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Autore: DarkLqser    27/09/2016    1 recensioni
un fantasy con i draghi, un prescelto che uccide il nemico e bla bla... NO, nessun drago, nessun prescelto con poteri unici. Ma un protagonista (senza nome) che dovrà vendicare la morte del padre e la scomparsa di.. (eeh voleevih) e tante altre robe che scoprirete leggendo questa (ovviamente fantastica u.u) storia
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Violenza
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Guardai dalla finetra qualche ora dopo, non era ancora tornato. -Sono tre giorni che non si vede- dissi amareggiato a mia sorella 
-Non è la prima volta che parte per diversi giorni- rispose lei mentre si portava le coperte di seta alle spalle.
-Già, ma mai quando nostro padre è a lavoro- ribattei sedendomi sulla finestra del terzo piano.
-Lo sai che papà non tornerà più- disse con aria triste.
Il giorno seguente mi alzai presto, come sempre mi misi gli stivali e la giacca in pelle di lupo per andare a lavoro. Per le strade di Grandè non c'è mai silenzio, tra bambini che giocano, adulti che vanno a lavoro e i tanti visitatori dei villaggi vicini. Non ho mai capito cosa gli attiri, sarà per la conosciuta taverna dei Ronel o per l'erboristeria dell'anziana Giana, famosa per l'utilizzo delle svariate erbe trovabili solo nelle nostre fitte foreste, luoghi fantastici per cacciare o isolarsi dal resto delle persone. O magari per la fucina di Aramen, la migliore in fatto di armi. E' qui che lavoro io da ben dieci anni. Il proprietario era un vecchio amico di mio padre che è morto tre anni fa nella guerra dei ribelli a Nord della capitale. 
Davanti alla fucina vidi un basso uomo, con un nero mantello ed un classico cappuccio da cacciatore, camminava a passo zoppo con l'aiuto di un bastone in quercia. L'appoggio sembrava antico, il semplice guardarlo mi metteva tristezza.
-Alla buon ora, sei sempre in ritardo! Prima o poi ti licenzierà!- disse Selena portandosi le mani nei fianchi. Una formosa diciasettenne rossa di media altezza. 
-Scusa ma Erzel è sempre lento a svegliarsi-
-Sempre la stessa scusa! Se è così pigro, dovresti cambiare cavallo- disse lei entrando nella fucina ed io la seguì senza aggiungere nulla.
Il padre non mi vide nemmeno, come al solito occupato con i clienti abituali. Aramen era un uomo piuttosto grosso, con una barba folta e nera. Aiutavo lui e la figlia a gestire la fucina dopo la morte della moglie. Un uomo calvo gentile con i toni pacc...
-Stammi a sentire stupido di un gargoyle! Le mie spade sono di ottima qualità- esclamò arrabbiato 
-Si è distrutta con due colpi che c'ho dato!- ribattè nervoso il cliente
-Certo! Se le usi per abbattere gli alberi! Per quello si usano le asce!- rispose Aramen esausto.
Le giornate alla fucina erano sempre tese, molti abitanti venivano anche da altri villaggi per avere le migliori armi della regione ma certi altri, per lamentarsi.
Caricai la merce in groppa ad Erzel e galoppai sino al mercato, prima che iniziasse la rissa giornaliera.  
Nella piazza c'erano bancarelle di ogni tipo: chi vendeva pelli, chi gioielli e chi statuine ricavate dal legno. Ci vollero diverse ore prima di vendere tutto, ormai era sera, misi le monete in un sacchetto su Erzel e ci salì.
-Cerco la famiglia Guforn- mi girai di scatto e vidi ancora l'uomo basso. Questa volta, il viso era scoperto. Era un uomo anziano, con capelli corti e una modesta barba, aveva diverse cicatrici nel volto, alcune vecchie altre più recenti. Corsi in fretta da Selena, le diedi le monete e senza aggiungere altro tornai a casa. 
Aspettai sveglio tutta la notte quell'uomo, ma non arrivò. 
Lo aspettai per diverse settimane, ma di lui non vi era traccia. Il mese dopo, arrivarono dei soldati dalla capitale. Quel giorno le strade erano silenziose, i bambini rimasero in casa, solo gli adulti uscirono per lavorare
Io tornai a casa tardi perchè Aramen non stava bene, dovetti aiutare Selena con i clienti e a chiudere la fucina. 
Appena aprì la porta di casa, mi trovai due soldati davanti, si spostarono per farmi passare e mi condussero in cucina, la MIA cucina. Mi fecero sedere e chiusero la porta. Altri due soldati stavano ai lati della tavola, di fronte a me vidi un uomo che identificai come loro comandante. A differenza di tutti gli altri, lui non portava nessun elmetto che gli copriva gli occhi, aveva una carnagione scura e i capelli arancioni. 
-Chi siete?- domandai, rompendo il lungo silenzio che gravava su di noi. L'uomo all'altro capo del tavolo squadrandomi chiese -Siete voi il figlio di Alistar Guforn?-
-Cosa succede?- risposi timoroso
-Siete in arresto per complottismo contro la capitale, raggiungerete vostra sorella nelle prigioni reali-
   
 
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