Dominato dall'abulia, ho vissuto esistenze non mie, rifugiandomi costantemente nella flebile incertezza del "più tardi".
Avrei dovuto fare tutto dopo.
Anche vivere.
Ma il tempo è trascorso come acqua di un torrente, setosa sabbia che mi è scivolata dalle mani, momenti perduti e occasioni sprecate, un'esistenza dominata con acrimonia dall'ozio.
Ed adesso, sto bussando.
Bussando, bussando, alle porte del Paradiso.
Non si aprono, non per me.
Dovrei sfondarle.
Ma io non ho mai avuto molto coraggio.