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Autore: Cronos22    19/09/2016    1 recensioni
Il Demone Nekroz è stato sconfitto,la pace regna apparentemente sovrana su Homeworld e sulla Terra,ma un nuovo male sembra destarsi dalle profondità oscure dell’universo,spingendo i nostri eroi ad affrontare un nemico ancora più temibile del precedente.
Sequel de “Le Cronache di una gemma:Le ombre dell’universo”
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Pearl/Perla, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache di una gemma'
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Kalimdor e Serienor:Passato e presente a confronto
 
La guerra infuriava per tutti i terreni esterni alla capitale,l’odore delle carni lacerate e putrefatte dei soldati nemici cospargeva l’aria di un odore salmastro,lo scoppio dei cannoni e delle varie armi da fuoco riempivano il cielo con i loro fumi,schegge arcobaleno di soldati Homeworld defunti cospargevano e decoravano il terreno ormai sterile e privo di vita,dove il fuoco e le ossa le facevano ormai da padrone,venendo continuamente deturpata sia dalle gemme che dai non-morti serafici,che combattevano una guerra che sembrava ormai senza tempo e senza fine,destinata a ripetersi continuamente in un ciclo perpetuo di morte e rinascita.
Il generale nemico Lance zoppicava malconcio dentro tutto quest’odio tra razze,supportandosi con la sua spada verso il punto di ritrovo dove Serienor e Krystal lo stavano attendendo,osservando da dietro la sua maschera i volti sofferenti dei soldati di entrambe le fazioni,che sembravano lottare non più per un ideale più grande,ma per la loro stessa sopravvivenza ed in quel momento il ragazzo ricordò mentre camminava tutta la sofferenza ed il dolore patito durante la guerra di ribellione,gli amici caduti,i nemici sconfitti e la perdita della propria personalità,ogni evento di questo nuovo conflitto lo riportava indietro con la mente,quasi come se il passato si stesse manifestando nuovamente e lui,quasi fosse di nuovo il carnefice ed il burattinaio dietro tutto questo orrore,ma mentre si dirigeva ansimando verso le navi spaziali alleate,un urlo poderoso arrestò la sua marcia.
-LANCE!-urlò Kalimdor correndo e fermandosi dietro di lui,con la spada lucente tenuta saldamente sulla sua mano destra –Ferma questa follia!-
-Non si può più fermare questa spirale d’odio-esclamò ridacchiando malevolmente,ponendo dietro la sua schiena la sua spada e materializzando il suo scudo blu come il mare e tramutandolo in una gigantesca alabarda –Tutto questo padre è stato causato dalla nostra razza e dalle gemme che hanno voluto creare scompiglio nell’universo-sorreggendosi a malapena con il manico della sua arma piantato sul terreno –L’ora della fine per tutti è appena giunto-
-Anche se sei mio figlio-stringendo con forza l’elsa della lama –Non posso permetterti di continuare ad essere un burattino-avventandosi con violenza verso la propria progenie ed eseguendo un fendente verticale,schivato all’ultimo istante dal ragazzo,che con un balzo forzato e privo di eccessiva agilità,si allontanò dall’attacco del padre rimanendo fermo a fissarlo,quando improvvisamente la sua maschera cominciò a scindersi in due parti,con il lato sinistro che cominciò a cadere dal suo volto,cadendo a terra e spezzandosi in tanti frammenti,rivelando parte del suo viso,lasciando libero il suo occhio sinistro che lacrimava sangue,lasciando stupefatto il serafico resuscitato,che lentamente cercò di avvicinarsi cautamente al ragazzo,quando di colpo Serienor cadde dal cielo,posizionandosi al centro tra i due,imbracciando il suo martello da guerra tra le mani ed osservando con viso divertito padre e figlio,mentre lo guardavano con aria confusa.
-Qualcosa non va Kalimdor?-osservando il suo ex compagno di battaglia con sguardo folle e privo di compassione –Paura che il tuo caro figliolo ti faccia la pelle?-continuò con ironia provenire dalla sua voce,ridacchiando con gusto nel vedere l’espressione furiosa del suo ex alleato
-Che cosa gli hai fatto mostro?-domandò con rancore ed odio il generale serafico,digrignando i denti e stringendo con forza la base della sua arma–Che tipo di potere gli hai dato?-
-Io non gli ho dato proprio niente-portandosi il martello sopra le spalle e voltandosi con lentezza verso il giovane,che con la mano cercava di cancellare quella scia di sangue dal suo viso –Ti posso dire soltanto che lui è venuto già fornito del più grande e pericoloso dei nostri poteri-
-NON E’ POSSIBILE!-urlò con foga,dirigendo i suoi occhi verso il figlio da tempo perduto –Lance non dirmi che…-venendo interrotto dal comandante serafico,che sospirando osservò con il suo unico occhio scoperto il padre con aria decisa e convinta
-La ali nere sono parte di me ora-rivelando il suo tre paio di ali scure come l’oblio –Ho sofferto per la maggior parte della mia vita,fino al punto tale da diventare quello che sono oggi…-voltandosi di spalle e scorgendo dietro di lui la figura snella di Krystal,che con delicatezza lo aiutò ad allontanarsi lentamente da loro –Un mostro-con Kalimdor che non appena udì quelle parole si lanciò con decisione verso il figlio per fermarlo,ma venendo intercettato da Serienor che con una poderosa martellata colpì il terreno facendolo vibrare con violenza,vedendogli perdere l’equilibrio e cadere rovinosamente a terra,mentre con la coda dell’occhio poteva osservare Lance accompagnato dalla sua amata uscire finalmente dal campo di battaglia,lasciandolo da solo contro il suo vecchio alleato,che con lentezza si rialzava con l’aiuto della sua arma,osservandolo nel mentre con occhio cagnesco e pieno d’ira per tutto il dolore che aveva avuto il coraggio di generare e di causare ad ognuno di loro.
-In passato eravamo alleati Serienor-esclamò respirando in maniera irregolare –Abbiamo condiviso gioie e dolori-estraendo con forza la spada dal terreno morente –Ma ora...-stringendo con forza l’elsa della sua arma –VOGLIO SOLO UCCIDERTI!-avventandosi con ferocia animalesca verso l’anziano serafico ed eseguendo numerosi fendenti senza mira e precisione tattica,che finirono per colpire unicamente l’aria circostante,con l’anziano guerriero che schivava facilmente ogni singolo colpo,mentre teneva tra le sue spalle l’enorme martello da guerra,che sfoderò con estrema velocità,eseguendo una martellata circolare che urtò in pieno la zona intercostale destra,bloccando istantaneamente gli assalti sconclusionati di Kalimdor,che per il colpo subito rimase immobile,mentre dalla sua bocca colava copioso del sangue rosso e denso,che si cospargeva su tutta la sua giacca,mentre con la mano si toccava la zona danneggiata,dove poté percepire con il tatto la mancanza delle costole su quel lato,fratturate e distrutte che si muovevano dentro il suo petto,con le schegge ossee che si potevano infilare anche all’interno di organi vitali,danneggiando seriamente la sua tenuta al combattimento,rimanendo come pietrificato davanti all’ex amico che lo guardava con soddisfazione.
-Qualche problema amico mio?-domandò con ironia mentre gli girava intorno –Qualcosa ti impedisce di…-interrompendosi da solo nel vedere il petto del serafico resuscitato comprimersi e poi espandersi,ed osservando la sua bocca aperta mentre espelleva ossa bianche come l’avorio attraverso il suo sistema digerente,vomitandole dinanzi a lui,ansimando e rimettendosi nuovamente in posizione da combattimento,pronto e determinato a continuare e concludere vittorioso questo scontro
-Sorpreso di come possa espellere sostanze o materiali ingiuriosi dall’interno del mio organismo-eseguendo un affondo fulmineo con la spada,spiazzando il generale nemico ed infilzandolo con violenza nella sua spalla sinistra –Non mi chiamavano l’immortale senza motivo—affondando con ancora più veemenza la lama dentro il suo arto,tirandola successivamente fuori con ancor più violenza e portandosi la lama al livello della bocca,dove con la lingua assaggiò il sangue del suo rivale,rimanendone disgustato e spuntandolo immediatamente a terra,asciugandosi con la mano la sua bocca,profanata da quell’orrida mistura organica
-Ti è piaciuto?-ridette il serafico con ironia nella sua voce
-Sapevo che non eri sopravvissuto-invocando le sue ali blu come il mare e cospargendo il suo corpo con un aura del medesimo colore,che mascherò totalmente il suo corpo,tramutandolo in un essere di pura energia,con degli occhi rossi come il fuoco privo di pupille –Ma stringere un patto con Naya è pura follia-
-Mai quanto farsi resuscitare dai suoi carcerieri-esponendo le sue lunghe ali verdi ed assumendo lo stesso aspetto energetico del suo avversario,con la differenza che la sua aura era di un colore verde foglia ed i suoi occhi neri come la pece entravano in contrasto con l’armonia delle sue forme
-Vivi o morti…Controllati o liberi-impugnando con forza la sua spada di luce –Io non intendo permettere che tu porti a termine il tuo piano malsano-correndo con velocità verso di lui,imbracciando con forza la sua lama ed eseguendo dei poderosi fendenti,che andarono a schiantarsi contro il grande martello da guerra del suo sfidante,generando scintille e fiamme ogni volta che si scontravano,incenerendo ogni cosa intorno a loro,creando una sorta di cerchio mistico di fiamme bicolori,che li rinchiudeva al suo interno,rendendo quasi impenetrabile quel pezzo di terra,dove le loro armi si affrontavano alla pari e la loro determinazione incrollabile li spingeva a dare sempre di più per sconfiggere il loro rispettivo avversario,quando improvvisamente durante il combattimento,le loro armi scontrandosi si spezzarono ed i loro frammenti si riversarono con violenza per tutto il cerchio di fuoco,con Kalimdor a cui venne tagliato a metà l’occhio destro dalla parte superiore della sua spada,mentre a Serienor con gli spuntoni della sua arma fu lacerato la maggior parte del viso e tranciato a metà l’orecchio sinistro,ma entrambi i combattenti quasi non avessero avvertito dolore,rimasero immobili a fissarsi con rabbia e rancore,respirando e accumulando energia il più possibile,correndo successivamento l’uno contro l’altro ed ingaggiando uno scontro senza armi,che che li vide nuovamente alla pari,e con le loro urla che riecheggiavano poderose per tutte le terre esterne,scambiandosi una serie di ganci e montanti,che indebolivano solamente il loro corpo,ma il loro spirito rimaneva intatto,carico di determinazione e di passione nel portare a termine i loro corrispettivi incarichi e macchinazioni.
-NON PUOI VINCERE!-urlò Kalimdor con ardore mentre riempiva il corpo di Serienor con una scarica di pugni,che danneggiava la forma fisica dell’ex compagno di battaglia –TU NON DEVI PREVALERE!-infierendo con più potenza sul viso di lui,che sembrava ormai in balia dei suoi colpi –TUTTO QUESTO…-caricando il braccio destro per eseguire l’attacco finale che avrebbe decretato la fine del duello –FINISCE ORA!-scagliando il suo gancio verso Serienor,il quale afferrò di colpo la mano chiusa del suo avversario,sollevando lentamente la testa martoriata ed osservandolo con i suoi occhi neri come la morte,mentre sul volto si ripresentò nuovamente il suo ghigno beffardo,che lasciò spiazzato il generale di Homeworld,il quale spaventato cercava di ritrarre il suo arto,senza riuscire però a liberarsi dalla morsa che teneva intrappolata la sua mano.
-No Kalimdor-lanciando il suo sfidante lontano da lui –Il bello deve ancora venire-afferrando con lentezza la spada spezzata ed avvicinandosi con ghigno malefico e satanico –E tu ovviamente dovrai assistere alla caduta di questo impero-abbassando con forza la lama contro il braccio sinistro del serafico resusitato,tranciandolo di netto a livello della scapola,facendolo urlare dal dolore,mentre con la mano destra si toccava la parte sinistra del corpo,con la sua aura che lentamente svaniva e lasciava intravedere tutte le ferite ed il sangue che lo avvolgeva copioso dentro una pozzanghera rosso cremisi
-Maledetto-esclamò ansimando mentre con il suo unico occhio poteva osservare che anche l’aura verde di Serienor stava svanendo ed il muro di fuoco intorno a loro si era abbassato,lasciandoli esposti al centro del territorio di guerra –Ti fermeranno Serienor…tu non vincerai-
-Ne sei davvero sicuro?-esclamò ridendo fragorosamente,riuscendo ad udire in lontananza le urla di due gemme correre con velocità verso di loro –Questo lo vedremo-voltandosi di spalle,cominciando a correre il più velocemente possibile lontano da Kalimdor,svanendo nel mezzo della battaglia in corso,con Peridot e Lapis che si fermarono non appena videro il generale a terra gravemente ferito,mentre cercava di rialzarsi e di tentare di inseguire il suo ex commilitone,rimanendo però bloccato al suolo ansimante e dolorante,mentre urlava follemente al cielo in segno di rabbia ed ira.
-Kalimdor calmati ora-esclamò Lapis Lazuli,afferrandolo con delicatezza per le spalle,sollevando lentamente il busto in posizione verticale,cercando con mezzi di fortuna di fasciargli tutte le ferite e le lesione che aveva riportato durante il suo duello –In queste condizioni un altro sforzo eccessivo e rischi di morire-
-Non m’importa-sputando sangue dalla bocca –Io devo salvarlo-cercando di farsi ancora una volta forza con il braccio destro –Tu non puoi concepire il dolore che provo in questo momento-ricevendo un sonoro schiaffo da parte della gemma blu,che con occhio iracondo fece cenno a Peridot di continuare con le medicazioni
-Io sono sua sorella-esclamò con voce solenne dando le spalle ai due esseri –Ho vissuto con lui più tempo di quanto tu abbia fatto in vita tua-cominciando a camminare lentamente in direzione di dove era fuggito Serienor –Peridot scorta il più velocemente possibile Kalimdor al punto di soccorso per curare le sue ferite-
-E tu Lapis?-domandò con apprensione nella sua voce,mentre con cura sollevava in piedi il serafico malconcio –Non puoi andare da sola contro Serienor e Lance!-cercando con le sue parole di far cambiare idea alla sua amica –E’ UN SUICIDIO!-
-Devo comunque tentare-lasciando pietrificata sul posto il peridoto –Lui ha sacrificato la sua intera esistenza per cercarmi ed ora è giusto che ripaghi questo debito-
-Promettimi una cosa prima di continuare con la tua missione-esclamò il tecnico gemma dando le spalle alla gemma azzurra,cercando di nascondere i suoi occhi pieni di lacrime nascoste parzialmente dal visore elettronico –Torna da me ancora tutta intera-
-Sai benissimo che non è facile distruggermi-esclamò sorridendo senza voltarsi,riprendendo la sua corsa verso il campo base nemico,mentre Peridot attivando i suoi propulsori,volò velocemente verso le tende mediche dove affidò ai dottori ed al personale medico il serafico danneggiato,ritornando immediatamente in mezzo alla battaglia,continuando con più fervore a combattere,con la sua mente proiettata unicamente verso l’unico fattore possibile in questa guerra che consisteva nella vittoria senza alcun compromesso.
Nel frattempo però mentre la guerra infuriava ferocemente per quelle terre,Krystal riuscì a portare all’interno del campo serafico un malconcio Lance,poggiandolo con delicatezza con le spalle sulla parete di una delle astronavi,facendole sedere con cura a terra,osservando con attenzione il suo sguardo sofferente e rancoroso,mentre respirava a fatica,cercando di recuperare il più in fretta possibile le forze per continuare a combattere questa guerra sanguinaria.
-Lance è il momento che tu vada via da qui-esclamò la gemma cristallina lasciando scioccato il giovane serafico dalle sue parole –Il tuo posto non è qui con noi,devi raggiungere la tua vera famiglia prima che Serienor arrivi-
-E lasciarti da sola in balia di quel mostro-alzandosi lentamente in piedi con l’aiuto della sua spada –Te lo puoi scordare-zoppicando lentamente verso di lei –Io ho ancora una missione da portare a termine e non intendo andarmene prima di averla compiuta-rivolgendo il suo unico occhio scoperto verso la gemma,che con una lieve tonalità di rammarico e timore nei confronti del ragazzo,non ebbe il coraggio di continuare a guardarlo negli occhi,rivolgendo il suo sguardo verso il campo di battaglia dove vide arrivare correndo l’anziano serafico,ferito ed in parte debilitato,che arrestò immediatamente la sua marcia non appena vide Lance accanto alla sua amata,ancora integro e con abbastanza potere ancora in corpo per andare avanti con il suo piano di conquista.
-Lance il tempo stringe-esclamò l’antico generale osservandolo con un grande sorriso presente sul suo viso –E’ arrivato il momento di passare alla seconda fase del mio piano-ricevendo un cenno affermativo da parte del giovane,che con lentezza si toglieva,aiutato da Krystal,i vari frammenti dell’armatura dal petto,poggiandoli a terra con accanto la spada e lo scudo,illuminati da una strana ma luminosa aura dorata,che li trasformò in tre anelli concentrici che cominciarono a levitare dietro le spalle del ragazzo –Krystal avrà bisogno anche di parte del tuo potere per invocare l’albero della vita-rivolgendo i suoi occhi verso la sua amata,la quale con un semplice gesto della testa,annuì senza protestare all’ordine appena ricevuto,cominciando a levitare accanto a Lance,il quale materializzando le sue tre ali nere si librò lentamente in volo,pronto a dare inizio al rituale che avrebbe portato all’interno del loro universo l’albero della vita Ain Soph Aur e tutti i poteri che da esso derivano,cercando di dare a questa guerra una nuova svolta in favore dell’esercito serafico,in modo tale da riuscire ad eliminare una volte per tutte la piaga che le gemme rappresentavano in tutto l’universo.
 
Note dell’autore
Io:Kalimdor sconfitto e Lance ancora in balia di Serienor,non sembra cambiato poi granché
Kalimdor:Ad eccezione di una Lapis infuriata e pronta ad eliminare Serienor
Io:Alemno questo
Kalimdor:Secondo me non è poco
Zero:Basta ricordare che arrabbiata Lapis fa veramente paura
Io:Su questo hai ragione
Zero:Ho paura che faccia più danno che bene
Io:Ma questo bisogna ancora vederlo
Zero:Anche questo è vero
Io:Stavolta è inutile che chiedo a qualcuno di voi due di chiudere il capitolo perché tanto non lo fa nessuno ad eccezione di me
Zero e Kalimdor:Vedi che hai afferrato pienamente il punto
Io:Ragazzi siete proprio degli scansa fatiche
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo
  
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