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Autore: KiRa_AnGeL    06/05/2009    1 recensioni
Fic su un personaggio che non molti avrete notato. Anche perchè lui non ama essere notato,preferisce starsene a borbottare chiuso in soffitta! E sulla persona a cui sconvolgerà la vita.
Genere: Triste, Song-fic, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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twilight:alistair e lucinda
Una Fic su un personaggio che pochi hanno notato
Anche perchè lui non ama essere notato,
preferisce starsene a borbottare chiuso in soffitta!
E sulla persona a cui sconvolgerà la vita.

Io Non Ho Mai Sofferto Il Freddo






Non mi rendo ancora conto di come tutto questo sia successo.
Ricordo solo di essere scivolata per salvare quel bambino.
E un dolore alla testa fortissimo, troppo forte per essere normale.
E infine il buio più assoluto

.....E allora perchè sono viva?!

E perchè mi ritrovo a saltare con una grazia non mia (perchè io sono VERAMENTE imbranata) su alberi altissimi, e io soffro di vertigini, sentendo ogni minimo odore?
Le risposte a tutte queste domande me le ha " Date " la persona che mi ha " Salvata "... ed è da lui che sto andando adesso.

Balzai giù dall'albero su cui avevo appena poggiato le punte dei piedi e atterrai vicino ad una grotta

La grotta in cui mi ero risvegliata.
La grotta in cui ero bruciata senza riportare nessuna scottatura.
La grotta in cui avevo incrociato i suoi occhi rossi.


Entrai tranquillamente e intavisi subito la sua figura, sul fondo della grotta.
Mi soffermai a guardarlo, era impossibile non farlo! Il fisico slanciato e allenato, dimostrava venticinque anni, ma io sapevo che ne aveva molti, MOLTI di più ,i capelli neri che arrivavano sino al collo e.. quegli occhi rossi troppo simili ai miei.

<< Allora? >> Mi perforò con quel suo sguardo freddo
<< I Cullen mi hanno chiesto di te >>

Lui sbuffò, alzando la testa; i capelli neri si mossero dalla posizione solita, mostrando quella:
La cicatrice a mezzaluna, lunga e profonda sull'incavo del collo; ogni volta che la vedevo provavo una fitta al cuore...
Era senso di colpa..

<< Scema! Questo era ovvio! Racconta, avanti >> Sempre gentile....
<< Uff... Erano preoccupati visto che sei sparito nel nulla mentre stavano per affrontare la battaglia più importante della loro vita.. ti posso... ti posso chiedere il perchè? >>

Rimase in silenzio, fissandomi intensamente per qualche secondo che sembro durare un secolo.

<< Affari miei. >>

Una cosa proprio da lui! Il vampiro solitario che non fa amicizia con nessuno, è sempre scorbutico con tutti e non aiuta mai nessuno...

... e allora perchè con me aveva infranto tutte quelle regole?

<< Continua... >>
<< Ho visto la bambina, Renesmee, i Volturi non le hanno toccato un capello; l'unica vittima è stata Irina >>

Lui ridacchiò, mormorando qualcosa come: " Classico comportamento da Volturi " e  gatte e zampini...
Continuai a raccontargli di Edward e del suo sguardo pacato, di Bella e della sua gentilezza, di Emmet e la sua schiettezza, di quel senso di odiosa  superiorità che avvolgeva Rosalie ( Incredibile,ma vero: gli strappai la seconda risatina sadica della giornata! ), dell'allegria quasi estenuante di Alice,della " Contagiosità " di Jasper, della dolcezza di Esme e dell'intelligenza quasi palpabile di Carlise

<< Ha detto di rifarti sentire, da 100 anni a qua. >>
<< Povero Carlise... mi dovrebbe conoscere per sapere che tornerò qui tra non meno di 200 anni buoni. >>

Mi guardò di nuovo, alzandosi in piedi e avvicinandosi un pò troppo con quei suoi occhi perforanti.

<< Tutto qua? >>
<< s- si, tutto qua... >>

Non era tutto qua: Carlise mi aveva detto che era incredibilmente strano che " Un tipo scorbutico praticamente inavvicinabile " si fosse creato una compagna... a quel che gli avevo risposto che non ero affatto la sua compagna! Ma a quanto pare sono l'unica persona con cui ha un simile contatto... l'unica che ha salvato... l'unica che non ha ucciso...

<< Non balbettare, i vampiri non balbettano >>

Una delle tante che critica.

<< Scusa, vedrò di essere più vampirante >>

Questo ero? Un vampiro? Un essere oscuro e malvagio.... Nota mentale: DENUNCIARE BRAM STOKER PER DISCRIMINAZIONE

<< A tal proposito, stai più attenta,cara " Io non cometto nessun omicidio " . >>

Mi lanciò un quotidiano in mano;sulla prima pagina c'era la scritta " AUMENTANO I FURTI DI SANGUE NEGLI OSPEDALI LOCALI ".
è così che mi nutro,non voglio uccidere nessuno.
Girai pagina e sorrisi, lanciando di nuovo il giornale al " Mio " vampiro.

<< Anche tu non dormire solo perchè hai esperienza, caro " IO NON BEVO SANGUE IN SCATOLA " .  >>
<< Zitta ragazzina, so benissimo quel che faccio >>
<< Intanto però la polizia si è già allarmata per tutti quei morti! >>
<< Infatti ci spostiamo, su muoversi! >>
<< Dove andiamo? >>
<< A " Casa " >>
<< Ovvero? >>
<< Inghilterra >>

Focalizzai la frase.


<< DOVE?! >>
<< Diventata sorda? Inghilterra, se non vuoi venire sei libera di andartene a fare la bella vita con i Cullen. >>

Rimase fermo sul ciglio della grotta, come ad aspettare una risposta.
Scegliere... come se riuscissi a fare a meno di te.
.
Lo affiancai velocemente, fermandomi parallela a lui.

<< Andiamo,allora, ma non credere che perenda l'accento inglese e che mi metta a bere the. >>

------

C'incamminammo per il bosco, o meglio: iniziammo a correre ad una velocità incredibile nel bosco, fin quando lui si fermò e io andai a sbattergli contro con la grazia di un elefante incinta; ora si che iniziavo a riconoscermi...
Lui rimase immobile, come se non l'avessi nemmeno sfiorato, in compenso io volai fuori dal ramo.
Non feci in tempo a realizzare che sentii il suo braccio cingermi in una morsa la vita, tirandomi a se.
Troppo vicini.

<< Imbranata, non ho voglia di rimetterti a posto qualche osso. >>
<< S- scusa, sono stata distratta dalla zaffata di odore che mi è arrivato al naso. >>

I suoi occhi rossi si illuminarono, come quelli di un bambino a cui era stata offerta una caramella

<< Che tipo? >>
<< è dolce... quasi zuccheroso; e poi mi sembra di sentire anche una piccola traccia di amarezza. >>
<< Così poca? >>
<< Già... devono essere due o tre adulti... ed un gruppo di bambini. >>

M'irrigidii, li avrebbe uccisi? Lui sbuffò di nuovo, lasciò delicatamente (?) la presa e si voltò verso la direzione che gli avevo indicato.

<< Torno tra due ore circa, vedi di non ammazzarti nel frattempo. Hai già mangiato, vero? >>
<< Si... ma se mi dovesse venire fame? ci sono ospedali nella zona? >>

Lui restò un'attimo in silenzio, poi mi rispose.

<< No... ora vado. >>

La mia preoccupazione ricadde di nuovo su quei bambini, anche se me ne stavo zitta era il mio sguardo a parlare, a urlare " Ti prego, non fargli del male ".
Lui non era ancora partito, era lì  fermo immobile; improvvisamente sospirò, flettendo le gambe.

<< Mi sà che stasera rimarrò con lo stomaco mezzo vuoto, il sangue dolce non mi piace. >>

E sparì nel buio, mentre io gli sorridevo, incredibilmente sollevata.
Questo era uno dei lati che mi spingeva a restare con lui, invece di  " Andare a fare la bella vita con i Cullen ".
L'altro... bè credo che ce ne siamo accorti tutti, no?
Mi sono innamorata di lui.
Di lui e della sua gentilezza nascosta, della sua premura mascherata, della sua solitudine bisognosa.
Ma NON delle sue strane fisse; un esempio? Quella di farmi vestire da uomo.
Guardai i miei jeans logori a cavallo basso, la felpa larga e bianca e il cappello con visiera.

Ogni volta che andavo da qualche parte da sola voleva che mi conciassi così e anche quel giorno, a casa Cullen, avevo dovuto presentarmi con questi stracci orrendi.
Quella piccoletta di Alice mi aveva subito squadrato ( Mentre quell'altra oca ha fatto una faccia tipo " Credevo venisse una ragazza. " )  e mi aveva regalato un vestito bianco e celeste, veramente bello, e un qualcosa dentro una scatola che ancora non avevo avuto occasione d'aprire; quello era il miglior regalo che mi potessero fare, infatti era l'unica cosa che mi ero portata dietro, ma.. avrei avuto più occasione di usarli?
Sospirando mi tolsi il cappellino e i miei capelli lunghi e castani ricaddero sulle spalle; mi accasciai sull'albero e volsi lo sguardo verso il terreno.

Sbarrai gli occhi:
Come ho fatto a non accorgermi dov'ero??!
Quel dirupo... era il dirupo in cui dovevo essere morta.
E invece... sei arrivato tu e mi hai salvato...

Ripensai a quel giorno, chiudendo gli occhi per visualizzare ogni dettaglio...


                                                            _::-°______::-°°-::______°-::_


<< Lucinda...ti prego, dimmi che siamo arrivati... >>
<< Si, si, ci siamo! >>

Appoggiai cavalletto e tela sul poggio al limite della foresta che io e Simon, il mio fratello gemello, nonchè migliore amico, avevamo raggiunto, da lì si poteva vedere tutta la mia città, il panorama perfetto per la mia tavola.

<< Avanti, iniziamo a dipingere! >>
<< S- solo a- a te p- può v- venire l'id- dea di p- passare Natale a- a dip- pingere! >>
<< Smettila, non fa freddo! >>
<< NOOO, Dicembre è il mese più caldo dell'anno! Tu non hai mai sofferto il freddo, ma io sì! >>
<< Uffa! Guarda, ci sono pure i bamb...? >>

Il mio sguardo cadde su un albero, ero sicura che una figura nera vi ci fosse appoggiata;
Provai un brivido incredibile, scossi la testa, la sagoma era sparita.

<< Cos'hai visto? >>
<< Niente, niente. >>
<< Stavi guardando quella famigliola unita? >>
<< G-già.. che bello quando anche noi eravamo così, eh? >>

La famiglia mia e di Simon si era divisa quando avevamo 15 anni e dopo aver finito il liceo io e mio fratello avevamo deciso di andarcene a vivere per conto nostro.
E da 4 mesi eravamo stati ammessi alla facoltà privatà d'arte,e adesso ci stavamo godendo le meritate vacanze natalizie!
Dopo quasi due ore avevo finito il mio paesaggio; io e mio fratello raccogliemmo gli strumenti e c'incamminammo verso il sentiero.
Passammo davanti alla famiglia che aveva catturato la nostra attenzione, e fu così che lo vidi:

Vidi il bambino sporgersi pericolosamente sul dirupo.

Lo vidi sbagliare un passo e cadere in avanti.
Nel vuoto.
    
<< No! >>

Mollai tutta la mia attrezzatura e corsi, mi lanciai verso il bambino, non ascoltando le grida di mio fratello.
Lo afferai e lo spinsi verso il terreno sicuro.
Ed io?
Io cadevo nel vuoto.
Ma sono sicura di una cosa:
prima di toccare nuovamente il suolo, prima di provare il dolore che mi avrebbe uccisa...
Vidi la sagoma misteriosa sfrecciarmi accanto.
Vidi l'essere più bello mai incontrato.
Vidi un angelo senza ali e con gli occhi rossi.

----------

Devo essere morta.
Forse l'angelo che ho visto prima è venuto a prendermi...
Ma dopo la morte non ci doveva essere la felicità?
E allora perchè sto provando un dolore così grande?
Sto bruciando, sento il fuoco pervadere ogni membra...
Vorrei urlare, ma non riesco ad emettere nessun suono.
Ho perso la cognizione del tempo, sento questo dolore da troppe ore.
.... e questo cos'è?
Un formicolio, il dolore se ne sta finalmente andando!
Sento nuovamente la mano, la muovo, tasto il terreno.
Terra? Quella che sto toccando è terra? Si, ne sono sicura!

Andai avanti, tastando il terreno, fin quando toccai qualcosa di diverso.
Una mano.

Era più grande della mia e fredda.

La strinsi, cercando sicurezza, e l'interessato contraccambiò la stretta.
Eppure, perchè se il mio corpo si muoveva, il mio cuore non batteva?
Provai ad inspirare, e inspirando sentii ogni granello di polvere entrare ne naso e arrivare ai polmoni.
Per non riuscire ad uscire.

Mi alzai di scatto aprendo gli occhi e iniziai a tossire violentemente.

<< è inutile, non puoi respirare >>

Mi voltai verso la voce, e lo vidi di nuovo: l'angelo con gli occhi rossi e senza ali

<< Sei stato tu a salvarmi? >>

Rise, una risata divertita, ma non sincera

<< Tu non hai idea di cosa sei, vero? >>
<< Come? Cosa intendi dire? Io pensavo di essere morta... non riesco a capire se sono viva o no... >>
<< Non proprio... diciamo che non sei morta, hai solo iniziato una nuova vita. >>

Lo guardai bene,cosa voleva dire?! Che si spieghi, accidenti! Perchè mi muovo quando non riesco a respirare e il mio cuore non batte?!

<< Sei diventata come me. >>
<< E tu cosa sei? >>
<< Io sono un vampiro. >>

Sbarrai gli occhi.
 Un vampiro? Sta scherzando, vero?
Iniziai a tremare.


<< T- ti prego... dimmi la verità.. >>
<< Ti ho detto la verità. Sei un vampiro; quando ti ho trovato eri in fin di vita, ti ho morso e adesso ti sei trasformata. Se non ci credi, guarda te stessa >>

L'essere mi indicò una pozza d'acqua limpida sul fondo della grotta, mi alzai con una velocità incredibile e la raggiunsi, specchiandomici.

Sono io?
I miei occhi... sono rossi? Ricordo che mi hanno sempre fatto i complimenti per l'azzurro cristallino dei miei occhi... e adesso? è sparito..
La pelle bianca e le labbra rosse... e in mezzo a quella rosa che era diventata la mia bocca, come diamanti brillavano le conferme di quello che il moro mi aveva detto:
due canini bianchi e appuntiti.

<< Oh, Dio... >>

Mi portai la mano alla bocca e iniziai a piangere: Avevo paura.

<< D'ora in poi non potrai più avvicinarti al mondo umano, se non per nutrirti >>
<< N- nutrirmi? >>
<< Si, il nostro cibo... è il sangue >>

Mi girava la testa:
avrei dovuto strappare la vita a mille per continuare la mia?
Avrei dovuto continuare a far star male mio fratello, mentre io sono viva e vegeta?
Non c'e l'avrei mai fatta... mai.
Sentii gli occhi riempirsi di lacrime di tristezza,rabbia... e dolore.
Percepivo una fitta all'altezza della gola, continua e forte...

<< Calmati,adesso andiamo a cacc.... >>

La ragione sparì dalla mia mente.
Mi proiettai verso quello che sembrava un'oasi nel deserto, quello che sembrava l'unico modo di placare quella strana sete.

E fu così che mi ritrovai attaccata al collo di quell'uomo.
Non potevo crdere a ciò che facevo, stavo bevendo sangue!... e mi piaceva! Sentivo il dolore placarsi, sostituito da una piacevole soddisfazione.

<< Uh.. >>

Un mugolio? Gli stavo facendo del male! Basta,devo fermarmi, basta!

Mi spinsi via dall'uomo facendo ricorso a tutte le mie forze, aprii la bocca e vidi rovesciarsi il contenuto carminio sulla maglietta, sulle mie gambe e sul resto del terreno.
Piansi ancora più forte, con singhiozzi spezzati, cercando di pronunciare un'unica parola.

<< ... scusami... >>

Sentii l'uomo sospirare e avvicinarsi a me

<< Tu guarda in cosa mi sono andato a cacciare... >>

Mi prese tra le braccia, e io sbarrai gli occhi dalla sorpresa.

<< La ferita si è già rimarginata, adesso quella che deve calmarsi sei tu >>
<< Grazie... >>

Non rispose; quel suo abbraccio gelato mi sembrava la cosa più bella e accogliente in quel momento, infatti smisi di piangere.
Mio fratello aveva ragione, io il freddo non lo soffro.

<< Prendi quella roba e cambiati, profumi fin troppo di sangue >>

Profumare? Sembravo Jack lo Squartatore dopo l'ultima carneficina!
Presi i vestiti che mi aveva dato e mi cambiai: adesso indossavo una camicia fin troppo grossa per me, probabilmente... era sua.

Che pensieri fai, smettila!

Mi lavai le gambe nella pozza d'acqua, non sentivo ne freddo ne caldo, probabilmente un altro dei sintomi della trasformazione.
Raggiunsi il vampiro sulla soglia della grotta, restando in silenzio.

<< Senti qualcosa? >>
<< Eh? >>
<< Odori, senti qualche odore particolare? >>

Annusai l'aria e  subito un odore particolare mi arrivò al naso; eccone un'altro diverso, e un'altro differente.

<< Sento tre diversi odori. >>
<< Davvero? >>

Sembrava incuriosito a quella capacità.

<< Descrivi quel che senti. >>
<< è una sensazione strana... oltre agli odori riesco a distinguere... ecco... >>
<< Cosa? >>
<< ... sapori, si, sento il sapore dell'odore che percepisco >>

Era così, non appena annusavo l'aria la sensazione si distribuiva dal naso fino al palato.

<< Il primo odore ha un sapore molto dolce,e viene da circa... 6000 metri da qui, verso la citt... Il secondo è più amaro e viene sempre dalla città, a 5000 metri... infine il terzo è... emh, direi grezzo e impuro e vine dal mezzo del bosco a 2000 metri. >>
<< Molto, molto bene.. >>
<< Perchè? Non è una cosa comune? >>
<< No, queste sono " Capacità  speciali " e tu, Lucinda, sei un segugio! E anche dei migliori! è possibile, anzi è quasi sicuro, che tu possa battere anche quella sanguisuga di Alec... e con questo credo proprio che tu sia il segugio perfetto... >>

Stava ridacchiando  sotto i baffi, sembrava proprio soddisfatto.. .e anch'io mi sentivo come orgogliosa di quel suo sguardo,ma...

<< Cos'è un segugio? >>
<< I segugi sono vampiri che hanno la capacità di identificare e memorizzare un certo odore anche a grandi distanze; più l'attrazione che il segugio sente verso l'odore è forte più esso è efficace... anch'io sono della tua risma, solo mi capita di sentire una forte attrazione solo verso pochissime persone... e quando la sento è impossibile fermarmi... >>
<< Emh... scusa,ma io non avrei intenzione di uccidere nessuno >>
 
Lui mi guardò storto.


<< Ti dico solo che a noi segugi, abituati a seguire odori precisi, il sangue animale fa altamente schifo. >>
<< Scommetto che era il sapore grezzo, vero? >>
<< Esattamente,mentre gli altri erano sangue di bambino e sangue di adulto >>
<< Bambino? Io  non riuscerei mai a uccidere un bambino... >>
<< Me ne sono accorto. >>

Ah, Mr. Mistero è anche sarcastico?

<<... e se bevessi sangue umano senza uccidere? >>
<< Vuoi creare un'armata di vampiri? L'ultimo che ha fatto così è finito bruciato e con le ossa spezzate dai Volturi. >>
<< Chi? >>
<< Sono l'ipocrita giuria del nostro mondo: eliminano chi li contrasta e costringono i forti a entrare nelle loro file; meglio non aver a che fare con loro >>
<< E questo Alec fa parte di loro? >>
<< Si, ed è uno dei più pericolosi >>

E io sarei superiore a questo tizio? E se sono superiore signifa che potrei fargli molto comodo... quindi è meglio se non faccio notare questa mia " Segugiosità ".

<< Tornando al discorso... Negli ospedali si conserva molto sangue, che viene donato dagli uomini di spontanea volontà... il sapore è lo stesso e non ucciderei nessuno... >>

L'uomo sbuffò, scuotendo la testa

<< Un segugio che si nutre di... " Sangue in scatola ", un talento sprecato... vorrà dire che indicherai a me le prede, come ricompensa per l'insegnamento che ti sto dando. >>
<< Q- quindi... posso rimanere con te? >>
<< Si, ma se oserai disobbedirmi sappi che non mi farò tanti scrupoli a mollarti in mezzo al nulla >>

Che bel tipino che mi son trovata...
Però ,se devo passare con lui l'eternità,dovrò almeno sapere una cosa.

<< Qual è il tuo nome? >>
<< Alistair, il mio nome è Alistair. >>


                                                           _::-°_________::-°°-::_________°-::_


Alistair... la prima persona di cui mi sono innamorata.
Un amore non corrisposto che durerà in eterno.
Una lacrima mi scese lungo la guancia, perchè non potevo innamorarmi così disperatamente di qualcun altro?
Mi asciugai velocemente, riportando la mia attenzione al dirupo.

<< Se qui c'è il dirupo vuol dire che là.. >>

Alzai lo sguardo e , come da copione, vidi il soggetto del mio ultimo disegno:
la mia città.
Ma perchè Alistair mi aveva detto che non c'erano città in zona? Mi sembrava altamente improbabile che non se ne sia accorto!

<< Bè... potrei fare un giretto... tornerò di sicuro in tempo... e poi ho anche fame... >>

Guardai le miserevoli condizioni in cui ero e... lanciai uno sguardo al vestito di Alice.

<< La prima e l'ultima volta in cui lo potrò indossare... o ora o mai più! >>

Mi spogliai velocemente e infilai il bellissimo vestito, cavoli quanto mi piaceva! Mi arrivava fino a sopra i ginocchi e delineava perfettamente la linea del mio corpo.
Incredibile, sono vestita da donna.
Afferrai anche la scatola, sciolsi il fiocco di raso che la chiudeva e aprii impaziente.


<< Non ci credo! Quella piccoletta ha proprio pensato a tutto! >>

Nella scatola c'erano dei collant neri, delle ballerine bianche -con un leggero tacco-, un giacchetto di jeans, una molletta blu a forma di rosa -che sistemai tra i capelli-  e.. .delle lenti a contatto azzurre.

<< Come avrà fatto ad indovinare il colore? >>

Mi infilai tutto velocemente e corsi verso la città, dove c'era la persona che volevo vedere un'ultima vota, prima di partire per l'Europa.

<< ... fratello mio... >>

-------------

Ero appena entrata dal davanzale della camera di mio fratello,sempre il solito sprovveduto, mai una volta che si ricordasse di chiuderla!

E anche in pigrizia non era migliorato: se c'era una cosa che mio fratello avrebbe fatto tutto il giorno, quella era dormire.

<< A letto già alle nove di sera... >>

Mi appoggiai al suo letto e lo guardai dormire beato; fratello, quanto ti ho fatto soffrire?
Si mosse di scatto e io sussultai.

<< Etchu! C-cavolo ho lasciato ancora la finestra aperta... >>

Simon si voltò e mi vide.
E adesso? Non posso dirgli che sono un vampiro?! Cosa m'invento, cosa?!
.....Ecco cosa, un bel niente! Mi rilasso e lo saluto!
Sorrisi dolcemente a mio fratello.

<< ... Lucinda.... >>
<< Ciao, Simon. >>

Lui si alzò in piedi e mi abbracciò forte, io ricambai

<< Sto sognando,eh sorella? >>
<< Fai come meglio credi, Simon... >>

Mio fratello si ributtò sul letto con quella sua pigrizia che tanto amavo.

<< Inutile che mi agiti allora! Dimmi, com'è lassù in paradiso, Lucinda? >>
<< In paradiso? >>
<< Si, sorellona tontolona, si vede da cinque metri che sei un angelo. >>

Grazie al cielo, mi ha tolto lui stesso dal guaio...

<< Eh... lassù tutto ok, pensa, vengo adesso dall'ultima spedizione sulla terra! >>
<< Sei da sola? >>
<< No... mi accompagna un angelo con molta esperienza. >>
<< Ah, si? Parlami un pò di lui. >>
<< Umh... è un'angelo misantropo, chiuso e testardo >>
<< Non sembra un gran tipo! >>
<< Bè... in realtà e molto buono... solo che non gli piace darlo a vedere! Gliene combino così tante tutti i giorni! Però lui mi resta sempre accanto... >>
<< Ehehe... attenta a non commettere peccato, sorella! >>
<< Eh? >>
<< Si capisce da come ne parli che sei innamorata di quest'angelo scorbutico! >>

Bene! Se lo capisce al volo anche mio fratello devo essere l'evidenzia fatta persona!

<< G- già, fratello, ci hai preso... anche se a volte proprio non lo capisco! >>
<< Ad esempio? >>
<< Ad esempio è sparito una settimana prima di... un momento importante... nel cielo! >>
<< Ah, si? Avete festività? Che giorno era? Questa cosa mi sta interessando! >>
<< Il primo Gennaio... >>
<< Ah, il nostro capodanno, insomma!... sorella? ti sei incantata? >>

Una settimana prima del primo Gennaio... era il venticinque Dicembre!
Il giorno del nostro incontro e quello della sparizione da casa Cullen coincidevano!
Mi ricordai della risposta vaga che mi aveva dato quando gli avevo chiesto i motivi di quella spece di fuga e della frase che mi aveva detto il giorno in cui mi ero risvegliata vicino a lui:

" mi capita di sentire una forte attrazione solo verso pochissime persone..e quando la sento è impossibile fermarmi.. "

Che io fossi una di quelle persone? Che tutto questo non fosse solo una coincidenza? Che lui avesse intenzione di salvarmi dal primo momento?


<< Simon... tu credi nelle coincidenze? >>
<< Coincidenze... nah,sotto c'è sempre una ragione! Le coincidenze non esistono! Se le sono inventate tanto tempo fa per giustificare intenzioni nascoste! Prova a pensare a tutti i ragazzi che rincorrono per la città quella che gli interessa e poi le spuntano davanti dicendo: " Oh, che coincidenza incontrarci qui! " , tutte balle! >>
<< Fratello... >>
<< Si? >>

Gli buttai le braccia al collo un'altra volta.

<< Ti adoro! Sai sempre dire la cosa giusta, sempre! >>
<< Sorellina... io sono felice che tu sia così contenta, ma... le mie ossa lo sono un pò meno! >>

Mollai di colpo Simon, devo ricordarmi della mia nuova forza!  Il mio sguardo cadde sull'orologio.

<< Merda! Sono passate 3 ore! Devo andare, fratello >>
<< Aspetta! Prendi questo >>

Mio fratello mi porse un lettore cd.

<< Dentro c'è un cd con la canzone che ascoltavi sempre... L'ho fatto perchè mi ricordava te, ma credo che senza musica tu non possa vivere. >>

Sorrisi, Simon con me era sempre stato il miglior fratello che si potesse desiderare... mi sarebbe mancato troppo.

<< Che canzone è? >>
<< Mhhh.. .indovina! Ti do un indizio! : " è una notte dannatamente fredda, sto provando a dare una soluzione a questa vita... "  >>

Eccome se la conoscevo quella canzone! Continuai la strofa che Simon aveva interrotto.

<< " Non sarai tu a prendermi per le mani, portarmi in qualche posto nuovo, non so chi tu sia, ma io... io sono isieme a te "... >>

Io e mio fratello ci guardammo, non sarebbe stato più lui a stringermi, ma una persona che non conosco...

<< Simon, ora devo ripartire... credo che scendero di nuovo sulla terra solo tra molto tempo... >>
<< Lucinda... tu non te ne sei mai andata per me. >>
<< Simon... >

Ci abbracciammo di nuovo, baciandoci le guance; quella sarebbe stata l'ultima volta che avrei visto mio fratello.
Mi avvicinai alla finestra mettendo un piede sul cornicione, per saltare.

<< Sorella? >>
<< Si, Simon? >>
<< Gli angeli hanno le ali... e non i canini. >>

Sussultai, è sempre stato un grande osservatore.

<< Hai ragione... addio, fratello. >>

--------

Accidenti a me, perchè oggi la città è così affollata?  è solo febbraio! Eppure c'è un  mucchio di gente... ah,si!
Ora ricordo! è la stagione degli spettacoli teatrali... stanno finendo tutti ora, e la gente esce! Non mi piace questo affollamento... e non piace avere questi sguardi addosso.


Sentii scivolare sulla mia figura sguardi luridi, sentii dei bisbigli sporchi alle mie spalle...
Ho paura.
Purtroppo qui siamo noti proprio per questi schifosi, fattostà che io in diciannove anni di vita non ero mai uscita senza mio fratello.
Ma adesso... dove devo andare per uscire?!
Merda, merda, non ricordo nulla! Nella mia testa c'è solo quel suo maledettissimo sguardo, adesso!

Svoltai un altro angolo, non potevo correre, nè potevo saltare sul primo tetto, c'erano troppe persone!
Girai ancora e....mi ritrovai davanti un muro.

Un vicolo cieco, merda!
Avvertii gli sguardi ancora più vicini; mi voltai: erano in tre, sulla ventina, e mi guardavano.
Ma di cosa ho paura?! Un calcio e li stendo tutti!

<< Ciao piccolina, come ti chiami? >>

Già, peccato che io non riesca a far del male alle persone.
Tremai indietreggiando, fino ad andare a sbattere contro il muro; sapevo già quello che mi sarebbe successo.

<< Aiuto! >>

Niente, nessuno mi sentii.
Intanto quelli si avvicinanavano, uno mi aveva già toccato la spalla.
Iniziai a lacrimare, Non voglio,no!

<< Lasciatemi stare... >>

Le parole mi morirono in gola, mentre l'uomo mi abbassava la spallina del vestito e gli altri mi tenevano i bracci; chiusi gli occhi.
Dopo questo non avrei mai avuto il coraggio di tornare da lui...
Sono rimasta la solita, trasformazione o non trasformazione: debole, brava a parole, zero in fatti;
tremendamente orgogliosa.
E per questo mi ero promessa che mai avrei chiesto il suo aiuto. Con lui dovevo mostrarmi forte.
Ma adesso...  tutto il mio orgoglio, il mio coraggio, la mia razionalità sono spariti;
anche se non è possibile, vorrei, voglio, che tu mi tolga anche da questo guaio.
Ti prego,salvami, salvami!

<< .... Alistair!.... >>

...cos'è questo rumore? Uno scrocchio forte,sembrano ossa che si rompono!
E questo odore... non è possibile, non può essere....

Avvertii una nuova stretta stringermi...
Una stretta fredda che conoscevo benissimo.

<< AH, MOLLAMI,MERDA! >>
<< Non osare toccarla! >>
<< .... A- Alistair! >>

Era lì e mi stringeva,protettivo, con un braccio, mentre con l'altro teneva fermo l'uomo per il polso, probabilmente rotto.

<< Alistair.... >>
<< Ti avevo detto di non allontanarti. >>
<< Scusa... >>
<< Uf... non sai proprio badare a te stessa... mettiti dietro le mie spalle e non ti muovere di lì. >>
<< Si... >>

Mi misi dietro a Alistair,lui sembrava molto arrabbiato... ma non con me.

<< Molla, ti ho detto! >>
<< Zitto, bastardo >>

Vidi gli occhi risplendergli di un rosso acceso, anche i molestatori se ne accorsero.

<< Che cosa s..?! >>

Non fece in tempo a finire la frase che Alistair lo morse, dissanguandolo a morte.
Gli altri due iniziarono ad urlare,t errorizzati, mentre lui si staccava dall'uomo, pulendosi le labbra.

<< Il sangue impuro mi fa schifo. >>
<< Alistair... >>

Lo guardai un pò timorosa, non l'avevo mai visto così furente.
Quante persone aveva ucciso, accecato da quella rabbia?

<< Calmati.... >>

Sbuffò, rivogendomi uno sguardo rassegnato.

<< Andatevene, e ringraziate lei se siete ancora vivi. >>

I due si rivolsero uno sguardo complice e dopo essere indietreggiati, scapparono, correndo... ma prima fecero qualcosa che nè io, nè la mente annebbiata di Alistair riuscimmo a vedere:
 Uno di loro sparò un colpo di pistola.

E colpì Alistair proprio sulla ferita da me procuratagli.

<< Ah!... >>
<< Alistair! >>

Corsi verso di lui, mentre i due malviventi si riavvicinavano.
Stavolta non avrei perdonato nessuno.
Sentii frantumarsi le lenti a contatto,mentre mi acquattavo mostrando i canini.
Velocemente scattai e afferai la loro pistola,arcattocciandola con la mano destra,con la sinistra gli spezzai la spalla

<< Andatevene! Toglietevi di mezzo! >>

I due ora erano veramente terrorizzati, si voltarono e corsero via a grande velocità.
Appena i due se ne andarono, sentii il mio cuore rallentare i battiti, il respiro farsi più calmo, assieme alla strana sensazione di bruciore che provavo alla gola.
E la preoccupazione assalirmi.

<< Alistair! Scusa! è tutta colpa mia! Scusa! >>
<< Smettila di frignare, lo sai che le ferite si rimarginano. >>
<< Si,ma il proiettile rimarra lì... >>

A mali estremi, estremi rimedi.

<< Non pensare male. >>
<< Che cos.. >>

Attaccai la bocca alla ferita e iniziai a succhiare.
Devo controllarmi, non posso perdere il controllo!
Alistair mugolò di dolore e mi strinse con la mano la schiena, strappando la stoffa del vestito.

Eccolo finalmente!

Mi tolsi dalla bocca il proiettile e mi avvicinai dinuovo alla ferita, ora arrivava il difficile.
 " Il sangue è la fonte di vita di ogni vampiro " , mi aveva spiegato, una volta; c'è un equilibrio molto preciso, nel nostro corpo: non dev'esserci nè troppo sangue, nè troppo poco, ed è per questo che, quando non ce n'è abbastanza, che proviamo la sete.
Ed in questo momento nel corpo di Alistair  ce n'è troppo poco.
Inizia ad iniettare il sangue che avevo succhiato nell'operazione precedente; sentii la presa di Alistair allentarsi, sembrava stare molto meglio.

Mi staccai dal collo, con lo sguardo basso, tossendo.
Osservai le mie mani, che poco prima mi ero portata al viso: erano rosse di sangue, molto probabilmente ne ero inzuppata da capo a piedi.
Devo fare proprio pena: tremante, sporca di una sostanza che normalmente dovrebbe stare dentro al corpo, e non fuori, col vestito strappato e nel bel mezzo di una crisi di pianto.
Mi detesto, quando faccio così.

<< Scusa... se ti avessi ascoltato... solo ora capisco perchè non volevi che mi vestissi da donna... >>
<< Pensavo tu fossi scappata. >>
<< Volevo solo veder mio fratello un'ultima volta... e tu guarda cos'ho fatto! Per colpa mia ti sei fatto male... un'altra volta! >>

Piansi più forte.
Mi aveva salvato fin troppe volte... gli avevo fatto male troppe volte... e l'unica cosa che ero in grado di dire era " Scusa ".

<< Sono solo un pes... >>

Un'abbraccio gelato,l'ennesimo.
Quel gesto, così protettivo... Era dal nostro primo incontro che non succedeva.
Ma perchè...?

<< Alistair.... >>
<< Accidenti a me... dovevo sapere che l'attrazzione che provavo per te sarebbe degenerata... >>

Alzai lo sguardo... ha davvero detto quel che penso?

<< Innamorato di una mocciosetta che non sa nemmeno come si beve il sangue. >>

Si avvicinò al mio viso e succese quello che non avrei mai sospettato:
Un bacio.
Un bacio che perdonava ogni errore.
Un bacio che svelava ogni coincidenza


                                              ----°°°----TwO MoNtHs LaTeR----°°°----


<< Allora?! Non dovevi stendermi con questa " Nuova combinazione d'attacchi creata proprio per sconfiggermi " ? >>
<< Abbi pazienza, bambinone secolare. >>
<< E tu smettila di tirare calci a vuoto, mocciosetta sporca di sangue. >>

Alistair mosse il braccio velocemente, convinto di fermare il mio pugno; feci una rapida giravolta e mi abbassai, con un movimento rapido mi portai vicinina al suo busto, per poi rialzarmi con un piccolo salto e....

<< Così non arriverai mai al coll... >>

... dargli un bacietto sulle labbra.

<< M- ma che diav... >>

Indietreggiò di un passo, io mi avvicinai spintonandolo al petto e lui cadde come una pera, battendo una testata sull'albero; mi stesi sul suo petto e gli diedi un'altro bacino sul collo, ridendo.

<< Preso! >>
<< Così non vale, però! >>
<< Vale, vale! Te l'avevo detto che dovevi stare attento. >>
<< Mocciosetta... sai cosa potresti scatenare usando questa tecnica con altri vampiri? >>

Mosse velocemente il petto e in un'attimo mi ritrovai a contatto con il terreno umido... e il sorrisetto malizioso del mio vampiro.

<< Sono un tipo geloso. >>

Altri baci appassionati, ormai erano quelli di cui mi nutrivo, altro che sangue.

<< Avev... detto... che se... vincev... io... andavamo... lì... >>

Mugolai tra un bacio e l'altro; lui fece un ringhio soffocato e continuò a baciarmi con più forza.

<< Ali... stair... perfavore... >>

Si alzò.

Siiiii!!!c'e l'ho fatta!

E si sbottono la camicia.

Cooooome non detto!

Resisti Lucinda,resisti! Non badare al fatto che sia bellissimo, non far finire tutto come l'altro giorno!

O almeno, fai finire tutto come l'altro giorno, ma prima convincilo!

Misi le mani sul suo petto e lo spintonai via, guardandolo seriamente.
Dopo un po' di sguardi Alistair sospirò e si chiuse la camicia.
Non ci credo, sono stata convincente!

<< E va bene! Oggi non molli, eh? >>
<< Hai promesso, non puoi tirarti indietro.
>>
<< Ah, e a proposito... anche se non puoi arrossire gli occhi li sgrani ugualmente- >>

Beccata in pieno.

<< Ma- ma... >>
<< Avanti, dobbiamo incamminarci! O... prima hai intenzione di fare altro? >>
<< A- Alistair! >>

Scoppiò a ridere.

<< Hai di nuovo fatto quella faccia! >>

Vampiro scorbutico e chiuso, COOOOOOOME NO!


____°°°°°°°Few time a go...



Casa Cullen era nuovamente affollata di vampiri provenienti a tutto il mondo; ma questa volta non c'era nessuna storica battaglia in progetto.
Gli unici a mancare in  quel gigantesco salone erano gli ospiti più aspettati.
Erano la notizia dell'anno.
E non erano di certo felici di esserlo.

<< Possiamo ancora tornare indietro, sai? >>
<< Uh, il vampiro più spietato d'europa ha, come dire... paura? >>
<< No, sto temendo per te e per le tue parole a intermittenza! >>
<< E smettila, non balbetto più da tempo! >>
<< Ma se lo hai fatto anche l'altro giorno! >>
<< Ma se tu parli... di quelle cose, è ovvio che balbetto! >>
<< Se la stanno ridendo... >>
<< Eh? >>
<< Hanno ascoltato tutto il battibecco,gli impiccioni. >>
<< A- ah... c- che figura... >>
<< Guarda che lo stai facendo ancora >>
<< Alistair, ti piace proprio mettermi nei guai,eh? >>
<< Non molto,perchè poi tocca sempre a me tirartici fuori, e voi là dentro, aprite o volete continuare a riderci alle spalle?! >>

Sentii dei passi avvicinarsi alla porta, che si aprì tra le risatine generali; da dietro comparve la composta figura di Carilise.

<< Alistair, Lucinda,sono contento che siate venuti, avete fatto molta strada. >>
<< Oh, farei di tutto per venire qui a essere preso in giro. >>

Diedi una gomitata a Alistair e lui sbuffò, come suo solito.

<< Figurati Carilise, siamo felici di essere qui. >>
<< Parla per te. >>

Mai una volta che se li tenesse per se certi pensieri!

<< Entrate... >>
<< Grazie... >>

Facemmo il nostro ingresso nella villa e di colpo mi sentiii ferita da tante freccie curiose: gli sguardi degli altri vampiri.
Cosa stavano fissando?! Oh, insomma, non è plausibile che due persone di sesso opposto possano essere solo amici?!
E poi mi accorsi che lo tenevo ancora sottobraccio.
Grazie  al cielo, che non posso arrossire!
... Ma in compenso abbasso sempre lo sguardo e deglutisco...

Vidi Emmet ridacchiare.


<< Carilise, mi sa che Lucinda ti ha soffiato il posto di amico più " Intimo " di Alistair... >>

Le risatine si dispersero in tutta la sala, forse facevamo meglio a restarcene a casa...
Vidi uno dei vampiri rumeni mormorare qualcosa, non so di che genere ( evito di ascoltare le conversazioni altrui, super udito o no. ) , il fatto fu che Alistair lo fulminò con lo sguardo.


<< Allora, Alistair, non ci presenti la tua nuova amica? >>
<< Mi chiamo Lucinda e sono diventata un vampiro circa cinque mesi fa >>

Alistair mi lanciò un'occhiata, non pensava che avessi il coraggio di presentarmi.

<< E dimmi, Lucinda, hai qualche abilità innata? >>
<< Si... sono un segugio >>
<< Un segugio, hai detto... e come te la cavi? >>
<< Bè, io.... >>
<< Lucinda riesce a fiutare odori anche a grandi distanze e sa distinguere il soggetto delle ricerche anche senza averlo mai visto, riesce a percepire il sapore del sangue... in parole povere è forte quanto basta a far fuori Alec. >>

Nella sala cadde il silenzio; il rumeno lanciò un'occhiata soddisfatta al suo compare, poi si rivolse nuovamente a me.

<< Il mio nome è Vladimire lui è Stefan; siamo sempre lieti di fare conoscenza con persone che possono creare grane ai Volturi. >>

Detto ciò mi prese il braccio libero e si esibì in un delicato baciamano.
Oh, ora sì che sono imbarazzata!
Il  ringhio soffocato di Alistair mi giunse all'orecchio, inutile dire a chi fosse diretto!

<< Smettetela di metterla in'imbarazzo! Su, avanti! >>

Alice! Non ti ho mai voluto così bene!
Lei mi fece l'occhiolino e io le risposi in egual modo, sorridendo.


La festa stava andando per la meglio, avevo parlato con tutti gli ospitati, a quanto pareva, un Alistair che sopportava la compagnia di qualcuno era assocciato all'impossibile e all'assurdo.
E io ero quell'impossibile e quell'assurdo!
Il mio vampiro si era rigugiato in un angolo e stava discutendo con Carilise.
O almeno, Carilise discuteva, lui era troppo impegnato a fulminare Vladimir per parlare.
Ridacchiai, visto dai miei occhi quello spettacolo era davvero divertente!

<< Si vede che siete molto legati >>
<< E- Eh? >>

Mi voltai verso Bella, mi aveva colto di sorpresa!

<< Bè, non reggiamo il confronto con te e Edward... >>
<< Chissà, non ne sono molto certa. >>
<< Cos'è, una gara a chi sia lo coppia più pucci- pucci? Con voi due come concorrenti sarebbe una strage! >>
<< Alice! >>

Gridammo allunisono, lei scoppiò a ridere, che tipo che è!

<< Cos'è quella cucitura sulla schiena? >>
<< Ah! Come hai fatto a vederla!? Ho cercato di renderla invisibile in tutti i modi! >>
<< Infatti io non me ne sono accorta, solo una come Alice può vederla! >>
<< Uf, come hai fatto a rovinare il mio bel vestito? >>
<< è stato un'incidente... >>
<< Era in senso metaforico, lo so come è successo! >>
<< EH?! >>

COSA!?
CHE?!

<< Non sai dell'abilità di Alice? Lei ha delle visioni. >>

<< A- ah, è q-quindi hai v- visto quando... >>
<< Si, mai vista una trasfusione migliore... e anche una pulizia. >>

Misi la testa tra le mani,cavolo che imbarazzo! mi sento scoppiare!
CAVOLO, CAVOLO, CAVOLOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!

<< Alice, smettila, qualunque cosa tu abbia visto dev'essere stata... Intima, per Lucy. >>
<< Lucy? >>
<< Si, non ti piace? Mi è venuto spontaneo chiamarti così con un nome come Lucinda. >>
<< No,affatto! era così che mi chiamava mio fratello... >>
<< Ti manca, eh? >>
<< Si ,Bella , mi manca molto, però... io non riuscirei proprio a sopportare la lontananza di Alistair... ecco. >>
<< Ti capisco benissimo, tranquilla >>

Conoscevo la storia di Bella, noi eravamo le due neo-vampire pazzamente innamorate della baracca.
Vidi Edward avvicinarsi, mettendo il braccio intorno alle spalle di sua moglie e afferando la piccola Reneesme; strano, ma di quel tipo di ragazzo non mi sarei mai potuta innamorare: troppo perfetto, sembrava quasi avvolto da un'aura luccicante.
Alistair, invece, con quel suo carattere testardo, chiuso, litigioso e impulsivo... ma anche buono, protettivo, gentile, dolce, paziente e disposto a perdonare...
Un paradosso vivente.
E per questo lo avrei sempre preferito  al Cullen.
I paradossi sono mille volte più emozionanti della perfezione, ti devi sviscerare, ma quando li comprendi provi una soddisfazione infinita;
come un dipinto o una canzone: tutto va oltre il primo aspetto, bisogna capire il motivo per cui quello non è un semplice insieme di righe o note, cosa ci sta dietro, il perchè l'artista ha deciso di toccare matita, ciò che del suo io è celato nell'opera.
Alistair era arte, Edward no.


<< Allora, Lucinda, sei appassionata di belle arti... >>

E lui come lo sa?
Aspetta... Qual'era la capacità di Edward... Alice le visioni... Jasper le emozioni... Bella era uno scudo psichico... La piccola trasmetteva i pensieri...

... e Edward li leggeva.
Quindi... ha... MERDA!
Calmati, Lucinda, fai la disinvolta, come se non sapessi nulla.
Peccato che leggerà anche questi.
Mi resta da pensare una sola cosa...

Lo vedo sorridere.

<< Scuse accettate. >>
<< Emh... Grazie... Comunque, ero brava nel disegno... ero anche iscritta all'università di belle arti... però anche la musica non mi dispiaceva! >>
<< Quindi sei brava a cantare? >>
<< Beh, emh, si... >>
<< Perchè non ci canti qualcosa?! Dai, ti preeeeeeego! >>

Alice mi guardò con due occhioni da cucciolo, uno di quegli sguardi a cui non puoi dire di no, non è possibile farlo, per me poi.
Aiutoooo....


<< Alice, io... >>
<< Su,tranquilla, non è mica una prova >>

Jasper e la sua contagiosità, inutile dire che mi ero tranquillizzata al momento!

<< Bè, ecco... >>
<< Dai, dai, sarà Ed ha suonare il piano, è bravissimo! >>
<< Allora, se la mettete così io.... >>
<< Lasciatela, si vede che non se la sente, davanti a tutti- >>

Sapevo già da chi veniva quella vocetta odiosa.
E non potevo certo dargliela vinta.

<< No,Rosalie,c anto molto volentieri! >>

Dissi, sfoggiando un sorriso smagliante e avviandomi verso il piano assieme a Edward Cullen, attirando gli sguardi della maggior parte dei presenti, soprattutto quello del mio vampiro.
Mi vergognavo da morire a cantare davanti a lui e infatti non mi aveva mai sentito farlo; infatti, approfittavo di ogni momento in cui lui non c'era per intonare quella melodia, con il lettore di mio fratello che sempre portavo con me.

<< Che canzoni vuoi che suoni? >>

E quel giorno non faceva differenza.

<< Bè, emh, ci sarebbe questa... >>


Porsi a Edward il lettore cd e lui, dopo aver ascoltato -UNA SOLA VOLTA- la canzone posizionò le mani sui tasti e iniziò a dar vita alla melodia.
" I'm with you  ", quella canzone mi ricordava mio fratello, che non avrei potuto più vedere per via della mia nuova vita, e mi faceva pensare al mio primo  incontro con Alistair che, anche se non conoscevo, avevo seguito senza esitazioni.
La  mia voce echeggiò, chiara e limpida, scorrendo su quelle immagini, ricordando ogni sorriso, ogni abbraccio, ogni litigata, ogni bacio.
E a fare da sfondo a tutte quelle memorie c'era quell'aria gelata che ormai faceva parte di me.


It's my cold night
Tryng to figure of this life
Won't you take me by the hand
Take me somewhere new
I don't know who you are
But I...I'm with you
I'm with you


Alistair... ormai c'eri solo tu.
Sapevo che su te potevo contare, ti sarei stata accanto  per sempre, mi dovrai tirare fuori dai guai per l'eternità.
L'ultima strofa è tutta tua:


Take me by the hand
Take me somewhere new
I don't know who you are
But I...I'm with you
I'm with you


Edward percuotè le ultime note sul piano e io riaprii gli occhi... per trovarmi accanto Alistair.
L'intera sala applaudeva, abbassai lo sguardo, torturandomi le dita.
Alistair prese con la sua mano entrambe le mie ( ho sempre avuto delle mani piccole ) e con l'altra mi alzò delicatamente il mento.

<< Alza la testa e prenditi tutti gli applausi, te li meriti. >>

Incontrai il suo sorriso sincero, quello che preferivo tra tutti, e ascoltai ogni battere di mani, dal primo all'ultimo.

-----------

<< Tornate presto, voi due. >>
<< Ceeeerto, Carilise,come no. >>

Eravamo alla porta, ormai la festa stava finendo; ogni invitato mi aveva salutato e avevo ricevuto - per la gioia del mio vampiro - altri due baciamano da parte di Vladimir e Stefan.

<< Sono felice di averti incontrato, Lucinda >>
<< Piacere mio, Esme. >>
<< Andiamo? >> Chiese ( ordinò ) lui, con la sua solita impazienza.
<< Si,andiamo. Alla prossima! >>

Saltammo sul primo albero e ci tuffammo nel verde della foresta.

<< Lucinda... >>
<< Si? >>
<< Ti avrò sentito canticchiare quella canzone un miliardo di volte e se ricordo bene ha sempre detto " damn cold night " e non," my cold night " >>

Oh... mi sentiva...
Vabè, non ho di chè vergognarmi, dopo aver cantato davanti a tutta quella gente.
A questo punto non mi resta che dirgli la verità.

<< Si,hai ragione ma vedi...non potevo dire " Dannata ", perchè io... >>


Mi buttai tra le sue braccia, facendolo sussultare.

<< Io non ho mai sofferto il freddo. >>  






                                                                                        - _::°Fine°::_-




Piaciuta? Chissà chi di voi ricordava Alistair! Anche se è comparso per pochissimo mi ha colpito!
Spero di averlo fatto amare anche a voi!
La canzone che ho messo si chiama "  I'm with you "  , di Avril Lavigne, a me piace moltissimo!
La storia è nata grazie a quella... Devo riconoscere che è merito della prof d'inglese ( lo dico sempre io, più cantare, meno parlare XD ) ha scelto la canzone giusta per farci " Passare una lezione diversa e farci capire concetti " =_="
Ringrazio chi commenterò, metterò la storia tra preferiti e seguiti o semplicemente leggerà!

° MATA AIMASHOU! °

KiRa_AnGeL



  
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