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Autore: innamoratahobbit96    23/09/2016    3 recensioni
Bilbo sospirò e andò a lavarsi. I suoi capelli ricci erano in disordine e cercò di sistemarseli al meglio.
Aprì l’armadio e cercò degli indumenti consoni. Era il suo primo giorno di scuola, in una nuova scuola, a Roma. Avrebbe frequentato il terzo anno del liceo classico.
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Thorin non era per niente contento della sua vita. Era arrabbiato. Sua madre era morta. Suo nonno era morto. Le sue uniche figure di riferimento avevano perso la vita in un incidente stradale.
I loro genitori erano ricchi, avevano una grande villa con la piscina. Tanti soldi e potere. Ma chi diceva che i soldi facevano la felicità, sbagliava.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bilbo, Thorin Scudodiquercia, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 20

 
 
 
Da quando Gandalf si era assentato a causa dell’incidente, Saruman teneva sotto tiro tutta la scuola.
Non solo gli studenti avrebbero dovuto indossare delle divise, quando invece Gandalf preferiva lasciar libertà a tutti i ragazzi, ma Saruman aveva imposto regole fin troppo severe. Per lui, la disciplina era importantissima.
Il vice-preside  girava per la scuola durante tutti gli orari, tenendo le mani incrociate, dietro la schiena e con il viso rivolto dinanzi a sé.
Vide una coppia mentre si stava baciando con passione, si avvicinò ai due e li divise.
< < Contegno > > li rimproverò sistemandosi il colletto della camicia e passando oltre.
Thorin e i suoi amici erano ai loro armadietti e osservarono tutti i suoi movimenti.
< < Signor Dwalin, dovrebbe essere contento , suvvia, non faccia quella faccia come se vorrebbe maledirmi > > gli disse sghignazzando.
< < Oh io farei altro > > mormorò Dwalin quando Saruman era ormai lontano.
Balin e Bifur lo trattennero per il braccio, cercando di calmarlo e convincerlo a lasciar perdere.
< < Sembriamo in una colonia per militari > >
< < Perché Gandalf deve essere così sbadato? > > urlò leggermente Bofur.
TU, GIRATI VERSO IL MURO
I ragazzi si voltarono e videro un ragazzino di prima superiore che si voltò e guardò il muro, mentre Saruman lo stava rimproverando.
< < Hai visto?! Quello è tutto matto! > > continuò Bofur.
< < Bofur, ti sei appena guadagnato due ore in aula punizioni, domani mattina > > gli disse ripassandogli accanto.
< < Accidenti! > >
< < Professoressa! Deve fare qualcosa! > > la chiamò Dori, prendendola per le braccia.
Galadriel si voltò e sorrise amaramente.
< < Non ho alcun potere su di lui, mi dispiace > >
< < Quando si rimetterà Gandalf? > > domandò Bilbo.
< < Fra un mesetto o due purtroppo > >  
< < E’ a casa? > >
< < Sì . .  – rispose. Poi, guardò l’orologio - oh perdonatemi ragazzi, ho un impegno, devo scappare, buona giornata > >
< < Che ne dite di andare a trovarlo ? > > propose Gloin.
< < Ci sto! > > disse Dori, seguito da tutti gli altri.
< < Io non vengo - disse Dwalin incrociando le braccia – non mi è mai piaciuto quell’uomo > >
< < Un preside così buono come lui non lo trovi da nessun’altra parte > > gli ricordò Oin.
< < Fa niente, chi vuole venire, ci vediamo alle tre in piazza > > disse Bofur uscendo dal cortile della scuola.
Salutò i suoi compagni e quando Bilbo scese alla sua fermata, gli arrivò un messaggio, da un numero sconosciuto.
 
Incontriamoci, questa sera, vicino al campo sportivo
     
 
Chi sarà mai? Sarà meglio portare qualcuno?
 
 
E vieni solo. E’ veramente importante. Sono colui che hai incontrato la sera di Capodanno.
 
 
Allora non era affatto uno scherzo -  pensò Bilbo.
Gli mandò un messaggio.
 
Non sono così stupido da incontrarti.
 
L’uomo sconosciuto gli scrisse ancora.
 
 
Che cosa vuoi??
 
Voglio quella maledetta Arkengemma! Voglio che tu la rubi e me la porti.
 
Non se ne parla nemmeno.
 
Bilbo concluse il discorso e lo bloccò. Tremò di paura e si domandò se avesse agito bene. Forse non si sarebbe più fatto vivo.
< < Tutto bene Bilbo? > > gli domandò Nori appoggiando una mano sulla sua spalla.
Bilbo si riscosse dai suoi pensieri e sobbalzò.
< < C- Certo, andiamo > >
I due compagni si incamminarono, così, verso casa, salutandosi quando giunsero al bivio che li avrebbe portati a casa.
 
Bilbo pranzò in silenzio, nonostante le continue domande di sua madre. Quell’uomo non gli aveva più scritto e di questo ne fu felice.
Alle tre del pomeriggio si avviò per incontrare i suoi amici in piazza, per poter andare a trovare Gandalf. Bilbo proseguì per un lungo vialetto, abbastanza isolato. Si mise le mani nelle tasche della giacca e si guardò attorno. Con la coda dell’occhio notò una figura, non molto distante da lui, che lo seguiva.
Accelerò il passo, continuando a guardare avanti, ma qualcuno gli afferrò il braccio, bloccandolo contro il muro.
Era un uomo dai capelli biondi e nascondeva il colore dei suoi occhi per via dei grandi occhiali da sole. Indossava una maglietta spiegazzata e i pantaloni stretti mostravano delle gambe lunghe e snelle.
< < C- Chi sei . . cosa vuoi? > >
< < Stai calmo amico > > sghignazzò l’uomo abbassando gli occhiali e facendogli vedere che i capelli non erano nient’altro che una parrucca.
Fu in quel momento che lo riconobbe:Azog.
< < Azog . . > > mormorò Bilbo, tremante.
<  < Sì – affermò ridendo - questo è il mio nome > >
Bilbo fece per fuggire, ma l’uomo strinse la presa sul suo braccio, avvicinando il viso a quello di Bilbo, il quale sentì il suo alito pesante a causa del fumo e probabilmente dell’alcool.
Aozg sorrise maliziosamente e iniziò a parlare.
< < Conosco tua madre, l’ho conosciuta, l’ho violentata se lo vuoi sapere – rise ricordando il momento – si è rifiutata di mettersi insieme a me, così, le ho dato una piccola lezione. Se tu riuscissi a prendere quella maledetta Arkengemma, per me, al tuo amico Durin e soprattutto, a tua madre, non accadrà nulla. Ti darò tutto il tempo necessario. Gollum ti seguirà e farà in modo di avvertirmi, qualora tu mi tradissi > >
< < Ma Thorin è mio amico e mia madre . . > > singhiozzò Bilbo.
< < Non accadrà nulla di male a nessuno dei due, se farai ciò che ti dico – gli sussurrò nell’orecchio, indietreggiando lentamente – Smeagol ti controllerà e farà in modo che tu non ci tradisca > >

 
 
  
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