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Autore: Shizue Asahi    06/05/2009    2 recensioni
{6^ classificata al contest indetto da superkiki92:Missione : Una fidanzata per Shino!}
< Una libellula! > esclami sorpresa e allo stesso tempo incantata dalla creaturina < È bellissima, non trovi? > dici allungando timorosa una mano, andando a carezzare la testolina dell’insetto.
Ti osservo e per quanto questa libellula sia bella ai miei occhi non può competere con te.
< Sì, ma sei più bella tu Hinata. > sussurro e tu ti volti spalancando gli occhi sorpresa.

Un essere umano così enigmatico, potrebbe essere anche affascinante, non credete?
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Shino Aburame
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Shizue Asahi
Titolo:
Dragonfly
Genere:
Romantico, Introspettivo
Personaggi:
Shino Aburame, altri.
Paring scelto:
Shinoxsorpresa
Rating:
giallo
Presentazione:
Piccola ficcy senza pretese su Shino e una sua potenziale partner, spero di essere rimasta nel carattere dei personaggi e che sia leggibile, anche se non credo…( vai con l’auto-demoralizzazione!!!)
Note dell’autore:
Perdonatemi…lo so che la troverete orribile, ma non linciatemi… ecco a voi l’ultima classificata del contest *-*

 

°º¤ø,¸¸,ø¤º°`°º¤ø,¸Dragonfly°º¤ø,¸¸,ø¤º°`°º¤ø,¸

In silenzio ti osservo camminare al mio fianco e chiacchierare con quel tonto di Kiba. Ogni tanto ti giri verso di me e mi sorridi dolcemente, poi arrossisci e ti volti subito dall’altro lato per non farti vedere.

Le vie di Konoha stasera sono stracolme di gente. Tutti gli abitanti del villaggio si sono recati in strada per festeggiare, anche se non so cosa visto che non mi interessa, anzi, se fosse stato per me me ne sarei stato tranquillamente a casa a badare ai miei adorati insetti, ma quando, con quegli occhi terribilmente belli, mi hai chiesto se potevo accompagnati non ho saputo dirti di no, ma non potevo immaginare e che ci sarebbe stato anche quel tonto…

Continuiamo a vagare senza meta ancora per un po’, fino a quando la tua attenzione non viene catturata da una bancarella di pesci rossi, alla quale, incuriosita ti avvicini.

Osservo la tua immagine riflettersi nelle bocce di vetro contenenti i pesciolini che vi si muovono agitati. Poi la mia attenzione viene attirata dal cartello della bancarella, sul quale è scritto che se si riesce a fare centro in una delle bocce si vince il suo contenuto – il pesce rosso.

Con la coda dell’occhio vedo Kiba avvicinarsi al bancone e allungare una banconota ad un ragazzo che gli porge tre palline.

Ti sorride con la sua solita espressione da buffone e comincia a lanciare le sfere di plastica, che sfiorano le aperture delle bocce, ma che non vi entrano. Sconfitto abbassa la testa (probabilmente ferito nell’orgoglio) chiedendoti scusa e tu gli sorridi dicendogli che non importa. Sento come un nodo alla bocca dello stomaco, possibile mai che io sia geloso?

Approfitto della vostra distrazione per avvicinarmi alla bancarella e porgere al venditore dei soldi e lui mi sorride con l’aria di uno che la sa lunga e mi da tre palline di plastica. Prendo in mano la prima e capisco subito il motivo per il quale Kiba a fatto cilecca: sono leggerissime e danno l’impressione che ad una minima pressione si accartoccino.

Non sento più le vostre voci, così giro leggermente la testa e vedo che mi state fissando entrambi con sguardo interrogativo. Beh, come darvi torto, certamente non è da me prestarmi ad un giochetto così infantile, ma sono sicuro che per te ne vale la pena…

Mi concentro e lancio la prima pallina, che cade indecorosamente a terra e sento sghignazzare alle mie spalle. Non ho bisogno di voltarmi per sapere che è quell’idiota di Kiba.

Al primo tiro ho fatto cilecca, ma al secondo e al terzo faccio centro. Il venditore mi porge due sacchetti di plastica trasparente contenenti ognuno un pesciolino rosso.

Quando mi allontano dal bancone con le due bustine nelle quali i pesci mi venite in contro, tu allegra e lui con una faccia da funerale.

Con delicatezza ti porgo il sacchetto contenente il pesciolino più bello: è maculato, con le pinne più lunghe del normale, che ondeggiano ad ogni suo movimento.

Vedendolo il tuo viso si illumina, come quello di una bambina. Mi sento strano e senza che me ne accorga il mio viso si contrae in un sorriso lasciandomi sorpreso, poi mi volto verso Kiba e gli allungo il secondo sacchetto. Lui mi guarda interrogativo.

<< Tieni, il premio di consolazione. >> gli dico ghignando.

Si acciglia, probabilmente non ha gradito la mia battuta, ma prende comunque il sacchetto col pesciolino e se lo porta davanti al viso scrutandolo attentamente, poi fa un suono simile ad un grugnito e bruscamente allontana la bustina da se, facendo agitare il pesciolino che viene sbalzato violentemente.

<< Non mi piacciono i pesci, preferisco i cani. >> asserisce per poi rivolgersi a te << Prendilo tu. >> e te lo porge.

Visibilmente stizzito ci saluta e se ne va. Finalmente.

Riprendiamo a camminare, solo io e te…

In breve tempo ci allontaniamo dalla folla e arriviamo a villa Hyuuga. Varchiamo l’enorme cancello e ci avviamo per una stradina.

Lascio che tu ci faccia strada. Ti seguo in silenzio e probabilmente ti imbarazzo visto che di tanto in tanto apri la bocca e, mo ci vuole, boccheggi come un pesce. Sei molto tenera, ma non te lo dirò mai, neanche se fosse Ibiki Morino in persona a ‘chiedermelo’.

Ci fermiamo nei pressi di un laghetto e rimango incantato dalla bellezza del luogo: siamo circondati da una fitta vegetazione, su una sponda c’è un salice piangente i cui rami ricadono leggeri sul pelo dell’acqua increspandola lievemente, il cielo stellato si riflette nel laghetto, la luce lunare rende la tua pelle ancora più candida e il mio istinto mi “urla” di baciarla, ma per fortuna ho un ottimo autocontrollo.

Con passo felpato ti allontani da me per avvicinarti all’acqua e ti inginocchi. Ti osservo attentamente mentre, lentamente, apri le due bustine contenenti i pesciolini e li fai scivolare nel laghetto, per poi alzarti e avvicinarti a me sorridendomi, mentre io ti guardo un po’ stranito.

Rimaniamo un per un po’ ad osservare  le due piccole macchie rosse che sembrano rincorrersi allegre nell’acqua, sei serena e sorridi, ma poi udiamo un ronzio e qualcosa ti sfreccia vicino ad una guancia. Sobbalzi spaventata e ti stringi al mio braccio. Alzo un sopracciglio, per niente contrario al contatto con la tua pelle morbida.

<< C-che co-cosa era?! >> mi chiedi agitata.

Tu non te ne sei accorta, mala piccola creatura che ti ha quasi sfiorato una guancia sta volteggiando leggera sopra le nostre teste. Lentamente porto una mano davanti al tuo viso e dopo pochi istanti l’animaletto ci si poggia elegantemente sopra.

< Una libellula! > esclami sorpresa e allo stesso tempo incantata dalla creaturina << È bellissima, non trovi? >> dici allungando timorosa una mano, andando a carezzare la testolina dell’insetto.

Ti osservo e per quanto questa libellula sia bella ai miei occhi non può competere con te.

<< Sì, ma sei più bella tu  Hinata. >> sussurro e tu ti volti spalancando gli occhi sorpresa.

 

Angolo Autore:

dopo più di sei ore sono riuscita a finire questa ficcy, che probabilmente è orribile e che sarà causa della mia morte prematura… mi scusa per gli eventuali orrori ortografici e per aver fatto di Kiba il terzo incomodo *-* 

 

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