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Autore: Lady Neko Kadar    26/09/2016    1 recensioni
Asahi prova una forte attrazione per qualcuno a cui non vuole assolutamente dichiararsi per le troppe paure che lo assalgono, ma a Sugawara non sfugge l'attegiamento di Asahi e cercherà di aiutarlo a buttarsi. L'occasione giusta è una scommessa vinta con Kuroo, l'oggetto dei desideri del suo migliore amico. Sarà ciò che Asahi vuole davvero?
RARE PAIRING: KUROASA
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Asahi Azumane, Daichi Sawamura, Koushi Sugawara, Koutaro Bokuto, Tetsurou Kuroo
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Incapace di mentire
 

Per Asahi era impossibile nascondere le cose ai suoi due migliori amici, soprattutto a Sugawara; lo aveva sempre spaventato come quel viso dolce, quasi angelico, riuscisse a leggere gli altri come se fossero tutti libri aperti. È anche vero che Asahi era una frana a nascondere le cose, specialmente i propri sentimenti.
La squadra di pallavolo maschile del liceo Karasuno era andata in ritiro a Tokyo. Avevano appena finito gli allenamenti con le altre squadre e stavano sistemando la palestra. Asahi di tanto in tanto fissava lo sguardo su una persona in particolare, cercando di non farsi notare dagli altri, ma ovviamente non poteva sfuggire allo sguardo attento di Suga.
<< Perché non provi a parlarci? >> chiese Koushi, posando energicamente una mano sulla spalla di Asahi, il quale fece un salto per l'improvvisa presenza dell'amico.
<< D-di cosa stai parlando? >> iniziò a balbettare Asahi, sudando freddo.
<< Parlo del tipo che stai divorando con lo sguardo. >> Suga appoggiò il braccio sulla spalla dell'amico.
<< Io non divoro nessuno. >> cercò di fingersi tranquillo Asahi, peggiorando le cose.
<< Asahi, non sei bravo a mentire o a fingere. >>
<< Non sto fingendo. >>
Suga fece un sospiro.
<< A mali estremi... >> sussurrò all'amico, poi gridò.
<< Kuroo, potresti venire un attimo? >>
Mentre colui che era stato nominato si avvicinò, Asahi guardò l'amico con espressione sconvolta.
<< Dimmi. >> Kuroo sorrise ai due ragazzi, sorriso ricambiato solo da Suga.
<< Non ricordo più dove vanno queste. >> disse Suga, calpestando un piede di Azumane per farlo sbloccare. Asahi trattenne qualsiasi verso di dolore e guardò Kuroo, provando a sorridere, ma l'espressione che ne usciva fuori era un misto di sorriso- terrore- dolore ed era fin troppo buffa. Kuroo cercò di non scoppiare a ridergli in faccia e si girò, indicando una porta.
<< Vanno lì, ma ce le porto io che devo prendere una cosa in quella stanza. >> e prese le bottigliette dalle mani di Suga. 
<< Grazie. >> rispose lui, sempre sorridendo
<< Di nulla... >> disse di rimando Kuroo altrettanto sorridente, poi si girò verso Asahi.
<< Tu riposati e cerca di riprenderti, non hai una bella cera. >> diede un piccolo colpetto sulla spalla dell'asso e si allontanò. Sentì che c'era qualcosa di strano in quei due ma era meglio non indagare.
<< C-che avrà voluto dire? Che sono brutto? Non gli piaccio? Sono spavento... >> Asahi fu di nuovo interrotto dal piede di Suga che schiacciava il proprio.
<< Avevi un'espressione terribile, anzi che si è trattenuto dal ridere. Ma vuoi svegliarti? Ti piace? Allora parlaci! >>
<< Non mi pi... Ok, va bene, mi piace. Ma lo hai visto? Non potrebbe mai perdere tempo con me! >>
<< Ma che ne sai se non provi? Tu devi toglierti questo vizio di fasciarti la testa prima di romperla! >>
Qualcuno urlò di andare a cena, così i due furono costretti a rimandare la conversazione, per la gioia dell'asso.
 
Asahi non si era reso conto di quando ha iniziato ad avere una cotta per Kuroo. Inizialmente quel tipo lo spaventava, a prima vista non aveva un aspetto rassicurante, ma lui era l'ultimo che poteva giudicare qualcuno dall'aspetto. Nei ritiri estivi aveva avuto modo di conoscerlo un po' meglio e provava ammirazione per lui, gli piaceva il rapporto tra lui e i suoi compagni, non che avesse problemi con i propri compagni del Karasuno, ma era diverso da come Daichi si rapportava a loro e a lui soprattutto. E inoltre senza accorgersene i suoi occhi cadevano sempre sulle gambe del capitano del Nekoma così muscolose, così sexy. La prima volta che si rese conto di aver di aver pensato che quelle gambe fossero sexy, gli si gelò il sangue; non poteva e soprattutto non voleva pensarlo, poi si rese conto che qualsiasi parte del corpo di Kuroo gridava sexy e lì venne il panico. Iniziò a convivere con questi sentimenti, ma non aveva intenzione di dirlo a nessuno, tantomeno all'oggetto dei suoi pensieri. Finché non arrivò Sugawara.

<< Diglielo. >>
<< No. >>
<< Provaci. >>
<< No. >>
I due erano in camera, seduti sui loro futon vicini.
<< Potrebbe rifiutarmi, arrabbiarsi e cacciarci dal ritiro. >>
<< Ti fai troppi film mentali terribili, Asahi. >>
<< Che succede? >> Daichi si unì ai suoi amici dopo aver fatto il bagno.
<< Ad Asahi piace Kuroo, sessualmente parlando intendo. >>
<< Suga! >> Asahi gridò per farlo tacere, ma era troppo tardi, ora anche il suo capitano lo sapeva.
<< Davvero? Tu e Kuroo? Però non è male, magari ti tira fuori un po' di virilità. >>
<< Non mi tirerà fuori nulla perché non lo saprà mai. >>
<< Perché? >>
<< Perché è un idiota. >> si affrettò a dire Sugawara.
<< Concordo. >>
<< Daichi! >> mugolò Asahi.
<< Sei un idiota e un codardo se non glieli dici. >> continuò a rimproverarlo Sawamura.
<< E va bene, lo sono. Ora voglio dormire. >> Asahi si infilò nel futon e si coprì la testa col cuscino. Daichi e Sugawara si guardarono e sbuffarono rassegnati.
 
 

La sera dopo i ragazzi avevano ottenuto il permesso di un'uscita libera per la città, purché accompagnati da qualcuno più responsabile, non facessero danni e rispettassero il coprifuoco. Le squadre di Tokyo decisero di portare i membri del Karasuno nei migliori posti della zona. In una sala videogiochi Kuroo e Bokuto si stavano sfidando a un picchiaduro e Suga si avvicinò a guardarli. 
<< Non ce la farai mai a sconfiggermi, Bokuto! >>
<< Hai imbrogliato! >>
<< Non è vero! >>
<< Posso giocare contro il vincitore? >> la dolce voce di Sugawara bloccò i due litiganti, i quali lo guardarono inebetiti.
<< Allora? >>
<< Tu? Questo è un gioco per veri duri! >> esclamò Bokuto.
<< Uno che si deprime durante una partita non può essere definito duro. >> disse Akaashi, che era stato dietro il suo capitano tutto il tempo.
<< AKAAAAAASHI! >> ovviamente l'urlo del suddetto capitano non tardò ad arrivare.
<< Va bene, accetto la sfida. >> disse Kuroo, invitando Sugawara accanto a sé.
<< Ma sappi che finora solo Kenma è riuscito a sconfiggermi. >>
<< Non sarà più il solo. >> rispose Suga.
<< Perché non scommettete qualcosa? >> si intromise col solito entusiasmo Bokuto.
<< Sì, vediamo... Il perdente sarà obbligato a fare qualcosa che l'altro chiederà, senza potersi assolutamente tirare indietro. >> sentenziò Kuroo. Sugawara tirò fuori uno dei suoi sorrisi più innocenti.
<< Va bene. >>
A quel sorriso Tetsurō sentì brividi di terrore lungo la schiena.
 
<< Non posso crederci, ti ha battuto bro! >> Bokuto saltellava a destra e a sinistra alle spalle di un incredulo e sconfitto Kuroo. Sugawara esultò solo con un gesto di vittoria col braccio, gridando un “sì”.
<< Devi fare qualsiasi cosa io ti chieda, ricordi? >> puntualizzò il vincitore. Un affranto Kuroo annuì.
<< Avanti, spara. >>

 
Come ultima tappa del tour i ragazzi andarono in un bar a prendersi un gelato. Asahi stava aspettando Suga ai bagni. L'amico gli aveva chiesto di parlargli in privato e urgentemente, non poteva aspettare di tornare al dormitorio e lo aveva pregato di precederlo. Asahi era in piedi ad aspettare, era molto preoccupato per l'amico e non ce la faceva più ad attendere quando finalmente entrò qualcuno, purtroppo però non era colui che l’asso del Karasuno si aspettava.
<< Kuroo, hai visto Sugawara in giro? >> la voce di Asahi non nascondeva il suo nervosismo. Tetsurō si avvicinò ad Asahi.
<< Sì, mi ha detto che ti avrei trovato qui. Facciamola breve: ho perso una partita a un videogioco col tuo amico alzatore e per punizione devo baciarti. >>
<< Eh? >> Asahi riuscì ad articolare solo questo, strabuzzando gli occhi e con la bocca spalancata per la sorpresa.
<< Devo baciarti. >> ripeté Kuroo, con espressione annoiata.
<< Di chi è l'idea? >> chiese allora Asahi, ormai sconvolto dall'imbarazzante situazione.
<< Il perdente è obbligato a fare qualsiasi cosa l'altro avrebbe chiesto e questa è stata la richiesta di Sugawara. >>
<< Io non credo sia il caso. >> Asahi iniziò a sudare, si toccò le mani, nervosissimo.
<< Non posso rifiutarmi. >>
<< Non sei costretto a farlo! Dirò a Suga che mi hai baciato, così sarai a posto. >>
<< Senti, il tuo amico ha un non so che di inquietante, sembra un demone travestito da angelo, non voglio avere grane con lui. E poi è solo un bacio, niente di che. >>
<< Già, solo un bacio. >> ripeté a bassa voce Asahi, abbassando lo sguardo. Kuroo approfittò del momento di distrazione di Asahi per prendergli il viso per il mento e posare le labbra su quelle dell'altro, il quale spalancò gli occhi. Dopo qualche tempo, che per Asahi sembrò un'eternità, Kuroo staccò dalle sue labbra per qualche millimetro ma non durò molto perché si avvicinò di nuovo alla bocca, stavolta leccandogli le labbra e costringendo Asahi a fare entrare la sua lingua e spingendolo ancora di più contro il muro durante il bacio.  Asahi sentiva il cuore battere all'impazzata, le gambe tremargli e gli mancava il fiato ma non si sarebbe mai voluto staccare. Timidamente anche lui aveva iniziato a ricambiare, sfiorando con la propria lingua quella di Kuroo, che dominava. Si staccarono solo quando a entrambi mancò il fiato.
Restarono entrambi in silenzio, Asahi ansimava ed era completamente rosso in viso; cercò di riprendersi e si stava chiedendo cosa diavolo avesse detto Sugawara a Kuroo per fargli fare una cosa del genere.
<< B-bhè, hai fatto il tuo obbligo... Suga sarà soddisfatto. Ora forse è meglio andare. >> cercò di non balbettare Asahi, ma non ebbe il coraggio di guardare l'altro in faccia. Kuroo si limitò a dire un "sì" e lasciò che il timido Azumane si allontanasse, ma non gli staccò gli occhi da dosso finché il ragazzo non si chiuse la porta alle spalle.
 
 
Al dormitorio Asahi trascinò Sugawara in un posto isolato.
<< Che diavolo ti è preso? >> quasi urlò Azumane, era stato visibilmente scosso per tutto il resto della serata.
<< Asahi calmati, l'ho fatto per te, per farti svegliare. >> Sugawara rispose con la solita calma.
<< Non avresti dovuto, non era ciò che volevo. >>
Suga alzò un sopracciglio.
<< Mi stai forse dicendo che quel bacio non ti è piaciuto? >>
<< N-no. >> Asahi abbassò lo sguardo, sentendosi colpevole. Per un attimo durante quel bacio aveva dimenticato tutto il resto, godendosi quel momento di passione improvvisa.
<< Mi è piaciuto, ma allo stesso tempo soffro. Non sai quanto fa male essere baciati da uno che non ti considera nemmeno. >>
<< Addirittura? Scusami Asahi, ma la stai facendo troppo lunga per un innocente bacio a stampo. Ho sentito che lo ha dato anche al capitano del Fukurodani per gioco, non prenderla così seriamente. >>
<< A stampo? >> Asahi sembrò sbiancare all'improvviso e si toccò le labbra.
<< Sì, a stampo. >> ripeté Suga, come se fosse ovvio, poi si accorse dell'espressione di Asahi.
<< Ehi, non dirmi che ti ha baciato davvero... cioè ti ha baciato con la lingua? >>
Asahi non rispose, ma la sua espressione parlava per lui.  Sugawara restò immobile per quella scoperta.
<< Io gli avevo chiesto un semplice bacio a stampo, giuro! Se si è spinto oltre è perché lo ha voluto lui. >> detto questo abbracciò l'amico e gli passò una mano sulla testa per spettinarlo giocosamente.
<< Visto idiota pessimista? Gli piaci! >>
Asahi cercò di liberarsi dalla stretta.
<< N-no, non è possibile. Ci deve essere un'altra spiegazione. >>
<< E quale? >>
<< Magari ha capito male il tuo ordine, o si è lasciato prendere dal momento ma niente di più, o mentre mi baciava, per farsi coraggio, pensava a una ragazza che gli piace e si è confuso... >>
Sugawara sospirò pesantemente.
<< Ti ammazzo prima che possa farlo Daichi. Ti sembra così impossibile che tu possa piacere a qualcuno? >>
<< Sì. >> la risposta di Asahi fu eccessivamente immediata.
<< Ci rinuncio. >> Suga si alzò e fece per andarsene, ma si girò di nuovo verso Asahi.
<< Apri gli occhi e guarda meglio intorno a te e ciò che sei veramente. >> e lasciò l'amico da solo.

 
 
Il giorno dopo Asahi e Sugawara non si rivolsero parola; inoltre l'asso del Karasuno si era sentito tutto il tempo osservato da colui che egli stesso aveva osservato di nascosto fino al giorno prima nessuna parola neanche con lui.

La sera dopo i ragazzi avevano finito di risistemare la palestra. Asahi stava andando da solo verso il dormitorio finché qualcuno non lo raggiunse.
<< Aspettami Azumane. >> Kuroo gli si affiancò e pose una mano sulla spalla per rallentarlo.
<< C-ciao Kuroo. >> ad Asahi si gelò il sangue quando lo vide. Erano soli, proprio come quella volta nei bagni di quel locale.
<< Dovrei parlarti. Hai detto a qualcuno del nostro bacio? >>
Asahi per poco non ebbe un colpo per la schiettezza del ragazzo.
<< I-io ne ho parlato solo con Suga. L'ho rimproverato per averti costretto a una cosa simile. >> il viso di Asahi era rosso e lo sguardo basso.
<< Cosa ti ha detto? >>
<< Niente di che... >> il povero asso iniziò a torturarsi le mani e a mordersi le labbra, particolari che non sfuggirono a Kuroo.
<< Ti hanno già detto che non sai mentire? >>
<< Sì, me lo dicono spesso. >> Asahi rispose con rassegnazione.
<< Che ti ha detto? >> riprovò Kuroo, senza cambiare minimamente il tono di voce.
<< Mi ha detto che ti aveva ordinato di darmi un bacio a stampo e quando ha saputo... bhè sì... del resto... ha iniziato a fantasticare, ma io gli ho detto che probabilmente ti eri confuso. >>
Kuroo restò per qualche momento in silenzio, ciò creò ulteriore panico in Asahi; quel silenzio era troppo imbarazzante per lui.
<< E se ti dicessi che non ero confuso? >> finalmente Kuroo ruppe il silenzio, ma per Asahi fu anche peggio.
<< Eh? >> disse l'asso, con un’espressione interrogativa.
<< Inizialmente era una scommessa persa ma dopo aver sfiorato le tue labbra, mi sono accorto di quanto fossero seducenti e volevo di più. Se non fossi scappato in quel modo, forse avremmo fatto sesso lì dentro. >>
Asahi non sapeva se rimanere shockato dalla rivelazione, dalla schiettezza con cui è stata fatta o dal fatto di sentirsi pentito di essersene andato da quei bagni. Non sapeva cosa dire, ma non ne ebbe neanche il tempo perché Kuroo se li tirò addosso e lo baciò con passione. Asahi era incredulo, temeva fosse un sogno, o ancor peggio uno scherzo dei suoi amici. Kuroo si staccò.
<< Sì, mi piacciono le tue labbra... E non solo quelle. >> disse, abbassando il viso per scrutare meglio il corpo atletico dell'altro, poi tornò a guardargli il volto.
<< Scusami, forse ti sembro strano. >> Kuroo provò giustificare quei suoi improvvisi sentimenti ma fu subito interrotto da Asahi.
<< No, non credo tu sia strano. Altrimenti lo sarei anche io e da più tempo di te. >> ammise finalmente il più timido.
<< Vedi, Sugawara ti ha fatto quella richiesta perché sapeva che... che avevo una forte attrazione nei tuoi confronti e sperava che quel bacio mi avrebbe spinto a dichiararmi, invece mi ha messo più confusione in testa... Per un attimo ho pensato che anche stasera c'entrasse lo zampino di Suga. >> Asahi era diventato rosso dalla testa ai piedi, non poteva credere di essere finalmente riuscito a dichiararsi a quel capitano sexy che aveva sempre osservato dall'altra parte del campo e che adesso non aveva il coraggio di guardare.
<< Lo sapevo che quel tipo nascondeva qualcosa! Tu non volevi dirmi nulla? >> Kuroo sorrise, contento di sapere di essere ricambiato.
<< N-non avevo il coraggio. Sono un vigliacco. >> lo sguardo di Azumane era basso e dispiaciuto.
<< Sei solo eccessivamente timido e insicuro. >> lo rassicurò Tetsurō, poi si avvicinò all'orecchio dell'altro.
<< Ci penso io a tirarti fuori la sicurezza. > sussurrò, provocando forti brividi ad Asahi.
<< Dovrò ringraziare Sugawara per quella scommessa. >> aggiunse il capitano del Nekoma.
<< Anch’io. >> sussurrò Azumane in risposta.
Poi Kuroo tornò a divertirsi con le labbra dell'asso del Karasuno, baciandole e mordendole, finalmente ricambiato con sincerità da Asahi.




Ebbene sì, sono tornata con una nuova KuroAsa.
Una precisazione: so benissimo di aver sminuito l'importanza di un bacio che in molte culture (e credo anche un quella giapponese) non è così superficiale e scontato, ma mi serviva per motivi di trama. (In realtà ci ho pensato solo dopo averla finita). Quindi perdonatemi come ho trattato la storia del bacio.

Ok, forse è una mezza schifezza ma ci ho voluto provare lo stesso. Al momento non so se pubblicherò altre KuroAsa perchè prima vorrei provare a scrivere una AU su di loro ed è difficilissimo per me... Non mi va di abientare sempre la loro relazione durante i ritiri, quindi non so e ho anche troppe fanfiction arretrate che devono essere rilette, corrette, ricopiate e poi meditarci sopra sul pubblicarle o no. Sono un diastro.
Ora vi lascio, spero vi sia piaciuta un po', grazie a chi leggerà e recensirà.

Alla prossima, Lady Neko Kadar

 
   
 
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