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Autore: Henrietta    06/05/2009    1 recensioni
Un parco...un libro lasciato su di una panchina...un ragazzo conosciuto per caso e poi: delle lacrime d'oro...
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Da quando ho pensato che la mia vita fosse niente in confronto all'amore che provavo per lui?
Iniziò tutto un anno fa quando lo incontrai per la prima volta.
Ero andata in un parco pubblico a leggere un libro. Era estate e quel giorno faceva veramente caldo. Arrivata ormai a metà libro, sentii all'improvviso un gran rumore: alzai lo sguardo e vidi un ragazzo disteso a terra.
Appoggiai il mio libro sulla panchina e andai in suo soccorso:
-Tutto bene? Ti sei fatto male da qualche parte?- chiesi preoccupata
-No...tutto a posto. Sono solo inciampato.- mi rispose rialzandosi e indicando dietro di sè un ramoscello.
-Quindi...la colpa è sua?- rimasi allibita dal suo gesto.
-Beh...in parte sì. Non doveva trovarsi lì. Ecco tutto.- era un po' imbarazzato, ma era ugualmente sicuro per ciò che diceva.
Spontaneamente mi misi a ridere, divertita dell'accaduto. Non avevo mai incontrato qualcuno così impacciato come lui. Risi per un po', al che, un poco offeso mi disse:-So di essere una papera, però non è che smetteresti di ridere?-
-Oh,sì! Giusto! Scusami.- mi ricomposi immediatamente.
-Grazie.- mi fece un enorme sorriso e poi mi porse la mano.
-Piacere:il mio nome è Samuel e il tuo?-
-Io mi chiamo Lisa- gli porsi anch'io la mano.
Da quel giorno iniziammo a vederci spesso. Lui mi parlava di sè, mentre io gli raccontavo le trame dei libri che leggevo. Le ascoltava con grande interesse.
Passarono i mesi e, in un poemriggio d'inverno, venne a suonare alla mia porta. Quel giono non sorrideva come al solito, e così mi preoccupai:
-Samuel, cos'hai? Come mai sei venuto?-
-Lisa io...io devo partire, Lisa!-
-E dove vai?-
-Lontano. Molto lontano. Mi aspetterai?-
-Io sono sempre qui lo sai.- gli risposi come se fosse ovvio.
-Capisco. Aspettami allora!- mi abbracciò molto forte e poi corse via.
Passarono le stagioni: l'inverno e la primavera.
Ritornò l'estate e ancora Samuel non era tornato.Durante quei mesi di solitudine, sentivo che mi mancava qualcosa. Non riuscivo più a fare niente come un tempo. Nemmeno leggere mi interessava, visto che non avevo più nessuno a cui poterle raccontare.
Estate. La mia stagione preferita. Ritornai nel parco dove incontrai Samuel per la prima volta. Risi leggermente al solo pensiero. Cercai di sedermi nella stessa panchina di quella volta, ma quando arrivai vidi un qualcosa che mi bloccò subito.
"Lui. Su quella panchina. Non può essere! Forse è olo la mia immaginazione. Dev'essere così! Si volta verso di me. Mi sorride, si alza e si avvicina a me."
-Ciao Lisa, come stai? Finalmente sono tornato hai visto?-
-Sei...tornato- dissi a bassa voce.
-Cos'hai Lisa? Non sembri felice di vedermi...-
-No! Ti sbagli!- dissi decisa alzando il tono di voce.
-E allora perchè piangi?- chiese cercando di comprendere.
-Il fatto è che...mi sei mancato!- mi uscirono spontanee quelle parole. Non le pensavo , eppure appena le dissi, il grande peso che aveva accumulato il mio cuore si alleggerì.
-Anche tu Lisa. Anche tu.- mi sorrise, poi si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò:
-Lo sai che le tue lacrime, con questo grande sole, sembrano d'oro? Non voglio che tu pianga, perchè ogni tua lacrima è preziosa. Ti amo.-
Anch'io gli sussurrai qualcosa all'orecchio:-Ti amo anch'io.-
Fu l'ultima cosa che sentì prima che Samuel cadesse. Notai che intorno alla spalla sinistra, c'era una grande macchhia di sangue.

-<> FINE <>-
   
 
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