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Autore: Francy_Kid    26/09/2016    3 recensioni
Marinette rimane ferita durante l'apparizione di un akuma, dislocandosi la caviglia e procurandosi una microfrattura alla tibia, ma Chat Noir la soccorre appena in tempo, allontanandola dal luogo dell'attacco. Poco dopo, Ladybug fa la sua apparizione, sconfiggendo il nemico assieme al suo partner.
Da quella sera, Chat va a trovare Marinette ogni sera, approfittando delle tenebre per non farsi scoprire, per tutta la durata del tempo durante la quale la sua compagna di classe deve tenere il gesso.
Un mese passa velocemente e quand'è arrivato il momento di muovere i primi passi senza stampelle, Marinette avrà paura.
Chat sarà in grado di aiutarla?
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Plagg, Tikki
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Cap. 5



Il giorno successivo Marinette andò a scuola a testa alta, decisa sul cosa rispondere a Chloé non appena le avesse detto qualcosa –ed era quasi certa che avrebbe tirato fuori l'argomento–

La corvina entrò in classe e subito si ritrovò tra le braccia di Alya, che le chiese se andava tutto bene siccome la sera precedente non aveva risposto ai suoi messaggi e alle sue chiamate.

Tranquillizzata l'amica, le due si sedettero al loro posto e Marinette fu costretta a rispondere alle domande e alle scuse dei suoi compagni di classe, promettendole che avrebbero presto dimenticato la scena visto che era Chloé la causa di tutto.

Senza neanche farlo apposta, la bionda di cui tutti stavano parlando entrò nell'aula, avvinghiata ad Adrien che cercava in tutti i modi di scansarla e rimanere con Nino.

«Oh Marinette.» esclamò sorpresa la ragazza. «Non credevo avessi così tanto coraggio di tornare a scuola dopo l'accaduto.» ridacchiò assieme a Sabrina, entrambe in piedi di fronte al banco di Adrien. «Vuoi cadere un'altra volta ai miei piedi?»
«Chloé, dacci un taglio.» ringhiò il modello, tentando di divincolarsi dalla sua "amica", ma invano.
Marinette ghigno: «Invece sono qui, Chloé, e poi, anche se cadessi di nuovo a terra, sarei sempre più alta della tua popolarità.»

Nella classe esplosero urla divertite, con tanto di applausi per la loro rappresentante; Chloé, invece, ribollì di rabbia, per poi uscire dall'aula sbattendo i piedi per terra, seguita da Sabrina che cercava di calmarla.

«Sei stata grande, ragazza.» le ammiccò Alya, alzando la mano per battere il cinque con l'amica, cosa che fece subito.
«Mari, sei la nostra eroina. Ti adoro!» esclamò Rose, saltellando sul posto.
«È vero: sei stata eccezionale!» ribadì Nino, sistemandosi al suo posto ora che la loro nemica se n'era andata.

Adrien, dopo che i suoi compagni di classe ebbero lasciato libera la sua corvina, fece per avvicinarsi a lei, ma la professoressa Bustier entrò in classe subito dopo, dando inizio alle lezioni.


 

Marinette ed Adrien erano di nuovo da soli in classe, portandosi avanti con i compiti che i professori avevano dato loro durante le prime ore per i giorni successivi.

I due erano seduti vicini ed il ragazzo non ne poteva più di stare accanto alla corvina senza dire nulla: quel silenzio lo faceva sentire in imbarazzo e non sapeva il perché.

«Mari, ti volevo ringraziare per stamattina.» disse il biondo, attirando l'attenzione dell'adolescente. «Se non fosse stato per te Chloé sarebbe ancora qua avvinghiata a me come una piovra.» ridacchiò subito dopo, grattandosi nervosamente la nuca.
«F-Figurati, ma sinceramente non l'ho fatto per te.» rispose lei, lasciandolo perplesso. «L'ho fatto per me: dopo anni di prese in giro e sopportazione del suo comportamento da bulla nei miei confronti non ho potuto fare a meno di reagire. L'unica cosa che mi dispiace è che ora mi sono messa sul suo stesso livello a rispondere in quel modo...»
Adrien, notando il suo sguardo triste, si avvicinò a lei, poggiandole la mano sulla sua: «Non sei per niente al suo livello. Hai reagito per autodifesa e sono sicuro che ora Chloé limiterà le sue provocazioni.»
«Io non credo...» sospirò la ragazza, spostando la mano da quella dell'amico, interrompendo così il loro contatto fisico per tornare a scrivere.

Il ragazzo rimase deluso da quella reazione, ma era deciso di non vederla più triste, così cercò un argomento che non riguardasse la caduto del giorno precedente o Chloé, pensando anche al più stupido.

Si guardò intorno, non trovando nulla, fino a che i suoi occhi non caddero sul suo gesso: la firma di Chat Noir!

«Non mi sembra una firma di una persona della nostra classe quella.» ghignò il biondo, indicando la scritta nera.
Marinette s'irrigidì sul posto: «G-Già... È quella di un mio amico.»
«Non sapevo che Chat Noir fosse tuo amico.» ammiccò, facendo arrossire violentemente l'adolescente.
«Come fai a sapere che è quella di Chat Noir?» domandò sorpresa, strabuzzando gli occhi.
«L'ho riconosciuta perché anch'io ho un suo autografo a casa.» mentì, ma notando che la ragazza ci aveva creduto. «L'ultima volta mi avevi detto che viene a farti visita tutte le sere perché si preoccupa per la tua gamba. Come si comporta?»
«Più che altro viene per flirtare e robe varie.» sospirò lei, poggiando la penna sul banco.
«Davvero?» domandò fingendosi sorpreso.

Sapeva esattamente come si comportava con Marinette e quando lei disse che flirtava non sbagliava per niente.

«Dimmi altro. Sono curioso di sapere com'è l'eroe di Parigi con persone che non sono Ladybug.» aggiunse, volendo sentire ciò che la ragazza pensava di lui, preso da un momento puramente narcisista.
«Beh... odora di colonia con un po' di formaggio, fa battute pessime ogni volta che ne ha la possibilità e mi svuota il forno dai dolci che sono avanzati durante il giorno. È un pozzo senza fondo quel ragazzo!» esclamò allargando le braccia in segno di esasperazione, per poi tornare a sorridere. «Ma è molto gentile ed il fatto di aver fatto la promessa di venirmi a trovare tutte le sere nonostante i suoi doveri da eroi e la sua vita privata mi ha fatto cambiare totalmente l'idea che avevo su di lui.»
«Perché? Che pregiudizi avevi?»
Marinette non pensò molto alla risposta: «Vedo come si comporta con Ladybug: flirta con lei e fa di tutto per essere notato facendo battute pessime, cosa che fa anche con me. Un comportamento che non mi piaceva. Ma solo ultimamente ho capito che se cambiasse questo suo comportamento smetterebbe di essere Chat Noir. Ed io non voglio che cambi.»

Adrien rimase ad ascoltarla sorridente, non accorgendosi del rossore spiccava sulle sue guance, felice e sollevato che l'amica lo apprezzava per quel che era.

Odore di Camembert a parte.

Per tutto il tempo che Marinette parlava, soprattutto quando lui le era parecchio vicino, al biondo iniziava a battergli forte il cuore nel petto e non accennava a tornare al suo battito regolare, senza contare tutte quelle parole che voleva dirle ma non gli uscivano perché non riusciva più a pensare razionalmente.

Fu la campanella di fine ricreazione a salvarlo da quella situazione scomoda; il ragazzo si scusò con l'amica, fiondandosi in bagno appena prima che i suoi compagni di classe rientrassero, evitando di ritrovarsi il passaggio bloccato.

Adrien, dopo aver controllato che non ci fosse nessuno, fece uscire Plagg dalla sua borsa, per poi sciacquarsi il viso con l'acqua fresca e prendere dei respiri profondi.

«Dimmi tutto.» sbuffò Plagg, sedendosi sulla spalla del suo portatore.
«Perché mi sento strano ogni volta che sto vicino a Marinette?» domandò, poggiandosi con le mani ai lati del lavello e fissando il suo riflesso nello specchio.
«Una piccola idea io ce l'avrei.» ridacchiò lo spiritello, giocherellando con la sua coda,
«Anch'io ce l'ho...» rifletté, arrivando da solo alla conclusione.

In effetti tutto aveva un senso: ogni volta che restava in classe con lei da solo, voleva che l'intervallo durasse un'ora o più per passare più tempo con lei; durante le lezioni doveva trattenersi dal voltarsi e dal guardarla; quand'era Chat, molto spesso, quando la corvina andava a dormire, restava a guardarla attraverso la finestra per svariati minuti, sforando anche di quasi due ore, sorridendo per quanto la trovava carina e ridendo quando si metteva in posizioni strane; ma la cosa che più trovava strana era il fatto di non essere più ossessionato da Ladybug, vedendola come sua amica e compagna di lotta.

Mentre, ogni volta che stava vicino a Marinette provava delle sensazioni strane.

Sensazioni che non aveva mai provato con Ladybug: il suo profumo era inebriante; i suoi capelli corvini sembravano avere dei riflessi blu alla luce del sole; gli occhi azzurri erano simili a due topazi curati a mano; e le sue labbra morbide, che aveva già assaporato, anche se per poco, erano ciò che più bramava.

Riusciva ad immaginarsi mentre si baciavano ed essere la coppia più invidiata di tutta la scuola, e quand'erano a casa da soli la vedeva sdraiata sotto di lui, con poco e niente addosso, rossa in viso, mentre gemeva il suo nome.

«Mi sono innamorato di lei?» mormorò dopo pochi secondi, riflettendo sui suoi pensieri.
«Ma allora ce l'hai davvero un cervello!» commentò il kwami, sorpreso di non dover rispondere lui stesso per il suo portatore.
«Sì, ma smette di ragionare quando sono con lei.» sospirò lui, pensando nuovamente alla sua compagna di classe.
«Bleah!» esclamò Plagg, simulando un conato di vomito e riprendendo a volare accanto ad Adrien. «Il tuo cervello potrà anche non ragionare, ma nelle zone basse c'è qualcosa che funziona più che bene.» aggiunse con tono di disgusto.

Adrien spostò lo sguardo verso il basso, accorgendosi solo ora del perché sentiva i pantaloni stretti al cavallo; si coprì con le mani, scusandosi con il suo kwami ed entrando in bagno, chiudendo la porta a chiave.

«Sbrigati a calmarti che le lezioni sono iniziate da dieci minuti! Stupido ragazzo in calore.» Plagg borbottò la frase finale, fluttuando davanti alla porta verde.
«Poi mi lamenterò con te se la mia futura ragazza, che sarà Marinette, mi dirà che sono precoce!» ribatté il biondo dall'altra parte, facendo rabbrividire nuovamente la piccola divinità quantistica.




 

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Shalve :3

Chiedo venia per averci messo tanto, ma la 5ª mi sta uccidendo sin dalla prima settimana e ho poco tempo per scrivere T^T

Sowwy TT^TT

Non ho nient'altro da dire, tranne per...

...

EVVIVA LE SIN.

Ok, ora ho finito ahahah

Alla prossima :3

Francy_Kid

  
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