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Autore: Emiko92    06/05/2009    12 recensioni
Kagome è una ragazza cagionevole di salute, con un sistema immunitario molto debole, fin da quand'era piccola. Per questo è sempre stata costretta a vivere chiusa in casa senza mai poter vivere come una normale ragazza della sua età. Un giorno, stanca della propria vita vuota,scappa di casa e cerca rifugio da un hanyou dai lunghi capelli argentati e dagli occhi del colore del miele... [Storia in revisione]
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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cap8 ....
....
....
...*dopo essersi assicurata che il terreno sia privo di bombe o trappole varie si avvicina*
So che è difficile da credere ma, no, non sono un miraggio... e nemmeno un ologramma >__>
*Schiva pomodoro* ARGH O__O E-ecco...il mancato aggiornamento per tutto questo tempo (ieri ho contato i mesi e mi sono spaventata da sola, lo ammetto @__@  GASP!) è dovuto al fatto che sono stata privata di internet e computer per molto tempo *piange*, ora con mia immensa gioia (*O*) l'ho rimesso ma per aggiornare ho dovuto prima finire il capitolo (Ma dai >_> NdTutti), e la mia lentezza è sempre la solita =__= Poi sono stata molto presa dal contest fatto con Roro e bè... mi vergogno di me stessa ç___ç  Se smetterete di seguire la mia fic avete tutte le ragioni, e per chi continuerà un grazie infinito *inchino*.  Ho parecchi saluti e ringraziamenti da fare in questo cap. ma provvederò alla fine, dopo le risposte ai commenti (che adoro XD). Ora vi lascio leggere (e chi vuole? =__= NdTutti) (;__; NdEmiko). Questo capitolo è principalmente su Miroku e Sango, è la prima volta che scrivo un qualcosa solo su di loro, fatemi sapere le vostre impressioni U__U







Capitolo 8- Promettilo!-
 
Sango camminava a testa bassa,osservandosi i piedi. Il fatto di dover camminare davanti a tutti la faceva sentire ancora più nervosa,ma in fondo era l'unica a conoscere la strada...
Come aveva fatto a finire in quella situazione? Aveva già dovuto schivare per cinque volte le mani di quel cuoco maniaco! E dire che non avevano percorso neanche un isolato...

Sospirò,ripensando a ciò che era successo poco prima...
 
"Posso avere l'onore di accompagnarvi a casa,splendide fanciulle?" Domandò Miroku fissando alternativamente Sango e Kagura nel momento esatto in cui le due avevano finito di mangiare. Evidentemente lo schiaffo ricevuto poco prima non era stato un deterrente sufficente per lui.
"Non penso sia una buona idea." Si affrettò a rispondere Sango,rabbrividendo all'idea di trovarsi da sola in una strada buia con quel depravato.
Pensare che appena l'aveva visto le aveva addirittura fatto una buona impressione!
"Però in effetti non possiamo farle tornare da sole a quest'ora...si è fatto molto tardi!" Intervenne Kagome con aria preoccupata. "InuYasha!" Esclamò dopo un attimo rivolgendosi al mezzo demone accanto a lei. "Accompagnamole noi,che ne dici?"
"Stai scherzando!?" Domandò InuYasha scettico,tirandosi leggermente indietro. "Perchè dovrei accompagnare a casa due sconosciute?"
"Eddai!" Insistette Kagome alzandosi in piedi. "Se andassi io da sola non servirebbe a nulla e di Miroku non si fidano!"
Il cuoco sospirò sentendo le parole dette con tanta innocenza da Kagome.
"Possiamo accompagnarvi?" Continuò la ragazza voltandosi verso Sango e Kagura,senza neanche aspettare la risposta dell'hanyou. 
"Bè...grazie." Sango avrebbe voluto rifiutare,ma davanti allo sguardo sincero e preoccupato di Kagome non c'era riuscita. E poi era davvero tardi,normalmente sarebbe tornata con Bankotsu e Jakotsu.
"Io non ho bisogno di nessuno." Disse Kagura alzandosi dal tavolo. Lasciò i soldi sul banco e si allontanò,senza degnare di uno sguardo le persone intorno a lei.
"Ma...da sola..." Provò a dire Kagome.
"Oh,non preoccuparti!" La rassicurò Sango. "Kagura non corre alcun pericolo! Se dovesse incontrare degli aggressori sarebbero loro ad essere a rischio!" Ridacchiò.
Sembrava così convinta che Kagome non osò controbattere. E poi Kagura era pur sempre una youkai.
"Da che parte dobbiamo andare?" Chiese Kagome mentre Sango si alzava dalla sedia.
"Per di qua!" Rispose la ragazza,indicando verso la propria destra. Si sentiva ancora un po' in imbarazzo ma Kagome le ispirava fiducia.
"Ehi...io non ho ancora accettato di venire!" Ricordò InuYasha,testardemente seduto nel punto di prima.
Per un attimo le intenzioni di Kagome vacillarono,ma poi decise che non si sarebbe arresa. Dai discorsi fatti con Miroku aveva capito che InuYasha non si allontanava dal proprio palazzo quasi mai. Non aveva contatti e tanto meno rapporti con nessuno se si escludeva proprio il cuoco.  Forse era presuntuoso da parte sua,ma voleva aiutarlo,fare qualcosa per lui...cercare di coinvolgerlo il più possibile. Desiderava tanto farlo e avrebbe almeno tentato.
Cercò di pensare il più velocemente possibile ad un modo per convincerlo e fece la prima cosa che le venne in mente.
"Se proprio non vuoi venire andrò da sola." Disse cercando di ostentare indifferenza. Dovette trattenere una risata pensando che di solito quella era una specialità del mezzo demone.  "Se fossi venuto sarei stata più tranquilla,ma pazienza!" Kagome continuò la propria recita incamminandosi verso la direzione indicata da Sango,che intanto la osservava perplessa. Si sentiva un po' stupida. Forse ad InuYasha non importava nulla che lei se ne andasse in giro da sola di notte...forse non si sarebbe preoccupato.
Passarono pochi secondi e sentì dei passi affiancarla,seguiti da uno sbuffo. InuYasha camminava accanto a lei,le braccia incrociate al petto e l'espressione scocciata. Era stato così veloce che non l'aveva sentito arrivare.
Automaticamente le labbra di Kagome si aprirono in un sorriso.
"Grazie" sussurrò avvicinandosi all'hanyou. Lui non rispose,ma su questo Kagome non aveva alcun dubbio.
Sango li superò,per fare strada. Pensò che quei due fossero una strana coppia,ma anche sulla sua bocca nacque un sorriso spontaneo.
Poco dopo,com'era successo a Kagome,sentì dei passi avvicinarla.
"E TU CHE CI FAI QUI?" Quasi urlò,vedendo Miroku che la osservava con aria innocente. Gli aveva dato del "tu" senza neanche pensarci.
"Bè..." Cominciò il cuoco. "Se dovesse succedere qualcosa InuYasha dovrebbe pensare a Kagome, quindi..." Fece un gran sorriso. "Sarei io a proteggere te."
La ragazza abbassò in fretta lo sguardo,in un riflesso automatico. Sentì le guance imporporarsi e non potè far nulla per evitarlo...
Di nuovo.

"Quanto manca più o meno?" Domandò Kagome d'un tratto. Sango sussultò,strappata dai propri ricordi.
"Ancora poco,dobbiamo solo voltare quell'angolo laggiù." Rispose. In effetti,casa sua era piuttosto vicina al carretto,soltanto un po' meno in periferia.  Questo pensiero la fece sentire un po' strana,ma non riuscì a dare nome alle proprie sensazioni. Non era la prima volta che le capitava quella sera...Strano.
Kagome dal canto suo era entusiasta di fare finalmente una passeggiata,anche se notturna. Le scarpe che Miroku le aveva portato quella mattina erano esattamente della sua misura,e decisamente comode. Avrebbe potuto camminare per ore,senza fermarsi mai.  Il desiderio di esplorare e conoscere tutto,il più possibile,era forte esattamente come quando aveva preso la decisione di andar via di casa. Solo che a questo si erano aggiunti altri desideri. Arrossì,sussultando leggermente. La sua mente aveva concepito quel pensiero prima che avesse il tempo di fermarla.
Nella mano destra stringeva l'estremità della manica del bizzarro vestito di InuYasha. Appena Miroku si era unito al gruppo,l'hanyou aveva prontamente cercato di defilarsi e da quel momento non l'aveva lasciato un attimo. Gli lanciò una veloce occhiata ma fu costretta a distogliere subito lo sguardo: anche lui la stava guardando,con un'espressione...curiosa in volto. Evidentemente la strana reazione avuta dalla ragazza poco prima non gli era sfuggita.
"Accidenti!" Pensò Kagome,imbrazzata,nascondendo il viso dietro ai capelli.
Con suo immenso sollievo,l'hanyou non fece alcuna domanda.

Sango fece fermare il gruppo appena furono davanti all’ingresso della sua villa.

“Siamo arrivati.” Disse ancora leggermente imbarazzata.

“Oh,che bella casa!” Esclamò Kagome osservando ammirata la costruzione. Era molto grande,piuttosto antica; e tutt’intorno era circondata dal giardino che spesso Sango curava personalmente.

La ragazza ringraziò per il complimento. Kagome le aveva ispirato simpatia fin da subito.

InuYasha sbuffò per la decima volta almeno,ma nessuno gli badò.

“Mi spiace che abbiate dovuto fare tutta la strada.” Cominciò Sango. In fondo,pensò,erano stati gentili. Neanche li conosceva.

“Vi ringrazio.” Concluse,con un sorriso sincero.

Ovviamente Miroku aprofittò della situazione in meno di un secondo.

Si mise di fronte alla ragazza,fissandola negli occhi.

“Se vuoi posso accompagnarti anche dentro.” Disse avvicinandola ulteriormente. “Magari ti sentirai sola stanotte…” Nel finire la frase si sporse ancora di più verso di lei,allargando le braccia nel tentativo di abbracciarla.

Tutto successe in un attimo.

Sango,sdegnata e imbarazzatissima si spostò all’indietro e il cuoco inciampò su di un sasso capitato a sproposito. Ormai sbilanciato,cadde in avanti e finì per toccare involontariamente -probabilmente per la prima volta nella sua vita- i fondoschiena di Sango e Kagome.

Le ragazze urlarono in coro. La prima schiaffeggiò Miroku con forza,mentre lui cadeva a terra; la seconda si aggrappò al braccio di InuYasha,nascondendosi dietro di lui,rossissima in volto.

“Che diamine fai,cuoco pervertito?!” Strillò il mezzo demone spingendo la ragazza ancora più dietro di sé. Lei lo guardò sorpresa e lui,arrossendo,si affrettò ad allontanarsi di colpo,facendola quasi cadere.

“Non l’ho fatto apposta…” Mormorò il cuoco posandosi una mano sulla guancia dolorante.

“Non m’interessa,maniaco!” Urlò Sango voltandosi per entrare in casa,dopo aver rivolto un veloce cenno di saluto ad InuYasha e Kagome.

“Ma…Sango-chan,aspetta!” Si affrettò a dire Miroku,guadagnandosi un’occhiataccia per il modo confidenziale in cui l’aveva chiamata. “Cadendo sul quel sasso…penso di essermi slogato la caviglia…” Continuò con espressione sofferente cercando di tirarsi su. “Non vorrai lasciarmi qui in queste condizioni!”

Sango rimase pietrificata. E ora che doveva fare? In che situazione era finita? Con uno sconosciuto,poi.

“Signor Miroku…InuYasha potrebbe portarti fino a casa…” S’intromise Kagome gentilmente.

Miroku ebbe la tentazione di sorridere,prevedendo facilmente la risposta che sarebbe arrivata da lì a pochi…

“MA STIAMO SCHERZANDO?! Non penserai che io mi porti in spalla questo maniaco per tutta la strada!”

…appunto.

Il mezzo demone era a dir poco sdegnato e Kagome si zittì sospirando.

Miroku si voltò a guardare Sango con l’espressione più pregante e innocente che riuscisse a fare.  In certe cose era un esperto.

La ragazza si ritrovò a pensare che se fossero stati in uno shojo manga,a quest’ora avrebbe visto mille lucine colorate avvolgerlo.

Sospirò.

“Al massimo posso farti entrare un attimo per medicarti…” Disse imbarazzata. Qualcosa le diceva che se ne sarebbe pentita.

Miroku s’illuminò.

“Oh,grazie,Sango-chan!”

“Ma…” Lo interruppe la ragazza. “non chiamarmi più Sango-chan!” Era arrossita di nuovo.  Ma come diamine faceva?

InuYasha e Kagome osservavano la scena perplessi.

“Voi potete andare,ragazzi!” Esclamò Miroku con un sorriso stampato in faccia.

InuYasha lo ignorò mentre Kagome volse un attimo lo sguardo verso Sango,con aria interrogativa.

“Sì,andate pure.” Disse infine la ragazza. “Non potrei comunque farvi entrare tutti,mi spiace. Male che vada,se dovesse allungare troppo le mani lo faccio arrestare!” Disse l’ultima frase con tono minaccioso,ma le veniva quasi da ridere. Che gente assurda aveva incontrato!

Miroku sfoderò l’ennesimo sorriso innocente. “Mi aiuteresti ad alzarmi?” Domandò rivolto alla ragazza.

Sango sgranò gli occhi,restando impalata sul posto. Già,c’era anche quel problema.

Kagome lanciò un’occhiata supplichevole ad InuYasha,il quale con un sospiro, tirò sù il cuoco di peso.

“Al resto pensaci tu.” Disse poi facendolo appoggiare al braccio di Sango,che s’irrigidì in automatico,senza neanche guardarla.

Kagome sorrise divertita.

“Bè,spero che la tua cavilgia guarisca,signor Miroku.” Disse. “E non infastidire Sango!” Aggiunse poi con tono severo e allusivo.

“Hai così poca fiducia in me?” Domandò lui appoggiandosi meglio contro il braccio della ragazza al suo fianco,ormai totalmente paonazza.

Kagome lo guardò perplessa,quando si accorse che InuYasha l’aveva già preceduta di parecchi passi.

“Oh!” Esclamò” Devo andare!” Così dicendo si mise a camminare verso il mezzo demone. Quando l’ebbe quasi raggiunto si voltò per salutare la ragazza e il cuoco,ancora fermi davanti alla soglia.

 

Sango si voltò nella direzione di Miroku. Era rigida come un masso.  Lui,al contrario,sorrideva beato,ancora appoggiato al braccio di lei.  

"Ehm..." Cominciò la ragazza. "c-ce la fai a camminare?" Non le veniva in mente nulla di più intelligente da dire.
"Se mi sorreggi sì!" Rispose lui con aria furba.
Sango si trattenne dalla tentazione di fregarsene e lasciarlo lì.  Cominciò a camminare lentamente verso la porta di casa lasciando che lui si sostenesse a lei e la seguisse. Perchè diamine non riusciva ad eliminare quel rossore fastidioso dalle guance?! Sperava almeno che lui non lo notasse.
Inserì la chiave nella toppa ed entrarono. Dentro,il corridoio era buio: probabilmente il padre e Kohaku si trovavano in salone. La ragazza sospirò di sollievo. Era scontato: suo padre non doveva sapere nulla.  Già era un tipo all'antica di suo,e quella situazione appariva assurda anche a lei.  Molto.
Per la prima volta nella sua vita ringraziò di abitare in una casa così grande. Lì era davvero possibile entrare senza essere visti.

Accellerando leggermente,stando attenta a permettere a Miroku di starle dietro,si incamminò verso le scale che portavano al piano di sopra.
"Mio padre non deve sapere che sei qui." Sussurrò mentre lo aiutava a salire i gradini. Il braccio e la spalla del ragazzo erano così caldi. Le mani di lei, al contrario, erano fredde e il contatto le dava un sollievo inaspettato.
"Perchè altrimenti penserebbe male?" Domandò lui con aria maliziosa.
Sango si voltò dall'altra parte. Accidenti,quando faceva quell'espressione la metteva in imbarazzo,non poteve farci nulla! E in quella situazione non le era permesso neanche allontanarsi. Sentiva il respiro di lui tremendamente vicino,caldo come il suo corpo.
Ebbe un fremito che cercò in tutti i modi di nascondere.
Ma in che casino si era cacciata?!
"Dove stiamo andando?" Chiese a un tratto lui,mentre salivano l'ultimo gradino.
"Nella... mia stanza." Solo mentre lo diceva,Sango si rese conto della reazione che la sua frase avrebbe scatenato.
"Mh... forse tuo padre fa bene a pensare male allora!" Di nuovo il tono malizioso di poco prima.
Sango sospirò,nuovamente imbarazzata. Caspita,lo conosceva da...due ore circa e già ne prevedeva le battute! Pensò ironica.
E anche le mosse visto che aveva intercettato una mano che,lesta,si stava avvicinando al suo fondoschiena.
Un'altra mossa falsa e l'avrebbe spiaccicato contro la parete. Poco ma sicuro.

Finalmente riuscirono a raggiungere la camera. Miroku si ritrovò a pensare che era una casa davvero enorme,ancor più di quanto sembrasse dall'esterno.
Osservò con la coda dell'occhio la ragazza al suo fianco.  Era risaputo che lui,da bravo libertino qual'era,ci provasse con ogni ragazza che vedesse,e a tutte chiedeva un figlio. Ma raramente,se non mai,gli era capitato di insistere tanto con una. Di solito,se vedeva che qualcuna era troppo difficile lasciava perdere e passava ad un'altra.
Ma era proprio quello il punto: questa volta non riusciva a lasciar perdere. E il bello era che non sapeva perchè. Certo,Sango era una bellissima ragazza,ma ne aveva incontrate che lo erano altrettanto.
Continuò ad osservarla. Aveva uno strano carattere: a volte sembrava timida e dolce,altre sapeva mettere davvero paura. A  questo pensiero,il cuoco sorrise leggermente. Da quando erano entrati in casa, continuava ad avere quel rossore sulle guance... e un'espressione che era un misto di ansia,rabbia,imbarazzo e... qualcos'altro. Miroku abbassò per un attimo lo sguardo,di solito non aveva il minimo problema a capire al volo i pensieri e i sentimenti delle donne,con lei invece...
No,non poteva decisamente lasciar perdere.

Sango camminò fino al grande letto al centro della stanza.
"Siediti qui,per favore." Disse rivolta a Miroku non appena furono abbastanza vicini.
Lui ubbidì,staccandosi da lei e sedendosi sul bordo. Il contatto con il suo calore mancò a Sango più di quanto avrebbe voluto o ammesso.
"Devo davvero pensare male,allora!" Esclamò il cuoco,mentre lei si allontanava verso la porta del bagno.
Lo fulminò con un'occhiata.
"Devo prendere qualcosa per medicarti." Rispose nervosa,scandendo attentamente le parole. Poi,senza aggiungere altro,si chiuse la porta alle spalle. Sarebbe stata pronta a giurarlo: stava ridacchiando.

Miroku rimase da solo seduto sul letto. Si guardò attorno: era una stanza molto spaziosa,ormai l'aveva capito: Sango era sicuramente una ragazza di buona famiglia. Eppure,pensò,non si comportava come tale,non aveva l'atteggiamento tipico delle ragazze ricche e viziate. Anzi.
Nella camera regnava l'anarchia più totale. Lui stesso era circondato da magliette ed oggetti vari,buttati sul letto alla rinfusa.
Miroku sorrise. E dire che sembrava una ragazza precisa!
Era più forte di lui: continuava a cercare di capirla. Era diversa dalle altre,non era così semplice entrare nella sua mente. Anche nelle cose più stupide, come il disordine della camera, era in grado di stupirlo. L'affascinava.
Si sentiva un buon profumo,il suo. L'aveva già notato mentre attraversavano il corridoio e le scale ma lì dentro era molto più forte. Era intenso,ma allo stesso tempo delicato. Gli piaceva.

Sango riapparve dal bagno dopo pochi minuti, in mano teneva alcune garze. Si avvicinò lentamente, ancora imbarazzata, e s'inginocchiò ai piedi del letto.
Miroku la guardò con espressione interrogativa.
"B-bè...d-dovrei medicarti la caviglia... se... se vuoi" Mugugnò lei, tenendo lo sguardo basso.
Miroku sorrise. Non si era davvero accorta di nulla.
Veloce, le afferrò le mani, stringendole nelle sue. Le bende caddero a terra.
La ragazza sussultò, sorpresa. Guardò verso l'alto e trovò il volto di Miroku vicinissimo al suo, lo sguardo era puntato su di sè. La stava fissando.
Non riuscì a muoversi, nè a dire nulla. Era come ipnotizzata.
Fino a quel momento, non si era accorta che gli occhi del cuoco fossero tanto... profondi. Non trovava nessun altro aggettivo per descriverli.
"Sango..." Cominciò Miroku, sporgendosi ancora di più verso di lei.
La ragazza sentì le proprie guance imporporarsi nuovamente, e questa volta non potè fare nulla per nasconderlo.

Un rumore improvviso. La porta si aprì.
Un ragazzino apparve sulla soglia, bloccandosi dopo pochi passi.
Sango e Miroku si voltarono in contemporanea, presi alla sprovvista, e scattarono in piedi distanziandosi.
Kohaku li fissò, immobile.
Nella sua testa si formò un solo pensiero: un ragazzo che non aveva mai visto,in camera di sua sorella,a mezzanotte passata.
Aprì la bocca e la sorella capì. Corse verso di lui, bloccando prontamente la voce del ragazzino con una mano.
"Kohaku! Non fare rumore, papà non deve sentirti,ok?"
Il bambino la guardò confuso, cercando di liberarsi dalla sua presa.

"Sango,che succede?" La voce del padre arrivò d'improvviso dal piano di sotto.
"N-nulla,papà!" Si affrettò a rispondere la ragazza voltandosi di scatto verso Miroku e notando solo allora che...stava perfettamente in piedi!
"Ehm... la tua caviglia?" Domandò, assottigliando lo sguardo.
"Eh... bè... ecco, in realtà..." Miroku non sapeva che rispondere. Per un attimo aveva dimenticato la recita.
In quel momento si sentirono dei passi provenienti dalle scale: si stavano avvicinando.
Sango si staccò di colpo da Kohaku, il quale osservò perplesso la sorella avventarsi su Miroku e spingerlo verso l'armadio.
"Ok." Disse la ragazza, furiosa. "Adesso tu, bugiardo che non sei altro, te ne stai un attimo qui dentro! Non ho intenzione di finire nei guai a causa tua!"
Il cuoco cercò di controbattere, ma la ragazza lo chiuse nell'armadio senza che lui potesse opporsi, sbattendo rumorosamente le ante.
Il padre entrò pochi secondi dopo, guardandosi attorno.
"Cosa sono tutti questi rumori?" Domandò. Era ancora nervoso per la discussione avuta con la figlia ore prima.
"Niente, papà!" Rispose Sango, appoggiando la schiena contro l'armadio. "Vero,Kohaku?"
Il ragazzino, ancora confuso, si affrrettò a rispondere vedendo l'occhiata lanciatagli dalla sorella. "S-sì, infatti! Stavamo chiaccherando un po'".
L'uomo li osservò ancora per un attimo, per poi allontanarsi intimando ai figli di non fare confusione.
Quando la porta fu chiusa, Sango si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo. Si voltò, aprendo le ante alle sue spalle e guardando torva il cuoco.
"Bè, è andata bene!"  Esclamò lui, con un sorrisino. Sperava che la ragazza non se la prendesse troppo per la bugia. In fondo, era a fin di bene, no?
Lei lo guardò ancora peggio, se possibile. Si scostò un po' mentre lui usciva dall'armadio.
"Ora devi andartene da qui." Disse, quasi scandendo le parole.
"Ma tuo padre..." Cominciò lui.
"Userai la finestra!" Quasi ringhiò lei. Era furiosa: si era fatta prendere in giro e l'aveva portato a casa sua! E poco prima stava quasi per...
Scosse la testa, come per cacciare quei pensieri.
Come poco prima, spinse il ragazzo all'indietro, questa volta verso la finestra.
"M-ma che stai facendo?!" Domandò lui. " D'accordo che non è alta, ma..."  Quella ragazza era sempre più... strana ai suoi occhi.
Lei l'osservò per un attimo, poi si voltò verso il proprio letto. Si avvicinò ad un grande cuscino, il più morbido e imbottito che aveva.
Lo prese, dirigendosi nuovamente verso un Miroku sempre più perplesso.
Lo afferrò per un braccio, trascinandolo accanto all'ampia finestra. L'aprì, buttando il cuscino sul terreno sottostante.
Massì, in fondo non era alto, giusto un po'.
Miroku si sentì prendere nuovamente per le braccia e, nel giro di pochi secondi, fu lanciato fuori dalla finestra senza avere la minima opportunità di fare resistenza. Atterrò in pochi secondi, malamente seduto, perfettamente al centro del cuscino. Superato lo stordimento, il suo primo pensiero confuso fu che Sango avesse davvero un' ottima mira.
Alzò lo sguardo, lei era affacciata e l'osservava. Era ancora arrabbiata.
Senza sapere bene perchè, scoppiò a ridere. All'improvviso, fragorosamente. Quella ragazza, che ora lo guardava sorpresa, il capo leggermente inclinato ed i grandi occhi scuri spalancati, non era solamente strana. Era imprevedibile.
Incredibile.
Il cuoco smise faticosamente di ridere, era da tantissimo tempo che non gli capitava di lasciarsi andare ad una risata tanto liberatoria.
Si sollevò dal morbido cuscino, venendo colto da un leggero capogiro.
Voltandosi nuovamente verso Sango, vide che Kohaku era accanto a lei. Probabilmente quel povero bambino non ci aveva capito nulla!
"Ehi, Sango!" Esclamò il cuoco. "Ti aspetto al mio carretto! Tornerai, vero?"
Lei lo fulminò.
"Dopo che mi hai preso in giro vorresti che..."
"Non vuoi?" La interruppe lui. Sorrise. "Ne sei sicura?" Domandò alazando volutamente la voce.
Lei sussultò.
"Non urlare! Mio padre potrebbe..."
"Quindi verrai?" Domandò ancora lui, senza abbassare il tono.
Sango capì. Era in trappola.
"Io..." Cominciò. Era sempre più furiosa. Ora la ricattava anche?
Lui si limitò ad osservarla con sguardo innocente, quello che era tanto bravo a fare.
"Va bene. Verrò a quel carretto. Soddisfatto?" In quel momento, se avesse potuto l'avrebbe picchiato. Quel ragazzo la faceva diventare violenta!
Lui sorrise di nuovo. Un sorriso tanto bello e sincero da lasciarla sconcertata.
"Promettilo!" Disse.
Sango sgranò gli occhi. Annuì quasi senza accorgersene, imbambolata. Ma come poteva avere quell'effetto su di lei, accidenti?!
Miroku si voltò, incamminandosi verso la strada.
"Non dimenticare la promessa!" Le ricordò alzando un braccio in segno di saluto, per poi sparire dietro al cancello.
Sango rimase a guardare in quella direzione, ed un rossore ormai familiare s'impossessò del suo viso.
Ormai era diventata un'abitudine.
Le bende, inutilizzate, giacevano ancora ai piedi del letto.
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Rieccomi *quatta quatta*
Spero che mi farete sapere che ve ne pare >///<  Io adoro Miroku e Sango e  spero di averli resi il meglio possibile.
Ora le risposte ai commenti (e dopo i ringraziamenti particolari *__*).

Nitrovtesta: Ciao! Questa è la prima volta che hai commentato... grazie mille *O* Sono felice che la fic ti piaccia... e anche commossa >.<  Mi piacerebbe rivederti ma visto il ritardo mi sà che non me lo merito >__> Se continuerai a leggere un grazie enorme in anticipo ^__^

roro: roro-chan *O* KYAH! *assale* La mia partner nell'avventura del contest (XD),ora posso chiamarti anche così!! *sclera*
Ora finalmente possiamo sentirci spesso *O*  Sono felice che ti faccia piacere la presenza di Sango (anche a me mancava U__U) e poi, è vero, nessun altro può tenere meglio a bada Miro di lei XD Anche in questo cap. hai visto U__U (Mi ha lanciato da una finestra =__=NdMiroku) (Te la sei cercata >__>NdEmiko e Sango in coro). (ç___çNdMiroku).
Le comparse cominciano XD
Eh, ti piace jako che ci prova con Koga? *ride* Bè, come poteva essere diversamente U__U Jako è sempre Jako >__>
Poi, questo cap era su Miro e Sango ma il prossimo sarà nuovamente sui nostri beniamini *__* Me pensa sempre a Ro quando scrive di loro ^__^  Spero ti piacciano anche Miro e Sango-chan perchè io li adoro e mi ci sono divertita molto! *incrocia dita*
Un bacione e un abbraccio forte, Ro! Tua amichetta del bosco XD

nana93: Grazie del commento e dei complimenti *imbarazz*  Bè, che Miro faccia il perverito era scontato, figurati U__U (*sguardo vago*NdMiro) (*sguardo omicida*NdSango). Direi che Sanguccia l'ha punito a dovere XD Me però ama Miro, è inutile *O* Ehm...Sango mi ucciderà...*si allontana dalle finestre* Coff...ciau,nana! ^__ ^ Ignora tutto questo >__> Bacioni, alla prossima!

Mikamey: Ciao ^__^ Sì, lo so, è legittimo non credere ad un mio aggiornamento *depress* Spero che tu mi possa perdonare *si inchina* Felice che lo scorso cap ti sia piaciuto. Bè, come vedi Miro si è già messo all'opera e... staremo a vedere *bwahahaha* (O__oNdMikamey).
Spero che continuerai a seguirmi! *continua a sentire di non meritarselo*

Aryuna: Giucchy *____* Bè,sì,quella volta abbiamo sclerato come mai U__U Ma in fondo... io non avevo dormito, avevo scritto dalle 5 alle 8 del mattino e tu...tu sei la sclero girl ù__ù  
Ah, nello scorso cap ti è piaciuto Miro *O* *saltella*  La battuta di Brontolo è stata partorita dal nulla dalla mia mente malata >__> Avevo sonno,sai.
Felice che ti piaccia anche Sango (in questo cap. si è vista di più ed è stata...ehm...leggermente vendicativa, vogliamo dire? >__>  Sai com'è, qui non dispone dell Hiraikotsu ed usa altro, giustamente U__U (Una finestra? O__oNdMiro) (Ma quante storie >_> NdSango che lucida i vetri). Koga e Ayame vedrò di farli ricomparire (hanno tanti fan XD) (Modestamente ù__ùNdKoga e Ayame).
E...SCRIVI NtI *minaccia* Anche se me sà tutto...BWAHAHAH IL POTERE!!! *impazzisce del tutto ridendo stile Light- Sarò il Dio del nuovo mondooo!!-*

Bchan: Tutti uniti nel dire che Sango ci voleva, eh! XD Bè, i momenti tenerosi tra Inu e Kag verranno...eccome! *sviene al solo pensiero*
S-sì...d-dove mi trovo?? O__O *confus* (Ehm...NdBchan) (Oh,Bchan! Anche tu qui!NdEmiko) (O__ONdBchan).
Emh...scusala,Bchan...io sono la coscienza di Emiko U__U Lei è momentaneamente fuori uso quindi ti saluto io! Baci!

Valycch: La Vacchy *O* Ma ciao XD Allora, visto che mi hai vietato di dire quella cosa non la dirò, ma tu fatti un esame di coscenza e rileggi il capitolo U_U *irremovibile mode on*.
Cmq certo che devi inserire Light&co., me vive per le comparse nei commenti, più o meno come con la pubblicità occulta *muore*
(Voleva escluderci ;__; NdLight&Co.) (Ma poveri ç__ç NdEmiko che fa pat pat sulle loro teste mentre prepara insegna della ditta- che dite? Come logo usiamo una lampadina?-*).
Poi,che dire? Lo so che invidi mortalmente Sango-chan perchè è uscita con Bankotsu ù__ù Ma sai, tutti hanno le loro piccole fortune *saggio mode on* e tanto come vedi in questo episodio si è dilettata a lanciare persone dalle finestre per cui non c'è pericolo >__>
(EheheheNdLight che scrive la finestra sul Death Note) (Ma... come si chiama? O__oNdTutti)(...NdLight che comincia ad ideare un piano diabolico e geniale per scoprire il nome della finestra).
Ed evita di fare discorsi hentai o giochini spinti all'interno della mia fic U__U Già ci pensa Miro. (Sango lancia un comodino in fronte a Miroku) (Ma perchè ç__çNdMiro).
Ti è piaciuta la descrizione di Kagu *O* Me si è impegnata a farla! Me ama Kagura! Me...*Vacchy blocca il monologo spingendo Emiko da un lato*
(Ok,continuiamo io e Ryuk!NdVacchy) (Ti rispondi da sola? =_=NdEmiko) (Certo!Tanto è un'abitudine! Vero?NdVacchy)(Certo U_UNdVacchy2) (Ehi,ci sono anche io!NdVacchy3). (Oh,no ci risiamo O__ONdEmiko che lancia una mela, mentre Ryuk si precipita a prenderla trascinandosi dietro le Vacchy).
Ok, ripreso il controllo U__U Che altro aggiungere? La Vacchy è scomparsa dietro a Ryuk =__= *se ne và in tutta fretta per scroccare il the ad Elle*
--------------------------

Ok, ed ora tutti i ringraziamenti speciali = ) Allora, innanzitutto un abbraccio a tutto il forum di BL, ormai la mia seconda casa *O* Io amo quel posto e tutte le mie fantastiche coinquiline (posso chiamarvi così,vero?). E naturalmente a Rò, la nostra dolcissima founder e mia amichetta del bosco *O* So che sarai una delle prime a leggere e ti ringrazio = )
Poi, un doverosissimo grazie a Kikka-chan(inufan4ever), tesoro, senza di te questo cap non sarebbe esistito ^__^ Abbiamo ideato insieme la scena della pietra (XD) e soprattutto se ieri ho concluso il cap è stato solo perchè tu mi hai spinto a scrivere U_U
Un bacio ad Akuby (grazie per tutti i complimenti e l'incoraggiamento),questo cap ti sarà piaciuto visto che è su Miro e Sango-chan XD
Poi a Ciccolatoprego (Fede,grazie per la pazienza che hai avuto nell'aspettare il cap e sappi che adoro le cose che mi dici sempre, non merito tutti i complimenti >///<) e a Lizzy (Zietta *O*).
Grazie ad Aryuna che mi ha sopportato mentre mi disperavo perchè non riuscivo a scrivere, a Niobe-chan (Onigiri) che è dolcissima, mi incoraggia sempre ed è adorabile e da spupazzare *O* A Steffy(kaggychan95) che seguiva questa fic ancor prima di conoscermi (come anche Niobe^^) e cerca sempre di incrementare la mia inesistente autostima *bacetti*.
Poi un saluto a Rohchan (amica che adoro e scrittrice che stimo) e ad Ilaria-sama che a scuola mi sopporta U__U

Ne aprofitto e ringrazio anche tutti quelli che hanno commentato la mia shot "Secret meeting*
Cioè:

-cioccolatoprego
-kaggychan95
-bunny1986
-aryuna
-Me91(Ciau! *O*)
-valycch
-monik
-ran ugajin92(Marty *O*)
-inufan4ever
-lizzyejane
(E anche roro che ha scritto il commento ma è rimasto nel pc di sua mamma XD)

E chi l'ha messa tra i preferiti: valycch,Aryuna e Mikamey! *O*

Vi giuro, non mi sono mai commossa tanto a leggere dei commenti come con quelli a "Secret meeting", siete stati carinissimi, le vostre parole le ho rilette non so quante volte >///<
Che poi, non mi sembra vero di avere 11 commenti ad una shot ;____; GRAZIE DI CUORE A TUTTI *O* *abbraccio di gruppo*

Un saluto, al prossimo cap ^_<












  
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