Titolo: Al bisogno si conosce l'amico (anche se
recidivo)
Personaggi: Andromeda Shun, Appendix Kiki, Aries Mu,
Cygnus Hyoga, Dragon Shiryu, Pegasus Seiya
Contesto: Post-Poseidon
Prompt: Innocenza dei bambini
Sentimento
Dominante: Innocenza
A Villa Kido, nel giardino della tenuta di uno dei più
potenti uomini del Giappone, per non dire dell’intero continente, vi erano i
Bronze Saint, ognuno intento a svolgere le mansioni più disparate ma molto più
piacevoli dei soliti allenamenti: Andromeda Shun era preso dalla lettura di un
libro all’ombra di uno dei faggi del parco; Cygnus Hyoga era disteso lungo il
muricciolo della fontana al centro del prato, creando ogni tanto qualche
piccola increspatura nell’acqua con il proprio Cosmo congelante; Dragon Shiryu
era nella posizione del loto, gli occhi ciechi chiusi a contemplare l’immensità
dell’Universo; Pegasus Seiya era sdraiato sul caldo terriccio di erbetta rada,
godendo dei raggi del Sole di giugno. Il tutto reso più spensierato dalle
candide risate del giovane Kiki, allievo del Gold Saint dell’Ariete, che stava
cercando di acciuffare a mani nude delle farfalle colorate, continuando a
fallire per via dei volteggi troppo alti delle piccole creaturine.
Compiendo l’ennesimo salto, ed ottenendo nuovamente aria tra
le mani paffute, il piccolo gonfiò le guance, sbuffando sconfitto, per poi
accorgersi di essere arrivato, tra un balzo e l’altro, nelle vicinanze di
Seiya. Pareva tranquillo e sereno; era più che giusto. Dopotutto avevano appena
salvato la Terra ed Athena – Saori Kido – dalla minaccia di Poseidon, ed era
meritato un po’ di riposo…tuttavia non poté evitare di rattristarsi per ciò che
per una certa persona avrebbe
significato.
Si avvicinò titubante al giapponese, iniziando a tormentarsi
le mani e assumendo un’aria indecisa e timorosa. La sua apparente immobilità
attirò l’attenzione del Saint del Dragone, che con passo calmo gli si avvicinò,
facendo in modo che un passo più pesante degli altri mettesse in allerta il
compagno, che immediatamente si alzò.
Avendo ottenuto la piena attenzione del Saint di Pegaso,
Kiki si fece coraggio
«Tornerai al Santuario?»
«Sì, ma non subito; rimarrò in Giappone ancora per un po’…»
«Che bello! Sai, al signor Mu non fa tanto piacere ricevere
le tue visite al Santuario; dice che ogni volta gli porti la Cloth ridotta in
briciole e ci perde intere giornate per ripararla…»
Shiryu sbiancò a quella frase tutta allegra del piccolo
tibetano, mentre Seiya rimase come imbambolato da quella rivelazione…che gli
aveva lasciato la frase sospesa a metà.
Dragone, da bravo paciere, tentò di salvare la situazione e
la dignità del compagno che, doveva ammettere, era delicato quanto un elefante
in una sala di cristalli dicendo
«No Kiki, hai frainteso; il Grande Mu voleva dire che lo
sfiancava parecchio il continuo lavoro di riparazione delle Cloth.»
«Ahhhhh»
Il tono di voce quasi scocciato che usò il piccolo fece
intuire al cinese che le sue parole erano servite ad un fico secco, e l’avvicinarsi
del rosso al nipponico ancora in stato di trance per la rivelazione appena
datagli lo mise in allarme.
«In realtà mi aveva detto di non dire niente, ma io ho
parlato perché mi stai simpatico.»
Il sorrisino furbo di Kiki venne ricambiato da un ghigno
divertito di Seiya, che se la rideva per quello che gli era appena stato
detto…ed iniziò a sudare freddo.
Ora con che coraggio si sarebbe presentato alla Prima Casa…con la Pandora Box in spalla?
Angolo
dell’Autrice:
Ebbene,
questa cosa mi è stata raccontata pari-pari da mia sorella, in cui il suo
migliore amico avrebbe una compagna che non lo può vedere ma il fratellino di
questa donzella lo adora…non potete immaginare le grasse risate che questo
“nostro” amico s’è fatto.
E la cosa
più divertente fu che vi era la madre
del bambino che aveva assistito alla scena XDDDD io muoio ancora
nell’immaginare la faccia bordeaux di questa povera signora.
No, vabbè,
per una volta sono totalmente estranea alla cosa.
Meno male; a
presto ^^