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Autore: Eddygiak97    19/09/2016    4 recensioni
Dopo due anni dal matrimonio con Justin, Brian non riesce ad esprimere ancora appieno i suoi sentimenti per il giovane marito. Un giorno, un uomo in cui Brian rivedrà se stesso si presenterà nel suo ufficio, da questo incontro cambierà qualcosa nella vita di Brian, qualcosa che lo spingerà ad aprirsi, finalmente, col suo Raggio di Sole.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Brian Kinney, Gus Kinney, Justin Taylor
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5°– Un vero Miracolo 

Dopo una mezz'ora di macchina arrivarono a Britin. Una volta scesi dalla jeep ed aiutato Justin con la stampella ad entrare in casa, invitarono i due fratelli ad entrare e a restare fino a Natale.

— Entrate pure, saremo felici di ospitarvi per Natale — disse Justin contento.

— Bella casa, è molto simile alla nostra — rispose Damon ammirando la casa.

— Grazie, l’ha comprata Brian per chiedermi di sposarlo — gli spiegò Justin sorridendogli.

— Caspita, Brian, hai fatto le cose in grande per farti dire di sì! — sogghigno Damon per prenderlo bonariamente in giro.

— Scusate ma vi ricordo che domani è la Vigilia di Natale, quindi sarà meglio addobbare l'albero e la casa per la festa — li riprese Justin per porre fine a quel discorso e concentrare le energie per addobbare la casa.

Dopo una mezz'ora Brian tornò in sala con una scatola che conteneva le decorazioni natalizie che dovevano essere disposte per casa. Gus, contento di essere con il suo papà e Justin, continuava a correre da una parte all'altra per sistemare gli addobbi come meglio poteva, infine, chiese aiuto a Justin e Brian per l'albero di Natale.

— Papà, Zio Justin possiamo addobbare l'albero adesso? — chiese il piccolo Gus impaziente di divertirsi a farlo con loro.

— Certo, campione — gli rispose Brian sorridendogli dolcemente.

Tutti cominciarono ad addobbare l'albero, ma i due fratelli Salvatore, come d'accordo, facendosi un cenno di intesa iniziarono a mettere in atto il loro piano per far affiorare i sentimenti che Brian celava dietro la sua indifferenza. Damon, con l'assenso del fratello, cominciò la commedia:

— Justin, allora, come ti senti? Spero meglio — domandò con tono dolce e profondo mentre muoveva la mano dietro la sua schiena, provocando un brivido al ragazzo.

— Abbastanza bene adesso, grazie dell'interessamento — rispose cordiale ma nervoso per la provocazione esplicita del moro.

Brian, avendo osservato la situazione, si sentì chiudere lo stomaco e provò un leggero fastidio nel vedere la mano di Damon accarezzare il suo raggio di sole. Damon continuava indisturbato le sue avance al biondino, mentre la rabbia di Brian aumentava al punto che cominciava a non vederci più dalla gelosia. Doveva ammetterlo: era sempre stato geloso delle persone che si avvicinavano troppo al suo bellissimo compagno, lo era ancora con Emmett, con i suoi abbracci poco amichevoli, ma lo era stato fortemente con Ethan, che glielo aveva addirittura portato via per mesi e anche, in seguito, di quello stronzo di Cody, che aveva trasformato il suo dolcissimo compagno in un ragazzo violento, e adesso si ritrova geloso anche di Damon, per il semplice fatto che fosse affascinante e sexy quanto lui e avrebbe potuto portaglielo via. Vedendo che Brian stava per cedere, Stefan, restato in disparte fino a quel momento, fece la sua parte:

— Mio fratello come sempre ha gli stessi gusti in fatto di uomini: gli piacciono biondi, e come biasimarlo se gli piace Justin, è arrapante! — disse fingendo sulle preferenze del fratello.

— Come? Quello è mio marito! — rispose Brian, irritato a morte.

— Allora ti consiglio di dirlo a mio fratello e non a me — gli rispose Stefan, indicando il fratello.

— Eccome se glielo dirò! — rispose irritato, dicendo a Gus di continuare ad addobbare l’albero per poi prendere Damon da parte. — Senti, cosa cazzo stai facendo? — gli domandò con tono adirato.

— Perché, cosa sto facendo? — gli rispose sorridendogli, aumentando di conseguenza la rabbia di Brian.

— Lo sai benissimo cosa! Ci stai provando spudoratamente con Justin! — gli disse Brian, “leggermente” alterato.

— Sai, se non gli dimostri i tuoi sentimenti apertamente, come pensi che possa sentirsi il tuo caro Justin — rispose Damon con tono di sfida.

— Siamo già sposati da due anni quindi sa benissimo come sono fatto e cosa provo per lui, senza che sia tu a dirmi come mi devo comportare! — rispose Brian alla provocazione del vampiro.

— Ma non basta, Brian! È palese che lo ami, ma devi imparare a dimostrarlo anche a parole e non solo a letto — gli disse Stefan tranquillamente, per aiutarlo a capire. — Adesso vado ad aiutare Justin con la cena, vi prego di non azzannarvi intanto — finì Stefan, prendendoli in giro bonariamente dato che entrambi volevano sempre avere l’ultima parola.


 


 

— Hey Jus, ti serve una mano per cucinare? Essendo mezzo italiano so cucinare molto bene! — gli chiese sorridendo gentilmente.

— Hey perché no, così ci conosciamo meglio! — gli rispose Justin contraccambiando il sorriso.

— Allora, Justin, da quanto ho visto in soggiorno sei un artista! Cosa ti piace dipingere? — chiese Stefan incuriosito dai dipinti trovati in casa.

— Preferisco l’arte contemporanea, mi ispiro alla pop art e uso un sacco le vernici acriliche, ma non disdegno la composizione classica. Quando voglio realizzare un ritratto preferisco il carboncino, anche se è più complicato con la mia mano — rispose entusiasmandosi nel parlare della sua passione per l’arte.

— Davvero e cosa ritrai di solito? — chiese il castano interessato alla sua arte.


 


 

Mentre in cucina la conversazione proseguiva amabilmente, dall’altra parte della porta Brian e Damon stavano continuando a discutere dei sentimenti del primo per il marito.

— Allora se non mi credi, andiamo a chiederlo al diretto interessato! — disse Damon ascoltando la conversazione che stava avvenendo in cucina.

— Ok! E tu pensi che io sia l’unico nei suoi pensieri? — rispose Brian non credendo che il suo angelo biondo pensasse solo a lui. Detto ciò, si diressero verso la cucina, riuscendo a sentire la domanda e la risposta.


 


 

— Beh ritraggo sempre il mio soggetto preferito, ovvero il mio bellissimo compagno — rispose alla domanda arrossendo per l’imbarazzo.

A quella risposta, Brian sentì un fitta al cuore e si diede del coglione per aver permesso al suo orgoglio di avere sempre la meglio sui sentimenti. Non aveva notato che, nonostante Justin gli avesse chiesto di non cambiare se stesso per sposarlo, lui teneva alle sue manifestazioni di affetto, sempre troppo rare. In quel momento lo vedeva brillare come il sole.

— Allora Brian, ti sei convinto di essere indispensabile per il tuo giovane maritino? Ti consiglio di cambiare atteggiamento verso il romanticismo — affermò Damon soddisfatto di avere ragione.

Brian stava per rispondere quando sentì la porta della cucina spalancarsi e mostrargli i bellissimi occhi azzurri del marito sorpresi nel vederlo. In quel momento l’espressione di Justin divenne da sorpresa a dolce del vedere che l’uomo che amava era davanti ai suoi occhi. In quel momento, arrivò anche il piccolo Gus. Il bambino prese per mano Justin e lo accompagnò in soggiorno per mostrargli il presepe fatto con le sue mani e per potergli chiedere la cosa che da un po' di tempo gli passava per la testa.

— Zio Justin, ti piace il presepe che ho appena finito? — chiese il bambino emozionato.

— È bellissimo Gus, sei un vero artista! — gli rispose Justin, accarezzandogli la testa e sorridendogli.

— Grazie! Ma posso chiederti una cosa che mi sta molto a cuore? — cominciò il piccolo, nervoso. — È da molto che ci penso e ho chiesto a papà se gli andava bene e lui ha detto di sì, come sai la mia sorellina ha due mamme e due papà e io no, così ti volevo chiedere se dato che stai col mio papà posso considerarti come il mio secondo papà, sempre che a te faccia piacere — continuò emozionato e agitando con nervosismo le mani.

— Gus, io come sai ti conosco da quando sei nato e ti ho scelto addirittura il nome. Mi farebbe veramente molto felice se mi chiamassi papà! — rispose Justin abbracciandolo forte con le lacrime per la felicità.

— Grazie! — rispose contraccambiando l’abbraccio e saltandogli in grembo con le braccia attorno al collo.

Nel frattempo, Brian aveva osservato la scena in silenzio, cercando di contenere la felicità nel vedere come suo figlio voleva bene al giovane marito.

— Brian, che fai lì? Vieni anche tu a vedere come è bello il presepe di Gus! — gli disse Justin, sorridendogli con amore.

— È davvero molto bello! — rispose Brian, proprio come te aggiunse mentalmente.

— Papà, sai che zio Justin è il mio secondo papà? — disse, contento di dargli la notizia.

— Davvero, se a Justin fa piacere, per me va bene, ma ricordati di dirlo alla mamma — gli rispose il padre, ricordandogli di comunicarlo anche a Linz, sapendo che sarebbe stata entusiasta dell’entrata definitiva di Justin nella vita del figlio.

Ormai si era fatto tardi, una volta che Justin e Stefan finirono di sparecchiare la tavola, i due coniugi mostrarono le stanze ai loro ospiti e misero a letto il piccolo Gus che si era addormentato tra le braccia di Brian. Justin e Brian poterono prestarsi ad una buona maratona di sesso per in fine addormentarsi abbracciarti fino alla mattina seguente.

Il giorno successivo, dopo una abbondante colazione, si dedicarono tutti agli acquisti di regali per tutta la famiglia e amici. Perfino Damon e Stefan finirono per acquistare diversi regali sia per i loro amici di Mystic Falls, sia per i loro nuovi amici che gentilmente avevano chiesto loro di restare per la festività.

 

...

 

Completati i preparativi per la cena, la cui portata principale sarebbe stata l’arrosto al forno, Damon e Stefan continuarono la spudorata corte verso il giovane padrone di casa, che continuò a non far caso ai due, totalmente preso dalla preparazione della sala da pranzo, dove stava apparecchiando per tutti gli amici.

— Bene, la tavola è pronta! Ormai sono le sette, gli altri dovrebbero arrivare da un momento all’altro — disse Justin portando dalla cucina le ultime posate mancanti.

— Rilassati raggio di sole, staranno arrivando! — rispose Brain con tono calmo per tranquillizzarlo.

— Possiamo sapere chi arriverà… — chiese Damon non finendo la frase per il suono del campanello della porta.

Justin andò ad aprire la porta con il grembiule ancora addosso, salutando tutti e facendoli accomodare in salotto per l’aperitivo e le presentazioni.

— Dunque cominciamo con le presentazioni! Damon e Stefan Salvatore… — cominciò Justin presentandoli alla famiglia. — ...Questi sono Debbie col marito Carl. Michael, il figlio di Debbie con il marito Ben e loro figlio Hunter, e queste sono Lindsay con la moglie Melanie e la figlia di Michael: Jenny Rebecca. Loro sono Emmett e Ted con i compagni Drew e Blake, e infine loro sono mia madre Jennifer con il mio nuovo patrigno Tucker e mia sorella Molly — elencò finendo le presentazioni e invitandoli a prendere uno dei bicchieri che Brian aveva riempito con dello spumante di altissima qualità. Quando tutti ebbero un bicchiere in mano, propose un brindisi:

— Buona Vigilia e Buon Natale a tutti voi! Salute! — disse alzando il bicchiere e cominciarne a bere un sorso.

— Auguri! — risposero tutti contraccambiando il brindisi.

Dopo una mezz’ora erano già tutti a tavola pronti per cominciare a cenare coi fantastici piatti preparati con tanto amore da Justin e Stefan. Arrivati al dolce i bimbi si alzarono impazienti di aprire i regali e si diressero verso l’albero illuminato dalle lucette che facevano brillare i pacchetti sottostanti.

— Papà possiamo aprire i regali, adesso che abbiamo finito di cenare? — chiese Gus appoggiando la testa sulla spalla di Justin per averne il consenso.

— Aspetta che abbiano finito tutti di cenare e potrai buttarti sui regali — gli rispose Justin spettinandogli i capelli in modo dolce e paterno.

— Come “papà”? — chiesero contemporaneamente Mel e Linz sorprese nel sentire come il figlio si era rivolto a Justin.

— No Gus, lo zio Justin non può essere tuo! Io voglio lo zio! — si lamento JR cominciando a piangere per il fatto che voleva Justin tutto per sé senza dividerlo con Gus.

— No è mio perché sono il fratello maggiore! — rispose il bambino facendogli la linguaccia per dispetto.

— Mamma, Gus mi fa la linguaccia e dice che lo zio è suo! — disse la bambina a Melanie.

— Tesoro non vedo perché solo tu devi avere due papà mentre tuo fratello solo uno! E poi lo zio è il compagno dello zio Brian quindi non può essere il tuo papà — gli rispose la donna, lanciando un’occhiata al diretto interessato che se pur dispiaciuto annuì dalla risposta di Mel.

— Non è giusto però! — rispose la bambina, ma dovette comunque rassegnarsi alla risposta della madre.

— Adesso che avete finito con il grande dilemma possiamo spostarci in salone e aprire i regali — disse Brian sollevato dalla fine del litigio.

 

 

All’apertura dei pacchetti comparivano sui volti degli invitati dei bellissimi sorrisi dati dalla felicità nello scoprire i regali che più avevano desiderato. Quando Justin cominciò a scartare i suoi, Brian gli si avvicinò sussurrandoli sensualmente:

— Questi sono solo una parte dei regali, più tardi ti darò il regalo più grande, che ti farà molto contento — la promessa di Brian gli provocò un brivido di aspettativa che gli strappò di bocca un gemito, e per tutta la sera non riuscì a pensare ad altro che all’allusione tutt’altro che sottile di suo marito.

Una volta aperti tutti i regali i festeggiamenti continuarono fino alle dieci, poi gli ospiti cominciarono ad andarsene, svuotando la casa, in quel momento Brian si poté concentrare sul regalo che doveva dare a Justin da tanto tempo.

— Allora Raggio di Sole, sei pronto per il tuo regalo? — chiese Brian con voce bassa e provocante.

— Dipende, che cos’è ? — rispose con lo stesso tono del marito.

— Questo lo devi scoprire, splendore! — continuò a stuzzicarlo.

— Un viaggio a Ibiza? — chiese riprendendo l’idea del viaggio in palio per la loro vecchia scommessa.

— No — rispose l’uomo.

— Un altro gigolò? — chiese di nuovo ricordando tristemente il suo diciannovesimo compleanno.

— Assolutamente no, e poi sai che non andiamo più con altri dal matrimonio — rispose ancora Brian alzando la sopracciglia.

— Una scopata in piscina, al chiaro di luna? — continuò sperando di avvicinarsi alla soluzione.

— No — ripeté.

— Dai, dimmelo! Non sto più nella pelle — disse strepitante dall’eccitazione.

— Ok, ma è solo un’affermazione — rispose a Justin, sorridendogli con amore.

— Ok, allora dimmi? — disse il ragazzo emozionato.

— Te l’ho detto poche volte, ma adesso so che voglio dirtelo… Ti amo, Justin! — rispose scandendo quasi sotto voce quelle bellissime parole.

Il cuore di Justin perse un battito nel sentirle un’altra volta con estrema dolcezza e la risposta gli venne spontanea:

— Ti amo anch’io, tanto! — rispose con slancio, unendo le labbra a quelle del marito con infinita dolcezza.

— E per regalo, solo per Natale, mi avrai come vuoi tu! — finì girandosi di pancia sul letto che dividevano da quando si erano conosciuti.

Justin dallo stupore del momento pensò: “È un vero miracolo di Natale!” e, spogliatosi, poté per tutta la notte mostrare il suo eterno amore all’unico uomo che avrebbe mai amato.

 

Fine

 

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Grazie a tutti per avermi seguito e ringrazio le persone che hanno recensito la mia prima storia e il più grande ringraziamento va per Nuel che mi ha seguito durante lo sviluppo della mia fanfiction.

Alla prossima storia by Eddygiak97 

   
 
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