Credo, per sbaglio, d'esser diventata muta.
Riesci a zittirmi semplicemente con la tua presenza,
e mai vorrei interrompere il silenzio
che incornicia il tuo sorriso.
Tutte le parole che vorrei dirti,
che vorrei sussurrarti all'orecchio mentre dormi,
con cui rassicurarti,
evito di dirle per paura di far fermare la tua splendida voce.

Non so come, credo d'esser diventata cieca.
Sembri illuminare di una tale luce, che mi accechi.
Tutte le volte in cui ti vorrei guardare negli occhi,
guardare mentre dormi, e sorridere,
guardarti nella tua più privata intimità.

Non ho idea del perché, ma credo di essere diventata sorda.
Parli, straparli, ma a me interessi solo tu,
sento solo te, e non sento più i rumori circostanti.
Tutte le volte ti ascolto parlare di cazzate,
mentre mi dici contenta che hai trovato un gatto sotto casa
, mentre mi racconti di come fosse ben scritto quel libro,
mentre mi narri la tua storia preferita.

Credo di aver perso ogni contatto con il mondo esterno,
ma stavolta so il perché:
sei tu.
Tu che mi zittisci,
che mi accechi,
che mi fai capire che sei l'unica cosa che voglio.
L'unica persona che ascolterei parlare di cazzate per ore ed ore,
solo perché mi piace la tua voce e il tuo accento;
l'unica persona che guarderei anche se fosse ricoperta di fango,
perché sei tanto bella che nemmeno m'importa;
l'unica persona per cui rinuncerei a parlare,
perché quando ci sei tu non sono altro che superflua.

Sei l'unica persona per cui ancora vivo.