalmente! Pensavo non saresti più venuta»
«Abbiamo avuto dei problemi, ci abbiamo messo più tempo del previsto»
«Ok. Hai portato quello che ti ho chiesto?»
Lei gli lanciò due lingotti di un metallo molto chiaro «Due lingotti di Argentium, eccoli qui»
«Bene» Fece quello prendendoli al volo e inserendoli nel suo inventario. «Ora, Thalia, per entrare nella nostra gilda dovrai fare soltanto un’ultima cosa…»
 
 
 
«Ragazzi ci siamo?» Chiese Moonlight avvicinandosi al resto del gruppo.
«Certo, ci siamo tutti…» Rispose Axel. «No aspetta, siamo in cinque… Dov’è Thalia?»
«Oh, è vero» Fece Haruo. «È uscita poco fa, ha detto che sarebbe stata occupata tutta la giornata»
«Uff… che nervi. È la terza volta in una settimana…»
«Magari si sta vedendo con qualcuno» Azzardò Axel.
«Può darsi… però proprio oggi doveva assentarsi?»
«Perché, che succede oggi?» Chiese Crow.
«Abbiamo una quest molto interessante. Sembra che al fabbro della città sia stata rubata un’arma»
«Oh, capisco, una di quelle quest di indagine. Ricompensa?»
«Lingotti di vario tipo. Alcuni neppure si possono trovare sui piani che abbiamo raggiunto finora»
«Ottimo allora. Diamoci da fare»
Andarono dal fabbro, a chiedere altre informazioni riguardanti il caso. Moonlight insistette per entrare nel luogo in cui si trovava la spada rubata.
«Era qui nel deposito, dentro una cassa chiusa a chiave» Spiegò l’NPC, guidandoli all’interno del negozio. I cinque trovarono il lucchetto della cassa distrutto.
«Ok, credo che chiunque abbia preso la spada abbia una skill di scassinare molto bassa» Osservò Crow.
«Io credo invece altro» Fece Lars accovacciandosi davanti al lucchetto e imitando il gesto di un graffio. In effetti, c’erano dei graffi sul ferro, perfettamente compatibili con un segno di artigli.
«Dici che è stato un mob? È assurdo…» Esclamò Crow.
«Già, più probabile che sia stato qualcuno con uno di quei guanti artigliati…»
«Forse Gard, il fabbro di Ragos, ne sa qualcosa» Azzardò l’NPC. «Sembra che lui venda anche questo tipo di armi»
«E Ragos dov’è?» Chiese Axel.
«È a nord di qui, oltre le colline di Blackwood. Se è stato lui sarò felice di contribuire al suo fallimento!»
«Non corriamo troppo, ce ne occuperemo noi» Lo tenne a freno Haruo. «Le faremo sapere»
«Grazie. Mi raccomando, quella spada è il mio capolavoro…»
 
«Bene, ora dobbiamo solo raggiungere la prossima città» Disse Moonlight. «E credo…» Aprì la mappa. «Sì, Ragos è la più vicina al Labirinto. Superare la foresta che ricopre le colline non sarà una passeggiata»
«Mi sembrava strano che dessero merce così rara come ricompensa di quest. Ci doveva essere per forza di mezzo un pericolo» Aggiunse Haruo.
«Allora domani partiamo?» Chiese Crow. Alla risposta affermativa degli altri aggiunse «Avverto Thalia» e le mandò un messaggio privato.
“Ok, nessun problema” Rispose lei. O non si stava vedendo con nessuno, o forse contava di rincontrare quel qualcuno dopo il viaggio, una volta sbloccato il teletrasporto per Ragos.
«Però…» Iniziò Axel. «Sono molto pochi i player che hanno raggiunto la prossima città, finora. Non credi sia un po’ prematuro partire adesso?»
«Mi prendi in giro?» Ribatté Moonlight. «Sono quasi due settimane che stiamo su questo piano. Siamo rimasti anche più del dovuto»
«Oh… è vero, scusami. È solo che… Questa città iniziava a piacermi»
«Vedi di non affezionarti troppo a questo mondo, amico» Fece Crow partendo in direzione della locanda.
 
 
 
«Maledizione, questa foresta è infinita…» Fece Moonlight menando un fendente contro dell’erba alta. Almeno altri due del gruppo la stavano imitando, poco dietro.
Si sentì un clangore in retroguardia. Crow aveva bloccato l’attacco di una mantide gigante. Axel e Lars colpirono insieme sui due lati, colpi che non andarono a buon fine perché furono parati, ma Crow ora era libero di colpire al petto della creatura, e lo fece senza esitazioni.
«Mi sono stancato di questo posto…» Mormorò il tank. «E sto anche morendo di caldo…»
Gli rispose Axel: «Noi stiamo bene. Magari puoi toglierti qualche pezzo di…»
«Shh!» Intimò loro Moonlight. Quelli la guardarono straniti, ma un attimo dopo sentirono un rumore di foglie. Tutti presero a guardarsi attorno, cercando di capire da dove provenisse, ed un attimo dopo si sentì un rametto spezzato. Lars lanciò immediatamente un pugnale in quella direzione, ma l’unica cosa che colpì fu il tronco di un albero.
«Non mi piace per niente…» Mormorò Axel. «Direi di andarcene, e in fretta»
«Con piacere…» Mormorò Crow accelerando. Ci vollero alcuni minuti prima che uscissero dalla foresta, ma quando lo fecero si ritrovarono in una pianura, a qualche centinaio di metri dalla città. A sinistra, montagne. A destra, ancora pianura. E oltre la città, il dungeon per il trentesimo piano.
«Okay, quello non è il posto che vorrei raggiungere al momento» Disse Crow.
«Parla per te!» Rispose Axel, di qualche livello più alto.
«Ragazzi, anche se fosse non è per quello che siamo qui» Li richiamò Moonlight. «Diamoci una mossa e finiamo questa missione»
«Ok» Disse Axel prendendo la testa del gruppo e aprendo il menù delle quest. «Zona nord della città… vicino all’uscita per il dungeon, guarda caso»
«È anche vicino alla locanda?» Chiese Crow.
«Non lo so, falla finita»
Ripresero a camminare. Thalia nel frattempo si guardò intorno, puntando lo sguardo verso la pianura -dove notò alcune dolci colline- e poi verso i monti, sorridendo.
«Forse è la volta buona…» Mormorò. Haruo la sentì, ma non capì cosa aveva detto. Si avvicinò.
«Hai detto qualcosa?» Le chiese. Lui lo guardò. «No, niente. Stavo pensando a voce alta»
«Posso sapere cosa?»
«No, sono… questioni personali» E distolse un attimo lo sguardo mostrando un lieve disagio. Così Haruo decise di lasciarla stare.
 
 
 
La città era molto accogliente. Gli edifici erano edificati prevalentemente in mattoni e pietra, e le strade erano piuttosto affollate. Come Crow sperava, sulla strada per l’armeria c’era la locanda… strano che non avesse chiesto di fermarcisi, ma meglio così. Per una buona volta stava facendo il serio… forse.
«Salve! Cosa posso fare per voi?» Chiese il fabbro quando li vide entrare.
«Stiamo cercando Gard» Esordì Axel. «È lei?»
«Sì, perché?»
«Ieri c’è stato un furto all’armeria di Dheran. Sembra sia stata usata un’arma proveniente dalla sua armeria»
«Oh… Beh, io ieri non ho lasciato la città. Però… come fate a dire che arriva da qui?»
«È stato usato un guanto artigliato. E sappiamo che su questo piano li fa’solo lei»
«Sì, forse li farò solo io, ma di certo chiunque in questa città può venire a comprarli e utilizzarne uno»
«Già, e a tal proposito vorremmo chiederle se ne ha venduti ultimamente» Intervenne Moonlight.
«Uhm…» Prese un registro e ne sfogliò le pagine. «Sì, tre giorni fa. Ne ho vendute una decina di paia a due stranieri… Avevano dei vestiti strani e quando sono usciti se ne sono andati in due direzioni diverse»
«Vestiti strani?»
«Sì, era vestito completamente di marrone e aveva un mantello di pelle d’orso»
«Oh okay. Grazie dell’informazione»
«Di nulla. Non vorrei che tutto questo screditasse la mia armeria»
I sei uscirono dal negozio e, accorgendosi che il sole stava calando, si diressero verso la locanda.
«Ma perché hanno fatto tutti gli NPC così attaccati ai soldi?» Si domandò Axel.
«Sono commercianti» Rispose Thalia. «Che ti aspettavi?»
«Non hai tutti i torti… ma lo trovo comunque esagerato»
«Piuttosto…» Iniziò la bionda. «Crow, tu…?»
Si voltò a cercarlo, ma non lo vide.
«Ehi, ma dov’è Crow?»
«Eh?» Fece Axel voltandosi e guardando il gruppo. In effetti il tank era sparito. Gli pareva strano che l’amico non avesse fino ad allora fatto commenti.
«Dove diavolo è, adesso?» Gridò furioso.
«Anche Haruo è sparito» Fece notare Lars.
«Ah… ok» Fece Axel calmandosi e aprendo la mappa. «Di qua»
Nessuno fece domande. Conoscendo quei due, tutti avevano capito al volo dove erano finiti.
O meglio, dove si erano fermati.
 
«Grazie per averci avvertiti» Esordì Moonlight entrando nella locanda. I due erano proprio dove previsto… lì al bancone.
«Non li avevi avvertiti?» Domandò Haruo al suo compagno di bevute, sorpreso.
«Ehm…» Mormorò quello. «Volevo farlo… poi però…»
«Senti, lasciamo perdere ok?» Lo zittì Axel. «Abbiamo trovato informazioni. Sembra che l’ultima volta che hanno venduto quel tipo di armi siano state comprate da dei tipi con dei mantelli di pelle d’orso»
«Pelle d’orso?» Ripeté Crow. «Interessante…»
«Abbiamo fatto qualche domanda mentre tornavamo, dopo… esserci accorti della vostra assenza» E li guardò male. «Abbiamo fatto qualche domanda in giro, e abbiamo scoperto che si tratta di un gruppo di criminali di bassa lega chiamato “Gli Artiglii dell’Orso”. Nessuno sa con certezza dove si trovi il loro accampamento, ma sembra che tutti i loro membri escano dalla città dalla porta est»
«Okay» Fece Crow. «Quindi immagino che adesso…» Aprì il menù e notò che era sera. «No… domani… andremo a dare un’occhiata, vero?»
«Esattamente» Rispose Moonlight.
«Ottimo. Non vedo l’ora!» Esclamò Haruo alzandosi.
«Però…» Azzardò Thalia. «Non potrebbero andare a est per ingannare chi indaga su di loro? Magari il loro covo è a ovest, in realtà. Li avrebbero già catturati se fossero così prevedibili»
«Uhm… non credo» Rispose Moonlight. «Dopotutto è solo una quest. Sono NPC, non player»
«Ok, ma tutti gli NPC che abbiamo visto finora hanno una intelligenza artificiale molto ben congegnata»
«Ok, ok. Se qualcuno vuole accompagnarti domani vai pure a controllare»
«Bene» Fece la bionda. «Lars?»
Quello annuì senza dire altro.
«Vengo anche io, dai» Si offrì Haruo.
«Uhm… okay» Fece lei. «Allora noi domani ci facciamo un giro per le montagne»
«D’accordo, ma se non trovate niente non dite che non ve l’ho detto» E si allontanò, seguita subito da Axel. Thalia li guardò allontanarsi, e poi scoccò una rapida occhiata ai suoi compagni di viaggio per il giorno dopo, facendo uno strano sorriso.
  
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