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Autore: Freez shad    21/09/2016    6 recensioni
Dopo gli avvenimenti di "Una sfida, tre compagni e....", Nick dovrà ora cimentarsi in una nuova sfida: farsi accettare dai genitori di Judy.
Genere: Comico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bonnie Hopps, Judy Hopps, Nick Wilde, Stu Hopps
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La nuova vita di Nick'
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<< Coraggio Nick, ammettilo! >>
<< Andiamo Judy, te l'avrò detto almeno cento volte >>,
<< Davvero? Mmh....non mi pare di ricordarlo. Potresti ripetere.....per favore? >> chiese la coniglietta rivolgendo lo sguardo più tenero e innocente del suo repertorio in direzione della volpe , ormai stremata, accentuando con tono dolce l'ultima parte della domanda,
<< Va bene-va bene, basta che tu la smetta di guardarmi così >> disse la volpe, colpita dai violacei occhi della partner, prima di schiarirsi la voce << “Sei stata una coniglietta acuta ad averci pensato, sono fortunato ad averti accanto”, contenta? Di la verità, ti piace quando lo dico vero? >>,
<< Sì, sì è così. Comunque, a parte questo, hai avuto anche modo di vistare questo posto >>,
<< Già, non mi sarei mai immaginato che Borghetto fosse così >>.





Diverse ore prima infatti, mentre ancora stava attendendo il rientro di Nick, le venne in mente un dettaglio che fino a quel momento non aveva ancora considerato.
Sicura che la volpe avrebbe presto avanzato la sua stessa richiesta al genitore, così da costringerlo a mantenere l'accordo preso con lei poco prima , sarebbe però loro mancato solo un luogo dover poter passare quel tempo aggiunto.
Rapida, si fiondò nella ricerca in rete di una qualche località nelle vicinanze che proponesse una qualsiasi piacevole distrazione adatta ad entrambi; fu così che si imbatté nella notizia di una grande fiera che si stava tenendo proprio in quella cittadina, nella vicina contea dei Cervi, situata a pochi chilometri di distanza.
Le due contee non differivano molto tra di loro, in quanto entrambe dense di coltivazioni, se non che quella abitata dai cervidi era particolarmente ricca di foreste e boscaglie di vario tipo e sparse un po ovunque all'esterno delle cittadine oppure, in alcuni casi come lo stesso Borghetto, queste ultime si venivano a creare proprio nel bel mezzo della vegetazione.
Ma se la ricerca di un luogo risultò relativamente semplice, lo stesso non fu per quella riguardante il mezzo; dopo il rifiuto di Stu di concedergli il proprio, in quanto lui stesso ne necessitava l'uso, vennero accompagnati in paese da quest'ultimo in modo che, presso l'unico autonoleggio del paese, i due avrebbero potuto affittarne una per quel giorno.
Persero diverso tempo per questo imprevisto, lo stesso che fortunatamente e previdentemente avevano risparmiato con un pranzo veloce che, se per la famiglia la cosa fu indifferente in quanto abituati a quei sapori forti, si dimostrò particolarmente doloroso per la volpe, infatti questa non mancò di farlo volontariamente notare alla giovane partner,




<< Ok, devo dire che il posto è molto bello, peccato solo che ci siano due cosette di cui avrei volentieri fatto a meno >>,
<< E sarebbero? >>,
<< La prima cosa quella provocata dal....pranzo >> cominciò la volpe elargendole quel solito sorriso beffardo che utilizzava solo quando aveva intenzione di prenderla in giro,
<< Nick insomma, te l'avevo detto che era da tempo che non cucinavo. Tutti possono sbagliare, in fondo ho solo esagerato un po' con il peperoncino >>,
<< Soltanto un po'? Immagino allora che se tu ti fossi....”sbagliata” di più non lo avrei raccontato a nessuno >> aggiunse sarcastica la volpe,
<< Non essere così esagerato! Era solo il nostro famoso minestrone ai quattro pimenti, un'antica ricetta di famiglia che ci tramandiamo da madre in figlia da generazioni >> sbuffò comicamente spazientita la coniglietta,
<< Vuoi dire che anche le tue molte sorelle sparse nel mondo, con questa terribile arma biologica, cercano di sterminare intere razze di volpi? Forse dovrei avvisare anche Gideon....non vorrei che un look simile sparisse con lui, sarebbe una tragedia >> fece ironico indicando gli abiti che aveva addosso, rassomiglianti a quelli dell'altra volpe,
<< Oh andiamo, non era poi così piccante! >>,
<< Hai ragione! Del resto mi hai solamente quasi desensibilizzato le labbra, niente di che! >>,
<< E va bene, scusa! Ma se vuoi, un modo per aiutarti ce l'avrei >> chiese infine Judy accostandosi alla volpe con sguardo suadente, arrossendo lievemente, mentre si indicava la bocca << Sai, conosco un metodo molto efficace per rivitalizzartele >>,
<< Mi tenta molto, lo sa signorina? Ma mi rincresce doverle ricordare la seconda parte >> fece con la sua aria da gentilmammifero, prima emettere un profondo sospiro indicando con un cenno della mano i due conigli alle sue spalle che li seguivano a pochi passi di distanza << Non siamo soli >> terminò la volpe incoraggiandola a proseguire la passeggiata in modo da non farsi raggiungere.



I conigli in questione erano gli stessi cui la volpe aveva avuto il “piacere” di fare la conoscenza il giorno prima, ovvero Mark e Jeremy ; li avevano casualmente incontrati poco dopo il loro arrivo in paese, mentre si stavano dirigendo all'ingresso della fiera che per quell'occasione, diversamente dal solito, i paesani avevano deciso di fare all'interno della cittadina in modo da coinvolgere tutto il paese.
I due, approfittando della situazione, chiesero e ottennero il permesso di unirsi a loro; questo grazie anche al consenso di Judy che, a causa della distanza che normalmente li separava, non se la sentì di rifiutare la loro richiesta.
Ovviamente Nick non fu particolarmente felice di questa intromissione, ma non volle smontare l'altruistico entusiasmo della coniglietta con un rifiuto o delle proteste; perciò decise di rifugiarsi nell'ormai tanto collaudato “buon viso a cattivo gioco”, già consapevole dei problemi che quei conigli gli avrebbero in qualche modo sicuramente procurato.
In effetti la loro sola presenza gli stava impedendo di trascorrere in assoluta tranquillità quel pomeriggio con lei sapendo bene che, se si fossero lasciati andare ad una naturale e più.....intensa “dimostrazione d'affetto”, i due incomodi avrebbero sicuramente raccontato tutto ai genitori e questa consapevolezza non poté fare altro che incupirlo,



<< Tutto bene? >> chiese ad un certo punto Judy, notando il suo malumore, facendo riprendere il controllo sulla propria espressività alla volpe che tornò a sfoggiare la sua solita aria indifferente,
<< Certo, perché mai dovrebbe essere il contrario? >>,
<< Non usare questo trucchetto con me, volpe ottusa! Ti conosco da troppo tempo, quindi non provare a mentirmi e dimmi cosa ti assilla >> la richiesta fu prontamente respinta dal silenzioso muro di riservatezza che la volpe abitualmente innalzava a quelle domande troppo personali.
A quel punto Judy sapeva come doveva agire e perciò, avvicinandosi di più a lui ed incrociando il suo braccio con quello della volpe, lo rassicurò,
<< Nick, lo sai che con me puoi sempre parlare! >> disse semplicemente con il suo tono dolce, certa della positività del risultato,
<< Lo so, è solo che....con tutto quello che tuo padre mi fa passare, sempre con i suoi occhietti vigili addosso, come se volessi farti del male.....e trovarmi in un ambiente ancora più ostile verso le volpi rispetto a Zootropolis e poi..... >> si stoppò all'improvviso, deciso ad arrivare al nocciolo della questione << Insomma Judy, oggi ci eravamo programmati di stare da soli insieme e invece tu inviti altri ad unirsi a noi? Mi pare molto scorretto >>,
<< A parte che quegli “altri” sono i miei fratelli e poi non ti hanno fatto niente di male per meritarsi questa tua insofferenza nei loro riguardi >> 'Questo perché tu non eri con me nel campo carotina, altrimenti non diresti così',
<< Non è questo il punto e lo sai! Avresti almeno potuto chiedere il mio parere, se magari fossi stato d'accordo a dividerti con loro, e posso assicurarti che non lo sarei stato >> sbottò Nick infastidito,
<< E cosa avrei dovuto dirgli secondo te? >>, fece Judy cominciando anche lei a scaldarsi,
<< Non saprei per esempio: “Mi spiace, ma oggi vogliamo starcene un po per conto nostro. Sarà per un'altra vota”. Era una cosa tanto difficile? >>,
<< Forse non per te! Sai, a differenza mia, tu non hai mai dovuto avere a che fare con una famiglia così......tremendamente legata l'uno all'altro >>.


Solo quando la coniglietta terminò la frase si rese conto di quello che effettivamente aveva detto e, di conseguenza, causato; tutto nello sguardo della volpe le lasciava intendere una terribile verità: lo aveva ferito.
Lo aveva colpito proprio in quella sua triste realtà, come fece già una volta alla conferenza stampa di diversi mesi prima nel caso degli Ululatori Notturni e che aveva provocato il loro allontanamento, per cui lei si era tanto penata a rimediare provando a prepararsi anche ad un suo possibile rifiuto; e adesso era ricaduta nello stesso errore provocando su Nick lo stesso dolore.
Erano parole forti, troppo anche per quella maschera d'indifferenza a cui la volpe aveva più volte fatto ricorso in momenti simili; di fronte a frasi simili.


<< Hai ragione, io non l'ho mai avuta e quindi non ti posso capire >> rispose con fare spento, affranto, deluso,
<>,
<< E potrebbe non riaccadere più se tuo padre mi rifiutasse, ma a questo tu non hai pensato vero? >> la interruppe Nick, portando con quella frase un strano e doloroso silenzio.
<< Ehi Wilde, ti stai divertendo? >> domandò Jeremy, sopraggiungendo col fratello ed interrompendo quel vuoto che si era venuto a creare,
<< Tantissimo, mai come adesso >> gli rispose la volpe tornando ad esibire quell'insopportabile sorrisetto beffardo,
<< Bene, allora non le dispiacerà partecipare ad un piccolo gioco, giusto? Così, tanto per vedere chi è il migliore tra di noi >> propose Mark,
<< Perché no? Ho proprio bisogno di qualcosa che mi distragga adesso >> concluse seguendo i conigli che gli facevano strada, evitando di scambiare un qualsiasi sguardo con Judy che li seguiva con capo chino, consapevole della pessima idea della sua scelta a cui però Nick scelse di non badare questa volta.
Ciò si dimostrò un disastroso sbaglio ed ebbe modo di accorgersene quando accettò di competere con Jeremy e il suo fratello nel gioco della “prova di forza con il martello” adattato ai mammiferi di piccola taglia.
Grazie alla propria superiorità fisica rispetto alla loro ottenne un punteggio decisamente alto, ma quando il turno passò a Mark, il più atletico tra i due, finse d'inciampare così da deviare la traiettoria del colpo che finì per colpire la zampa della volpe, messosi al suo lato, facendola guaire dal dolore; oppure in un'altra occasione, mentre era il suo turno di lanciare al vecchio gioco della palla e della piramide di lattine da tirare giù, Jremy gli fece il dispetto di pestarli la coda così da farlo sbagliare.
Come fosse stato scritto in un copione, ogni volta il coniglio di turno gli porgeva le proprie scuse giustificando l'accaduto come un'incidente, che Nick doveva accettare per bontà della pace, per poi proseguire verso il gioco successivo dove “casualmente” accadeva un altro incidente di cui, sempre “casualmente”, lui ne era la dolorante vittima anche se non vi partecipava.


Intanto, più distaccata dagli altri, Judy continuava ad essere mentalmente distratta riflettendo su quanto era accaduto poco prima e a quello che si erano detti lei e la volpe,



'Ha ragione! Nonostante tutto questo tempo, continuo ad essere la solita coniglietta ottusa. Ma lo sa che non posso farci niente, è nella nostra natura essere attaccati alla famiglia! Non è colpa mia se sono nata coniglio e lui volpe!....... È vero che non ha tutti i torti e che non mi sono comportata correttamente, ma non può pretendere che li abbia soltanto io dato che è soprattutto merito mio se abbiamo avuto più libertà di vederci........Ciò non toglie che è lui quello messo sotto stress e io potevo......Oh, che confusione, cosa devo fare?'.



Nel mentre il suo cervello si concentrava sul problema cercando di trovargli una soluzione che le consentisse di accontentare entrambe le fazioni, non perse mai d'occhio i tre maschietti nella loro ridicola e primitiva competizione per stabilire chi di loro fosse quello superiore, senza avergli però mai prestato una particolare attenzione; ma così facendo, in un attimo di assoluta coscienza, si accorse di uno strano e continuo confabulare tra Mark e Jeremy.
Sebbene all'inizio non gli diede peso, incominciò a cambiare parere quando notò il loro sguardo insistentemente rivolto verso Nick; questo la spinse, mossa anche dalla più ingenua curiosità, ad avvicinarcisi per origliare.
Quello che scoprì la lasciò molto sorpresa e inorridita; i due infatti stavano discutendo su un modo per irritare la volpe continuando a fargli quegli stupidi e, a volte, dolorosi scherzi che gli avevano causato fino a quel momento sperando in una sua reazione.
Era una cosa veramente ignobile e sopratutto inusuale da parte loro, o di chiunque altro in generale; comunque Judy pensò bene di intervenire in suo aiuto, risolvendo anche il problema che l'aveva fino a quel momento assillata, usando proprio una di quelle astuzie che più di una volta Nick aveva usato su di lei,


<< Ehi maschioni, basta con queste sciocchezze! Che ne direste di andare a vedere lo spettacolo invece? >>,
<< Di cosa stai parlando, Judy? >> chiese Jeremy,
<< Di quello del circo itinerante! Ho scoperto che ogni anno si ferma proprio qui a Borghetto, è molto famoso soprattutto perché fa interagire gli spettatori con i circensi mentre mettono in mostra le loro rappresentazione. Cosa ne dite? >>,
<< Si, perché no? Lei è d'accordo Wilde? >> riprese Mark, ottenendo dalla volpe una risposta affermativa.


Lo spettacolo risultò essere emozionante in quanto ogni circense, dal trapezista al contorsionista ad altro ancora, stava offrendo il meglio del suo repertorio.
Ma se ogni singolo mammifero era concentrato sulle esibizioni presentate, lo stesso non si poteva dire di una affranta Judy che continuava ad osservare lo sguardo ancora avvilito della volpe, seduta alla sua sinistra, che sembrava aver perso tutto quell'humor che l'aveva sempre caratterizzata; persino il suo sorrisetto, nonostante lo avesse stampato in faccia, si mostrava assolutamente vuoto e astratto.
Stava ancora soffrendo e con lui anche Judy.
Riusciva perfettamente a sentire il suo palpitante cuore ridursi ai minimi termini così da provocargli un profondo dolore al petto; era il momento di rimediare, di nuovo.
Al centro della scena era sopraggiunta una giovane puma, non molto robusta ma sinuosa e ben definita nel fisico, in cerca due volontari di piccola taglia di fra il pubblico per farli prendere parte alla sua dimostrazione: la “camminata sulla fune”.
L'esercizio consisteva nel riuscire ad percorrere i circa centoventi meri di fune, senza rete né altro, tenendo sulle spalle uno sopra l'altro i due mammiferi che si sarebbero offerti volontari,
<< Forza, signore e signori, non c'è nessuno che abbia il coraggio di mettersi in gioco? Coraggio, alzi la mano chi vuole provare >> incitò la giovane felina così da attivare la coniglietta che, rivolgendosi ai suoi due fratelli alla sua destra intenti a mangiarsi uno stecco di mela caramellata, li avvertì sussurrando,
<< Ragazzi, ma come avete fatto a sporcarvi lì? >>,
<< Sporcati? E dove? >> chiesero i due,
<< Sotto il braccio >> fece, incentivandoli a controllare.
Appena i due alzarono il braccio con cui tenevano il dolce per scovare la possibile macchia, vennero immediatamente illuminati dalle forti luci dei fari che diedero l'opportunità alla circense di notarli e convocarli; furono del tutto inutili le loro proteste, soprattutto di fronte ad un pubblico particolarmente acceso.
In pochi minuti si ritrovarono a più di venti metri d'altezza, immobili uno sopra l'altro e sospesi da un solo sottilissimo cavetto; finalmente un vero sorriso compiaciuto comparve sulle labbra della volpe che si stava preparando a godersi lo spettacolo, ma la coniglietta aveva altro in mente,
<< Nick, devo parlarti >> e dopo averlo afferrato per la mano lo portò con sé fuori dal grande tendone, sotto lo sguardo basito dei suoi due fratelli.




<< Cosa suc.... >>,
<< No, non dire niente >> fece con tono serio Judy, interrompendo la volpe, << Ascolta, hai ragione! Mi sono comportata come un'egoista, Non ho pensato a quanto veramente tu ti stia mettendo in gioco per tutti e due, a quanto tu sia stanco di tutti questi pregiudizi......e a quanto tu avessi bisogno di quella pace, di cui Mark e Jeremy cercavano di privarti, che solo noi siamo capaci di creare. Lo so che ti ho ferito.....di nuovo e ti ho fatto ancora più male perché avrei dovuto essere l'ultima creatura sulla Terra a farlo. Ti prego perdonami, non volevo e..... >> ma le sue parole furono strozzate da un dolore che, lentamente ma pressante, si era fatto strada fino a raggiungere i suoi violacei occhi e sfogarsi in un pianto amaro,
<< E sei sempre così emotiva! È vero, io non ho una famiglia come te ed è per questo che non posso capire l'affetto che vi lega e la nostalgia che hai di casa quando sei lontana. Sono io che mi devo scusare e non tu >> fece con tono caldo la volpe dopo averla stretta in un confortante abbraccio, che finalmente poteva fare indisturbato, accarezzandole la testolina così da tranquillizzarla << basta che adesso non mi dica “No, tu!”, perché sono sicuro che finiremo per imitare un telefono occupato >> concluse, riuscendo a strappare quel risolino che da parecchio non aveva più sentito,
<< Oh Nick, siamo una coppia di stupidi >>,
<< Già, ed è per questo che dobbiamo stare insieme, così possiamo dire e fare stupidaggini in compagnia. Non sei d'accordo.......carotina? >> da quanto tempo la volpe non la chiamava così, sempre tenuta sotto controllo da Stu, e da quanto tempo Judy non se lo sentiva dire,
<< Sai, mi ero quasi dimenticata quel soprannome >>,
<< Aspetta che torniamo a Zootropolis e poi mi ridirai. Piuttosto le mie labbra stanno ancora aspettando di essere rivitalizzate, vogliamo approfittare dato che al momento non c'è nessuno a giro? >> propose maliziosamente Nick, notando il completo deserto intorno a loro, ottenendo sia una riappacificazione che la tanto attesa “cura” << E poi anche io ho una piccola sorpresa >>.
La coppia non fece più ritorno al tendone del circo preferendo isolarsi e approfittare di quella macchia boschiva per poter consumare le due famose torte, che Nick si era premurato di portare con sé e nascondere, in una sorta di romantico pic-nic.




Alla fine, anche quel giorno giunse al suo termine, ma prima di partire per fare ritorno a casa Hoops, Judy aveva in programma due importanti faccende:
la prima fu rimproverare i suoi fratelli, costringendoli a scusarsi con la loro volpina vittima;
la seconda invece avrebbe riguardato proprio Nick in quanto, grazie alle sue indiscusse abilità di precisione, riuscì ad accumulare un'abbondante quantità di premi in peluche e giocattoli che avrebbero funto da ricompensa ai piccoli leporidi.


Il viaggio fu particolarmente rilassante tanto che Judy, mentalmente la più stanca tra i due, si appallottolò sul sedile affianco a Nick, poggiando la testa sulle gambe della volpe, precipitando in un profondo sonno coccolata dalla calda zampa del partner.


<< Sai, carotina, è incredibile? >> disse la volpe una volta raggiunto Bunny Burrow, dopo aver restituito l'auto all'autonoleggio, in attesa che Stu li venisse a recuperare,
<< Che cosa? Il fatto che, nonostante tutto, siamo riusciti a passare un romantico pomeriggio insieme? >>,
<< Anche, ma soprattutto che siamo riusciti a far entrare tutti questi regali in quella macchina così piccola >> rispose ironico Nick,
<< Non ti smentisci mai, vero? >> fece la coniglietta, afferrandolo per il bavero della camicetta e portandoselo alla sua altezza, con sguardo ammaliante,
<< Che posso farci? Ti piaccio così >>.


<< A me non tanto! >> s'intromise Stu ,appena arrivato, osservandoli dal finestrino e bloccando qualsiasi loro eventuale azione,
<< Oh.....ciao papà....vedi noi... >> balbettò sorpresa Judy allontanando con una spinta la volpe che, colta alla sprovvista, si ritrovò col sedere per terra,
<< Che piacere rivederla signor Hoops, da quanto tempo è lì? >> intervenne Nick in soccorso della compagna,
<< Da abbastanza a quanto pare >>.
Improvvisamente una quarta voce, del tutto nuova per il canide, si fece sentire dall'interno della vettura con il suo sprezzante commento,
<< Ah, allora papà aveva ragione! Di tutti i conigli che esistono sulla faccia della Terra, proprio del più subdolo tra i mammiferi ti dovevi andare ad infatuare Judy? >>,



'Fantastico! Scommetto ogni singolo pelo della mia coda che si tratta di un altro parente'



<< Questa voce non mi è nuova >> fece pensierosa Judy, prima che l'artefice di quelle parole si mostrasse con un raggiante sorriso dal finestrino salutando la coniglietta,
<< Ciao sorellona, era da un pezzo che non ci si vedeva! >>



'Lo sapevo, ho vinto la scommessa! Bhe, non che ci volesse molto, spero solo di non aver vinto anche qualcos'altro.......che so, magari degli altri problemi'



   
 
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