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Autore: Capricornina    02/04/2005    1 recensioni
E' la traduzione di una simpatica fic in inglese, intitolata appunto "the kitten", scritta da Star Mirage. RIporto testualmente la sua introduzione: -l'intera giornata di Hanamichi si rivelò sfortunata per colpa del gatto nero che gli attraversò la strada quella mattina... Volete sapere perchè il nostro rossino Tensai diventò un gatto?-
Genere: Commedia, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tre giorni passarono impercettibilmente. Ma ogni giorno Hanamichi non smetteva di stupirsi.
Non aveva mai visto prima Rukawa così aperto, espressivo e pieno di rispetto. Oh si, il volpino adorava il suo nuovo amico e lo viziava tutto il giorno: gli dava da mangiare, passeggiava con lui, ci giocava...

'Come se fossero due persone assolutamente diverse' pensò Hanamichi. 'Rukawa a scuola (quello che conosceva prima) e Rukawa a casa (la cui natura gli fu rivelata durante quei tre giorni)'.

Come d'abitudine, la mattina,Rukawa uscì per il suo allenamento giornaliero, lasciando il gattino a dormire nel letto.
Quando tornò preparò il pranzo per sé e per il micetto. Hanamichi trovò che Rukawa era una buona forchetta...poi, dopo pranzo, entrambi andarono nel parco più vicino per una passeggiata.
Dopodichè Rukawa giocò con il piccolo Tensai a casa. Di solito sorrideva in silenzio, guardando il gattino cacciare una palla da baseball correndo per tutta casa...
Hanamichi alzò lo sguardo verso il moretto.
"mi piace questa kitsune più di quel tetro,malinconico e taciturno ghiacciolo che ho conosciuto prima. Per aprirsi ha solo bisogno di un amico...Hm? Significa che non aveva nessun amico prima? Nemmeno uno?Oh!"

* * * *

Rukawa sollevò lo sguardo da un giornale sportivo che stava leggendo, mentre riposava sul pavimento, e guardò verso il gattino rosso che si era accovacciato accanto a lui e che stava 'leggendo' anche lui il giornale.
E ancora, Rukawa si meravigliò alla sorprendente capacità del suo piccolo ospite.
Il nome 'Tensai' calzava a pennello al micetto.
Rukawa sorrise, ma il suo sorriso si oscurò lievemente nel ricordarsi che il gattino non gli apparteneva, che Tensai forse aveva il padrone, che lo stava cercando in quel momento,...Ma nonostante tutto Rukawa si divertiva grazie alla presenza del piccolo gatto nella sua casa, che illuminava la sua vita solitaria.
Il gattino sollevò la testa guardandolo interrogativamente.
"Miao?" disse
"Miao" rispose Rukawa
Rise di nuovo, accarezzando il gattino dietro le orecchie e voltando pagina del giornale continuando a leggere.

* * * *

Era primavera.Tutto intorno era pieno di vita... l'aroma delle foglie fresche rendeva l'aria dolce...Tutto era colorato, luminoso, allegro...
Tutto tranne lui...
Hanamichi lanciò un'occhiata nella direzione del volpino, che sedeva nel banco vicino al suo, e tremava. Con immensa sorpresa del professore e dei compagni, Rukawa era mezzo sveglio e guardava fuori dalla finestra...
Negli ultimi tempi era più cupo che mai.Non parlava a nessuno. Non che fosse un chiacchierone prima, ma adesso Rukawa smetteva persino di reagire agli insulti di Hanamichi, che il rossino riteneva un elemento abitudinale del suo rapporto col volpino.
Hanamichi si accigliò. Sospettava di sapere quale fosse la ragione del comportamento scontroso del suo nemico. Lo sospettava perchè questo stato d'animo aveva preso possesso di Rukawa dopo la scomparsa del gattino rosso.
Qualche giorno prima, dopo il termine dei tre giorni che Miamoor aveva dato ad Hanamichi, il gatto rosso saltò giù dal letto, dove dormiva vicino al ragazzo, e uscì dalla finestra. Si fiondò nel parco, dove trovò la regina dei gatti neri che gli restituì la sua forma umana.

. .

Hanamichi era felice,se non fosse stato per quell'ostrusivo senso di colpa nei confronti di Rukawa.
Rukawa si chiuse fuori dal mondo,e perse interesse per qualunque cosa all'infuori del basket. Alla kitsune il gattino mancava tantissimo, ma solo Hanamichi ne era a conoscenza...
dopo la scuola e gli allenamenti, Hanamichi camminava lungo la strada.
Tutto intorno profumava di primavera. Ma la mente del rossino era lontana dall'ammirarne la bellezza.
I suoi pensieri tornarono verso una famosa volpe dai capelli neri....allegro,sorridente,comunicativo...e adesso, tetro,chiuso,scontroso...
Di sicuro, ad Hanamichi piaceva quel lato di Rukawa che aveva conosciuto, quando era stato il gattino rosso. Ammise a malincuore che era divertente vivere da gatto in casa di Rukawa. La Kitsune poteva essere davvero un buon ospite...
Si, era divertente...Hanamichi arrossì ricordando. Chi l'avrebbe mai detto che quella dannata volpaccia amasse danzare quasi quanto amava giocare a basket?
Rukawa sapeva ballare su qualsiasi musica: Walzer lenti, o vivaci ritmi di musica techno-dance. Ed era un ballerino eccellente.
Ma con grande imbarazzo di Hanamichi, frequentemente, il partner di Rukawa nei lenti risultava essere il gattino rosso -Tensai.
Premendo il micetto contro il petto, Rukawa volteggiava con grazia per tutta la stanza...

Ma i più imbarazzanti erano i momenti in cui Rukawa si spogliava per la doccia. E se c'era della musica nella stanza, allora un normale spogliarello si trasformava in un lungo streptease.
I movimenti del ragazzo dai capelli scuri erano fluidi e suadenti. Il suo corpo emanava pura sensualità...
Se non fosse stato per il fatto che Hanamichi si trovava nella forma di gatto, in quei momenti sarebbe svenuto dall'eccesso di sangue dal naso. Anche adesso, il ricordo di quello splendido corpo sensuale colorava di rosso le guance di Hanamichi...
Si, era divertente essere il gattino di Rukawa..

Gattino rosso...Gattino rosso...?
Hanamichi sbattè gli occhi con sorpresa. Il suo sguardo si era posato su un micetto rosso che dormiva dietro il vetro della finestra di un negozio di animali.
Rosso dalla punta della coda fino alle orecchie, il gattino, che avrebbe dovuto avere all'incirca un anno, era adagiato sul davanzale, e dormiva trai traggi del sole al tramonto.
Hanamichi rimase a meditare per un minuto, e poi un sorriso splendente gli illuminò il volto.

"Ore wa Tensai!" esclamò, per poi entrare a grandi passi senza esitare nel negozio.

  
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