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Autore: Artemide5775    23/09/2016    0 recensioni
Loro credevano di essere normali adolescenti, ma non lo erano , non lo erano mai stati e non lo saranno mai, anche se ci proveranno.
Cinque ragazze con un destino già segnato.
***
Victoria - novizia vampira che è dovuta crescere troppo in fretta.
Crystal - la solitaria a cui piace leggere nel parco e disegnare tutto quello che prova.
Diamond - ragazza solare e pimpante con tutti, oltre che ingenua.
Alexandra - una studentessa modello dal cuore di ghiaccio e cinica in amore.
Deborah - capo cheerleader, amante degli sport, stronza e menefreghista.
***
Tratto dal Prologo:
Mentre ignare le cinque ragazze si dirigevano a scuola e a lavorare, un ragazzo dai capelli castani e gli occhi del medesimo colore era appena arrivato a New Orleans con l'intento di rovinare la vita delle giovani e delle loro anime gemelle.
***
Il Prologo presenta solo le protagoniste femminili.
Trailer : https://www.youtube.com/watch?v=ft0TqxGWrdg
Genere: Dark, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Chapter XLV
 

Larisa

 


Diamond sussultò per poi girarsi di scatto. -Chi sei?- domandò spaventata.

Da dietro un folto albero uscì una ragazzina uguale a Diamond da bambina. I capelli, di un biondo così chiaro da sembrare quasi bianchi, erano intrecciati con dei fili viola e indossava un vestito giallo limone con dei decori lilla. Lei e Diamond sembravano delle gemelle, tranne per il fatto che quest'ultima era più grande. -Uhm... Si potrebbe dire che sono l'anima "del Gioiello della Terra"- aveva uno sguardo: innocente, fragile, semplice e sincero.

-Anima?"Del Gioiello della Terra"? Che cosa sarebbe?- Diamond non sapeva che fare o che dire. Quella "persona" stranamente non la spaventava. D'altro canto: non la capiva.

L'altra fece un sorriso smagliante. -Sarebbe l'anello che porti al dito, Anthia-

-Anthia? Io mi chiamo Diamond-

La ragazzina vestita in giallo si mise una mano davanti alla bocca come una bambina che aveva appena scoperto un segreto. -Ooh! Ora ti chiami Diamond! Eppure mi piaceva Anthia, ti descriveva molto!-

Diamond era senza parole. Non sapeva più che chiedere e se aveva un senso farlo; le risposte le stavano facendo venir ancora più domande. -Ehm... Dove ci troviamo?- il posto che le circondava era stupendo. Le ricordava una gigantesca serra, solo che quello era uno spazio ancor più ampio.

-Stiamo all'interno dell'anello. Prima... che "tutto accadesse" mi hai affidato i tuoi ricordi e mi hai chiesto di ridarteli quando necessario. Ora che mi hai di nuovo al dito, potrò finalmente fare ciò che mi hai ordinato molto tempo fa- cominciò a rigirarsi con le braccia aperte e la testa all'insù. -Era da tanto che qui dentro non c'era quest'aria così pura-

-I... I miei ricordi?- Diamond si pizzicò il braccio e non avvertì dolore. -Meno male... É un sogno- sospirò.

-Uhm?- l'anima dell'anello si fermò ad osserverla. -Pensi che sia un sogno Anthia?-

-Non mi chiamo Anthia...-

-Ah, vero! Ora ti chiami Diamond. Mi ci dovrò abituare, Ant... Diamond!- sembrava essere molto allegra.

-Ehm... come ti chiami?- domandò Diamond.

-Larisa. Sei stata tu a darmi questo nome.- Diamond pensò che le era familiare. "Non significa: il sorriso?" Se il significato era quello veramente, le si addiceva molto. -Comunque, deve essere per forza un sogno. Gli anelli non hanno un'anima-

Larisa sbuffò. -Che cattiva! Trattarmi come se non mi conoscessi... Voglio che ricordi tutto, ma mi ha detto di non fare di testa mia e perciò farò al brava. Ora, però, devi tornare all'esterno. Quando avrai bisogno di qualcosa, chiedi pure, il tuo anello ti ascolterà.-

Diamond fece per dire qualcosa, ma la vista le si oscurò di nuovo e cadde per terra. L'ultima cosa che vide fu Larisa che la salutava con la mano.

**

Crystal aprì la porta di casa e rimise le chiavi negli jeans. -Ragazze, andate a fare i compiti- ordinò alle gemelle.

Deborah sbuffò e fece per andare verso la cucina, quando notò una figura per terra. -Diamond?!- sbatté gli occhi e si inginocchiò vicino alla sorella. Era leggermente in pensiero, ma stranamente non stava dando di matto... "Perché mi sembra una cosa normale?"

-Ti ho sentita urlare. Che succ... Mond!- Crystal strabuzzò gli occhi e si portò una mano alla bocca. Non poteva chiamare un'ambulanza, non c'era Victoria e lei non aveva la minima idea di che fare. -Alex! Porta dell'acqua, io le controllo il battito cardiaco!-

Alexandra entrò in salotto con assoluta calma e si diresse verso la cucina per prendere ciò che le era stato appena chiesto. "Ma... perché sono così calme? Diamond é svenuta sul pavimento!" pensava stupita Crystal.

Prese il bicchiere d'acqua e ne gettò un po' in faccia alla sorella stesa per terra. Dopo poco essa cominciò a tossire. -Meno male stai bene- si rassicurò.

-C...Crys?- Diamond si passò una mano sulla faccia e si guardò in torno. -Che é successo?-

-Ti abbiamo trovata svenuta sul pavimento- rispose Alexandra avviandosi verso le scale che portavano al piano di sopra.

Diamond strabuzzò gli occhi: aveva ricordato tutto ciò che era successo prima che svenisse nella realtà e anche ciò che era successo nel suo "sogno". Sì alzò di scatto e si guardò allo specchio. I suoi occhi erano azzurri come sempre. Sospirò sollevata.

-Che c'é?- le domandò Crystal.

-Uh... Credo di aver fatto uno strano sogno- rispose Mond. Ciò che era successo era inreale, ma... era accaduto. Stava indossando l'anello. Lo scrutò; sembrava un anello come gli altri... ma forse non lo era. "Credo di essermi cacciata in un bel guaio che non riesco ancora a capire"

*

La serata trascorse tranquillamente. Victoria tornò a casa solo qualche minuto più tardi e disse che Diamond forse era solo stanca, probabilmente. In fondo, come che i novizi non si ammalano quasi mai, Victoria non si era preoccupata più di tanto.

A notte fonda, la sveglia della più grande suonò. Essa si svegliò senza problemi e si vestì decentemente. Non vedeva il fratello maggiore da tempo e si augurava a che stesse bene.

In poco tempo fu pronta, grazie anche alla velocità vampiresca a cui si stava abituando abbastanza facilmente. Era una delle cose che preferiva dell'essere una vampira.

Il viaggio fino a Orfelia durò di meno di quanto volesse, avrebbe preferito prepararsi un discorso o qualcosa del genere da fare al fratello, ma alla fine quando parcheggiò si rese conto di non essere riuscita a mettere insieme tre righe che riassumessero tutto ciò che voleva sapere, troppo preoccupata dalle possibili risposte del fratello.

La Eyes Bakery era una panetteria-pasticceria molto conosciuta da quelle parti per le delizie che sfornava ogni giorno. Per i vampiri la dieta non faceva parte della routine quotidiana come lo era per molti umani. I vampiri dovevano solo preoccuparsi di contenere la sete di sangue e il mangiar cibo umano aiutava molto.

Mura color pastello, tavoli rosa pallido con sedie dagli schienali a forma di muffin, Eyes Bakery sembrava essere proprio come ricordava. Era stata lì solo qualche anno prima con suoi amici. In effetti, ci era stata prima che la tragedia che aveva colpito la Casa della Notte e lei, avvenisse.

-Vicky!- suo fratello maggiore Lucien la strinse in un forte abbraccio.

-Ciao Luke- lei cercò di fare un sorriso per far vedere che stava bene, che niente la turbava, ma non vi riuscì.

-Ora mi racconti- disse il ragazzo per poi cominciare a dirigersi verso un tavolino in fondo alla sala, in un posticino abbastanza appartato. Anche se, stando in un luogo e in un'ora dove c'erano sicuramente dei vampiri in torno, la privacy era una delle poche cose che non potevano assolutamente avere.

-Come va a scuola?- cercò di sviare il discorso la bionda. Non voleva andare subito al punto.

Lucian l'assecondò. -Beh, fare l'insegnante non é la cosa più bella del mondo, ma non é male. Perfino a Nate piace- rispose, parlando pure di Nathaniel, loro fratello. Qualche anno più piccolo di Luke, ma più grande di Victoria.

-Ne sono felice- disse, anche se si vedeva benissimo che non riusciva a esserlo veramente.

-Come va con le nostre cuginette?- Lucien cercò di non andare subito al nocciolo della questione come voleva la sorellina, ma prima o poi gliel'avrebbe dovuto dire.

-Abbastanza bene. Non mi danno problemi. Perfino Deborah si sta comportando decentemente-

-Meraviglioso- disse il ragazzo per poi alzarsi. -Vado a prendere alcuni dolci- detto ciò, lasciò Victoria sola con i suoi pensieri.

 

   
 
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