Come avevo fatto a sopportare quella falsa tutti quei giorni, io lo amavo anche dopo tutto il male che mi aveva fatto, e adesso stavo andando a casa sua piena di rabia per quello che aveva fatto a Nicola. Il mio amico era stato sempre buono e onesto con me, mi aveva messo in guardia da lui ma io ero stata ceca. Lo avevo lasciato da Patrizia e adesso, costi quel costi il dottor Armando mi avrebbe detto la verità in faccia. Valeva ancora la pena fingere?? Ero in macchina quando lo chiamai, mi ero fatta lasciare il telefono da Nicola
- Dottore sono Betty…le devo parlare…-
- Betty a cosa devo questo onore??? Adesso lei vuole parlare con me??? Dove ha lasciato il suo fidanzato Beatrice me lo dica…- era evidentemente ubriaco ma neanche troppo, non che mi importasse.
- Non importa, dove si trova?? È a casa sua??- chiesi.
- Si dove vuole che sia??? Nell’inferno della mia casa…- non lo ascoltai nemmeno, riagganciai.
Lui mi apri con un bicchiere in mano ovviamente.
- Cosa ci fa qui Beatrice??- mi chiese sorpreso.
- Questo lo prendo io dottore…- e gli levai il bicchiere di mano, ed entrai
- C’è qualcuno??- chiesi, aspettandomi la signora Marcella.
- No Marcella dormirà da lei…stia tranquilla comunque avverto di non lasciar passare nessuno…- e chiuse anche la porta a chiave. Questo non mi tranquillizzò come speravo.
- Adesso mi dice perché è qui Betty?? – mi chiese prendendomi tra le braccia.
- Mi lasci dottor Armando…- e lo spinsi via.
- Cos’è adesso non le va più bene che l’abbracci Beatrice, non vuole che la baci…mi dica lo fa perché è innamorata di quel Nicola Mora??- mi chiese rabioso.
- Qui forse capirà tutto….le volevo solo dire che da domani non mi vedrà più dottor Armando..le lascio anche il bilancio vero e il bilancio falso e tutti i documenti della terramoda con le mie deleghe…addio – gli passai anche la lettera di istruzione. La sua faccia fu sorpresa, poi divenne un espressione di puro dolore.. io mi avvicinai alla porta e cercai di aprirla, ma lui mi blocco e mi strinse a se.