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Autore: Angel_SG    29/09/2016    4 recensioni
Sam ha accettato di seguire di Dean alla ricerca di loro padre. A bordo di un Impala del '67 i due ragazzi cominciano il loro lungo viaggio, mentre ricordi e sentimenti mai sopiti minacciano di venire fuori e stravolgere di nuovo la vita dei due fratelli.
Seguito di "Forever You and Me"
Queste due storie fanno parte della serie "Quello che c'è in fondo al cuore non muore mai"
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: Incest | Contesto: Prima stagione, Quinta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Quello che c'è in fondo al cuore non muore mai!'
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I Don't wanna miss a thing

 

 

Quando apro gli occhi Sam è ancora addormentato ed io mi prendo il mio tempo per guardarlo dormire.

Nel sonno una ciocca ribelle gli ricade scomposta sulla fronte e io gliela sposto lentamente cercando di non svegliarlo.

Sorride nel sonno, ma non apre gli occhi, ed io sento un calore al cuore che mi fa sentire bene dopo tanto tempo.

E' così che ci sente quando si è innamorati di qualcuno? Non lo so, perchè non lo sono mai stato...ma se non è questo l'amore, non so davvero cosa altro ci potrebbe essere nella vita.

Il patto che ho fatto per salvargli la vita brucia nella mia pelle come una lama arroventata in gola, mi rendo conto che questo non potrà durare in eterno; mi chiedo se io non sia stato troppo egoista a cedere, magari se non avessimo fatto evolvere il nostro rapporto lui avrebbe sofferto di meno nel momento in cui me ne sarei andato...perchè dentro il mio cuore so che qualsiasi cosa possa salvarmi , condannerà immancabilmente lui...e non lo permetterò mai.

Combatterò sempre per noi Sam...ma non se questo dovesse andare contro il combattere per te.

Ti amo...vorrei riuscire a dirtelo prima di andare via.

L'orologio accanto al letto ticchetta, scandisce solo i secondi, ma io so che ogni secondo che sta passando si porta via un secondo di “noi”.

Mi avvicino a lui e gli do un leggero bacio sulla fronte, soffermandomi quel minimo che lo farà svegliare, e infatti lui apre subito gli occhi.

 

-Hey...- dice sorridendo.

-Hey...come stai? - gli chiedo mentre gli accarezzo un braccio e faccio scorrere la mano in basso fino ad incontrare la sua, poi faccio intrecciare le nostre dita.

 

Lui si avvicina e mi bacia dolcemente...e mi basta come risposta.

-Forse è il momento di alzarci..- provo, ma lui non è della stessa idea.

-Ancora qualche minuto...- si accoccola contro il mio petto.

 

Faccio passare la mano dietro la sua schiena e me lo porto più vicino, facendo aderire i nostri corpi.

Gli poso un bacio sulla tempia e con l'altra mano gli sollevo il mento.

Gli accarezzo delicatamente le labbra con le mie, riesco a sentire il sapore delle tic tac all'arancia che lui mangia come fossero acqua.

Tiro fuori la lingua e cerco di farmi strada, cosa che lui non mi nega.

Viene incontro a me e cominciamo a stuzzicarci a vicenda, mentre sento il cuore battermi forte nel petto.

L'unico in grado di farmi provare sensazioni del genere è Sam.

 

-Ti porterò a Central Park...promesso - gli sussurro sulle labbra.

-L'unico posto dove devi portarmi è al tuo fianco...del resto non importa...

 

Lo stringo forte a me, mentre approfondisco il bacio e lui mi abbraccia così forte che, se fosse fisicamente possibile, ci saremmo già fusi insieme.

-D'ora in avanti sarai solo mio Dean...- dice lui guardandomi con espressione seria.

 

Lo guardo e gli sorrido dolcemente.

 

-Lo sono sempre stato...- gli prendo il volto tra le mani e lo bacio ancora.

 

Il telefono di Sam vibra e io mi distraggo un attimo.

-Chi è a quest'ora? - chiedo stranito.

 

Lui si sporge a guardare il display e sorride.

 

-Ti leggo il messaggio e tu mi dici chi è...allora “Il mattino ha l'oro in bocca, peccato che voi avrete il mio pugno nelle vostre tenere boccucce se non vi muovete a portare il culo fuori dal letto e venite a fare colazione.” - scoppia a ridere.

 

-Quella ragazza è davvero degna del suo nome...Mandala a fanculo da parte mia – dico ridendo.

 

Mi alzo dal letto e metto su i jeans, mentre sento lo sguardo di Sam addosso.

 

-Che fai, guardi, Sammy? - chiedo in tono canzonatorio.

 

-Si...- risponde lui con fare da sfida, infatti quando mi volto ha uno sguardo malizioso e si morde un po' il labbro, in parte imbarazzato.

 

-E dimmi...ti piace quello che vedi? - dico infilando le mani nelle tasche, così facendo i jeans si abbassano un po'.

 

Quanto amo flirtare con lui.

 

-Abbastanza...- dice lui e io mi fiondo sul letto, schiacciandolo con il mio peso e cominciando a fargli il solletico.

 

-Solo “abbastanza”? Piccolo bastardo questa me la paghi.- mentre lui ride come un folle, sento il cuore alleggerirsi.

 

Nessun rimpianto...vivrò quello che mi resta fino alla fine, perchè nei miei occhi, quando tutto sarà finito, voglio portare questa immagine: Io e Lui...Insieme.

 

 

 

 

 

Quando più tardi ci troviamo di fronte a Santana, lei ci guarda come se ci stesse studiando.

-Dunque ragazzi...che mi raccontate di bello? - sembra quasi che provi a sondare il terreno.

Se non fossi sicuro di essere stato attentissimo in presenza di altre persone, potrei giurare che sappia di noi.

 

-Mah...nulla di che – rispondo io – Salviamo persone, cacciamo cose...affari di famiglia! - dico in maniera ironica e Sam mi guarda ridendo, pensando a quando quella frase l'avevo detta a lui per convincerlo a venire via con me.

 

-Dean la modestia non ti è mai mancata, non c'è che dire...noi siamo stati campioni nazionali di canto corale coreografato qualche anno fa...Il professor Schuster sta ancora lucidando quel trofeo, ne sono certa.

 

Ridiamo tutti e tre del suo tono sarcastico, ma in realtà si capisce quanto lei stessa ne sia orgogliosa.

-E gli altri...Rachel come sta? - chiede Sam in pena per lei.

-Bè sono stata un po' a vivere con lei e Kurt...ma alla fine Limah richiamava la mia presenza...non è ancora riuscita a tornare a casa da quando è successo...ma ha detto che quest'anno viene...

 

C'è un attimo di silenzio e vedo Sam abbassare lo sguardo.

 

-Non verrà...non è così?

-Credo di no – sospira Santana sconsolata.

 

Annuiamo tutti e due e consumiamo la colazione parlando di argomenti più leggeri.

Alla fine Sam di alza.

-Vado un attimo in bagno...a dopo – sotto il tavolo stringe la mia mano un secondo più del dovuto e capisco che vuole che lo raggiunga.

 

Passano pochi secondi e faccio per alzarmi.

-Dovrei fare una chiamata...torn- provo a finire la frase, ma Santana non me lo permette.

 

-Siediti e sta zitto...Sei realmente convinto che non si vede il modo in cui vi guardate?

 

-Non so di cosa parli...- dico, mentre sento la gola secca.

 

-Parlo del fatto che vi orbitate intorno come due pianeti impazziti...So che vorresti farmi capire il contrario...ma siete il polo positivo e quello negativo...non c'è verso che smettiate di attrarvi...Davvero Dean, è ridicolo guardarvi mentre provate ad evitarlo...

 

Sono sconvolto dalla piega che ha preso la conversazione.

 

-Non so cosa intendi...

 

-E' sempre stato così...fin dall'inizio...- lei mi guarda attentamente in attesa di una mia reazione.

 

-C-che intendi? Dall'inizio di cosa? - credo di aver capito che si riferisce a tanti anni prima, ma i sentimenti che io e Sam nutriamo sono saltati fuori solo ora...non capisco quindi il perchè di quel discorso.

 

-In effetti, storie come la vostra non hanno mai un vero inizio...allo stesso modo come non possono avere una fine...- sorseggia tranquilla il suo caffè, mentre Sam rispunta fuori dal bagno indispettito.

 

-Sono tornato – sembra arrabbiato, ma appena vede la mia faccia cambia tono.

 

-Mi sono perso qualcosa? - chiede dubbioso e un po' preoccupato.

 

-No...tutto ok, vero Dean? - dice Santana sorridendo e io non posso fare a meno di annuire.

 

Continuiamo la colazione senza altre allusioni, ma quando torniamo a casa di Bobby e restiamo soli, Sam approfitta per chiedermi.

 

-Che diavolo è successo mentre ero via? Credevo avessi capito che volevo che mi seguissi...

 

-Si, solo che...Santana...ha fatto qualche allusione su di noi...come se sapesse...- mi fermo un attimo, per permettergli di metabolizzare la notizia, ma lui scuote la testa.

 

-Dean non è possibile... - ride nervoso, ma poi si ferma quando io non mi unisco a lui.

 

-Dice che è “sempre stato così”...come se già avesse capito qualcosa da tempo...tu per caso ti ricordi se abbiamo mai avuto atteggiamenti...strani? - chiedo in ansia.

 

Improvvisamente quegli strani flash che a volte mi colpivano, sembravano definirsi.

 

-No, non credo...non mi ricordo – dice lui un po' confuso e poi si tocca la testa.

 

-Male? - chiedo

 

-Un po'...non pensiamoci adesso...ti è sembrata...arrabbiata? - chiede lui in difficoltà.

-No...anzi mi è sembrato come se la considerasse la cosa più normale del mondo...

 

Lui annuisce e restiamo in silenzio qualche minuto.

-Quindi...- dico prendendolo per i fianchi – Come mai volevi che ti raggiungessi in bagno? - sento la mia voce arrochirsi e so l'effetto che ha su Sam.

 

-Bè...solo...mi mancavi...-sussurra imbarazzato – Quello che è successo a Rachel e Finn...- degludisce senza riuscire a parlare.

 

Capisco cosa intende, tra qualche mese lui potrebbe essere al posto di lei...lo bacio profondamente come a voler strappare via quei brutti pensieri dalla sua mente.

 

-Sono qui Sam...sono ancora qui, nessun rimpianto, ricordi? - dico poggiando con forza la fronte contro la sua.

 

Lui annuisce, prende un profondo respiro e mi bacia.

 

-Non rimpiangerò mai niente di quello che ho fatto con te.

 

-Ok ascolta...- stacco e vado a prendere il nostro diario – Ci serve una canzone, una canzone che sia solo nostra.

 

Lui mi sorride ironico.

-Il tuo romanticismo mi spaventa – bastardello sarcastico, ora ti faccio vedere io.

 

-Ho un idea...è perfetta – devo trattenermi dal ridere o Sam capirà tutto.

-Eccola la nostra canzone...- e metto su la cassetta nel stereo.

 

Non la riconosce subito e all'inizio mi guarda stranito.

Poi partono le prime parole.

 

I heard you on the wireless back in fifty two
Lying awake intent at tuning in on you
If I was young it didn't stop you coming through
Oh a oh

 

 

Comincia a ridere come un pazzo e penso che stia per soffocare mentre mi unisco e sento le lacrime scendere e la pancia farmi male.

 

Video killed the radio star
Video killed the radio star
In my mind and in my car, we can't rewind we've gone to far
Oh-a-aho oh

 

-Vaffanculo Dean!! - dice senza riuscire a smettere di ridere.

-Oh ti amo anche io Sammy – dico quasi piegato in due.

-Potrei fartela pagare per questo...- dice mentre le note cominciano a scemare.

-No no aspetta...ora mi faccio perdonare...aspetta ne scelgo un'altra...

 

Frugo un attimo nella mia memoria per trovare quella giusta, sapendo che stavolta non voglio scherzare.

Ok...l'ho trovata.

Faccio partire il play e lo guardo con intensità, mentre il cantante degli Aerosmith comincia a cantare prendo Sam tra le braccia e lo guardo fisso negli occhi.

Non balliamo un lento, non sarebbe nel mio stile, semplicemente resto lì a fissarlo, come a dedicargli ogni singola parola di quella canzone.

 

Then I kiss your eyes and( Bacio i tuoi occhi)

thank God we're together( e ringrazio Dio che siamo insieme)
And I just wanna stay with you( vorrei solo restare con te)
In this moment forever, forever and ever( in questo momento per sempre)

I don't wanna close my eyes(non voglio chiudere gli occhi)
I don't wanna fall asleep(non voglio addormentarmi)
'Cause I'd miss you, baby(perchè mi mancheresti)
And I don't wanna miss a thing( e non voglio perdermi niente)

 

 

Lo bacio teneramente sul finale della canzone.

 

-Niente al mondo, potrà mai essere per me più importante di te.

-Promesso? - chiede lui serio.

-Promesso.

 

Un ultimo bacio, la canzone finisce, ma a noi non importa, restiamo semplicemente così.

 

* * Santana * *

 

Guardo Quinn davanti a me e cerco di spiegarle la situazione.

Lei mi guarda con interesse e annuisce brevemente.

 

-Quindi siamo le ancelle di cupido? - mi chiede sorridendo.

-Bè tecnicamente stanno di nuovo insieme...oggi era così evidente che Sam voleva appartarsi con lui che il mio sex-radar è impazzito.

 

Quinn ride e prende un sorso dal suo Margarita.

 

-Che suggerisci? - chiede già operativa.

-Bè...non possiamo parlare direttamente, oggi ho lanciato dei segnali a Dean, ma non ho ottenuto la reazione che speravo...Bobby dice che quando Sam è andato via si erano lasciati...Dio non posso credere che sia l'unico a non avere una scatola dei ricordi.

 

-Magari è ben nascosta...

-Ho messo sotto sopra casa di Bobby, non c'è niente...cavolo aveva scritto le promesse, Dean gli aveva regalato il ciondolo...e chissà quante altre cose avevano, non posso credere che sia andato tutto perduto...

 

Mi sto ancora scervellando quando uno sconosciuto si accosta al nostro tavolo.

-Magari semplicemente non hai cercato nei posti giusti...

 

-Oh magari semplicemente devi farti i cazzi tuoi? - dico acida, ma lui non coglie la mia volgarità e appare confuso.

 

-Non so cosa siano questi “cazzi” di cui parli, ma se me li descrivi potrei provare a farli...

 

Lo guardo come guarderei un alieno, gli metterei le mani addosso, se non fossi sicura che quel tizio davvero non ha capito il senso della mia frase.

 

-Ascolta occhioni blu, la situazione è già abbastanza incasinata senza ti ci metta anche tu nel mezzo...

 

-In realtà sono nel mezzo di questa situazione da troppo tempo...- abbassa lo sguardo e sia io che Quinn lo guardiamo confuse.

 

-Ad ogni modo...i giovani americani hanno sviluppato la tendenza a tenere le cose nascoste nel pavimento...perchè non riparti da lì? Sembra una cosa da Sam...- Detto questo si avvia verso la porta ed esce.

 

Le assi del pavimento...non avevo provato a vedere se ce ne fosse qualcuna mobile.

Guardo Quinn con gli occhi che brillano e lei sembra eccitata quanto me.

 

Mi alzo di scatto decisa a seguire quello straniero, per sapere come faccia ad essere a conoscenza di quello di cui stavamo parlando, ma quando esco fuori ho solo l'occasione di guardarlo per un secondo prima che lui sparisca senza lasciare traccia.

Sono sconvolta, il paranormale è ancora un mondo strano per me.

Io e Quinn decidiamo di andare a controllare l'indomani casa di Bobby, quando Sam e Dean non saranno a casa.

 

Quella sera prima di andare a letto l'ultima cosa a cui penso sono quegli strani occhi blu persi...e uno strano trench grigio, che svolazza un secondo prima che il suo proprietario scompaia nel nulla senza lasciare traccia.

 

 

 

 

 

 

 

N.d.A

Yuhuuuuuuuu sono ancora viva XD

Scusate, in questo periodo tendo a saltare le settimane per gli aggiornamenti, ma vi giuro che ce la metto tutta per essere puntuale.

Lascio a voi ogni commento, spero il capitolo vi sia piaciuto.

Mi dileguo e vado a dare da mangiare a quelle belve impazzite ( alias i miei gattini xD)

Kiss kiss

Angel_SG

  
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