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Autore: yelle    02/04/2005    11 recensioni
Ho scritto questa fic con il solo scopo di sfogarmi da questa disperazione che ho dentro. Non ho alcun pensiero del tipo: "com'è corta", "com'è brutta" e cose del genere. E' un mio semplice sfogo, è uscito come lo leggerete, e non ho intenzione di cambiarlo.
Se avete obiezioni da fare in merito alla fic, tenete presente che non l'ho pubblicata per ricevere dei consigli sulla mia scrittura... non su questa fic. Se avete intenzione di recensirla, tenete presente che in questa fic c'è tutta la me stessa di questa settimana.
Il titolo, tratto dall'omonima canzone di Jeff Buckley, deriva dal fatto che nessuna melodia, stasera, può rappresentare meglio ciò che ho dentro.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Maybe there's a God above
But all I've ever learned from love
Was how to shoot somebody who outdrew ya
It's not a cry that you hear at night
It's not somebody who's seen the light
It's a cold and it's a broken Hallelujah

Hallelujah Hallelujah Hallelujah
Hallelujah Hallelujah Hallelujah


Hallelujah - Jeff Buckley


*******************



Cazzo! Perchè si era comportato così da imbecille?!

Non ne aveva la minima idea. Aveva semplicemente seguito ciò che l'istinto gli aveva detto di fare in quel preciso istante... e non sempre l'istinto suggerisce la cosa giusta da fare. L'aveva appena scoperto a sue spese.

Hermione ora stava male per colpa sua... senza contare Harry, e mamma Weasley... e Ginny... e Fred e George... quante persone ora pagavano il prezzo della sua stupidità? Quante persone ora stavano male per qualcosa che LUI aveva fatto? E con tanta leggerezza, poi... inconcepibile! Lui stesso avrebbe bandito un suo soldato se si fosse comportato in maniera così compromettente per la propria dignità... si faceva schifo da solo, c'era poco da dire... nient'altro, a dire il vero. Era un uomo, cazzo, e ad un uomo certi comportamenti non sono permessi! Non più. E non era neanche certo di aver imparato la lezione. Testa calda com'era, neanche lui stesso poteva garantire che mesi dopo non avrebbe compiuto di nuovo un gesto simile, lo stesso errore.

Ma poi... davvero era tutta colpa sua? A ben pensarci... sì, anche Hermione dopotutto aveva fatto la sua parte... perchè era lei che l'aveva istigato. Lei con le sue parole d'accusa campate per aria l'aveva spinto a commettere quel folle gesto. Non poteva starsene zitta? Dopotutto l'aveva sposato, doveva pur sapere com'era fatto, lui e il suo caratteraccio!

E Fred e George allora, che non avevano mai creduto in lui? Loro dove li metteva? Anche loro avrebbero potuto prendersi le loro responsabilità... era dai tempi di Hogwarts che lo disconoscevano in qualità di parente... ora erano stati accontentati! Almeno ora avevano un buon motivo per non accettarlo come fratello!



Dio, che rabbia che aveva in corpo! E non poteva neanche sfogarsi con l'atto di piacchiare qualcuno: il rischio di fare male sul serio era troppo altro, troppo elevato il suo livello di preparazione come Auror...

Avrebbe voluto trovarsi in una stanza, in una qualsiasi stanza, e sfogarsi, sentirsi libero di sfasciare ogni cosa che gli fosse capitata a tiro... ma sapeva sin troppo bene che non ne aveva il potere, nè la possibilità.

Anche perchè non era proprio rabbia quella che sentiva. Era pura e pietosa frustrazione, mascherata in un sentimento che non lo facesse sentire una merda completa. Perchè non era altro che un ributtante essere che camminava sulla terra senza averne pieno diritto.



Dio, avrebbe mai potuto essere più stupido? Certamente no! Certi errori li fai e li paghi per tutta la vita. Puoi pentirtene, pensarci per anni, giorno per giorno... ma se non accetti la realtà per quella che è non potrai mai andare avanti, non potrai mai continuare la tua vita come se nulla fosse successo... a meno che tu non sia davvero un essere orribile. E allora sei perduto. Allora giaci già da tempo nei meandri dell'Inferno mentre alte fiamme cominciano a lambirti senza che tu te ne accorga... e quando lo farai sarà troppo tardi... sarai già perduto...



Ma lui non era perduto! Certo che no! Avrebbe chiesto scusa, si sarebbe gettato in ginocchio, avrebbe pregato, addirrittura implorato il loro perdono... e allora per lui si sarebbero aperte le porte della seconda chanche, la seconda possibilità.

Tutto pur di salvarsi dal Male, da ciò che sarebbe potuto diventare. Tutto pur di non sentirsi perduto.


   
 
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