Film > Alice nel paese delle meraviglie
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Autore: jarmione    26/09/2016    4 recensioni
Col passare del tempo Alice e il cappellaio, assieme ad iracebeth, il signore del tempo e mirana, hanno dato alla luce i loro rispettivi eredi.
I figli del tempo tirano brutti scherzi agli altri ma Byron, figlio maschio di iracebeth e tempo, ha una capacità ereditata dal padre, conosce il futuro e un giorno, nel volerlo sbirciare, scopre qualcosa che non intende rivelare sotto consiglio della madre, che nutre ancora rancore verso la sorella la cui figlia è amata da tutti a differenza dei suoi ragazzi. La vittima preferita dei due è tarriannah , figlio di Alice e il cappellaio. Un ragazzo timido e impacciato, grande amico della figlia di mirana e futura erede di saggezzolandia
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Alice Liddell, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando raggiunsero la valle dei ciciarampa, trovarono tutto completamente carbonizzato.
C'erano scheletri ovunque e ogni tanto si trovavano unghie e artigli in giro.
Sembrava tutto a posto, tutto come lo avevano lasciato il giorno della bruciatura.
Alice non capiva, perché Byron aveva detto a Taran che c'era una minaccia con tanto di ciciarampa?
Era anche vero che un uovo di ciciarampa si schiudeva dopo dieci anni circa, ma era comunque strano.
I bambini erano piccoli quando avevano bruciato tutto, possibile che uno di loro fosse riuscito a deporre l'uovo in tempo?
"È uno spettacolo orribile" commenti Bayard osservando quello scenario di devastazione "era da tempo che non vedevo una cosa simile"
"Già anche io" rispose distrattamente "continua a non piacermi..."
"C'è qualcosa che posso fare?"
Alice rimase in silenzio, non capiva perché ma sentiva che Byron non mentiva.
Forse il ciciarampa era una scusa ma qualcosa sarebbe accaduta.
"Corri dalla regina bianca, dille che prima i poi accadrà qualcosa e di tenersi pronta"
"E...e se dovesse chiedermi perché?"
"Dille che lo scoprirò"
Bayard non si fece domande e corse via, in direzione del castello.
Alice giró ancora un po' nella valle, poi si incamminò in direzione del castello di Iracebeth.
Voleva parlare con Byron, sapere cosa aveva visto e cosa aveva intenzione di fare.
Magari avrebbe parlato con il tempo, si era sempre mostrato disponibile con lei.
Poco fuori dalla valle, dove l'erba era verde e rigogliosa, non vide dove metteva i piedi e ne mise uno dentro qualcosa di liquido.
Rabbrividì e abbassó lo sguardo per guardare cosa aveva colpito.
Due secondi dopo tossiva e si reggeva ad un albero, la mano davanti alla bocca e che cercava di soffocare i conati.
Aveva affondato il piede dentro ad un guscio enorme ancora pieno di liquido amniotico.
Aveva visto cose ben più schifose, quella era la prima volta che reagiva così.
Chiuse gli occhi e trattenne il fiato, cercando di non pensarci.
Appena riuscì nuovamente a respirare, indietreggió.
Un uovo al di fuori della valle.
Byron aveva ragione.
Lasció perdere il castello dì Iracebeth e corse verso casa.
Sentiva le gambe pesanti ma riuscì ad arrivare lo stesso.
Vide il cappellaio che era appena uscito.
"Tarrant!" Corse verso di lui.
Il cappellaio, appena la vide, sgranò gli occhi stupito e le sorrise "Alice, mia diletta, come mai corri?"
"Tarrant...sta per succedere qualcosa...è importante" disse con il fiatone.
Tarrant gioì "Oh lo so, stiamo giusto per prendere il the e non c'è nulla di più importante del the, giusto ragazzi?" Chiese rivolto a Mally, al leprotto, i gemelli e lo stregatto.
Tutti annuirono a ed esultarono, lanciandosi dolci e posate addosso.
"Prendi un pasticcino!" Il leprotto né lanció uno a Mally, che lo schivò, poi prese la tazza osservandola curioso "tazza"
"Cappellaio sono seria"
"Anche io mio cara" la superó raggiungendo gli altri.
Alice rimase senza parole, la stavano prendendo in giro.
Appena il cappellaio si sedette a tavola con gli altri, non ci vide più.
Si avvicinò anche lei, il caos era tale da farsi sentire per l'intera Saggezzolandia, ma la sua rabbia era arrivata alle stelle.
Va bene vivere in un mondo di matti ma c'era un limite a tutto.
Sbattè la mano sulla tavola e la fece tremare a tal punto che tutti si zittirono e la guardarono spaventati.
"Ditemi che scherzate..." Disse "sta per accadere qualcosa di grave e voi urlate, bisticciate e bevete il the!?"
Tarrant ebbe la decenza di non rispondere, non aveva mai visto la sua Alice così infuriata.
Mally si girò dall'altra parte e fece finta di nulla e lo stregatto evaporò.
Tariannah, svegliato dal vociare dei suoi amici, uscì di corsa appena sentì silenzio.
"Mamma..."
Alice lo ignorò e continuò a guardare gli altri "non sapete fare altro?"
"Ma...noi..." Il leprotto tentò di parlare ma venne zittito da un coppino in testa da parte di uno dei gemelli.
"Qui sta accadendo qualcosa di serio s voi giocate e basta!" Continuó "invece che ascoltarmi e metterci al riparo"
"Scusa Alice...qualunque cosa stia accadendo, io sono con te" disse Mally
"Anche noi!" Dissero i gemelli
Alice fece un cenno con la testa ma era ancora furiosa e sapeva che sarebbe bastata una frase fuori posto per farla scattare.
Guardò verso Tarrant, che annuì s rimase zitto.
"Ma io volevo il the!" Il leprotto bevve una tazza al volo e riempì la seconda.
Tutti si voltarono verso di lui, che si tappò la bocca.
"Vuoi il the caro leprotto?" Gli chiese Alice con tono stranamente ed inquietantemente dolce.
Il leprotto ebbe il coraggio di annuire.
Alice si avvicinò a lui e gli accarezzò il testino, poi prese la tazza di the bollente e, senza preavviso, gliela rovesciò in testa.
Il leprotto urló come un disperato, iniziando a correre per tutta la zona.
"Qualcun'altro?" Chiese con tono sempre calmo.
Tutti dissentirono.
"Adesso, con calma, andate dalla regina Mirana, vi raggiungo subito e decidiamo cosa fare" poi guardò in direzione dello stregatto, che stava nascosto ma era ancora lì "tu invece raggiungi il castello di Iracebeth, trova Byron e portalo dalla regina"
Lo stregatto fece apparire gli occhi, ammiccó e se ne andò.
"Mamma...stai bene?" Taran si avvicinò a sua madre e la guardò.
Mai era stata così infuriata.
"Sto bene tesoro"
"È per quello che ti ho detto ieri?"
"Ne parliamo dopo Taran" disse "raggiungi gli altri"
Tarriannah non disse nulla ed obbedì.
Rimasta sola con il cappellaio, Alice tornó seria e lo guardò con le braccia incrociate.
Tarrant tenne lo sguardo basso.
"Ti rendi conto che sei ridicolo?" Disse Alice "ti parlo di una cosa seria e tu ci scherzi sopra"
"Accade di tutto qui" rispose il cappellaio "ci beviamo sopra e passano da soli"
"E ti sembra il modo di risolvere i problemi!?"
"Tu hai sempre bevuto the"
"Sì ma non durante i problemi!" Chiarì lei "se c'è qualcosa tu pensi sempre a divertirti con gli altri e non sei mai dalla mia parte!"
"Io sono sempre con te!"
"Ah davvero? Allora dove eri quando due anni fa mi sono trovata impigliata in una delle trappole dei gemelli per ben dodici ore? A bere the" silenzio "e quando è nato Taran? Non eri lì con me, eri a bere il the e non ti sei degnato di venire da me fino a che non l'ho avuto fra le braccia!"
A quel punto, Tarrant si alzò e la guardò con occhi minacciosi "Non sei diversa da me Alice" disse "hai accettato me e sei matta quanto me, non per niente se ti offro il the lo accetti"
"The the e ancora the! Sempre e solo the!" Sbottò Alice "sai cosa me ne faccio del tuo the?" Ci fu silenzio e la mano di Alice afferrò un lembo della tovaglia.
"Non oserai..."
"Oh sì...io oso" e con un colpo secco tirò via la tovaglia, facendo cadere piatti, tazzine è tutto ciò che stava sopra, compreso il the.
Il cappellaio gridó e tentò di fermarla, mentre lei scaraventó a terra i superstiti rimasti sul tavolo.
Poi, una volta che il tavolo fu sgombro, si guardò la mano sinistra, dove luccicava l'anello di matrimonio.
Se lo tolse e lo posò sopra di esso "Perdonami Tarrant, non ne posso più" e se ne andò raggiungendo gli altri e lasciando il cappellaio in ginocchio sul prato.

****
"Lasciami! Lasciami!" Si dimenò Byron mentre lo stregatto sorvolava il castello della regina e arrivò alla balconata centrale, dove tutti lo attendevano "lasciami andare stupido gatto a vapore"
"Come vuoi" lo lascio andare, facendolo cadere a terra.
Lily, per quanto lo trovasse antipatico, fu l'unica ad aiutarlo "Tutto bene?"
"Si...grazie Lily"
Lei annuì e tornò al suo posto vicino alla madre.
"Dov'è Alice?" Domandò la regina
"Eccomi" Alice arrivó e si mise vicino a Tarriannah.
Byron era confuso e si sentì in panico
"Vi giuro che oggi non ho fatto ancora nulla"
Mirana sorrise a quella frase, sapeva che Byron era buono e che seguiva solo la sorella.
Byron guardò Taran "Non è per le cimici vero?"
Lui scosse la testa
"Dimmi che non hai detto niente"
Taran assunse un aria di sfida "La vendetta va servita fredda" disse "ma se vuoi provvedo subito"
"Taran per favore!" lo rimproverò Alice, che si fece avanti e mise una mano sulla spalla di Byron "so che ieri hai parlato di un pericolo imminente" disse "abbiamo bisogno di sapere esattamente di che si tratta in modo da prevenire ogni danno"
Byron si sentì ribollire dalla paura lo stomaco.
"Ecco...mia..sorella ha trovato...un cucciolo di ciciarampa e..."
"COSA!?" Dissero in coro quasi tutti, tanto che il leprotto iniziò a correre terrorizzato.
Alice noto che la sua testa ancora fumava e sentì un senso di colpa incredibile.
"Ignorali" disse Lily avvicinandosi a sua volta "com'è possibile?"
"Avevamo bruciato tutto" commentó Mirana.
"Ma io l'ho visto"
"All'alba ho fatto un giro di perlustrazione" si intromise Alice "ho trovato un uovo schiuso da poco fuori dalla valle, c'era ancora del liquido amniotico"
Taran, che si era pentito di non avergli creduto, lo guardò "E che intenzioni ha?"
"Non lo so di preciso, ma ha a che fare con te e Lily"
I due ragazzi si guardarono, stessa cosa Mirana e Alice.
"Penserò io a tutto" disse la regina "Lily, mia zanzarina, accompagna Byron nelle cucine e prendete pure i dolcetti che troverete sul tavolo, penserò io a farti tornare a casa mia caro e a parlare con tua madre"
"Molte grazie zia" chinò il capo e seguì Lily
"Taran tu vieni" chiese Lily 
"Vai tesoro" acconsentì Alice e Taran li segui.
Alice sospiró, Byron era tutto il contrario della sorella "Come può una donna come Iracebeth aver avuto un figlio così?" 
"Avrà preso dal tempo" commentó facendo cenno ad Alice di seguirla.
Entrarono nel castello e raggiunsero il laboratorio.
"Ho notato che non hai l'anello e che il cappellaio non c'era"
"È una storia lunga" taglió corto lei e Mirana, infatti, non chiese altro, anche se aveva intuito.
"L'amore è una forza maggiore, nessuno la può controllare, va e viene" iniziò ad armeggiare con delle fiale e degli ingredienti, infine porse un bicchiere colmo ad Alice.
Annusò l'odore acre che proveniva da quel liquido e fece una faccia disgustata, poi ebbe un flash.
"Ma...questo odore..."
Mirana sorrise
"No...è impossibile"
"Non penso proprio" la guardò molto attentamente da testa a piedi "si confermo, sai come funziona, su su"
Alice sentì un groppo alla gola.
Tutto ma non quello.
Lo bevve d'un fiato e attese, infine il suo corpo si illuminò per qualche secondo.
  
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