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Autore: Kind_of_Magic    18/09/2016    1 recensioni
«Non è colpa mia se hai perso te stesso» dice Erik, chiedendosi chi voglia prendere in giro. Certo che è colpa sua. Si è portato via tutto, andandosene via in quel modo: di chi altri potrebbe essere la colpa?
[Days of Future Past]
Erik scopre che Charles ha rinunciato ai propri poteri. Prova a parlargli, per capire che cosa lo abbia spinto a quel gesto, ma Charles è cambiato, ferito. Tra loro non è più la stessa cosa.
[Charles/Erik]
Genere: Angst, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Charles Xavier/Professor X, Erik Lehnsherr/Magneto
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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This isn't you

Questa storia partecipa alla sfida "A box full of prompts" indetta dal gruppo Facebook "EFP famiglia: recensioni, consigli e discussioni" con il prompt di Dauntlessbadwolf

 Fandom: X-men Days of Future Past

 Coppia: Charles/Erik

 Rating: A piacere

 Avvertimenti: Angst

 Prompt: "Charles, come hai potuto rinnegare ciò che sei?"

This isn’t you

Erik non vede Charles da molto tempo. Erik non vede Charles da quando si sono separati su quella spiaggia. Erik guarda l'uomo in piedi davanti a lui e pensa che quello non è Charles. Charles non ha mai pensato che i mutanti dovessero regnare sugli esseri umani, questo Erik lo ricorda bene, ma non avrebbe mai pensato che potesse essere capace di quello.
«Chi sei tu?» chiede Erik a bassa voce, quasi spaventato di quale potrebbe essere la sua risposta.
«Sono sempre io, Erik. Non ti ricordi di me? Non ti ricordi di noi?»
«Mi ricordo di qualcun altro, di una persona diversa» risponde Erik «Mi ricordo di un uomo che sapeva sempre ciò che stavo pensando. Mi ricordo un uomo che capiva l'orrore che avevo vissuto perché l'aveva visto nella mia mente. Mi ricordo un uomo che era mutante e fiero»
«Non ho più saputo ciò che pensavi, da quando tu hai deciso di escludermi dalla tua mente e dalla tua vita» Charles non lo guarda nemmeno, quando parla. Erik sente una contrazione della bocca dello stomaco pensando a tutte le volte che ha desiderato togliere l'elmo per poter parlare di nuovo con lui. Ricorda tutte le volte che ha sentito nostalgia della voce di Charles nella testa, che diceva sempre la cosa giusta, che finalmente capiva.
«Non sapevo cosa mi avresti potuto fare» si scusa Erik «Non riuscivo a fidarmi di nessuno e non ti volevo nella mia mente. Anche se ovviamente non sono davvero riuscito a cancellarti»
Charles non sembra reagire a quell’ultima affermazione. A ogni frase, Erik lo sente più distante. «Io mi sono fidato di te» fa notare Charles «E guarda come sono ridotto»
«Non è colpa mia se hai perso te stesso» dice Erik, chiedendosi chi voglia prendere in giro. Certo che è colpa sua. Si è portato via tutto, andandosene via in quel modo: di chi altri potrebbe essere la colpa?
«Perso me stesso?» ripete Charles «Ho perso molte altre persone ben prima. Puoi dire che non è colpa tua neanche per quello? Per quando ho perso Raven, per quando ho perso te
«Io non avrei mai rinnegato ciò che sono, neanche una volta rimasto solo»
«Già» la voce di Charles trasuda amarezza «Peccato che il tuo potere non ti faccia sentire delle voci nella testa. Ogni tanto si desidera un po' di silenzio, sai?»
«Non è così che lo si ottiene»
«È arrivato l'esperto in materia» commenta Charles.
«Davvero, Charles, io non capisco» Erik scuote la testa, cercando negli occhi dell’altro una risposta che non trova perché Charles evita il suo sguardo «Hai sempre sentito le voci degli altri nella tua mente, non è cambiato nulla»
«Sono cambiato io» la risposta di Charles è asciutta, ma colpisce Erik con la forza di un uragano «Sono rimasto solo e mi sono dovuto adattare»
«Quindi adattarsi significa questo per te?» Erik allunga la mano a prendere quella di Charles. Per un attimo, gli sembra che tutto sia come prima, gli sembra che loro due possano ancora essere un noi. Poi Charles ritrae la mano, quasi spaventato da quel contatto «Charles, come hai potuto rinnegare ciò che sei?»
«Ma io che cosa sono, Erik?»
Davanti a quegli occhi azzurri che lo fissano, implorandolo di trovare una risposta, Erik tace.

 

 

 

Credo proprio che questa sia la mia prima Cherik pubblicata (inizio di una lunga serie, prevedo…) nonché la prima volta che pubblico in questo fandom, anche se avevo già scritto su questi personaggi e prima o poi pubblicherò anche quella storia. Spero che come tentativo iniziale sia piaciuto, nel caso fatemelo sapere :) grazie di aver letto fin qui e grazie a Dauntlessbadwolf per il prompt ^^
   
 
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