Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance
Segui la storia  |       
Autore: imtheonekeepingyoualive    04/05/2009    7 recensioni
Si tolse una cuffia, per riuscire a sentirlo anche continuando ad ascoltare la musica.
- Cosa? - Chiese.
L' altro gli regalò un' altra occhiataccia, prima di aprire bocca.
- Guarda che ha finito. -
Frank non capì.
- Cosa? - Ripetè di nuovo.
Lo vide sbuffare, infastidito evidentemente dall' ottusità del ragazzo. Che stava iniziando a stancarsi dei modi del tizio.
- La lavatrice, ha finito il giro. E abbassa la musica che la sentono anche da fuori! - Disse, prima di alzarsi e andare ad aprire anche lui lo sportello della lavatrice.
*Frerard*
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
lavanderia6 Lavanderia A Gettoni
Capitolo 6





Quando si accorse perfettamente di quello che aveva appena detto, solo per fermare la fuga di Gerard, avrebbe solo desiderato di mordersi la lingua fino a svenire.
Perchè apriva la bocca e non riusciva a frenare il flusso di parole che spingevano per uscire? Perchè era un idiota fatto e finito, ecco perchè.
Si ritrovò a guardare Jamia con gli occhi spalancati e i brividi di nervosismo che lo scuotevano.
La ragazza sembrò dover far estrema fatica a comprendere il concetto, perchè non rispose per parecchio.
Con la coda dell' occhio, Frank, aveva visto Gerard bloccarsi come congelato.
- Come scusa? - Finalmente disse Jamia.
Frank prese a respirare pesantemente, non volendo più dire altro.
Gerard si era voltato a guardarlo.
Cazzo, merda... E anche altre imprecazioni.
Non rispose e vide Jamia iniziare a spazientirsi. Si era portata le mani alla fronte e si era coperta gli occhi, respirando per calmarsi.
- Frank Anthony Iero, cosa stai dicendo? - Sbottò, furente.
Si ritrovò ad indietreggiare senza nemmeno rendersene conto, spaventato. E poi aveva usato il nome intero, come all' anagrafe.
Ciò significava solo una cosa.
Pericolo.
- Ehm... - Farfugliò.
E avere Gerard che lo fissava in attesa di qualsiasi cosa, non poteva che farlo andare in paranoia totale.
Si ritrovò a fissarlo per meno di mezzo secondo e i suoi occhi gli fecero male al cuore. Erano belli, ma tristi.
Gerard...
Si fece coraggio e parlò di nuovo.
- Jamia io non posso mentirti. Non riesco. -
- Mentirmi? - Chiese lei confusa.
- Aspetta fammi finire... Lo sai che ti amo... -
Non riuscì a terminare la frase, perchè l' improvviso spostamento alla sua sinistra l' aveva spaventato. Gerard era sparito e sentiva i suoi passi che si allontanavano verso l' ingresso.
Il cuore prese a battergli impazzito. Stava vivendo il terrore di perderlo.
E si sentiva morire.
- Gerard! - Lo chiamò, quasi sull' orlo delle lacrime.
Ma il ragazzo non si fermò, prese il cappotto e se lo infilò.
Frank gli fu subito vicino. Lo prese per la manica e lo trattenne.
- Lasciami! Reputalo come una notte e basta. Addio. Scusa Jamia, io non lo sapevo. Non volevo farti soffrire, anche se non ti conosco. - Lo sentì dire prima rivolto a lui, poi alla sua ragazza.
Con occhi spalancati e le lacrime che avevano preso a bagnargli le guance, lo guardò aprire la porta e andarsene, senza degnarlo di uno sguardo.
Rimase così per qualche secondo, a contemplare la porta d' ingresso ormai chiusa.
Poi Jamia gli parlò.
- Come hai potuto andare a letto con lui? -
Subito si voltò a fronteggiarla.
- Non lo so, va bene? So solo che... Che... Mi sto innamorando di lui, forse. - Disse, asciugandosi le lacrime.
La ragazza spalancò la bocca, shockata.
- Cosa? - Sussurò con la voce già rotta.
Non avrebbe voluto farla soffrire in quel modo, lui amava Jamia. Però non come aveva scoperto di amare Gerard.
Jamia era diventata l' amica, come la moglie che si ama come una sorella.
- Scusami, perdonami... Però io devo andare da lui. Perchè lo amo. E... Spero che capirai che non volevo farti soffrire così, che ti amo come una sorella, un' amica. -
Si mosse verso il salotto e poi si infilò in camera, deciso ad infilarsi le scarpe per scendere ed inseguire Gerard.
Mentre si stava allacciando la sinistra, sentì Jamia raggiungerlo.
- Sei un' egoista, lo sei sempre stato. - Gli urlò, prima di andarsene.
Incassò il colpo senza fiatare, perchè lo sapeva che aveva ragione, che doveva dirlo per sfogarsi e...
Lui si sarebbe percosso da solo se avesse potuto farla sentire meglio.
La porta d' ingresso venne sbattuta e lui sospirò, affranto.
Si asciugò gli occhi e si alzò dal letto, ancora sfatto dalla notte. Si sarebbe perso nei ricordi contemplandolo, ma non c' era tempo.
Corse fino alla porta, recuperò il cappotto ed uscì.
Si fiondò sulle scale, rischiando di cadere e scapicollare giù. Ma non gli importava di niente, solo di arrivare più presto da lui.
Solo quello.
Schiacciò l' interruttore per aprire il portone e subito tirò la grande porta di vetro. Si lanciò fuori e prese a correre verso destra, dove Gerard aveva parcheggiato la sera prima.
Corse per l' intero tragitto, fino ad arrivare allo spiazzo alla fine della via.
Col fiato corto e il cuore in gola, attraversò la strada per entrare.
Scorse con lo sguardo in cerca dell' auto rossa, ma non la vide. Guardò anche intorno, ma nulla.
Era arrivato tardi.
Come ogni volta in vita sua.




Si svegliò e si girò tra le lenzuola mugugnando.
Alla fine allungò una mano e spense la sveglia. Dio, che aggeggio diabolico!
Nascose il viso nel cuscino e fece un verso.
Odiava svegliarsi presto alla mattina, d' altronde lui faceva un lavoro notturno, che cavolo! Poteva svegliarsi alle 7?
No, non poteva.
Ma doveva.
Si alzò di malavoglia, facendosi violenza e raggiunse la cucina con gli occhi ancora chiusi. Sbattè contro lo stipite della porta della camera e rischiò di far cadere il vaso in corridoio, ma ci arrivò.
Si lamentò perchè la luce era già accesa e lo infastidiva.
- Buongiorno! - Lo stordì.
Si sedette al tavolo e mormorò qualcosa di incomprensibile.
- Ma sei ancora così addormentato? -
- Umgh. -
Ovviamente era la lingua dei cavernicoli, che Frank conosceva benissimo.
- Ah beh, che pappamolle sei. -
- Taci. -
- Io, fino a prova contraria, ero già sveglio e ti ho anche preparato la colazione. Ringraziami. - Finì l' altro.
Frank sorseggiò il caffè prima di rispondere.
- Se eri già sveglio, perchè non hai disattivato la carogna? -  
- Perchè chi ti avrebbe scollato dal letto? E' tutto tempo guadagnato. -
- Ti odio. -
- Anche io ti amo, grazie. E vedi di muoverti che non voglio arrivare in ritardo. -
- Ma porca puttana Gee, sono le 7 di mattina! Come potremo essere in ritardo? - Sbottò Frank.
Lo guardò negli occhi in attesa di risposta.
- Perchè tu sei lento e di arrivare tardi al matrimonio di mio fratello non ho voglia. Sono il testimone io, carino. - Esclamò l' altro con fare saccente.
Frank non riuscì a controbattere, perchè lo sapeva che era lento.
- Almeno mi fai leggere il giornale? -
- No. -
- Eddai! -
- No. -
Sbuffò infastidito. Recuperò una fetta biscottata e ci spalmò sopra un chilo e mezzo di marmellata alle fragole, quella che piaceva tanto al suo ragazzo.
Quando si sarebbe accorto che gliel' aveva praticamente finita, sarebbe successo il finimondo.
E Frank aspettava solo quello per poi fare pace come sapeva.
- Ti odio, lo sai? -
Gee non scollò nemmeno gli occhi dal televisore.
- Sì, me l' hai detto giusto qualche minuto fa. -
Si ritrovò a sorridere, senza poterci fare niente.
Addentò la fetta e iniziò a ruminare.
Ripensò alla fatica fatta per riconquistare la sua fiducia, dei tre mesi passati senza vedersi e sentirsi. Dei successivi due a fare in modo che smettesse di trattarlo come un conoscente e finalmente capisse che aspettava solo di mettersi con lui.
Alla fine ce l' aveva fatta con enormi sforzi e con altrettanti sacrifici.
Ma per Gerard questo e altro.
E adesso mancava poco ai sei mesi di convivenza. E lo amava ogni giorno di più.
Finì di masticare e si pulì la bocca. Poi si alzò e si avvicinò al moro.
Si abbassò su di lui e lo bacio di sorpresa. All' inziò l' altro non collaborò ma, alla fine, si ritrovò con sei metri di lingua in bocca.
Quando si staccò ci mancò poco che gli scoppiasse a ridere in faccia.
- Hai un sapore famigliare... - Sussurrò Gerard, facedosi pensieroso.
- Il mio. -
- No, qualcos' altro... Come... -
Frank capì che forse era meglio allontanarsi e chiudersi in bagno. Se teneva alla sua incolumità, eh.
- Pensaci e poi me lo dici. Ti amo. -
Lo baciò di nuovo leggermente sulle labbra e sgattaiolò fino in bagno.
Prima che chiudesse del tutto la porta, riuscì a sentire Gerard.
- Aargh! Frank, la mia marmellata! Brutto maledetto! -




Ebbene sì, anche questa è terminata. Un pò mi dispiace perchè mi ci ero affezionata a 'sti due craponi, però va bene lo stesso. ^^
Visto che la volta scorsa non vi ho annoiato con le mie chiacchiere, recupero adesso.

friem: Ecco come l' ha presa Jamia. Anche fin troppo buona quella donna, io l' avrei investito dopo averlo saputo. O comunque gli avrei fatto del male. UU
Sembrava tutto perso, ma poi ce l'ha fatta quell' omino chiamato Franco. E meno male!
Grazie per aver seguito, grazissime! ^^

cucciola_punk: MogliaH! Povera Jamia sì. Però noi amiamo così tanto la Frerard che smettiamo di pensare alle fidanzate. Ma è giusto così, eh. UU
Ti amo un casino anch' io, sei la mia MogliaH! **

kiroandstrifyforever: Sìì, poor Gee! ç_ç Che brutto colpo sapere che il ragazzo con cui hai appena passato una notte da svenimento è fidanzato. Però alla fine sono tutti poveri, poor Jamia e anche un pò poor Frank, che non sa nemeno lui da che parte girarsi. <.<
Per fortuna tutto si è risolto, non ho avuto i coraggio di farli star male male per sempre. XD
Thanks for reading! ^^

Dominil: Bah, la camomilla. <.< Te l'ho già detto quello che penso di quella bevanda.
Però ti amo e allora l' ho messa. Perchè ciò che piace a te, piace a Frank. OBVIOUSLY. UU
Alla fine hai visto cosa ha fatto Frank con Jamia. Perchè lei è la sua fidanzata però... Gee è Gee. No?
Sembrava una scena da Beautiful, di quelle che ti fanno dire "ecco, e adesso?" però non ho avuto il coraggio di farli separare proprio.
Sai, la Frerard regna. UU
E io ti amo da morire, siamo noi la Frerard.

Devilgirl89: Grazie per i complimenti! ** Mi rendi super felice!
Comunque povera Jamia, lei non lo sapeva che il suo fidanzato si è dato da fare con un altro ragazzo. E pure Gee non lo sapeva che Frank fosse già impegnato.
Quindi è Frank quello da menare qui. Però dai, alla fine ce l' ha fatta a riconquistare il pittore.
E meno male. XD

AintAfraidToDie: Sìì, figlia, sìì!
No, un pochino di grattacapi ci devono essere, perchè se no sai che palle? UU E poi ci stava bene il colpo di scena dopo il sesso. XD
Come sei stata tragica, Picci. Lo sai che non avrei avuto il cuore di farli lasciare in così malo modo, anche se c' ho pensato.
Però ci stavo male e allora li ho fatti ritornare insieme con una scenetta dolce della mattina.
E adesso sei felice?
Ti amo anch' io, figliola. Proprio sì. UU

OHLOVEIERO: Grazie! Sono felice che ti piaccia, davvero! ^^

jessromance: Mah, se vuoi adesso Jamia è libera, la puoi prendere tu.
Eeh, chi non vorrebbe passare una nottata con Gee? *ç*
No, niente boxe fra Jamia e Gee, anzi... Non ci sono stati sberloni nè niente... Io avrei inziato a menar le mani, conoscendomi. XD
Però sono personaggi sedati, ecco perchè.
Thank for reading!! ^^


E ringrazio le 19 persone che la tengono tra i preferiti e le 5 che l' hanno seguita. (metteranno altre opzioni quelli di EFP? <.<)
Grazie grazie davvero!

XOXO Sory^^
   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance / Vai alla pagina dell'autore: imtheonekeepingyoualive