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Autore: Shainareth    28/09/2016    4 recensioni
Semplice raccolta di flashfic e one-shot, senza pretese e di genere vario, incentrate soprattutto sui personaggi di B.B./Beast Boy e Corvina/Raven. Diversi cenni (e non solo) anche alla RobStar. Rating in aggiornamento.
01. Fuochi d'artificio
02. San Valentino 01
03. Pioggia
04. Tepore
05. Mostro
06. Complici
07. Pubertà
08. Incubi
09. Beghe amorose
10. San Valentino 02
11. Cambiamenti
12. Bluff
13. Body Killer
14. Prime volte
15. Waffles and Song
16. Rassicurazioni
17. Amore a prima vista
18. Verde
19. Obbligo o verità?
20. Romeo e Giulietta
21. Diritti
22. Vischio
23. Sogni
24. Predizione
25. Sbronza
26. Equivoci
27. Curriculum
28. Bacio
29. Silenzi
30. Magia
31. Gusti
32. Amuleto
33. Soli
34. Coniugi
35. Puppy eyes
36. Empatia
37. Orgoglio
38. San Valentino 03
39. Serie TV
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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GUSTI




«Credi davvero che sia così stupida da non capire quando stai mentendo?!»
   La voce di Starfire si era alzata di una preoccupante ottava e si stava facendo sempre più vicina, segno che, con tutta probabilità, la proprietaria avrebbe fatto irruzione nella stanza di lì a pochi istanti. Questo sospetto indusse i tre amici a piegarsi istintivamente sulle ginocchia e a nascondersi dietro i banconi dell’angolo cucina dove, per golosità, stavano facendo razzia di waffles e panna.
   «Ti sto dicendo la verità», ripeté per l’ennesima volta Robin, lievemente stizzito. Perché mai quella donna doveva fargli quell’inutile partaccia?! Lui sapeva di avere la coscienza pulita e tanto bastava. Se poi lei continuava a sentire solo ciò che voleva… beh, erano affari suoi.
   «Davvero?» ribatté l’aliena, fermandosi poco dopo aver imboccato l’ingresso della stanza e voltandosi con fare provocatorio verso l’amato, le braccia conserte. «Allora dimmi cosa diavolo ci faceva quel maledetto capello rosso sul tuo mantello.»
   Cyborg stirò le labbra in un’espressione preoccupata – e non solo perché, fra lui e i suoi amici di nascondino, era il più grosso e di conseguenza quello che si ritrovava in una posizione più scomoda. «Quindi è questo, il problema…» bisbigliò.
   «Robin ha un’amichetta?» s’incuriosì Beast Boy, le sopracciglia corrucciate e un waffle fra le fauci. Da che li conosceva, Robin e Starfire non avevano fatto altro che gironzolarsi attorno a vicenda ed era sempre stato convinto che quella mostruosa cotta che avevano l’uno per l’altra, una volta confessata, sarebbe cresciuta fino a diventare qualcosa di più serio e profondo, qualcosa che non avrebbe certo incluso nel pacchetto un terzo incomodo.
   Si voltò verso Raven per cercare un qualche conforto nell’espressione del suo viso: essendo un’empate, la maga avrebbe senz’altro saputo dirgli se Robin stava mentendo o meno. Tuttavia, Beast Boy sorprese la ragazza impegnata a leccarsi via la panna da un dito e perciò per nulla attenta a quanto stava accadendo al di là dei banconi della cucina. Al giovane cadde il waffle di bocca e si mordicchiò il labbro inferiore, resistendo all’impulso di fare una battutaccia. «Parla e ti ammazzo», lo minacciò distrattamente Raven, dissuadendolo una volta per tutte dal commettere quell’errore.
   «D’accordo, Star», riprese Robin dopo qualche attimo, lasciandosi andare ad un sospiro rassegnato. «Fermo restante che non ti ho detto alcuna menzogna, preferisco che tu sappia ogni cosa. Così almeno capirai di essere saltata subito a conclusioni affrettate.»
   L’aliena lo vide avanzare verso il divano al centro della stanza, che scavalcò per sedervi su in una posa tutt’altro che rilassata. Starfire lo raggiunse, rimanendo però in piedi ad osservarlo dall’alto: Robin aveva le gambe large, la schiena inarcata in avanti, i gomiti posati sulle ginocchia e le dita intrecciate fra loro, lo sguardo basso. Sembrava stesse per fare una confessione importante e, per quanto le facesse male, la ragazza si preparò al peggio.
   «Quello che vi ho detto l’altro giorno era vero», iniziò a raccontare il giovane, la voce atona. «Sono stato a Gotham perché Batman aveva bisogno di me. E anche se considero tutti voi la mia famiglia… a Gotham ne ho un’altra.»
   Questa dichiarazione fece rizzare le orecchie anche agli ascoltatori nascosti: Robin era un tipo introverso, non amava parlare troppo di sé e di ciò che era stato prima. Sapevano soltanto che aveva fatto da spalla a Batman per molto tempo, al punto da poter considerare quel suo mentore quasi come una figura paterna. Era dunque a questo che si stava riferendo ora?
   «Quando sono venuto qui a Jump City non mi sono lasciato alle spalle soltanto Batman, ma anche un’altra persona a cui ero molto legato. Non scenderò nei particolari perché ormai è una storia chiusa da diverso tempo, però…» Robin si sfregò la nuca, cercando di trovare le parole adatte. «Anche lei faceva da spalla a Batman», soffiò infine.
   «Sta parlando di Batgirl!» annaspò Beast Boy, incredulo. Dunque quello sciupafemmine del loro leader se l’era spassata niente meno che con Batgirl?! Una mano cibernetica arrivò a tappargli la bocca con un gesto secco, soffocando anche il lamento che gli fuoriuscì dalla gola in seguito a quello che poteva quasi essere considerato un ceffone sul muso.
   Robin rimase in silenzio tanto a lungo che Starfire credette di poter finalmente prendere la parola. «Mi… Mi stai dicendo che sei tornato insieme a questa tua ex?»
   Strabuzzando gli occhi per l’incredulità, il giovane alzò il volto di scatto per guardarla e la trovò con gli occhi lucidi e le labbra tremanti per un pianto a stento trattenuto. Saltò in piedi e l’afferrò per le spalle con calore. «No, no, Star!» la smentì subito, sentendo il cuore stringersi in una morsa ferrea al pensiero che lei potesse piangere per una cosa del genere – che neanche era vera, per altro. «Non ti farei mai una carognata del genere!»
   Tuttavia, Star era ormai sull’orlo delle lacrime, la voce acuta. «E allora perché avevi un suo capello sugli indumenti?!»
   Più che furiosa, la ragazza era disperata; e pur nel dispiacere di vederla in quelle condizioni, Robin non poté fare a meno di provare nei suoi confronti una tenerezza tale da farlo sorridere. Le asciugò le lacrime con entrambe le mani e le prese il viso fra le dita, costringendola a guardarlo negli occhi. «Suo padre è un pezzo grosso di Gotham», le spiegò con dolcezza. «È stato coinvolto in un attacco da parte del Joker.»
   Starfire spalancò gli occhi verdi, resi ancora più belli dal velo di lacrime. «È morto?!» strillò, temendo il peggio per una persona che nemmeno conosceva.
   Se avesse potuto, Robin l’avrebbe baciata lì, all’istante. Lo fece, confondendola non poco. Tanto che, quando tornarono a guardarsi, l’aliena sembrava a dir poco stordita. «No, è solo stato ferito gravemente», riprese a dire il giovane, felice di avere accanto a sé una ragazza tanto buona e sensibile. «Per parecchie ore è stato fra la vita e la morte, per cui non c’è neanche bisogno che io ti dica quanto sua figlia fosse preoccupata per lui.»
   Starfire boccheggiò a vuoto per qualche attimo, prima di riuscire a chiedergli: «Quindi, dopo aver aiutato il Batman, sei rimasto con lei per confortarla?»
   «Non ti mentirò dicendoti che non le sono rimasto affezionato», ammise Robin, continuando a fissarla negli occhi. Anche se Batgirl era stata importantissima, per lui, quello che provava per la ragazza che gli stava difronte adesso non era certo da meno. «Le voglio bene, ma come amica», aggiunse, a scanso di equivoci. «E Batman… lui non è bravo con queste cose, perciò ero forse l’unico in grado di consolarla davvero in quel momento.» Tacque per un attimo, ma poi subito domandò: «Hai capito cosa voglio dire?»
   Vide Starfire sorridere e annuire con comprensione. «Perdonami», mormorò dapprima. Tirò su con il naso, sentendosi visibilmente meno gelosa ma assai più in colpa per aver dubitato dell’amato. «Non mi sono fidata di te.»
   «Colpa mia che non te ne ho parlato prima», si scusò anche il giovane, sentendo il cuore decisamente più leggero.
   «Ma quel signore adesso sta bene?» s’interessò di sapere l’aliena, spiazzandolo di nuovo con il proprio altruismo.
   «Ormai è fuori pericolo, si riprenderà», la rassicurò Robin, provando di nuovo l’impulso di baciarla. Lo trattenne, ma l’abbracciò comunque. «Ti va se dimentichiamo tutta questa storia e ce ne andiamo insieme da qualche parte, stasera? Soltanto tu ed io.»
   «Mi piacerebbe da matti», gli assicurò Starfire, crogiolandosi nel tepore del corpo di lui.
   Infine, ormai chiariti tutti i malintesi, uscirono mano nella mano dalla stanza senza accorgersi neanche per un istante dei tre spioni che avevano assistito – o meglio udito – a tutta la scena. E che rimasero fermi dov’erano per un’altra manciata di secondi prima di trovare il coraggio di raddrizzarsi sulle gambe indolenzite e di commentare la faccenda.
   «Certo che se le sceglie proprio brutte, le ragazze…» fu la prima impressione che Beast Boy si preoccupò di condividere sarcasticamente con gli amici.
   Cyborg sorrise divertito. «Non che mi interessi particolarmente, ma almeno adesso sappiamo per certo che gli piacciono le rosse.»
   «A me invece credo che piacciano le bionde», ponderò l’altro, preparandosi ad azzannare un waffle appena ricoperto di miele.
   «A te basta che respirino», lo prese in giro il suo compagno.
   «Questo non è vero», s’indispettì il mutaforma, la fronte corrucciata. «Le bionde hanno un qualcosa in più, che…»
   «Guarda là», lo interruppe Cyborg, facendogli cenno di guardare in direzione di Raven, troppo presa a leccarsi di nuovo le dita sporche di panna per prestare attenzione alle loro futili chiacchiere. Dopotutto, era risaputo che quando c’erano di mezzo i waffles, la maga non riusciva quasi a pensare ad altro.
   Beast Boy rimase a bocca aperta, osservando con fin troppa attenzione i gesti – involontariamente – sensuali della ragazza; poi, però, ingollò rumorosamente a vuoto e fu costretto ad ammettere in un rantolio: «…in effetti anche alcune more hanno il loro perché, dannazione…»












E rieccoci qui! In teoria questa avrebbe dovuto chiamarsi "Gelosia", perché nelle mie intenzioni iniziali Cyborg avrebbe fatto una battutaccia sulle ex e sulla gelosia di noi donne e blabla, insinuando che Raven ce l'avesse tanto con Terra perché era, appunto, gelosa di lei e del suo rapporto con Beast Boy. Peccato solo che Raven ami troppo waffles per prestare orecchio a certe provocazioni (d'altra parte i waffles sono dannatamente buoni). Insomma, a Robin piacciono le rosse, a Beast Boy le bionde (salvo eccezioni) e a Raven i waffles. Come da titolo, ognuno ha i propri gusti.
Ad ogni modo, come avrete notato, ho giocato un po' con i vari universi animati, ripescando la vecchia, amatissima serie su Batman che vedevo da bambina (e che dovrò rivedere al più presto, perché l'adoravo!) e facendo anche cenno alla prima fiamma di Robin/Dick, ovvero Batgirl/Barbara Gordon (anche se, per quel che ho capito, fra loro continuerà ad esserci un tira e molla proprio come fra Dick e Kori... insomma, chiamatelo scemo).
E niente, so che questa è più una RobStar che una BBRae, ma oggi girava così. E credo anche che non sarà la sola shot che farà cenno alla Batfamiglia.
Un'ultima cosa: oggi uscirà Teen Titans: Rebirth (in America, si intende), e ammetto che non so davvero cosa aspettarmi. Ho letto Teen Titans - The New 52 (2011) nei giorni scorsi e... non mi ha entusiasmata per nulla, sia per via della trama in sé che per via dei personaggi (che ho trovato molto differenti da quelli della cronologia classica). Posso però darvi quest'informazione (SPOILER PER CHI VOLESSE LEGGERE LE SCANS O RECUPERARE GLI ARRETRATI IN FUMETTERIA): qui Beast Boy viene catapultato all'interno della serie da Raven, dopo che ha perso il suo precedente team nello spin-off The Ravenger. In quest'ultimo Beast Boy è rosso e ha un'orgine completamente differente (è stato tenuto in laboratorio insieme a Terra, con la quale ha una relazione sincera perché lei qui non è cattiva e/o in combutta con Slade), ma di fondo non sembra cambiato troppo. Ora ho iniziato a leggere la serie del 2014 (sempre The New 52), che è direttamente collegata a quella del 2011, e posso dire che, nonostante sia praticamente il seguito della precedente, qui Beast Boy è stato resettato: pur mantenendo inalterati i rapporti che si erano creati con questa nuova formazione dei Teen Titans, è tornato verde ed è tornato alle proprie solite origini (cresciuto con i propri genitori, morso da una scimmia e blabla), pertanto le vicende che lo vedevano rosso e appartenente ad un team (con Terra e non ricordo chi altri) sono state bellamente ignorate, come se non fossero mai successe. Forse alla DC si erano resi conto della cavolata, ma... boh, tutto ciò mi lascia comunque fortemente basita. Saprò dirvi di più quando andrò avanti con la lettura.
Intanto vi auguro buon pomeriggio, nella speranza di poter quanto prima rimettermi all'opera.
Shainareth
P.S. Più tardi risponderò alle vostre ultime recensioni, perdonate il ritardo e grazie infinite per essere così gentili da farmi sapere cosa pensate di questa raccolta! ♥





  
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