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Autore: Biohazard    29/09/2016    2 recensioni
Uno scintillio poco lontano catturò la sua attenzione. Tenendo i sensi all’erta, si diresse verso quel luccichio dorato, domandandosi di cosa potesse trattarsi. Mano a mano che si avvicinava, la curiosità lasciò lo spazio allo stupore: si trattava di un albero, un albero d’oro. Harry era totalmente rapito da quell’immagine, allungò le dita per poterlo toccare, ma in quel momento una voce risuonò direttamente dentro la sua testa.
“Aiutami.”
Genere: Avventura, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Harry, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Partenza
 
 
 
 
 
“Harry! Harry!”
Hermione scuoteva il corpo dell’amico contratto dalle convulsioni.
“Ron, aiutami a tenerlo fermo!”
“Che accidenti sta succedendo?” gridò Ron, in preda al panico.
“Non lo so ma rischia di soffocare!”
Harry si contorceva sotto lo sguardo dei due amici, aveva gli occhi rovesciati e la bava alla bocca. Hermione doveva pensare velocemente, forse un Pietrificus Totalus poteva bloccare le convulsioni, ma poi? Ron girò sul fianco l’amico, senza sapere cos’altro fare, sembrava una crisi piuttosto violenta. Poche volte nella sua vita Hermione si trovava in difficoltà, tuttavia non ebbe bisogno di fare nulla, perché di punto in bianco Harry scattò a sedere, teso come la corda di un violino, inspirò violentemente cominciando a tossire.
“Ron… Herm…”
“Oddio Harry, cos’è successo?”
“Mi sento come se mi fosse passato addosso un troll di montagna.” Sorrise debole “E ho un gran mal di testa.”
Ron e Hermione lo aiutarono ad alzarsi.
“Ho bisogno di sciacquarmi…”
Si avviò verso il bagno con passo malfermo, mentre l’occhio vigile dei suoi amici non lo abbandonava. Aprì velocemente il getto dell’acqua fredda, trovando subito giovamento. Afferrò l’asciugamano tamponandosi velocemente il viso. Si guardò allo specchio: aveva un aspetto cadaverico e le sclere degli occhi erano terribilmente arrossate.
“Harry…”
Il Grifondoro alzò lo sguardo, guardando nel riflesso dello specchio i suoi due migliori amici. Fece un bel respiro, appoggiandosi al lavandino.
“Ero appena entrato in camera quando la figura di una donna è comparsa e mi ha detto che c’era qualcosa che avevo dimenticato e d’un tratto mi sono trovato catapultato a Hogwarts, il giorno della sconfitta di Voldemort.”
Tenne lo sguardo basso.
“È stato quando ho restituito la bacchetta a Malfoy.” Ron e Hermione annuirono “tuttavia c’era dell’altro. Il mio ricordo finiva con la restituzione della bacchetta, invece, in questo ricordo Malfoy mi ha abbracciato e ringraziato.”
Ron strabuzzò gli occhi, mentre Hermione sembrava perplessa.
“Eh? Sei sicuro di non aver battuto la testa?”
“Quello che ho detto Ron! E c’è dell’altro.”
“Ho quasi paura di sentirlo…”
Harry gli lanciò un’occhiataccia.
“Diceva di avere un debito di vita nei miei confronti e che lo avrebbe ripagato un giorno e il ricordo finisce con Malfoy che mi lancia un incantesimo di memoria.” Omise la faccenda del bacio. Non sapeva se ciò che aveva visto era reale, ma preferiva tenerlo per sé, almeno per il momento, poi si risvolse all’amica. “Può essere che il mio ricordo sia stato modificato, oppure che mi sia stato innestato di sana pianta?”
“Partiamo dal presupposto che gli incantesimi di memoria sono di per sé molto complessi, innestarne uno fasullo nella mente di una persona richiede una potenza magica immensa. Pochissimi maghi sono in grado di farlo. Non meno complesso è riportare alla luce un ricordo che è stato modificato, ma decisamente più fattibile per un mago esperto.”
“Non so dire che cosa sia stato, ma non credo sia il caso di chiederlo a Malfoy.”
“Perché no?”
“Dai, Herm…Ti rendi conto di quanto sia ridicola la faccenda? Dovrei andare da Malfoy come se nulla fosse e chiedergli se mi ha cancellato la memoria? Se l’ha fatto era perché non voleva che lo ricordassi, quindi di fatto potrebbe anche mentire.”
“Forse quella donna ha sciolto il blocco di quel ricordo.”
“Perché?”
“Non lo so Harry, ma se l’ha fatto vuol dire che era importante che tu ricordassi. Ricordi Codaliscia? Tu gli avevi salvato la vita e alla fine lui ha salvato la tua. Eravate legati e la stessa cosa è successa tra te e Malfoy. È magia antica Harry, come il sacrificio di tua madre. Chiaramente, quando abbiamo salvato Malfoy e Goyle, quella notte non abbiamo pensato alle implicazioni che le nostre azioni avrebbero avuto sul futuro, troppo presi dalla gioia della vittoria e dalla sofferenza per la perdita dei nostri cari.
Ron inorridì.
“Quindi vorresti dire che io sono legato a Goyle? Sappiate che può tranquillamente tenersi il suo debito!” Harry rise, mentre Hermione sembrava sul punto di prenderlo a schiaffi, poi tornò a rivolgere a lui la sua attenzione. Lo fissava intensamente, quasi sapesse che non gli aveva raccontato tutto. Ormai lo conosceva da quindici anni e le mezze verità non funzionavano con lei.
“Ragazzi, mi dispiace interrompervi, ma è l’ora.” Ron indicò l’orologio “Anzi, siamo già in ritardo, ci mancano solo i commenti sarcastici di tre Serpeverde sulla nostra mancanza di puntualità. Harry te la senti di andare? Hai veramente una brutta cera.”
“Sto bene. Voglio solo che questa faccenda si concluda il prima possibile. Hermione hai qualche pozione ricostituente?”
“Accio!” La ragazza porse una piccola ampolla all’amico, fissandolo intensamente.
“Dovrai affrontare la cosa prima o poi.”
Ron aspettò che la fidanzata non lo guardasse e sussurrò all’orecchio di Harry “Più poi che prima.”
Ad Harry andò di traverso la pozione a causa della battuta e Ron gli diede due sonore pacche sulla spalla. Cosa avrebbe fatto senza di lui?
 
 
*****
 
 
 
“Potter, Granger, Weasley… Siete in ritardo.” Commentò immediatamente Zabini sardonico.
Ron guardò Harry con la tipica faccia da te l’avevo detto.
“Scusate, ma Harry si è sentito poco bene.” Spiegò Hermione con calma.
“Povero piccolo Potty, ti è venuto il mal di pancia?” Malfoy sembrava aver ritrovato la sua naturale acidità. Harry non ebbe il coraggio di alzare lo sguardo su di lui. Sapeva che se lo avesse fatto, di certo, l’immagine di quello stupido bacio sarebbe tornato a tormentarlo.
“Piantala Malfoy.” Ron corse subito in difesa dell’amico.
“Cerchiamo di fare piano.”
“Granger, siamo nel bel mezzo di una radura boschiva. Non c’è nessuno, a parte quest’umido indecente.”
Hermione ignorò la Serpeverde.
“Avete già controllato se c’è qualcuno nella chiesa?”
“Sì, l’incanto Homenun Revelio era negativo.” Rispose Zabini sbrigativo.
“Bene. Alohomora.”
La porta della chiesa si aprì e il gruppo entrò.
“Lumos.”
Piccole fiammelle si sprigionarono dalla bacchetta di Hermione e tutti la seguirono fino all’arco di pietra. Il Grifondoro era teso e la stessa espressione era stampata sul volto di tutti. Stavano andando verso l’ignoto.
Una volta di fronte all’arco di pietra, Harry fece un piccolo passo avanti, impugnando la bacchetta e Malfoy fece lo stesso. Dietro di loro anche Ron, Hermione, Pansy e Blaise tenevano le bacchette pronte.
“Expecto Patronum.”
I due cervi corsero verso l’arco e poi ci fu una piccola esplosione di luce. Harry chiuse gli occhi per un attimo e quando li riaprì, rimase inorridito: c’era un velo, così simile a quello dietro il quale era sparito Sirius, che non poté fare a meno di rabbrividire. Ondeggiava come il sipario di un teatro, ma non c’era vento a muoverlo.
Per un momento pensò di sospendere l’intera missione. “Harry… Guarda.”
Hermione gli si era avvicinata, indicandogli i due patroni che non si erano ancora dissolti, ma si erano disposti elegantemente ai lati dell’arco. L’atteggiamento di Ramoso lo rassicurò.
“Siete giunti, dunque!”
Pansy strillò per la sorpresa, ma Harry, Ron e Hermione avevano già lanciato tre incantesimi scudo, creando una barriera invisibile tra loro e gli individui che erano sbucati dall’ombra.
“Meno male che avevate controllato che non ci fosse nessuno!” ringhiò Ron ai tre Serpeverde.
“E così è stato Weasley!” ribatté subito Zabini.
“Chi siete?” domandò Harry. Erano in sei e quando abbassarono i cappucci, riconobbe anche il monaco che li aveva ripresi quel pomeriggio.
“Siamo i guardiani di questo posto, di generazione in generazione ci siamo succeduti il ruolo, nell’attesa del vostro arrivo.” Spiegò, sorridendo. Erano tutti molto anziani, sembravano avere un’aria innocua.
“Cosa volete dire?”
“Se avete aperto il passaggio, vuol dire che siete gli eredi di Merlino e Viviana.”
“Sì, beh, a questo ci siamo arrivati quando hanno cercato di mandarci fuori di testa, entrando nelle nostre menti.” Ribatté Malfoy.
“Volevano solo mostrarvi la strada.”
“Già, ma come siamo stati fortunati! Senza contare che tra tutte le persone al mondo, proprio Potter doveva essere l’altro Prescelto. Sta diventando monotona questa storia.”
“Non è che me le vada a cercare!”
“Piantatela, non è il momento!”
“Piantarla, Granger?” Malfoy sembrava nuovamente sull’orlo di una crisi isterica “Ci mancavano solo i frati incappucciati del destino, o quello che sono, per concludere questa pagliacciata!”
“Vogliate scusarlo.” Disse Hermione tra il mortificato e l’irritato “Non è nostra intenzione offendere, ma il nostro amico non conosce l’educazione.”
Malfoy sembrò sul punto di rispondere nuovamente, ma Blaise aveva l’aria di chi stava per usare un Imperius da un momento all’altro, sicché decise di mantenere il silenzio, spalleggiato da Pansy. Fissava i monaci quasi fossero sterco di piccione.
“Siete maghi?”
“Non proprio…” continuò l’uomo “Siamo druidi.”
Hermione, Zabini, Malfoy e Parkinson sussultarono, mentre Ron e Harry rimasero perplessi. Mosso da un qualche sentimento di pietà nei confronti dei due Grifondoro, Zabini spiegò “I druidi possono essere considerati come i primi predecessori dei maghi moderni. Quando ancora il mondo magico e babbano vivevano in armonia avevano ruolo di sacerdoti e consiglieri. I druidi sono i predecessori dei fabbricanti di bacchetta, inoltre ne esistevano anche di livello superiore che sapevano dominare la magia elementale.”
“Magia elementale?”
“La magia legata ai quattro elementi della natura, aria, acqua, terra e fuoco. Le leggende affermano che potessero entrare in sinergia con gli elementi e dominarli. Tuttavia, maghi di questo calibro erano rarissimi e dubito fortemente che i signori qui presenti possiedano tale potere.”
“Noi no, ma la nostra Signora sì. Viviana riusciva a dominare la magia elementare.”
“Scusate, io ho una domanda? Ma da quello che abbiamo capito, Merlino è intrappolato in questa specie di mondo… come possiamo dire… sospeso? Volete dire che anche Viviana si trova lì?”
“Sì, Morgana ha intrappolato non solo Merlino, ma anche Viviana e con essi tutta la magia e le creature magiche di Brocéliande.”
“Avevo ragione!” esclamò Harry, esultante.
“Cosa ci aspetta oltre il varco?” domandò Draco, con una punta di nervosismo.
“Vi troverete sempre nei luoghi di Brocéliande, ma quasi come una realtà alternativa. Fate attenzione però, come vi ho detto, tutta la magia della foresta è stata sigillata con Merlino e Viviana, quindi incontrerete di certo degli ostacoli e ci saranno delle prove da superare, perché i due discendenti dimostrino di essere degni.”
“Che seccatura. Potter, sappi che tu andrai sempre avanti per primo, te lo dico con anticipo.”
“Grazie Malfoy, è bello averti in squadra.” Harry guardò i suoi amici e i tre Serpeverde “Andiamo?”
Malfoy deglutì.
“No, guarda sto pensando che dovremo…”
Harry lo afferrò per la mano, stringendola forte, poi afferrò Ron e a seguire Hermione, Blaise  e Pansy, correndo verso il varco. I due Patroni li precedettero.
“Buon viaggio e che Merlino e Viviana vi proteggano.”
Fu come immergersi nell’acqua ghiacciata, ma Harry non aveva paura, perché sentiva ancora ben salde la mano di Ron e di Draco.
 
 
*****
 
 
“Sono partiti.”
“Sì, adesso dobbiamo prepararci per il rituale. Quando apriranno il varco, l’ospite deve essere pronto.”
“La nostra Signora ci onorerà oltre ogni limite.”
Pierre vide il varco richiudersi e pregustava il momento in cui avrebbe potuto finalmente inginocchiarsi di fronte alla Strega più potente del mondo.







NdA:// Lo so, so in tremendo ritardo, sono una persona brutta e orribile. Sono molto dispiaciuta, ma come già detto altre volte, non abbandono la fic, quindi state tutti tranquilli :) Il ritardo è dovuto principalmente allamancanza di tempo. Questa fic è molto importante per me ed ha una trama abbastanza articolata, con riferimenti storici e mitologici che non posso trattare con leggerezza. Al di là del lavoro di scrittura c'è anche un lavoro di ricerca, perchè la storia possa intrigarvi sempre di più. Nel frattempo ho anche iniziato un'altra long sul fandom di Z Nation che comunque mi appassiona e sto cercando di portarle avanti parallelamente.  Se vi piacciono le fic tema zombie fateci un salto soprattutto se non conoscete il telefilm. Tuttavia, aspettatevi un racconto molto crudo, totalmente diverso dai toni di Brocéliande.
Comunque, spero che il capitolo vi sia piaciuto, la prima parte è finita, adesso si va nell'azione vera e propria. Chissà cosa avranno voluto dire i monaci sul finale? Spero di avervi incuriosito e che mi farete sapere le vostre congetture! A presto e un bacione! Grazie a tutti voi che continuate a seguire la fic!

 
  
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