Ormai  erano passati un paio di mesi dall’ inizio della relazione tra Sherlock e la sua amata e indispensabile patologa, entrambi avrebbero voluto che la loro relazione passasse ha un livello superiore ma nessuno dei due si sentiva ancora pronto, fino a quel lunedì mattina gelido. Era appena l’alba, Sherlock stava dormendo quando ad un tratto si accorse di star sognando e non era un sogno qualunque, oh no; si trovava in una chiesa decorata con delle rose bianche, lui si vedeva davanti al altare con uno smoking  nero, vicino a lui c’era John con in mano due anelli in argento  identici. Ad un tratto dall’ entrata principale l’uomo vide emergere un ombra femminile con in indosso un vestito bianco e un velo  trasparente che le copriva il volto, appena la sposa raggiunse l’uomo all’ altare, lui le tirò su il velo e vide Molly. Dopo il sogno Sherlock si svegliò di soprassalto e ripensando al sogno sorrise.
Poco più lontano dal 221B nell’ suo appartamento Molly era ancora addormentata, a un tratto si vide camminare verso una navata nuziale con in dosso un vestito bianco e con il viso coperto  da un velo trasparente con qui però riusciva a vedere solo l’ombra di  un uomo dall’ altra parte della navata  che la guardava incantato. Quando la ragazza arrivò davanti al celebrante, si accorse che l’uomo che poco prima la stava osservando sorridendo le stava tirando su il velo. Molly una volta con il viso scoperto sorrise: Quel uomo vicino a lei sull’ altare era Sherlock.  Molly si svegliò e guardando il soffitto sorrise e si chiese: “Questo sogno cosa vorrà significare?”.
 Il giorno seguente alle 10:30 circa John decise di passare a trovare Sherlock per sapere come stava, appena entrò nel palazzo venne accolto dalla signora Hudson che lo abbracciò calorosamente:”Ciao John come stai?”  John sorrise:”Bene signora e lei? Sherlock c’è?
“Io sto bene John grazie, Sherlock è di sopra” rispose la signora Hudson sorridendo.
John salì le scale e bussò alla porta:”Ehi Sherlock sono John posso entrare?”
Sherlock stava suonando una melodia al violino, sorrise e rispose:”Certo amico entra pure”.
“Ciao Sherlock allora come stai? Chiese John al suo migliore amico.
“Io bene e tu, come va con Mary” rispose Sherlock  sempre con quel sorriso smagliante.
“Con Mary va alla grande e in vece tu e Molly? Tutto tranquillo?” domandò John.
“Assolutamente, è tutto perfetto John” rispose lui.
Sherlock posò il violino nella custodia e si sedette sulla sua poltrona in pelle nera: “John ascolta ti vorrei parlare di una cosa che vorrei fare” disse l’uomo un po’ in imbarazzo.
“ Certo amico, avanti sputa il rospo” disse John mettendogli una mano sulla spalla.
Sherlock a quel punto prese un respiro profondo e parlò:” Ecco vedi ormai e da un po’ di tempo che io e Molly stiamo insieme e tutti e due vorremo che la nostra relazione passasse al livello più alto solo che non ci sentiamo ancora pronti”. Disse Sherlock.
“E allora quale è il problema? Molly e d’accordo no?” chiese John un po’ confuso;
“Il problema e che questa notte ho sognato che mi trovavo in una chiesa ed ero davanti all’ altare con te alle mie spalle che tenevi due anelli d’argento in mano, una ragazza con il velo bianco che cammina verso di me sorridendo appena mi è davanti io le tiro su il velo ed ecco Molly, io le sorrido e poi mi risveglio.” Raccontò Sherlock sorridendo.
John apparve confuso:” Quindi cosa mi vuoi dire con questo?”
Sherlock sorrise e rispose:”John voglio chiedere a Molly di diventare mia moglie”.
John fece un enorme sorriso e abbracciò forte Sherlock :”Ma è fantastico amico e dimmi come glielo chiederai?”
“Beh John stavo pensando di farle la proposta davanti a tutti voi, magari durante la festa di natale”.
John fece un cenno di assenso con il capo e poi gli chiese:”E l’anello? Come lo vorresti?”
Sherlock ci rilette su per pochi secondi e poi un po’ sconsolato rispose:”Non ne ho idea John”, a quella risposta John prese il cappotto, si voltò e gli chiese:”Hai da fare adesso?”
“No, perché?” chiese l’uomo un po’ confuso.
“Bene allora mettiti il cappotto ti accompagno a cercare l’anello” disse John dandogli una pacca sulla spalla.  Nel frattempo Mary era andata a trovare Molly:” Ciao Mary come stai?” chiese Molly sorridendo.
“Io bene Molly e tu?” le domandò la donna dopo un bacio sulla guancia
“Bene, ma c’è una cosa di qui ti vorrei parlare” disse Molly
“Dimmi tutto sono tutta per te” le disse lei sorridendo.
Molly fece un lungo respiro prima di iniziare:”Allora il fatto e questo tu e John sapete meglio di chiunque altro che io e Sherlock ci stiamo frequentando da mesi ormai e siamo felici, entrambi vorremmo che il nostro rapporto passasse al livello successivo, ma non ci sentiamo ancora pronti” disse Molly con un piccolo  sorriso amaro in volto.
Mary apparve confusa:”Che cosa intendi con passare al prossimo livello?”
Molly iniziò ad arrossire e rispose tutto d’un fiato:”Sposarci Mary”.
Dopo quella frase agli occhi di Mary apparve tutto più chiaro:”Ok ho capito voi vorreste sposarvi ma avete paura”.
“Esatto o  per lo meno  per me era così fino alla scorsa notte” rispose Molly.
“Cosa vuoi dire Molly? Spiegami” le disse Mary, Molly sorrise è iniziò a raccontare all’ amica il suo sogno:”Ecco Mary, mi trovavo davanti ad una chiesa con un vestito bianco e il velo trasparente e stavo percorrendo la navata e mentre lo facevo vedevo davanti hai miei occhi l’ombra di un uomo che mi guardava,appena arrivo davanti al celebrante l’uomo misterioso mi tira  su il velo e una volta con il viso scoperto vedo  il volto di Sherlock con un sorriso rivolto verso di me”. Per tutto il tempo mentre raccontava a Mary quel bellissimo sogno Molly non riusciva a smettere di sorridere.
Mary tornò a casa dopo poche ore:”Ciao amore come è andata la giornata?”
“Ciao amore mio, è andata bene sono stato da Sherlock” disse John
Mary sorrise:”Io invece ero da Molly, e dimmi che cosa ti a detto Sherlock, se posso saperlo”.
“Certo ma non devi dire niente a Molly” disse John dandole un bacio
“D’accordo non dirò niente a Molly, su adesso dimmi tutto” gli disse Mary impaziente.
“Bene,allora mi ha raccontato di un sogno che ha fatto l’altra notte, si trovava dentro ad  una chiesa tutta decorata con delle rose bianche lui era davanti all’ altare e io dietro di lui che tenevo due anelli uguali in argento,ad un tratto vide entrare una ragazza con un vestito bianco e un velo che le copriva il volto, lui la guardava incantato, non appena lei lo raggiunse lui…” Mary lo bloccò e disse:”Lasciami indovinare lui le tira su il velo e vede Molly  che gli sorride?”
John rimase stupefatto:”Si, ma come? Come hai fatto?
Mary rimase di sasso ma poi rispose:”Semplice perché anche Molly  ha fatto il suo stesso identico sogno”.
L’uomo spalancò la mascella:”Cosa?No non è possibile, ma allora vuol dire che…” John si interruppe e lascò finire Mary:”Che vogliono entrambi la stessa cosa, sposarsi”.
John la guardò e disse:”Sherlock mi  ha detto che vorrebbe chiederle di sposarlo con tutti noi presenti, alla festa di natale a Baker Street,  mi raccomando te lo ripeto non dire niente a Molly”.
Mary non ci poteva credere:”Davvero?  non ci posso credere e ha già trovato l’anello?”
John sorrise:”Si lo aiutato io a cercarlo”
Mary era strà contenta e anche curiosa di sapere come era l’anello:”Dimmi che anello le ha preso?” chiese eccitata.
“Un anello in argento e saranno così anche quelli per il matrimonio come nel sogno, nel caso lei rispondesse di si alla sua proposta” disse John alla moglie.
“Sicuramente dirà di si anche perché quando oggi sono andata a trovarla mi a detto che dopo quel sogno tutte le sue paure erano svanite, ma che non sapeva se lui lo volesse quanto lei” disse Mary sorridendo.
John a quelle parole sorrise a sua volta:”Sai Mary è buffo anche Sherlock dopo quel sogno  era convito di quello che voleva fare, ma aveva paura che Molly non fosse pronta”. Il giorno dopo John si recò da Sherlock per digli tutto.
 
 
 
 
Commento dell’autore:Allora siamo quasi alla fine della storia, ormai ci siamo ragazzi siete pronti? Baci al prossimo capitoloJ