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Autore: Elizabeth Elinor Earnshaw    06/05/2009    5 recensioni
Dietro le etichette di Grifondoro e Serpeverde ci sono due ragazzi che si stanno avvicinando all'età adulta, pieni di dubbi e di incertezze.
Dietro gli appellativi di Purosangue e Mezzosangue ci sono due persone estremamente simili, che appartengono a due mondi completamente diversi.
É possibile rendersi conto di non sapere assolutamente niente di una persona che si conosce da sei anni?
La lenta e difficile evoluzione di un rapporto fondato esclusivamente sull'odio e il disprezzo reciproco.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MY WAY HOME IS THROUGH YOU

Tutti i personaggi presenti nella fan fiction non appartengono a me, ma all’autrice Joanne Kathleen Rowling, autrice della saga di Harry Potter.
Questa storia non è a scopo di lucro.

Nella mia fan fiction è citata una poesia che non è farina del mio sacco. Si intitola Carezza d’odio ed è di Yoki, che ringrazio per la sua disponibilità. E’ fantastico che una bravissima poetessa come lei abbia messo a mia disposizione il suo talento.
E' vietata la riproduzione di questa storia in altri siti web senza il mio consenso, che potete ottenere semplicemente contattandomi. Ovviamente il plagio è vietato in modo assoluto. Sforzarsi di essere creativi ed originali dà molte più soddisfazioni dei complimenti ricevuti per un lavor rubato ad un' altra persona.

I 

IT WAS LATE AFTERNOON


I'll always remember

it was late afternoon

it lasted forever

and ended so soon

Mandy Moore, Cry


Harry! Ron! Ma insomma! Come ve lo devo dire che entro i confini di Hogwarts tutti i mezzi elettronici e gli strumenti tecnologici dei Babbani non funzionano? E’ già il settimo anno che frequentate questa scuola e non sapete nemmeno le cose più elementari! Dovreste vergognarvi!”
Hermione Granger, con un diavolo per capello, stava percorrendo il corridoio a passo di marcia con gli inseparabili appunti di Trasfigurazione sotto il braccio, seguita da Harry Potter e Ronald Weasley, che faticavano a starle dietro.
"Ma Hermione, Fred mi ha giurato…”
"Detto in tutta franchezza, Ronald, non mi interessa proprio niente di quello che ha detto Fred. Io abito in mezzo ai Babbani da quando sono nata, permetterai che sappia qualcosa in più di te sull'argomento” sbottò Hermione, esasperata.

A dir la verità non sa qualcosa in più di noi solo su Babbanologia, ma anche su tutto il resto” sussurrò Harry all’amico.
A proposito, avete fatto la ricerca sulle Mandragole che ci ha chiesto la professoressa Sprite?” chiese Hermione, cambiando argomento per non rischiare di perdere definitivamente la pazienza.
Ma… Hermione! Non bisogna consegnarla la settimana prossima?” balbettò Ron, sbiancando.
Anche Harry era sorpreso. “Non bisognava farla per oggi”
Hermione si voltò verso i suoi due migliori amici, alzando gli occhi al cielo.

Lo so anch’io che non dovevamo prepararla per oggi, che discorsi. Mi sembrava semplicemente opportuno prendersi avanti. Spero solo che la professoressa Sprite non si arrabbi, la mia è lunga venti fogli di pergamena! Il limite era di otto, è che c’erano così tante cose da scrivere… ho aggiunto anche una sezione riguardante le testimonianze, ho riportato le mie opinioni personali, e…”
La ragazza si interruppe bruscamente, vedendo le espressioni scioccate dei due amici.

Intuisco che è meglio lasciar stare l'argomento. Ma che stupida, le lezioni stanno per cominciare e io me ne sto qui a discutere con voi su una ricerca per la prossima settimana! Sbrighiamoci, altrimenti arriveremo in ritardo sul serio! Non oso immaginare quanti punti toglierà Piton a Grifondoro se non ci muoviamo a raggiungere l’aula” esclamò, riprendendo a camminare spedita.
Hai ragione, è la seconda volta che arriviamo in ritardo a Pozioni nel giro di una settimana. Anche se ho paura che le critiche di Piton non ce le toglierà nessuno” assentì Harry, aumentando il passo.
Per qualche minuto i tre amici rimasero in silenzio, preoccupati più che mai di arrivare nell’aula di Pozioni prima del professore.

Senti, Hermione, ieri Ginny mi ha detto che le hai confidato che ti sei presa una cotta per Oliver Baston! Ho sentito che quest’anno sostituirà Madama Bumb a Lezione di Volo. Se è così, devo concludere che in quanto a uomini hai dei gusti davvero pessimi. Sempre se ci fosse davvero bisogno di averne la conferma, dopo Vichy
Hermione fulminò con un'occhiataccia raggelante il ragazzo dai capelli rossi.
Ron smise improvvisamente di ridere e sbuffò piano, seccato. “Questa qui non ha proprio il minimo senso dell'umorismo!” borbottò abbassando la testa, imbronciato.

Harry ridacchiò fra se e se, ma ebbe il buon senso di non esporre i propri pensieri ad alta voce.
Se non conoscessi così bene Ron, e non fossi al corrente della divergenza di opinioni che ha con Hermione, ogni tanto mi verrebbe da pensare che abbia una cotta per lei.

Senti Harry, poi potresti mostrarmi i tuoi appunti di Difesa Contro Le Arti Oscure? Sai, la volta scorsa sono rimasta assente, e non vorrei prendermi indietro con il programma”
Alla domanda di Hermione Harry sussultò, perso com'era nelle sue riflessioni. Si limitò ad annuire, un po’ perché era stato preso alla sprovvista, un po’ perché Hermione era già abbastanza infastidita per via di Ron, e non gli pareva proprio il caso di informarla che la volta precedente al posto di prendere appunti aveva giocato a Scacchi Magici con Neville per l’intera durata della lezione.

L’inverno a Hogwarts era ormai alle porte, e questo non sollevava certo il morale degli studenti, che dovevano sgobbare più del solito a causa delle verifiche di fine trimestre.
La stagione invernale alla scuola di magia e stregoneria era sempre lunga e freddissima, ed insegnanti e alunni si vedevano costretti ad imbottirsi di sciarpe, guanti e mantelli pesanti già verso la fine di settembre. Come se non bastasse, correnti forti d’aria gelata facevano spesso capolino da spiragli e fessure, investendo l’ ignaro studente di turno, che rabbrividiva, borbottando parolacce incomprensibili.
Incurante del freddo che la circondava e le rallentava i movimenti, Hermione era più che mai decisa a rintracciare i due amici, senza risparmiare loro una bella lavata di capo.
Terminata la lezione di Pozioni, i due ragazzi si erano letteralmente volatilizzati senza lasciare traccia. Sicuramente avevano tolto le tende per ideare uno stratagemma che la facesse rappacificare con Ron, visto che da tre giorni fra lei e il ragazzo era una guerra continua. Beh, se credevano che sarebbe stato così facile chiudere le ostilità, si sbagliavano di grosso.
Quando è troppo è troppo, accidenti. E Ron questa volta ha davvero esagerato. Poteva anche evitare le sue stupide allusioni al mio passato sentimentale.
Pochi giorni prima Calì e Ginny le avevano chiesto che cosa ne pensasse dell’ ex portiere dei Grifondoro, e lei aveva risposto che lo riteneva carino. Era davvero incredibile come le voci si diffondessero così velocemente tra gli studenti.
Rallentò il passo.
Si sentiva un po’ in colpa.
Dopotutto sapeva bene che l’amicizia fra lei e Ron era fatta quasi esclusivamente di discussioni molto animate e battibecchi, anche se in fondo erano molto legati. Ma non si poteva negare che quando Ron quando ci si metteva era veramente insopportabile.
Nuovamente innervosita, la ragazza stava ripetendo mentalmente gli insulti più appropriati che avrebbe rivolto al giovane Weasley, quando incrociò proprio l’ultima persona che avrebbe voluto incontrare in quel momento.
Draco Malfoy, circondato dall’ inseparabile gang di Serpeverde, era seduto contro il muro di pietra del corridoio a pochi metri da lei.
La prova vivente che una giornata, per quanto pessima, può sempre peggiorare.
Lo riconobbe all’ultimo momento, quindi non ebbe nemmeno la possibilità di girare sui tacchi e filarsela. Sperando di non essere notata, Hermione attraversò spedita il corridoio.
Evidentemente la fortuna non era dalla sua parte.

Ehi, Draco, tesoro! Guarda chi c’è laggiù, la Granger!” lo informò Pansy Parkinson ad alta voce, tutta uno zucchero. Il gruppo di Serpeverde iniziò a rumoreggiare, ridacchiando.
Hermione li ignorò completamente e proseguì imperterrita verso la sala comune di Grifondoro. Voleva raggiungere il quadro della Signora Grassa il più in fretta possibile, onde evitare uno scontro diretto con Malfoy. Non voleva assolutamente provocare una lite, perché c’era il rischio che venissero tolti dei punti a Grifondoro.
Sfortunatamente, prima che svoltasse l’angolo, Draco la precedette, bloccandole il passaggio.
L’odiosa risatina di Pansy Parkinson echeggiò per tutto il corridoio.

Ciao, Granger. Che ci fai lontana dalla sala comune di Grifondoro, e per di più tutta sola? Non lo sai che per una ragazza debole e indifesa è facile incontrare tipi poco raccomandabili? Evidentemente no, visto che delle tue inseparabili guardie del corpo San Potter e Weasley Lenticchia non c’è neanche l’ombra”
Draco Malfoy. Lo conosceva da sei anni, suo malgrado, e da quando era appena un ragazzino non era cambiato di una virgola. Sempre i soliti capelli biondi impomatati di gel, sempre i soliti occhi sprezzanti e crudeli, sempre il solito atteggiamento superbo e fastidioso.

Togliti di mezzo, Malfoy. Questo non è il momento più adatto per rompermi le scatole. Se avessi la cortesia di spostarti…” sibilò, arrabbiata.
Ma sentitela. Io, Draco Malfoy, unico erede di una delle casate più nobili e antiche di maghi Purosangue, dovrei spostarmi per lasciar passare una Sanguesporco della peggior specie? Voglio sperare che sia uno scherzo, Granger. Devo informarti che purtroppo siamo sotto Natale, quindi dovrai aspettare che sia Carnevale per pavoneggiarti con buffonate di questo tipo” la derise lui, con una sgradevole nota sarcastica nella voce. E’ superfluo aggiungere che la battuta di Malfoy provocò un fiume di risate sguaiate, non solo da parte dei Serpeverde.
Classico.
Hermione si sentiva esplodere. Evidentemente non bastava Ron per quel giorno. Adesso anche Malfoy si era messo a canzonarla.
Di bene in meglio.
Sperò ardentemente di riuscire a convincere quell’ arrogante di Draco a lasciarla passare, o sarebbe esplosa. “Te lo ripeto ancora una volta. Lasciami passare e sparisci dalla mia vista, oppure dovrai subirne le conseguenze”

Naturalmente le parole della ragazza, per quanto minacciose, non fecero né caldo né freddo a Malfoy, che la ignorò palesemente, avvicinandosi ancora di più a lei, così tanto che quasi i nasi si sfioravano. Erano vicini, troppo vicini, e lui lo faceva apposta.
Hermione si sentiva le guance bollenti, ma l’orgoglio le impedì di abbassare lo sguardo.

Sai, Granger, ultimamente girano certe voci tra gli studenti. E' vero che hai una cotta per Oliver Baston? Non ti preoccupare, a me lo puoi dire… se è la verità, sta’ sicura che non farò trapelare niente in giro. Se invece è una cazzata, allora ci penserò io a farla smettere” le sussurrò Malfoy sarcastico, in modo nessuno tranne Hermione potesse sentire.
E dagliela. Ancora con questa storia di Baston?!

Dove diavolo è finito quel poco di materia cerebrale che hai? Mi sembra di averti già detto di toglierti dalle… “ cominciò Hermione, furibonda.
Da dov’è che dovrebbe togliersi il signor Malfoy, signorina Granger?”
Non fu necessario voltarsi per sapere a chi apparteneva l’odiata voce.

Professor Piton… Malfoy occupa il passaggio! Non mi permette di raggiungere la sala comune di Grifondoro, in più continua a darmi fastidio” gridò la ragazza, puntando il dito conto Draco, che dal canto suo non era per niente preoccupato. L’insegnante di Pozioni era noto per la sua parzialità. Essendo il responsabile della Casa di Serpeverde faceva sempre preferenze per i suoi studenti, che ovviamente non puniva quasi mai. Figuriamoci Malfoy, che veniva continuamente adulato da Piton.
Il professore rimase in silenzio per qualche secondo.

Signorina Granger, mi sembri piuttosto alterata. È meglio se sparisci prima che tolga cinquanta punti a Grifondoro per il chiasso che hai provocato in corridoio e per aver alzato la voce con uno studente”
Voglio sperare che anche Draco Malfoy venga punito, professor Piton” mormorò Hermione a denti stretti, mentre si dirigeva verso la sala comune di Grifondoro. 

Potter! Weasley! Cos’è tutto questo brusio?”
Severus Piton si avvicinò lentamente ai due studenti, con un ghigno malefico dipinto sul volto.
I due amici, che pochi secondi prima stavano chiacchierando animatamente, adesso erano intenti ad affettare innocentemente alcune radici nei propri calderoni.

Signore, guardi che si sta sbagliando! Io e Harry non stavamo… “ cercò di spiegare timidamente Ron.
Chiudi il becco, Weasley! Dieci punti in meno per Grifondoro! Così la prossima volta impari a contestare le opinioni di un insegnante!” lo interruppe Piton irritato.
Malfoy, da lontano, sorrise compiaciuto all’infuriato Ron, ricevendo di rimando un gestaccio.

Professor Piton, Weasley mi ha fatto vaff… cioè, mi ha fatto un segnaccio!” scattò Malfoy, balzando in piedi con tanta foga da far barcollare la sedia.
Il professor Piton fece molta fatica a reprimere la gioia di poter togliere ulteriori punti alla Casa di Grifondoro.

Weasley! Credi forse che dieci punti siano troppo pochi? Vorresti che te ne togliessi di più? Se era questo il tuo obiettivo, sono lieto di informarti che l’ hai pienamente raggiunto. Insegnare certe cose volgari a un ragazzo di nobile famiglia! Dovresti vergognarti. Altri dieci punti in meno per Grifondoro. Sono convinto che il famoso Harry Potter sarà orgoglioso dei tuoi successi”
Ron era infuriato. Il giorno prima Hermione non gli aveva quasi rivolto la parola a causa di quella faccenda di Baston, e adesso che era riuscito a fare una pseudo-pace con la ragazza ci si metteva quel rompiscatole di Piton a rovinargli la giornata.
Purtroppo per lui, il peggio doveva ancora venire.

Bene, tralasciamo questi tristi argomenti e torniamo a noi. Prima di iniziare seriamente il programma di quest’anno, vorrei proseguire con il ripasso delle nozioni fondamentali della materia. Qualcuno sa che cosa si ottiene mescolando succo di Mandragola con pus di Butotubero? Anche un ragazzino del quarto anno saprebbe rispondere alla perfezione”
Come consuetudine, nessuno alzò la mano tranne Hermione.

Nessuno lo sa? Che delusione… bene, allora passiamo a un’altra domanda… ” giubilò l’insegnante di Pozioni, vedendo la delusione sul viso della ragazza.
Dalla bancata di Serpeverde giunsero delle risatine sommesse, ma il professore fece finta di niente. Prima che potesse formulare il quesito successivo, però, Hermione prese coraggio e interruppe Piton.“Mi scusi professore, mescolando succo di Mandragola con pus di Butotubero si ottiene una pozione dalle molteplici virtù e dalle numerose proprietà, tra cui le più importanti sono…”
Piton non la lasciò terminare. “Granger, ti ho forse dato il permesso di rispondere? Cuciti la bocca, una buona volta! Nessuno ti ha interpellato” ghignò il professore “e ora continuiamo la lezione… “
Hermione abbassò la testa, le guance rosse come il fuoco. Sebbene si ammazzasse sui libri cercando di prendere il massimo dei voti anche in Pozioni, ogni anno la sua valutazione finale era inferiore a quella di Malfoy, che nonostante non dimostrasse nemmeno un minimo di impegno veniva sempre premiato con un Oltre Ogni Previsione.
Ron, che era seduto vicino a lei, aspettò che Piton non lo guardasse, poi estrasse dalla ribalta dello scrittoio di legno un quotidiano e attirò l’attenzione dell’amica depressa.

Non prendertela, Herm. Sai, prima io e Harry abbiamo letto l’oroscopo nel Settimanale Delle Streghe, e sotto il tuo segno c’era scritto così” cominciò il ragazzo, cercando con gli occhi ciò che gli interessava sulla pagina dell’ Astrologia “ …anche se ti sembra impossibile, lui è proprio il tuo tipo! Attenta: sotto un atteggiamento freddo può nascondersi qualcosa di ben più profondo. Ancora meglio se il tuo lui è uno Scorpione… Baston sai di che segno è, Hermione? Scorpione!”
Hermione alzò gli occhi al cielo e distolse lo sguardo da Ron, sbuffando. Spostò il libro di Pozioni con un movimento brusco e fece inavvertitamente cadere a terra tutto ciò che aveva sul banco.
L’urlo di Piton la fece sobbalzare.

Voi due! Weasley, continui imperterrito a fare confusione, vedo. Bene! Benissimo! Visto che non ti interessa la mia lezione, prendi la tua roba e spostati vicino a Tiger. Vediamo se avrai ancora il fegato di leggere riviste stupide durante le mie ore. E in quanto a te, Granger, visto che ti ho impedito di blaterare, hai ben pensato di tenere in allenamento la tua parlantina infinita e fastidiosa chiacchierando con gli altri studenti, a quanto pare… raccogli subito la tua roba e vai fuori dalla porta, e parla con il muro, se ci riesci!”
Hermione, mordicchiandosi il labbro inferiore, si accucciò a terra e raccolse le sue cose. Poi, con un’espressione delusa, aprì la porta del sotterraneo e uscì.

Le sta bene! Una volta tanto la pianta di fare la smorfiosa” sussurrò Pansy Parkinson a Malfoy.
Draco non la stava nemmeno ascoltando, troppo occupato a fissare Piton.
Il comportamento del professore lo lasciava un po’ perplesso. Era risaputo che il professore di Pozioni ce l’aveva con Potter e il suo trio, ma quel giorno sembrava più nervoso del solito. Forse era per l'imminente partita di Quidditch, che vedeva come avversari Grifondoro e Corvonero. Se Grifondoro avesse vinto avrebbe dovuto giocare contro Serpeverde, che aveva battuto Tassorosso due giorni prima. In ogni caso non c’era da preoccuparsi, con lui come Cercatore avevano la vittoria in pugno.
Chi se ne frega di quello che fa Piton... se infierisce su Sua Maestà Potter e il suo trio dell' Ave Maria, meglio così.

Draco! Ma mi stai ascoltando?” lo richiamò Pansy, impaziente, scuotendolo per un braccio.
Probabilmente era davvero una giornata no per il professore di Pozioni, perchè richiamò addirittura Malfoy tre volte, evento più unico che raro. Tanto per spiegarci, se Draco si fosse messo a ballare il tip tap nel bel mezzo di una lezione di Pozioni, il peggio che gli potesse capitare era di essere ignorato.
Ad un certo punto, vedendo che il biondino faceva orecchie da mercante continuando a disegnare su un foglio di pergamena con aria annoiata, Piton perse definitivamente la pazienza.

Malfoy! Anche tu ti ci metti, adesso? Vai fuori a fare compagnia alla Granger, visto che ti annoi! Ah…” proseguì Piton, addolcendo il tono di voce “…visto che dovrai prepararti psicologicamente alla prossima partita di Quidditch, è meglio se ti rilassi per tutto il resto della mattinata. Dirò al professor Vitious di esonerarti da Incantesimi”
Malfoy non se lo fece ripetere due volte e tolse il disturbo, senza risparmiare il classico sorrisetto di superiorità a Harry e Ron prima di lasciare la classe.
Il ragazzo dai capelli rossi raggiunse il banco di Harry, con la scusa di dovergli prestare una boccetta d’inchiostro.

Prepararsi psicologicamente… questa non l’avevo ancora sentita… Piton le escogiterebbe tutte pur di non togliere punti al caro Draco… ehi! Siamo sicuri che Hermione sia al sicuro, là fuori con Malfoy? Ho un orribile presentimento!”
Harry aprì bocca per fare presente all’amico che doveva smetterla di avere brutti presentimenti su Hermione cinque o sei volte al giorno, ma fu battuto sul tempo dal professore di Pozioni, che al colmo dell’esasperazione tolse altri dieci punti al Grifondoro, minacciando di espellere l’intera Casa da Hogwarts.

Hermione chiuse la porta dell’aula di Pozioni e appoggiò il calderone sul pavimento. Si sedette per terra, nascondendo la testa tra le braccia.
Ma perché sempre a me?! Mi devono capitare proprio le disgrazie peggiori?
Evidentemente sì. Non c’era niente che andava per il verso giusto quell’anno.
Studiava tutte le materie fino all’esaurimento per fare bella figura con i professori, ma sebbene sapesse recitare l’intero volume di Pozioni a memoria Piton la trattava come se fosse una mosca fastidiosa. Era l’ultimo anno e doveva mettercela tutta per ottenere il massimo punteggio al M.A.G.O, ma sembrava che tutto girasse per il verso sbagliato.
E poi Malfoy. Quell’anno era estremamente insopportabile. Appena il giorno precedente l’aveva adescata in un corridoio al terzo piano, minacciandola di sottoporla alla Maledizione Cruciatus se non avesse ammesso davanti a tutti i Serpeverde di essere una sporca Mezzosangue inferiore. E l’aveva scampata per un pelo.
In più, catastrofe delle catastrofi, era così assorbita dalla scuola da non potersi divertire come facevano i suoi amici. Anche lei voleva svagarsi, ma molti studenti giravano alla larga da una paranoica come lei, da una che trascorreva tutte le ore della sua giornata in biblioteca.
Si sentiva veramente giù di corda. In un momento del genere aveva bisogno di Harry e Ron, ma mancavano ancora due ore prima che il professor Piton se ne andasse, quindi volente o nolente doveva aspettare che iniziasse l’ora di Incantesimi per parlare con i due amici.
Non le restava che approfittare delle due ore buche per prendersi avanti con la relazione che avrebbe dovuto consegnare il giorno dopo alla professoressa McGranitt. Se si dava una mossa avrebbe anche fatto in tempo a ripassare Difesa Contro Le Arti Oscure, in maniera da avere l’intero pomeriggio libero per gli approfondimenti in biblioteca.
Sì, era un ottimo programma. Oltre a consentirle di prendersi avanti con gli studi, concentrarsi sulla scuola avrebbe impedito ai rimproveri ingiustificati di Piton di rovinarle la giornata.
Riconfortata, estrasse dalla cartella il Manuale Di Trasfigurazione Avanzata ed iniziò a consultarlo.
Era arrivata a pagina venti quando sentì le urla di Piton provenire dall’aula.
La ragazza chiuse il volume e si mise in ascolto, ma la curiosità ebbe la meglio, e cercò di sbirciare nel sotterraneo attraverso la porta socchiusa. Improvvisamente, e prima che Hermione potesse rendersi conto di quello che stava succedendo, la porta sbatté con forza contro la parete, e lei si trovò faccia a faccia nientemeno che con Mister Simpatia.

Malfoy!? Ma cosa diavolo… ” cominciò la ragazza, sbalordita.
Draco Malfoy che veniva sbattuto fuori dalla porta durante una lezione di Severus Piton? Era un evento più unico che raro. Non riusciva a crederci, eppure poteva giurare sulla testa del professor Silente di aver sentito Piton urlare.
Da quando in qua Piton sbatte fuori Malfoy?! Ma allora che ci fa qui, se non l’ha spedito in corridoio il professore?
Malfoy fissò Hermione e ridacchiò divertito.

Il professor Piton ha detto che è meglio se salto Incantesimi, Mezzosangue. Non so se il tuo fidanzatino Baston te l’ ha già detto la scorsa Lezione di Volo, ma domani Potter gioca contro Corvonero. Se vincono dovranno scontrarsi con noi, e io devo prepararmi psicologicamente. Trascorrerò la mattinata bevendo succo di zucca e mangiando Cioccorane, comodamente stravaccato su una morbidissima poltrona nella Sala Comune. Ti auguro una buona giornata, Granger” sogghignò il biondino, esibendo la caratteristica espressione da ‘non-hai-ancora-capito-che-nessuno-è-meglio-di-me-in-questa-scuola?’
Detto questo, Draco salì i primi gradini che dal sotterraneo di Piton conducevano al corridoio superiore. Hermione cercò di afferrarlo per il mantello per dirgliene quattro, ma qualcuno la precedette.

Voi due! Venite subito qui!”
Malfoy e Hermione rivolsero contemporaneamente lo sguardo verso la scala a chiocciola.
Argus Gazza, il custode, stava scendendo rapidamente le scale assieme alla fedele gatta Mrs. Purr, e il ghigno malizioso che gli deformava il viso non prometteva niente di buono.

A quanto pare non avete niente da fare, ragazzi. Vi hanno mandato fuori, eh? Male, molto male! Mi aiuterete a pulire il corridoio e i quadri del quarto piano. Quale modo migliore per passare il tempo?” sogghignò il vecchio, maligno.
Malfoy non poteva crederci. Fissò il custode inorridito, sperando di aver sentito male. Lui doveva pulire un corridoio, come un volgare cameriere, come un insignificante elfo domestico? Lui, che non aveva mai toccato una scopa in diciassette anni di vita? Mai e poi mai.
Anche Hermione era seccata. Lei doveva studiare, prendersi avanti, non poteva sprecare tempo prezioso, ma non fece in tempo ad aprire bocca per protestare che un incavolatissimo Draco Malfoy la battè sul tempo.

Spiacente, ma io devo prepararmi psicologicamente alla partita di Quidditch, il Professor Piton ha detto…” cominciò il ragazzo, guardando il custode con una smorfia di disgusto, il tono di voce che tradiva la sua irritazione.
Ma che baggianate sono queste? Questa è bella! Chi credete di prendere in giro?! Siete stati mandati fuori dalla porta, e adesso mi aiutate!” lo interruppe Gazza, rabbioso.
Malfoy aveva gli occhi fuori dalle orbite, e anche Hermione era piuttosto scocciata, anche se ebbe il buonsenso di non opporsi alla decisione del custode, sapendo che sarebbe stato perfettamente inutile. Irritata, diede una spinta a Malfoy da dietro per esortarlo a seguire Gazza.

Aspetta solo che lo venga a sapere mio padre, e quel buono a nulla verrà scacciato da Hogwarts senza che abbia il tempo di dire Mrs. Purr!” borbottò Malfoy arrabbiatissimo, spolverando un dipinto con tanta furia da farlo penzolare pericolosamente.
Per una volta ti farà bene imparare a pulire un pavimento. Io durante l’estate aiuto sempre i miei genitori nelle faccende domestiche. Dovresti saperle fare certe cose” rispose Hermione irritata, inumidendo uno strofinaccio nel secchio di metallo alla sua destra e guardando di sottecchi il ragazzo.
Inizialmente la situazione le era sembrata divertente. Malfoy infuriato che spolverava mobili e suppellettili… una scena da immortalare! Il problema era che Draco scagliava insulti, minacce e maledizioni contro Argus Gazza da quasi un’ora ormai, e Hermione cominciava a perdere la pazienza.
Malfoy la guardò come se fosse stata una lebbrosa.

Non so se ti rendi conto, Granger. A casa mia abbiamo parecchie decine di domestici che lavano, stirano e preparano da mangiare, e nessun membro della mia famiglia ha mai preso in mano uno strofinaccio, te lo posso assicurare. Ma da te naturalmente è diverso… i Babbani sfruttano i propri figli come degli schiavi” sorrise Malfoy sprezzante.
Sei solo uno stupido presuntuoso e viziato. Tu e la tua odiosa famiglia siete gli anormali. Sia nella famiglie di Babbani che in quelle di Maghi i figli aiutano i genitori nelle faccende domestiche, non tutti vivono nel lusso sfrenato come te”
Malfoy scoppiò in una risatina crudele. “La mia famiglia sarebbe odiosa? Fa’ quasi ridere detto da una sudicia Sanguesporco come te, Granger. Smettila di parlare di cose che nemmeno conosci e aiutami ad aggiustare questa cornice. In fondo a qualcosa puoi anche servire, tutto sommato” le sussurrò, ghignando.
Hermione, easperata, prese il suo secchio e si allontanò da Malfoy, infuriata. “Hai voglia di scherzare? Te la vedrai tu con Gazza quando si accorgerà del disastro che stai combinando! A causa delle mie origini non hai fatto altro che prendermi in giro dal primo giorno in cui ho messo piede a Hogwarts, hai davvero una bella faccia tosta a provare a chiedermi di darti una mano! Sai cosa ti dico? Te lo puoi scordare. Io aiuto gli amici, di solito, quelli che dimostrano affetto e amicizia nei miei confronti, e mi dispiace informarti che non rientri in questa categoria. Arrangiati”
Malfoy si passò una mano tra i capelli biondi e sogghignò.

Granger, mi stupisco di te. Allora non sei così intelligente come sembra. La mia non era una richiesta d'aiuto, ma un ordine. Pensavi davvero che ti avrei chiesto di aiutarmi, che mi sarei abbassato a chiedere una mano a una ragazza con dei capelli così orrendi, per lo più Mezzosangue, fastidiosa, insignificante, sfigata, sotuttoio e amica di certe nullità come Potter e Weasley? Starai scherzando, spero. Non sei altro che una Sanguesporco indegna e spregevole, sei pregata di moderare i termini quando ti rivolgi a me… sono stato chiaro?”
Fu come se un lampo squarciasse una nube già troppo carica di pioggia.
Hermione si voltò verso Malfoy e rimase lì, imbambolata, in mezzo al corridoio, a fissare il vuoto. Cercò di ribattere, di fargli una sfuriata, magari di mollargli uno schiaffo, ma non ci riuscì. Si sentì la mente completamente svuotata. Non le venivano le parole, non le veniva niente. Non riusciva a esprimere i sentimenti impetuosi che provava in quel momento.
Il secchio che aveva in mano cadde a terra con un tonfo.
Mezzosangue signorina sotuttoio sfigata chiudi il becco nullità Sanguesporco insignificante fastidiosa indegna spregevole.
Si sentì le guance bollenti, e gli occhi iniziarono a pizzicarle.
No. Non piangere, non piangere. Hermione. Non devi assolutamente piangere. Almeno non davanti a lui. Non dargli questa soddisfazione.
Sentì gli occhi gonfiarsi di lacrime.
Cosa le prendeva? Per quanto cercasse di nasconderlo le battute di Malfoy le facevano sempre male, ma non gli aveva mai dato la soddisfazione di vederla piangere. Perché, perché tutto d’un tratto era così debole? Non era giusto, non era assolutamente giusto.
Si voltò di scatto e iniziò a correre, a correre come non aveva mai corso in vita sua.
Doveva andarsene da lui, e subito! Doveva andare via!
Un rumore di passi.
Draco la stava rincorrendo! La inseguiva! Lui era più veloce.
Si sentì afferrare per un braccio.
Hermione fu obbligata a fermarsi. Si sforzò di ricacciare indietro le lacrime, mordicchiandosi il labbro inferiore, aspettando la risata di scherno del ragazzo.
Ma la battuta non veniva.
Stupita, Hermione alzò gli occhi e cercò lo sguardo di Malfoy.

Draco la stava fissando. Ma nel suo sguardo fredda e scostante c’era qualcosa di diverso. Qualcosa che sembrava fuori posto, sbagliato, in quegli occhi gelidi e arroganti.
Forse sbigottimento, o imbarazzo. Hermione non avrebbe saputo dirlo con certezza.

Granger, si può sapere cosa diavolo ti prende?”
Sebbene avesse gli occhi velati di lacrime, ad Hermione sembrò di scorgere per un attimo un lampo di sgomento nel viso di Malfoy. Possibile?
No, se lo era immaginato.
Non poteva essere altrimenti.

La ragazza fece per dire qualcosa, ma Draco sembrò leggerle nel pensiero, perché riprese improvvisamente la sua aria spavalda e distaccata. Poi si girò e se ne andò, lasciandola sconvolta in mezzo al corridoio.


It was then that I realized

that forever was in your eyes

the moment I saw you cry

Mandy Moore, Cry




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Il mio nickname, quando anni fa mi sono registrata su EFP e ho iniziato a postare la fan fiction, era Hermy. Ora su EFP sono Elizabeth Elinor Earnshaw. Potete trovare un avviso riguardo il cambio di nick anche sul profilo del mio vecchio account, in modo che non sorgano fraintendimenti e che qualcuno possa pensare che si tratti di plagio.

Mi sento in dovere di dare una spiegazione a tutte quelle persone che avevano già recensito la mia fan fiction, pubblicata anni fa su EFP. Ebbene sì, l'intera storia è stata scritta e in parte pubblicata quando avevo solo quattordici anni, nel lontano 2004. Il fatto è che per vari motivi ho dovuto sospendere la pubblicazione della storia, che ho ripreso in mano solo ultimamente. Una volta rivista completamente la storia e assegnatole un titolo diverso, ho deciso di creare un nuovo account e ripostare la fan fiction periodicamente per tutti i lettori che mi hanno sempre seguita e, naturalmente, anche per tutte quelle persone che adorano la ship D/Hr ma che non hanno ancora letto la mia fan fiction. Se sono riuscita a terminare di scrivere questa storia è soprattutto grazie a voi e all’enorme sostegno che mi avete sempre dimostrato.

Ricordo che la storia è stata scritta da una ragazza di quattordici anni; mi scuso perciò con i lettori se il linguaggio non è particolarmente forbito, o se alcune parti della storia risulteranno un po' inverosimili o paradossali. Infatti, nonostante diverse parti siano state riviste e modificate prima della pubblicazione la struttura della narrazione è rimasta pressoché inalterata, sia perché sarebbe stato praticamente impossibile stravolgere la fan fiction, sia perché mi è sembrato giusto così.

Grazie per l'attenzione, spero che la mia storia vi piaccia!


  
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