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Autore: rainbowpastels    19/09/2016    2 recensioni
"Devi osare un po' nella vita Scarl!" Mi sprona Lia.
E per una volta le do ragione. Lei parte per prima, scavalca la paratia esultando con i ragazzi dall'altra parte.
"Forza ce la puoi fare!" Mi incoraggiano dall'altra parte.
Faccio un respiro e corro, corro verso quel muro precario e in qualche modo so già che la mia vita cambierà.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"A che ora torni?" Chiese impaziente Lia.
"Sinceramente non ne ho idea..." Scrollai le spalle andando verso la porta "Per sicurezza prendo la macchina!"
"Ok, ok, chiamami se ti fanno sentire qualcosa di interessante! E mi raccomando, non fate gli sporcaccioni!"
"LIA" la ripresi.
"Che c'è?! Ho solo detto la verità! Ora sbrigati se non vuoi arrivare in ritardo!"

La settimana era passata ed era arrivato il tanto agognato weekend. Lia mi aveva accompagnato a cercare un qualsiasi regalo per la festa a sorpresa, dire che è stato un parto è poco. Per le prime tre ore non trovammo assolutamente nulla, poi in qualche modo era arrivata la folgorazione.
Michael mi aveva mandato l'indirizzo dello studio di registrazione per raggiungerli nel weekend. Mandai un veloce 'Sto partendo' ai ragazzi, puntai il navigatore e misi in moto.
Era da anni ormai che vivevo a Sidney ma non ero mai stata in quella parte della città, probabilmente perché era composta solo da ville super lusso, la gente che viveva lì era decisamente ricca e fuori dalla mia portata.
Parcheggiai la mia macchina sgangherata dietro ad un macchinone da parecchi soldi e mi avviai verso la villa con studio di registrazione all inclusive e chi più ne ha più ne metta.
Non sapendo bene cosa fare mandai un messaggio ad Ashton chiedendogli di venirmi ad aprire. Pensai di andare sul sicuro visto che Ash aveva più o meno sempre il telefono in mano... Beh, questa volta non era uno di quei giorni. Rimasi imbambolata davanti alla porta per svariati minuti in attesa di risposta senza risultati, decisi di suonare il campanello sperando che qualcuno mi sentisse.
"Si?" Rispose una voce maschile dall'altro lato della porta.
"Uhm... Salve, sono Scarlett, io..."
"La interrompo subito, non vogliamo nulla" mi interruppe bruscamente.
"Ma veramente io..."
"Vuole un'intervista? Qualche scoop? Un'anteprima? Non credo che rimanen.."
"Scarlett?" Sentì la voce di Calum provenire dalle spalle dell'uomo alla porta "Ehi ciao! Tutto a posto Frank, è l'amica che aspettavamo oggi!"
Frank si fece da parte facendomi entrare in quella che sembrava una villa da parecchi soldi.
"Vieni di qua, ti porto nello studio!" Istruì Cal.
Attraversammo l'ampio salotto per uscire da una porta che conduceva al giardino dove chiaramente non poteva mancare la piscina. Lo studio era una sorta di dependance più o meno grande quanto casa mia; ok lo ammetto, ero lievemente a disagio.
Calum fece scorrere un'anta della porta a vetri che dava sull'interno del "piccolo" stabile, attraversammo un altro salotto, probabilmente adibito a sala d'attesa, dove erano esposti i vari riconoscimenti che avevano ricevuto i dischi nati in quello studio. Proseguimmo per un corridoio che si apriva su alcune stanze contenenti mixer e le classiche zone di incisione separate da invisibili pareti di plexiglass, "Ash sta registrando di nuovo un pezzo di batteria perché non lo convinceva, il solito perfettino!" ridacchiò il moro, spiegandomi implicitamente perché non aveva visto il messaggio.
Entrammo nella penultima saletta, Ashton era alle prese con la sua batteria, Luke era stravaccato sul divanetto di pelle nera addossato alla parete, di Michael nemmeno l'ombra.
"Ciao Esse!" mi salutò il biondo, facendomi posto accanto a lui "Devo farti una domanda, sembri davvero una giraffa?" chiese lasciandomi spiazzata.
"Non farci caso, è da due giorni che non fa altro che leggere fan fiction, è convinto che finirà col coltivare pomodori." spiegò Calum prendendo posto sulla sedia girevole davanti al mixer.
"Ehi, almeno io finirò per avere uno splendido campo di pomodori a differenza tua!" roteò gli occhi al cielo "Anche se Michael è il più fortunato visto che muore, diventa un angelo e poi resuscita!" concluse sbuffando.
"Luke... Non vorrei deluderti ma sono solo storie..." cercai di spiegargli nella maniera più apprensiva possibile.
"Quindi niente pomodori?" mi guardò sgranando gli occhi.
"Mi spiace, niente pomodori, ma puoi sempre andare al mini market a comprarli!"
"Ok, vado e torno!" concluse sfrecciando fuori dalla porta.
"Cosa devo fare per chiedere amici normali?!" Chiese esasperato Calum.
"Ehi ciao bellezza!!" Mi salutò Ash dall'altra parte del vetro "Da quanto sei qui? E dov'è Luke?"
"È andato a prendere dei pomodori..." ridacchiai.
"Oh santo cielo. Michael?" Proseguì il batterista uscendo dallo dalla piccola porta affianco al mixer.
"È andato a casa a recuperare la sua chitarra nera!" Spiegò Calum.
"Ma sono già tornato!" spuntò Michael dalla porta dietro di noi "E ciao" mi salutò schioccandomi un bacio sulla guancia. "Luke?"
"E' al minimarket, a comprare pomodori." spiegò Calum sedendosi sulla sedia girevole.
"E' ancora in fissa con quelle storie?! Ormai non so più come dirgli che non sono un angelo e non ho rose con poteri speciali!" sbuffò Michael sedendosi sul divano di pelle e portandomi al suo fianco.
"Torniamo alle cose serie" prese la situazione in mano Ashton "Scarlett sei qui per tre motivi, uno: vorremmo il tuo aiuto per scegliere che canzoni mettere nel secondo album, ne abbiamo parecchie ma possiamo sceglierne solo una parte. Due: Ci piace averti tra i piedi, specialmente lui, quindi eccoti qui!"
"Ehi!" Protestò il ragazzo accanto a me arrossendo.
"Zitto, è la verità! E tre: in realtà non c'è un punto tre, ma mi piaceva l'idea di dare tre motivazioni!" ridacchiò Ash.
"RAGAZZI! POMODORI PER TUTTI!" Irruppe Luke con due sacchetti stracolmi di pomodori.

"Quindi questa secondo te è da scartare?" Chiese Calum.
"Scartare non mi sembra la parola più appropriata, preferirei dire 'usare in un'altra occasione'" spiegai "Non credo sia il contesto più adatto..."
"Già, hai ragione, ha un sound troppo diverso" confermò il moro.
"Ok, queste dieci sono sicure, ne abbiamo altre quattro da decidere per la versione normale..." riepilogò Ash a braccia conserte "Michael, potresti mettere via il telefono e darci una mano?"
"Uhm... Si... Ok..." borbottò mettendo l'oggetto in tasca.
"Tutto ok?" Gli sorrisi.
"Certo. Non potrebbe andare meglio." Roteò gli occhi al cielo. "Comunque io non metterei quella."
"Perché?" Chiese Luke "Era quella su cui eravamo tutti d'accordo!"
"Non lo so, mi sembra fuori posto." Rispose non curante con una scrollata di spalle.
"Uhm, mi potete dire dov'è il bagno? Devo assolutamente fare pipì" borbottai.
"Due porte più la di questa alla tua sinistra" spiegò Ash con un sorriso.
Lunatico. Ecco cos'è, lunatico. Ha cambiato umore nel giro di dieci minuti per non si sa neanche cosa.
Aprì la porta del bagno e mi ci infilai dentro per darmi una rinfrescata, non avevo realmente bisogno del bagno ma l'aria si era fatta decisamente pesante in quella piccola stanza e sentivo il bisogno di lasciarli da soli per un attimo.
Da buona paranoica quale sono cominciai a pensare a cosa avessi potuto fare di così brutto da farlo reagire così, cosa era cambiato dal giorno prima? Forse aveva letto qualcosa che gli aveva dato particolare fastidio, anche se non mi sembrava il tipo che se la prendeva per così poco.
Riattaccai il morbidissimo asciugamano al suo gancio e uscì da quella piccola bolla che mi ero creata. Non feci in tempo ad uscire dalla porta che sentì i ragazzi discutere animatamente.
Mi avvicinai con cautela alla porta per sentire cosa si stavano dicendo, pessima idea Scarlett, assolutamente pessima.
"Mi spieghi quale diavolo è il tuo problema?!" Sbottò Ashton.
Da dove mi trovavo potevo sentire chiaramente ciò che si stavano dicendo, ma non ero in grado di vederli, ne loro riuscivano a vedere me.
"Dovresti aver capito qual'è il mio problema." il tono piatto di Michael mi fece venire i brividi.
"Amico, ti sei bevuto il cervello?!" Esclamò Luke.
"Se la gente vuole parlare lasciala fare. Da quanto tempo non eri così felice Michael? Mesi? Anni? Di cosa hai paura? Non buttare tutto al vento per così poco!" All'affermazione di Calum capii che stavano parlando di me.
"Non voglio che faccia parte di tutto questo." Eccolo il pugno allo stomaco, sentì i miei occhi inumidirsi all'istante.
"Lasciatelo dire Michael, sei veramente un idiota!" alzò la voce Ashton, presi coraggio ed entrai nella stanza raccogliendo in fretta e furia le mie cose.
"Ciao ragazzi! Devo scappare, ci vediamo!" balbettai sfrecciando fuori dalla porta.
Non mi misi a correre e non piansi nemmeno, volevo mantenere un minimo di dignità, ma ad ogni 'Scarlett' ripetuto da Michael dietro di me aumentavo il passo.
"Scarlett, fermati ti prego!" Mi fermò per un polso.
"Cosa mi fermo a fare?! Ho chiaramente capito che non sono gradita" Sibilai.
"N-non era quello che intendevo, io..."
"Ah no?! Credo che l'affermazione 'Non voglio che faccia parte di tutto questo' sia abbastanza chiara." Strattonai via il mio polso stretto ancora nella sua mano e ripresi per la mia strada.
"Scarlett, lasciami spiegare dannazione! Io..." Annaspò lui.
"Cosa Michael?! Cosa mi devi spiegare, è da mesi che ci sentiamo o ci vediamo ogni dannato giorno e ancora non so cosa diavolo c'è tra noi!" Sbottai. "Ma non c'è più bisogno di dire nulla su questo, me lo hai fatto capire chiaramente. Quindi lasciami in pace." Girai i tacchi e me ne andai lasciandolo lì impalato.
A quel punto non mi trattenni più, corsi fuori dalla grande casa e mi rifugiai nella mia piccola e vecchia automobile. Lasciai che le lacrime scorressero dai miei occhi con la speranza che ogni goccia si portasse via la rabbia, la delusione e il dolore che provavo il quel momento.
 

//SPAZIO AUTRICE
CIAO BELLA GENTE! 

Ho finalmente aggiornato yeeeeh!🙊
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo (è stato un parto scriverlo!).

Alla prossima
Xx

  
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