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Autore: graziiia    27/09/2016    2 recensioni
Klaus pensa veramente di poter ricominciare, di innamorarsi di Camille, pensa veramente di poter scordare la donna che gli ha scombussolato la vita. L’unica donna che gli ha insegnato ad amare, tutto questo prima che si presenti alla sua porta per chiedergli aiuto.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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KLAUS
Tutto è perfetto, in perfetto stile Mikaelson, ci solo tutte le persone più importanti e influenti di New Orelans. Camille si trova al mio fianco con in dosso uno stupendo abito color panna, e veramente bella, ma non riesco a provare quella sensazione di beatitudine che provo quando guardo………
La mia mente si svuota quando una figura davanti a me cattura tutta la mia attenzione.
E fasciata in uno splendido abito bianco, che io stesso gli ho donato meno di due ore fa, e credetemi se vi dico che è un abito molto bello ma che addosso a lei diventa splendido.
Scende le scale proprio come una regina, a suo agio, nel suo regno, e quando i nostri occhi si incrociano tutto perde d’importanza e restiamo solo io e lei. Lo so che è sbagliato verso Camille ma smettere di provare qualcosa per Caroline e come chiedermi di staccarmi il cuore dal petto, chiedermi di dimenticarmi di lei e come chiedermi di pugnalarmi con un paletto di quercia bianca.
I nostri occhi si incontrano come richiamati gli uni dagli altri.
 
CAROLINE
Si trova difronte a me, bello come mai ha concentrare tutta la sua attenzione su di me invece che sulla sua compagna.
Camille non fa altro che guardarmi smarrita come se si sentisse di più, e la verità? E così perché ogni volta che incrocio i miei occhi con quelli di Klaus mi sento a casa, sento di trovarmi al posto giusto, ma non si può avere sempre tutto nella vita.
-        Sera Caroline.
Mi saluta Marcel che si trova accanto a loro e che non fa altro che tenere fissi i suoi occhi su di me.
-        Sei veramente bellissima.
Mi si avvicina ammiccante. E la mia risposta non è altro che un cenno con il capo prima di vedere che la sua attenzione e rivolta altrove.
Mi volto e la vedo Bonni, con in dosso l’abito color avorio che Klaus gli ha concesso di indossare per il ballo.
-        Dovresti andare da lei, non conosce nessuno.
Lo incito prima di vederlo dirigersi verso la mia migliore amica.
Subito dopo riconcentro la mia attenzione su Klaus e Camille, quest’ultima mi guarda come se mi volesse fulminare con gli occhi, completamente normale se teniamo conto che il ballo sta per iniziare, mi guardo intorno per cercare qualcuno che ballerebbe con me, e lo trovo.
-        Sta per iniziare il ballo dovreste dirigervi in pista.
Mi rivolgo a Klaus che mi guarda non capendo.
-        Non amo ballare.
Si giustifica, non capendo dove voglio andare a parare.
-        Be io si, e se non vi dispiace vado a cercarmi un compagno.
Gli faccio un inchino molto elegante ringraziando qualsiasi santo per non avermi fatto cadere dai tacchi come un sacco di patate per poi dirigermi verso la mia preda.
-        Ti va di ballare.
L’uomo difronte a me mi guarda non capendo finche non concentra il suo sguardo alle mie spalle.
-        Signorina Forbes non so se è una buona idea.
-        Dai Elia, solo un ballo questa e la mia ultima serata qui.
Mi guarda, poi concentra nuovamente lo sguardo alle mie spalle prima di concedermi un ballo.
La musica e dolce e delicata
-        Perché non ballate con mio fratello invece che con me?
Mi chiede ad un tratto.
-        Ha detto che non ama ballare.
Gli rispondo semplicemente fissando i miei occhi nei suoi, non so perché ballare con lui non mi da nessuna delle molteplici sensazioni che provo ogni volta che ballo con Klaus.
-        E vero, lui non ama ballare con nessuna, se non con voi.
L’ultima parte della sua risposta mi porta a fissare i miei occhi per scorgerci la verità, ma mi è impossibile dalla brusca giravolta che mi costringe ha fare prima di riprendermi, ma questa volta la presa è più salda e quelle sensazioni che provo solo in presenza di Klaus sono comparse, alzo il volto e lo vedo, fisso su di me.
-        Di la verità ti piace farmi ingelosire?
La sua voce fa nascere tanti piccoli brividi dietro la schiena.
-        Io non voglio fare ingelosire nessuno.
Sono le mie sole parole, mentre noto gli occhi di Camille fissi su di noi.
-        Bugiarda, vuoi farmi diventare matto, lo sai quanto mi disturba vederti tra le braccia di un altro eppure, eccoti qua a ballare con mio fratello.
I nostri corpi sono cosi vicini da sembrare attaccati e i nostri occhi non si concedono neanche un battito di ciglio per paura di perderci.
-        Anche tu stavi ballando con un’altra.
-        Lei non è te, per quando lo vorrei non lo è.
C’è sincerità nella sua voce.
-        Sembri cosi preso da lei.
-        Non è vero e lo sai.
La musica e finita e tutti hanno lasciato la pista da ballo per mettersi hai lati e concentrare la loro attenzione su di noi, compreso Marcel con Bonni e Elaja con Camille.
-        Tutti ci guardano forse dovremmo fermarci.
Lo informo, ma la sua attenzione non va a chi ci circonda e ancora concentrata su di me.
-        Non mi interessa, voglio che tutti sappiano che sei mia.
-        E Camille?
-        Capirà.
Mi risponde prima di  baciarmi davanti a tutti, senza pensare che potrebbe far soffrire Camille ma concentrandosi solo su di noi, un noi che si è ritrovato dopo tanta fatica.
Dopo essersi staccato da me mi prende per mano e a velocità vampiresca ci confondiamo tra gli ospiti fino ad arrivare in camera sua.
I baci sono sempre più rudi, pieni di possesso, desiderio ma anche amore e lussuria, tra i nostri corpi sento la necessità di toccarsi essere attaccati e di non staccarsi più.
Vorrei veramente farlo, dedicarmi a lui ma ad un tarlo si fa spazio nella mia mente che mi costringe ha separarmi da lui, lasciandolo senza parole per il mio gesto improvviso.
-        Se dobbiamo andare avanti, devo dirti una cosa.
Il suo volto diventa di marmo.
-        Questo qualcosa non può aspettare?
-        No.
E la mia sola risposta prima di alzarmi e pormi difronte a me.
-        Voglio spiegarti perché pochi giorni fa ho avuto quei dolori e perché mi sono arrabbiata quando mi hai guarita con il tuo sangue.
E confuso, non capisce, ma ben presto tutto sarà più chiaro.
-        A mistik Fall sono arrivati gli Eretici, creature metà vampire e metà streghe.
-        Love, vorrei toglierti quel bellissimo abito da dosso, potresti andare più veloce?
Mi chiede sarcastico, ma in tutto questo di sarcastico non c’è proprio nulla.
-        Una di loro Valerie, mi ha maledetta.
Non ha più un volto scherzoso, ora e serio come una statua.
-        Cosa significa che ti ha maledetta?
Mi chiede mentre si alza per fronteggiarmi.
-        Ha fatto in modo che il mio corpo una volta ogni sette giorni abbia uno spasmo mortale, che guarisce molto lentamente, come quello che ho avuto quando mi hai curato, e ha fatto in modo che chiunque mi curi, venga vincolato a me.
Il suo volto e confuso.
-        Non voglio dire che se io muoio, muori anche tu, no! In senso che il mio corpo e il proprietario del sangue possono creare altra vita, nonostante il mio corpo e tecnicamente morto.
Il suo volto e incomprensibile, alterna il suo sguardo dai miei occhi al mio ventre.
-        Tu sei….?
-        No, non ancora, per esserlo dovrei adempiere al secondo punto della maledizione.
Gli rispondo imbarazzata, non posso credere di averglielo detto.
-        Qual è il secondo punto?
Lo guardo, poi guardo il letto alle sue spalle e lo vedo voltare il volto abbastanza per dirigerlo verso precedentemente c’era il mio.
-        Quindi se io è te stasera, facessimo l’amore, tu rimanesti incinta?
Mi chiede, quasi indifferente e io annuisco.
-        C’è qualcosa che non torna, questa non è una vera maledizione cosa non mi stai dicendo?
-        Il bambino che nascerebbe verrebbe ripudiato da tutte le razze della terra, allontanato al punto di desiderare la sua stessa morte.
Gli rispondo prima di avvicinarmi al letto e sedermi sfinita e con il volto basso.
-        E se non lo fai?
-        Il sangue che mi ha curata mi ucciderà un po’ alla volta.
Queste mie ultime parole lo mettono in allerta, ma non dice nulla.
Rimaniamo in silenzio per un tempo a me infinito prima di decidermi di alzarmi in piedi.
-        Perdonami, so a che cosa stai pensando, ed è giusto che io me ne vada, sono ripiombata nella tua vita, con i miei problemi e ti ho trascinato con me, ti chiedo perdono.
Sono intenzionata ad andarmene, prima di sentire la sua presa ferma sul mio polso e voltami verso di lei.
-        Io non voglio che tu te ne vada.
-        Ma Klaus hai sentito quello che ho appena detto?
Mi sorride e si avvicina e accarezza una guancia.
-        Certo, mi hai appena detto che ho la possibilità di avere un figlio dalla donna che amo più di me stesso.
-        Hai già una figlia.
-        E amerò per l’eternità Hope, ma l’idea di poter avere un figlio mio è tuo e una cosa a cuoi ho pensato molte volte e ora che possiamo averne la possibilità non me la lascerò scappare.
Mi bacia senza lasciami un secondo per rispondergli.
-        Ma hai sentito che cosa accadrà a questo bambino?
-        Non accadrà, noi lo ameremo, e gli insegneremo ad accettarsi, nessuno attenterà mai alla sua vita, noi lo proteggeremo.
Mi bacia fino ha condurmi sul letto e farmici stendere per poi vederlo stendersi su di me.
-        Concedimi di diventare padre per la seconda volta Caroline, concedimi di avere un figlio dall'unica donna che amerò nella mia vita.
Annuisco, lo bacio e mi perdo in lui, forse e sbagliato ma so che se stiamo uniti potremo farcela.
  
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