Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Naoya    23/09/2016    1 recensioni
La storia parla di Jake un ragazzo solitario che non prova interesse nel socializzare e quando qualcuno gli si avvicina troppo cerca sempre il modo di allontanarlo, ma un giorno nella sua vita entra una ragazza e grazie a lei il suo mondo distorto comincerà lentamente a cambiare portando alla luce oscuri e pericolosi segreti.
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Sovrannaturale
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nel frattempo nell'appartamento di Izac, Nika stava guardando la TV e ad alta voce disse «Hey, hai finito di guardare quei fogli?» 
Ma da Izac non arrivò nessuna risposta «Spero sia morto». Disse la donna tra se e se.
Andando a controllare trovò il ragazzo dormire sul divano, decise così di dare una sbirciata al suo computer ma come previsto trovò una password a proteggere i suoi dati. Tornò nella sua stanza e rispolverò da uno dei cassetti il suo camice da scienziata, lo indossò, mise la mano dentro una delle tasche ritrovando un oggetto per lei di fondamentale importanza: un chiper per scoprire e manomette la password dei computer. Tornò nuovamente alla scrivania ed inserì il dispositivo nella porta USB e pochi secondi dopo si ritrovò dentro il sistema. Cominciò a cercare i file riguardanti la Kozolv Corporation e fatta ad eccezione di fatture ed estratti conto non trovò nulla che attirasse particolarmente il suo interesse, andò quindi sulla schermata del desktop e notò la presenza di un programma a lei familiare che serviva per controllare i parametri vitali dei suoi pazienti. Incuriosita avviò il programma notando con sua sorpresa che era direttamente collegato a Juliet “Izac, quel bastardo… ha tenuto Juliet sotto controllo a distanza senza dire nulla. Ed io che pensavo che era soltanto un menefreghista!” Pensò Nika a quella vista. 
Spulciò qua e la altre cartelle e curiosando nel sistema trovò un file protetto da una password, usò nuovamente il chiper scoprendo che la password che proteggeva il file era “GO AWAY!” 
Un brivido di paura scosse la donna alla vista della parola “vattene” ma nonostante ciò non si fermò ed aprì il file. Il monitor del computer divenne completamente nero per poi riaccendersi, scoprì che si trattava di un file di testo ma il suo contenuto non la convinceva. Continuò a leggere nonostante lo scetticismo notando che non si trattava di un file scaricato da internet ma ben si di una ricerca effettuata dallo stesso Izac, decise quindi di ricominciare a leggere il documento dall'inizio prestandogli la massima attenzione «Mondo dei sogni… ma che diavolo è questa cosa?» Mormorò la donna mente leggeva.
Nika leggendo il file notò una dicitura che attirò particolarmente la sua attenzione “Chiunque si addormenta entra inconsciamente nel mondo dei sogni, chiunque non si risveglia pur rimanendo in vita resta intrappolato al suo interno fino al risveglio del suo corpo”.
Per istinto la donna pensò immediatamente a Jake ed i ragazzi ricordandosi di quello che gli aveva detto il ragazzo tempo fa “Se ci fosse un modo per risvegliarla? La società tornerebbe a te? “ Fu allora che si accorse ciò che aveva in mente il cugino di Izac ossia: forzare il risveglio della ragazza portandola via dal mondo dei sogni.
Nonostante la deduzione, Nika rimase scettica riguardo tutta questa storia ma più leggeva il documento più il suo scetticismo sembrava venire meno. Sentì il mugugnare di Izac e capendo che si stava svegliando estrasse dal cassetto la sua pistola e quando il ragazzo la notò disse compiaciuto «Oh ma guarda! Non ti avevo detto che quel computer era off-limits?»
«Piantala e dimmi cosa stai tramando!»
«Uhm? Pensi davvero che io stia progettando qualcosa?»
«Lavoro per te da 6 lunghissimi anni, ti conosco e so quanto puoi essere infimo!»
«Così mi offendi». Disse Izac sorridendo «Oppure no?»
Nika si alzò e puntò la pistola al ragazzo il quale non sembrava per nulla intimorito ed avvicinandosi alla donna le disse guardandola negli occhi «Ti sei presa anche il mio giocattolino preferito senza chiedermi il permesso, sei davvero una ragazzina viziata lo sai? Uhm, cos'è? Vuoi spararmi? Avanti fallo se ne hai il coraggio!»
Nika aveva il dito sul grilletto e sentiva il desiderio di sparargli ma a malincuore sapeva anche che se lo avesse ucciso non avrebbe avuto l'occasione di capire le sue vere intenzioni, fin quando lui non le disse «Un oggetto pericoloso come quello non si addice ad una donna di classe come te».
«Piantala altrimenti….»
«Altrimenti cosa? Non hai il coraggio di farlo! Sei soltanto una codarda, proprio come lo era il tuo paparino dopo tutto, vero Nika Kozlova?».
La donna urlandogli contro disse «Non osare parlare in quella maniera di mio padre!»
Presa da uno scatto d'ira la donna sparò più colpi in rapida successione, Izac cadde sul divano e la donna andò a controllare se lo avesse effettivamente colpito, ritrovandosi a pochi passi da lui il ragazzo sorrise compiaciuto «Hai finito di spararmi? Se continui sveglierai i vicini».
«C-come...»
«Come faccio ad essere vivo? Forse perché è caricata a salve. Ah già dimenticavo, a te non piace il cognome Kozlova, ti fa sentire lontana dalla persona che hai ammirato più al mondo in tutta la tua vita».
Izac prese la pistola e la posò sulla scrivania «Comunque, dovresti studiarti meglio le armi da fuoco visto che non riconosci una pistola falsa da una vera».
Nika cercò di colpire il ragazzo con uno schiaffo ma lui bloccò il colpo afferrandogli il polso per poi sbatterla al muro e guardandola negli occhi le disse «Sai, quell'espressione arrabbiata... rovina il tuo splendido viso».
Prese delicatamente il suo mento, si avvicinò alla sua bocca e la baciò sulle labbra, lei si dimenò ma non riuscì a resistergli finendo inconsciamente per accettarlo, finito il bacio il ragazzo la guardò dicendole «Ero serio quando ti dissi che mi piaci e se proprio ci tieni, ti dirò tutto, anche se la verità potrebbe spiazzarti».
Nika imbarazzata rispose «O-ormai tutto quello che fai mi spiazza… in un modo o nell'altro».
Izac si sedette sulla sua sedia ed aprì il programma che mostrava i parametri vitali di Juliet, fissò il monitor per qualche istante per poi dire alla donna «Il mio piano originale era un altro, ma a quanto pare ho dovuto fare qualche modifica».
«Che vuoi dire?»
«Come avrai letto, il mondo dei sogni non è altro che la proiezione di una realtà parallela alla nostra. È dominato da quattro entità chiamate “angeli caduti” e se essi vengono sconfitti rilasciano una reliquia. Collezionale tutte e chi è rimasto intrappolato dentro questa realtà avrà magicamente una chiave che lo farà uscire e rientrare nel suo corpo. Tuttavia...»
«Tuttavia cosa?»
«Riunendo i frammenti si risveglia una sorta di protettore, un demone per così dire. Diciamo che tale individuo non ha buone intenzioni in quanto userebbe la “chiave dei sogni” per entrare nel nostro mondo e distruggerlo».
«Cosa?!»
«A patto che non ci sia qualcuno che lo ha “gentilmente” tirato fuori dal buco in cui si trova ora».
«Dove vuoi arrivare a parare?»
«Non ci arrivi da sola? Sono diventato il “padre” di Juliet solo per poterla sacrificare e prendermi il potere di questo demone, ma la cosa credo sia sfuggita di mano anche a me. Per questo motivo ho fatto un piccolo regalino al mio fratellino».
«Uh?»
«Gli ho regalato un anello, lavorando con i rosa-croce mi sono guadagnato la loro fiducia ed hanno accolto la mia richiesta a braccia aperte costruendomi un anello che, almeno in teoria, dovrebbe essere in grado di togliere temporaneamente i poteri a questa creatura».
«Quindi tu sapevi che Jake e gli altri?»
«Certo che lo sapevo, altrimenti non avrei organizzato tutto ciò. Sinceramente mi aspettavo che entrasse da solo e che avrebbe affrontato le “sfide” in solitaria, ma a quanto pare ha trovato un gruppo con cui fare comunella e grazie a ciò il mio piano è andato in fumo. Ah che peccato… andiamo a mangiare una pizza?»
«Pensi a mangiare quando il mondo è sull'orlo del baratro?»
«Che vuoi farci a volte anche i migliori sbagliano e se proprio devo morire per lo meno voglio farlo a pancia piena, anche se non credo che il mondo finirà questa notte».
«Cosa vuoi dire?»
«Jake è il tipo che non si arrende facilmente, continua a lottare anche se agli occhi altrui sembra essere il contrario. Combatte a modo suo e se ha un motivo valido, allora stai tranquilla che lotterà con le unghie e con i denti».
«Ti fidi così tanto di lui?»
«Si… ma a quanto pare la fiducia non sembra essere ricambiata».
«Oso solo immaginare il perché».
«Lo so, non sono stato un bravo cugino e se gli chiedessi scusa sicuramente mi sputerebbe sul viso per poi prendermi a sassate e bastonate. Gli darò una mano indirettamente anche se non credo  che questo cambierà la sua idea sul mio conto, ma se non altro avrò la soddisfazione di aver fatto qualcosa di buono».
«La tua testa è più contorta di un labirinto»
Izac a quella battuta sorrise per poi rispondere divertito «Forse sarà per questo motivo che sono un tipo così imprevedibile».
«Ora non farmi diventare volgare».
Il ragazzo sospirò e le rispose «E poi dicono che sono io quello cattivo».
Izac si alzò dalla sedia e dopo aver spento il computer, prese un mazzo di chiavi, le ruotò sul suo indice e sorridendo disse alla donna «Forza andiamo, la notte è ancora giovane. Ti va di fare un giro?»
Lei sospirò e se pur seccata rispose «D'accordo, andiamo».

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Naoya